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Autore: IncurableDreams    29/08/2013    0 recensioni
-E’ sempre colpa tua, visto? Ora smamma da qui, palla di lardo.- disse Maggie.
-Io non vado da nessuna parte, ok? E poi non è colpa mia se ti si è rotto il tacco, e finiscila di chiamarmi così- dissi tristemente.
-Io te lo dico, perché è la verità, sei brutta, punto.- disse Maggie andando via, con uno dei suoi tanti ragazzi.
Iniziai ininterrottamente a piangere, e a chiedermi, perché sono così brutta, perché non posso essere perfetta, come loro.
Mille domande, a cui non sapevo rispondere, mi occupavano la mente.
**
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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       Live to be Insulted.

-E’ sempre colpa tua, visto? Ora smamma da qui, palla di lardo.-  disse Maggie.
-Io non vado da nessuna parte, ok? E poi non è colpa mia se ti si è rotto il tacco, e finiscila di chiamarmi così- dissi tristemente.
-Io te lo dico, perché è la verità, sei brutta, punto.- disse Maggie andando via, con uno dei suoi tanti ragazzi.
Iniziai ininterrottamente a piangere, e a chiedermi, perché sono così brutta, perché non posso essere perfetta, come loro.
Mille domande, a cui non sapevo rispondere, mi occupavano la mente.
                                                                              **
-Allyson, sei tornata prima oggi, come mai?. – disse Celandine, preoccupata.
Celandine, era la mia madre adottiva, mi trovò  fuori alla porta di un convento, avvolta in una pezza, per terra.
-Non mi sentivo molto bene.- dissi voltandomi, per non farle vedere che piangevo.
Posò lo straccio, e si avvicino a me, con le mani sui fianchi.
-Cosa è successo? E’ stata ancora quella Maggie?.-.
Senza parlare, mi voltai verso di lei, e subito la strinsi a me.
-Celandine, non ce la faccio più, sono stanca di chi mi sta attorno, delle persone che mi prendono in giro per il mio aspetto, stanca di vivere.- dissi piangendo.
Celandine, iniziò a piangere.
-Ti prego, però non fare nulla.- dissi impaurita, che Maggie e gli altri, potessero fare qualcosa a Celandine.
-Non dirmi che ti minacciano anche ora?. Disse preoccupandosi.
Non volevo che si preoccupava per me.
-No, voglio solo che non parli con gli altri di questa storia.- dissi salendo le scale per avviarmi nella mia camera,  il posto più sicuro dove rifugiarmi.
Iniziai ad ascoltare musica, per dimenticare tutto ciò che accadeva, ogni giorno della mia vita.
Quando, un vento freddo, mi sfiorò la pelle, la finestra era aperta.
Spensi la musica, e mi avvicinai lentamente alla finestra, ero sempre più vicina.
-Cosa fai Allyson? Ma sei pazza?.-  disse Celandine spingendomi verso di lei.
-Non farlo mai più.- disse abbracciandomi, il più forte che poteva.
-Era la cosa migliore da fare in questo momento.- dissi immobile.
Mi staccai da lei, e disse.
-Giù c’è Harry, vai da lui.-  
Scesi per le scale, quando vidi che aspettava accanto alla porta.
-Al!.-  urlò Harry.
-Hazza!.- urlai felice, con lui era tutto diverso.
Harry, o meglio Hazza, era il mio ragazzo da quasi due anni.
Mi prese in braccio e mi portò fuori.
-Ehy Harry, cosa fai piove!.- dissi con aria interrogativa.
Quando Harry, mi baciò. Lì, in quel momento, sotto la pioggia, eravamo solo io e lui.
Harry, si staccò da me, e disse.
-Guarda cosa ho in mano!.- .
-Il vischio?- risposi.
-E’ un segno che il nostro amore, durerà per sempre.- disse Harry, baciandomi.
                                                            **.
-Non voglio mangiare.- dissi respingendo il tacchino.
-Che? No, tu mangi.- disse ri-porgendomi il piatto.
Mi alzai dalla sedia, ed andai in camera mia, e mi chiusi a chiave.
Iniziai ‘come al solito’ ad ascoltare musica, quando mi squillò il telefono.
Numero Privato’.
-Pronto?.- dissi con aria interrogativa.
-Salve, parlo con quella palla di lardo, obesa, cicciona, orribile?.- disse ‘qualcuno’  qualcuno, e subito staccai.
Buttai il cellulare per terra, ed iniziai a piangere.
Presi immediatamente la bilancia, ci salii sopra.
78’.
Scesi dalla bilancia, la presi e la buttai giù dalla finestra.
                                                **
-Finalmente, signorina Edwards, ce la fatta, ad arrivare.-  disse la professoressa Adams.
Senza dire nulla, mi avviai al mio banco.
-Oddio, si vede tutto il sedere, orribile.-  dissero bisbigliando Maggie e Roxy.
Chiusi, gli occhi per un momento. ‘Stai calma Allyson, calma’.
Quando sentii qualcuno accarezzarmi la schiena, era Harry.
-Non preoccuparti, ci sono io accanto a te.- disse abbracciandomi, ed io ricambiai.
-Bene, oggi cambiamo i posti!-  disse la prof.
Tutti ‘in coro’ dissero ‘No’, per paura che la professoressa avrebbe messo uno di loro accanto a me.
-…E, infine Scott (Maggie) vicino a Edwards.-
Maggie iniziò ad urlare.
-Che cosa? No, io vicino a quella palla di lardo non ci sto.- disse prendendo le sue cose, ed andando via.
Alcuni attimi dopo, suonò la campanella ‘DriinDriin’.
Uscii immediatamente, fuori dall’aula accompagnata da Lou.
-Bene, ci vediamo oggi.- disse Harry, abbracciandomi.
Posai, i miei libri, nel mio armadietto, quando sentii qualcuno darmi un pugno sulla schiena, mi voltai, era il ragazzo di Maggie. ‘Malik, Malik Zayn’.
-Tu, non sei all’altezza, di stare accanto alla mia Maggie.-  disse dandomi una schiaffo in faccia.
-Palla di lardo, muori.- continuò.


