Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Beauty    29/08/2013    11 recensioni
Cosa succederebbe se Emma, Aurora, Regina, Ruby e Belle si recassero al Kleinfeld Bridal di New York per scegliere il loro abito da sposa? Riusciranno le due assistenti Andrea e Gloria a trovare il vestito giusto per loro e nel contempo a vedersela con madri despote, amiche svitate, fidanzati pervertiti, nonne iperprotettive e padri per niente felici del matrimonio delle loro "piccole"?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aurora, Belle, Emma Swan, Regina Mills, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ruby
 
- Chi abbiamo oggi?- s’informò Gloria, riemergendo dal camerino dove aveva appena terminato di indossare la propria divisa.
- Una certa Ruby Lucas, ci aspetta di là in sala…- rispose Andrea, prima di dirigersi nell’altra stanza insieme alla collega.
 
Non sempre bisognava fare di tutta l’erba un fascio o di un avvenimento una regola – tanto più che recentemente le due ragazze avevano avuto conferma del contrario –, ma generalmente le cose funzionavano in questo modo: più persone accompagnavano la sposa a scegliere l’abito, più sopraggiungevano necessità dovute al far felici tutti quanti, al sedare una discussione che sarebbe presto degenerata in rissa su quale fosse l’abito migliore fra due modelli, se ci fosse troppo pizzo o troppo poco, sì al velo oppure meglio una coroncina di fiori…?
Il tutto in genere si rivelava la pietra focaia per un gran casino.
Non c’era da stupirsi, quindi, che le due ragazze avessero avvertito un groppo in gola quando, individuato il gruppetto, si resero conto che questo contava la bellezza di nove persone.
Si sentirono un po’ più sollevate quando, una volta che si furono avvicinate, riconobbero diversi visi noti. Alla scelta erano presenti Mary Margaret, Emma e Belle.
Dopo che ebbero terminato i saluti con queste ultime, Andrea e Gloria passarono ad esaminare gli altri componenti: la maggior parte erano donne; una era una ragazza che non poteva avere più di diciotto o diciannove anni, con un viso a cuore e dei boccoli biondi. Una, invece, doveva avere circa quarant’anni, con un viso serio e lineamenti duri, non esattamente una bellezza, occhi scuri e una cascata di capelli neri e mossi. Una terza, invece, era una signora di circa settant’anni, robusta e ben piantata, con i capelli grigi acconciati in una semplice ma elegante crocchia e degli occhiali sul naso.
Seduti accanto a loro c’erano due uomini, presumibilmente padre e figlio, che se ne stavano in disparte, sulle loro.
Infine, Andrea Perry e Gloria Rush posarono lo sguardo su quella che doveva essere la sposa. Anche lei era un viso conosciuto: già quando avevano letto il nome sulla lista degli appuntamenti avevano sospettato che si trattasse di lei, e ora ne avevano ricevuto la conferma.
La sposa, Ruby Lucas, non era altri che la stessa Ruby che aveva fatto da damigella a Emma e che l’aveva accompagnata a scegliere il suo abito.
Ruby si alzò in piedi a salutarle; le due ragazze notarono che era un po’ cambiata, rispetto all’ultima volta. Tanto per cominciare, non indossava nessuna minigonna, top, o stivali a metà coscia che facessero pensare allo svaligiamento del guardaroba di Lady Gaga; in secondo luogo, Ruby non aveva più il pesante make-up con cui si era presentata loro la prima volta, ma un ombretto leggero e un po’ di lucidalabbra che le stavano infinitamente meglio; aveva ancora qualche mèches rossa, ma queste erano notevolmente ridotte in numero e meno marcate.
- E’ un piacere rivederti! Deduco che il nostro operato dell’ultima volta ti sia piaciuto…!- ridacchiò Gloria, abbracciandola.
- Sì, infatti. Ho deciso di affidarmi a voi per il mio matrimonio - confermò Ruby, con un gran sorriso.- Beh, alcune delle mie accompagnatrici già le conoscete: Belle ed Emma saranno le damigelle, mentre Mary Margaret ha accettato di farmi da testimone. Lei è Ashley, un’altra damigella - disse, indicando la ragazza bionda, la quale sorrise.
- Lei è mia madre, Anita - proseguì Ruby, indicando la donna dai capelli neri.- E lei invece è mia nonna, Granny. Loro, invece…- la voce della ragazza si fece un po’ più incerta, mentre accennava ai due uomini.- Sono il padre e il fratello del mio fidanzato…Alphonse Whale e suo figlio Gerhardt.
Andrea li squadrò: il padre era un uomo sulla sessantina, con una calvizie incipiente, un volto grassoccio e un’espressione che ispirava istintiva antipatia. Con il figlio andò un po’ meglio: Gerhardt era un ragazzo sui ventotto o ventinove anni, abbastanza affascinante, dall’aria gentile ed educata.
Come diamine potessero essere imparentati, quei due, il cielo solo lo sapeva.
- Siamo felici di fare la vostra conoscenza…- disse Gloria, rivolgendosi essenzialmente alla parte femminile del gruppo.- Ora, se volete accomodarvi di là, io e la mia collega dobbiamo scambiare due parole con Ruby…
 
