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Autore: RedF0x    29/08/2013    2 recensioni
E come al solito intorno a me si fa silenzio.
Era una cosa rara sentirla cantare, soprattutto quella canzone, così ricca di significati da poter essere punito chiunque solo per averne intonato una strofa. Io avevo quel piccolo privilegio di aver potuto sentire la voce di un angelo prima di morire.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caesar Flickerman, Nuovo personaggio, Presidente Snow
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Corri.

La gamba sanguina, ma non me ne curo.

Continua a correre.

Il respiro si fa sempre più assente, sento di soffocare.

Forza, forza!

La vista si annebbia, ma io sono già tra le sua braccia, togliendogli il pugnale di mano e tenendolo stretto per non farglielo riprendere.
- Non lo fare, ti prego... -
Sussurro nel panico, sento che mi sta accarezzando i capelli come se fossero puliti e soffici, quando sono l'esatto contrario.
- Ho già deciso, e tu lo sai. -
Non vuole essere duro, ma rassicurante, non serve a placare i miei singhiozzi isterici.
- Potremmo ribellarci entrambi, fare qualcosa in modo tale che gli strateghi siano costretti e farci uscire. -
Ride amaro, sento le lacrime scorrere sul mio viso e per una volta non le voglio nascondere, voglio far vedere a Capitol City quanto sia crudele. Ma non credo che possa funzionare, non impareranno mai dai loro errori. Ed ovviamente ne andremo sempre a discapito noi.
- Non servirebbe a nulla, usciremo di qui e poi? Verremo perseguitati per la nostra bravata, agli Strateghi non piace essere fregati e tu lo sai meglio di me. -
Annuisco tremante, e come ultimo e futile atto di ribellione scosto la testa dal suo petto, mostrando a tutta Panem il mio volto in lacrime e lanciando uno di quegli sguardi taglienti che piace ai capitolini, sperando di ottenere l'effetto contrario.
Lo sento ridere, quasi non ci credo.
Mi giro e vedo non uno sguardo disperato o spaventato. Vedo uno sguardo sereno. E' felice, felice come non l'ho mai visto, non credo che tanta contentezza possa esistere in una sola persona. Gli lancio un'occhiata sorpresa, impietrita, mentre le sue braccia mi stringono, mentre passa goffamente una mano tra i miei capelli.

Ha cambiato idea, quindi? Troveremo un altro modo.

Ma aspetta...
- NO! -
Urlo, ma è troppo tardi, sento la fredda lama trapassargli lo stomaco, mi ha costretto a conficcare il pugnale nella sua carne. Ritraggo la mano come se l'arma scottasse, pulendo energicamente le mani sporche di sangue strofinandole e piangendoci sopra.

Non può essere vero, no. E' uno sbaglio. Lui non è morto.
E' un incubo, un'altra allucinazione. I giochi sono finiti, siamo usciti tutti e due, ora mi sveglierò accanto a lui.


Ma non è allucinazione, è reale, io sono qui. Lui è qui.
E' a terra, in una pozza di sangue. Urlo, e sono urla reali.
Piango, e posso sentire le lacrime che mi scorrono sulle guance.
Mi butto sul suo corpo, e posso quasi sentire il calore delle sue mani andarsene via.
Un colpo di cannone, è vero, mi raggiunge alle orecchie assordante, non me lo sono immaginata, anche se lo vorrei.
Eccome se lo vorrei, vorrei che sia solo un incubo, vorrei potermi svegliare e sentire le su braccia forti che mi stringono e la sua voce profonda dirmi che era solo un sogno, che è con me. Che non siamo più nell'arena.
Oppure vorrei svegliarmi e ritrovarmi a casa mia, nel distretto 12, ridendo di un incubo e di un amore vissuto solo in una notte.
Ma non succederà mai, lui è qui, gli occhi spenti, posso ancora vedere una scintilla che è solo l'ombra della felicità con cui ha accettato di morire per mano mia.
- Signori e signore, sono felice di augurarvi la vincitrice dei 75esimi Hunger Games. -

Avrei voluto non esserlo.




-------------- ANGOLO DELL'AUTRICE -----------

Lo so, è piccolino. Ma ho preferito lasciare tutto il capitolo per questo evento.
Mi aspettavo di piangere nello scriverlo, ma non l'ho fatto. 
Okey, mi è venuto un po' il magone, ma non mi è uscita la lacrima, ma forse so perché. 
Spero che vi piaccia, e che non mi dobbiate lanciare addosso sacchi di rifiuti per quello che ho scritto.
Si, sono in lutto. Sto piuttosto depressa, e sto scrivendo un commento da cani, ma non riesco a scrivere in un italiano corretto in questo momento.
Baci.
PS: manca un capitolo, ed il prologo finale, che posterò domani quando mi sarò ripresa. Poi sarà finalmente completa. Vi ringrazio di cuore per tutto il sostegno che mi avete dato, tutte le visualizzazioni, le recensioni. Qui su EFP sento proprio di aver trovato una famiglia, se prima ero insicura sul postare le mie storie o continuare a recensire e basta, ora sono solo molto ansiosa di scrivere mille altre fan fiction, storie lunghe che magari mi sono passate per un attimo nella testa, oppure enormi saghe mentali come questa. Spero di non avervi rotto, ma ci tenevo a ringraziarvi!
   
 
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