Odiavo la mia vita, odiavo me stessa.
Avevo paura di ritornare a quell’inferno, la scuola.
Non lo dico perché si studia, ma lo dico per tutte le persone che mi prendono in giro.
Ed oggi, avevo anche l’interrogazione di storia, e non sono preparata.
Senza fare nemmeno colazione mi avviai a scuola.


                                                                     **
-Bene Edwards, parlami della lezione del giorno.- disse la professoressa Scott.
Mi guardai attorno, per poi dire.
-Non, non sono preparata.-.
-Bene, tre.-
disse la professoressa.
Guardai fuori alla finestra, vidi i bambini giocare, senza essere giudicati.
Una lacrima mi scese dall’occhio.
-Ehi, non piangere, tesoro.- disse Harry, baciandomi.
-Sono stanca, Harry, stanca, voglio ‘morire’.- urlai.
-Signorina Edwards, come si permette di urlare,  esca fuori.- disse mettendomi una nota la professoressa.
Iniziai a piangere per la millesima volta.
Quando qualche ora dopo, la campanella suonò, ed io immediatamente, mi asciugai le lacrime, e mi avviai verso il mio armadietto.
Quando vidi Harry ‘litigare’ con Malik.
-Tu, sei fidanzata con una prostituta! Ma te ne rendi conto? Ci sono così tante ragazze belle, e tu vai a scegliere la più brutta del mondo.- disse Malik.
-Io non sto con una prostituta, e te lo dimostrerò.- disse Harry, venendo verso di me.
Io lo sorrisi.
-Ti lascio.- disse.
Mi caddero i libri per terra, iniziai a piangere.
Non ci credevo, era l’unico che credeva in me, ed ora è andato via.

                                                 **
Passavano i giorni, e gli insulti aumentavano sempre di più, Harry.. insieme agli altri, mi insultava.. C’era solo una cosa da fare.
                                                **

Presi il cellulare, salii su un grattacielo, inizia a fare un video.
-E’ arrivato il momento, forse avevate ragione, non dovevo mai nascere. Louis eri l’unica persona che davvero mi amava, ma ora anche te ho perso, ti amo, e ti amerò per sempre. Maggie, lurida porca, ti odio con tutta me stessa. Sei solo una lecchina. Mamma-
Quando pronunciai quel nome, una lacrima mi rigò il viso –Ti voglio bene-
Lo pubblicai, e poi misi il cellulare sul bordo del grattacielo.

Mi buttai giù.

-E’ sempre colpa tua, visto? Ora smamma da qui, palla di lardo.-  disse Maggie.
-Io non vado da nessuna parte, ok? E poi non è colpa mia se ti si è rotto il tacco, e finiscila di chiamarmi così- dissi tristemente.
-Io te lo dico, perché è la verità, sei brutta, punto.- disse Maggie andando via, con uno dei suoi tanti ragazzi.
Iniziai ininterrottamente a piangere, e a chiedermi, perché sono così brutta, perché non posso essere perfetta, come loro.
Mille domande, a cui non sapevo rispondere, mi occupavano la mente.
                                                                              **
-Allyson, sei tornata prima oggi, come mai?. – disse Celandine, preoccupata.
Celandine, era la mia madre adottiva, mi trovò  fuori alla porta di un convento, avvolta in una pezza, per terra.
-Non mi sentivo molto bene.- dissi voltandomi, per non farle vedere che piangevo.
Posò lo straccio, e si avvicino a me, con le mani sui fianchi.
-Cosa è successo? E’ stata ancora quella Maggie?.-.
Senza parlare, mi voltai verso di lei, e subito la strinsi a me.
-Celandine, non ce la faccio più, sono stanca di chi mi sta attorno, delle persone che mi prendono in giro per il mio aspetto, stanca di vivere.- dissi piangendo.
Celandine, iniziò a piangere.
-Ti prego, però non fare nulla.- dissi impaurita, che Maggie e gli altri, potessero fare qualcosa a Celandine.
-Non dirmi che ti minacciano anche ora?. Disse preoccupandosi.
Non volevo che si preoccupava per me.
-No, voglio solo che non parli con gli altri di questa storia.- dissi salendo le scale per avviarmi nella mia camera,  il posto più sicuro dove rifugiarmi.
Iniziai ad ascoltare musica, per dimenticare tutto ciò che accadeva, ogni giorno della mia vita.
Quando, un vento freddo, mi sfiorò la pelle, la finestra era aperta.
Spensi la musica, e mi avvicinai lentamente alla finestra, ero sempre più vicina.
-Cosa fai Allyson? Ma sei pazza?.-  disse Celandine spingendomi verso di lei.
-Non farlo mai più.- disse abbracciandomi, il più forte che poteva.
-Era la cosa migliore da fare in questo momento.- dissi immobile.
Mi staccai da lei, e disse.
-Giù c’è Harry, vai da lui.-  
Scesi per le scale, quando vidi che aspettava accanto alla porta.
-Al!.-  urlò Harry.
-Hazza!.- urlai felice, con lui era tutto diverso.
Harry, o meglio Hazza, era il mio ragazzo da quasi due anni.
Mi prese in braccio e mi portò fuori.
-Ehy Harry, cosa fai piove!.- dissi con aria interrogativa.
Quando Harry, mi baciò. Lì, in quel momento, sotto la pioggia, eravamo solo io e lui.
Harry, si staccò da me, e disse.
-Guarda cosa ho in mano!.- .
-Il vischio?- risposi.
-E’ un segno che il nostro amore, durerà per sempre.- disse Harry, baciandomi.
                                                            **.
-Non voglio mangiare.- dissi respingendo il tacchino.
-Che? No, tu mangi.- disse ri-porgendomi il piatto.
Mi alzai dalla sedia, ed andai in camera mia, e mi chiusi a chiave.
Iniziai ‘come al solito’ ad ascoltare musica, quando mi squillò il telefono.
Numero Privato’.
-Pronto?.- dissi con aria interrogativa.
-Salve, parlo con quella palla di lardo, obesa, cicciona, orribile?.- disse ‘qualcuno’  qualcuno, e subito staccai.
Buttai il cellulare per terra, ed iniziai a piangere.
Presi immediatamente la bilancia, ci salii sopra.
78’.
Scesi dalla bilancia, la presi e la buttai giù dalla finestra.
                                                **
-Finalmente, signorina Edwards, ce la fatta, ad arrivare.-  disse la professoressa Adams.
Senza dire nulla, mi avviai al mio banco.
-Oddio, si vede tutto il sedere, orribile.-  dissero bisbigliando Maggie e Roxy.
Chiusi, gli occhi per un momento. ‘Stai calma Allyson, calma’.
Quando sentii qualcuno accarezzarmi la schiena, era Harry.
-Non preoccuparti, ci sono io accanto a te.- disse abbracciandomi, ed io ricambiai.
-Bene, oggi cambiamo i posti!-  disse la prof.
Tutti ‘in coro’ dissero ‘No’, per paura che la professoressa avrebbe messo uno di loro accanto a me.
-…E, infine Scott (Maggie) vicino a Edwards.-
Maggie iniziò ad urlare.
-Che cosa? No, io vicino a quella palla di lardo non ci sto.- disse prendendo le sue cose, ed andando via.
Alcuni attimi dopo, suonò la campanella ‘DriinDriin’.
Uscii immediatamente, fuori dall’aula accompagnata da Lou.
-Bene, ci vediamo oggi.- disse Harry, abbracciandomi.
Posai, i miei libri, nel mio armadietto, quando sentii qualcuno darmi un pugno sulla schiena, mi voltai, era il ragazzo di Maggie. ‘Malik, Malik Zayn’.
-Tu, non sei all’altezza, di stare accanto alla mia Maggie.-  disse dandomi una schiaffo in faccia.
-Palla di lardo, muori.- continuò.


Odiavo la mia vita, odiavo me stessa.
Avevo paura di ritornare a quell’inferno, la scuola.
Non lo dico perché si studia, ma lo dico per tutte le persone che mi prendono in giro.
Ed oggi, avevo anche l’interrogazione di storia, e non sono preparata.
Senza fare nemmeno colazione mi avviai a scuola.


                                                                     **
-Bene Edwards, parlami della lezione del giorno.- disse la professoressa Scott.
Mi guardai attorno, per poi dire.
-Non, non sono preparata.-.
-Bene, tre.-
disse la professoressa.
Guardai fuori alla finestra, vidi i bambini giocare, senza essere giudicati.
Una lacrima mi scese dall’occhio.
-Ehi, non piangere, tesoro.- disse Harry, baciandomi.
-Sono stanca, Harry, stanca, voglio ‘morire’.- urlai.
-Signorina Edwards, come si permette di urlare,  esca fuori.- disse mettendomi una nota la professoressa.
Iniziai a piangere per la millesima volta.
Quando qualche ora dopo, la campanella suonò, ed io immediatamente, mi asciugai le lacrime, e mi avviai verso il mio armadietto.
Quando vidi Harry ‘litigare’ con Malik.
-Tu, sei fidanzata con una prostituta! Ma te ne rendi conto? Ci sono così tante ragazze belle, e tu vai a scegliere la più brutta del mondo.- disse Malik.
-Io non sto con una prostituta, e te lo dimostrerò.- disse Harry, venendo verso di me.
Io lo sorrisi.
-Ti lascio.- disse.
Mi caddero i libri per terra, iniziai a piangere.
Non ci credevo, era l’unico che credeva in me, ed ora è andato via.

                                                 **
Passavano i giorni, e gli insulti aumentavano sempre di più, Harry.. insieme agli altri, mi insultava.. C’era solo una cosa da fare.
                                                **

Presi il cellulare, salii su un grattacielo, inizia a fare un video.
-E’ arrivato il momento, forse avevate ragione, non dovevo mai nascere. Louis eri l’unica persona che davvero mi amava, ma ora anche te ho perso, ti amo, e ti amerò per sempre. Maggie, lurida porca, ti odio con tutta me stessa. Sei solo una lecchina. Mamma-
Quando pronunciai quel nome, una lacrima mi rigò il viso –Ti voglio bene-
Lo pubblicai, e poi misi il cellulare sul bordo del grattacielo.

Mi buttai giù.


SAAAAAAAAAAAAAAAAALVE GENTE.
da quanto tempo, non scrivo una ff/one-shot.
spero vi piaccia, ho fatto del mio meglio.
sto scrivendo anche una ff. c:
twitter=
crazynjall.
 
  
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