Ruby si sedette sulla poltroncina del salotto privato, di fronte alle due assistenti. Andrea la guardò attentamente: quella ragazza aveva un fisico invidiabile e una grinta non da tutti. Trovare un abito che le stesse bene non sarebbe stato difficile…quello che la preoccupava, era il ricordo del matrimonio di Emma. Se la memoria non l’ingannava, era stata Ruby a dire di voler accendere un po’ lo sposo.
- Parlaci del tuo matrimonio…- esordì Gloria.- Dove ti sposi?
- Sarà un matrimonio in casa. Victor ha insistito affinché celebrassimo le nozze nella casa di famiglia di suo padre…cioè, a dire il vero è stato mio suocero a insistere…- mormorò.- Comunque, ho deciso di non farmi condizionare da questo - confermò subito dopo, con voce squillante.- Tutti mi ripetono che è il mio giorno, ed è vero, no?
- Assolutamente!- confermò Andrea.- E’ raro vedere una futura sposa così sicura di sé…deduco che tu abbia già un’idea di come vuoi che sia il tuo abito. C’è uno stile che preferisci?
Ruby annuì con decisione, anche se la sua risposta fu in grado di ridimensionare parecchio l’entusiasmo delle due assistenti.
- Voglio essere sexy - dichiarò.
Poco ci mancò che a Gloria non cascasse la mandibola.
- Ehm…bene…- mormorò Andrea, a fatica.- E…che tipo di abito vorresti?
- Ho già più o meno un’idea…- rispose Ruby. - Ho fatto alcune ricerche su Internet, prima di venire qui…Mi piacerebbe poter indossare un abito a sirena e uno con la gonna corta, se possibile…
- M-mh…- fece Andrea, scribacchiando sul taccuino. Gloria stava iniziando a pensare che la faccenda non sarebbe stata così semplice come avevano sperato.
- E poi…beh, il mio colore preferito è il rosso, quindi ne vorrei uno di questo colore.
- Va bene…- fece Andrea, richiudendo il taccuino con un colpo fin troppo secco.- C’è un budget entro cui vuoi rimanere?
- No, non ho un tetto.
- Okay…e…c’è uno stilista in particolare che prediligi?
- Oh, sì!- Ruby parve illuminarsi.- Grazie per avermelo ricordato, me n’ero completamente scordata…Per gli altri abiti, lo stilista è indifferente, ma mi piacerebbe provare anche un modello di Pnina Tornai, se possibile.
Andrea non ebbe il coraggio di voltarsi a guardare la sua collega, ma sentì ugualmente lo sguardo carico di odio e rancore che Gloria le stava puntando addosso.
 
- Perché cavolo le hai chiesto dello stilista?!- gemette Gloria, abbandonandosi contro i vestiti ammassati nel camerino.- Non ci posso credere…un’altra pninaista!
- Ehi, che ne sapevo io?- si difese Andrea, scegliendo gli abiti da portare a Ruby. - Okay, gli abiti di Pnina Tornai non piacciono nemmeno a me…ma dovevo pur chiederle dello stilista! Ho fatto il mio lavoro!
- E il tuo lavoro consisterebbe nel complicarci l’esistenza a entrambe? Già quando ti ha detto che voleva essere sexy avresti dovuto intuire che…
- Vuoi darmi una mano o no?- la bloccò Andrea.- E comunque, non mi sembra il caso di fasciarci la testa prima di rompercela. Magari, quando vedrà un modello della Tornai si renderà conto di cosa sta facendo e tutto questo sarà solo un brutto ricordo…piuttosto, io mi preoccuperei d’altro…
- E cioè?
- L’orda di parenti là fuori!
 
Trovare i modelli richiesti da Ruby non era stato difficile. Il primo era il modello a sirena richiesto, con una sola spallina e la gonna stretta e svasata verso le ginocchia, con una parte in seta e un triangolo a voulant. Sulla gonna e sull’unica spallina vi erano delle perline per decorazione. Il secondo era un vestito dalla gonna corta, appena sopra il ginocchio, molto semplice, con una cintura appena decorata e un copri spalle di pizzo semitrasparente.
Il terzo modello, invece, era anch’esso a sirena, senza spalline, e completamente rosso fatta eccezione per l’orlo della gonna e alcune decorazioni floreali all’altezza della cintura.
Sebbene Gloria avesse tentato di impedirglielo fisicamente, Andrea portò da Ruby anche il modello disegnato dalla Tornai che aveva richiesto: un abito argentate con la gonna a balze e il corpetto trasparente.
Ruby si dimostrò entusiasta della scelta, decidendo di indossare per primo quello corto.
Le reazioni non poterono essere più discordanti.
Ashley, Emma e Mary Margaret si dimostrarono entusiaste, così come anche la madre della sposa.
- Ti sta bene - dichiarò Anita.- Ti mette in risalto le gambe.
- Per l’appunto - borbottò Alphonse Whale.- Stiamo andando a un matrimonio o in un locale di malcostume?
- Scusi?!- saltò su Gloria, già con il sangue alla testa.
- Che intende dire con questo?- ringhiò Granny, guardandolo come se fosse stato nient’altro che un enorme tafano pronto solo ad essere schiacciato.
- Non s’è mai vista una sposa che si veste in modo così sconcio!
- Sconcio, dice lei?- fece Andrea, già innervosita.- Sta parlando di un modello all’ultima moda. Lo sa, questo, signore?
- Papà, lascia stare…- sussurrò Gerhardt, quasi implorando.
- No che non lascio stare! Ma ti sembra normale che una sposa si presenti all’altare con addosso un abito che la fa sembrare una…
- Una cosa?!- sibilò Anita, minacciosa.- Avanti, finisca la frase!
- Proviamone un altro!- intervenne Ruby, in fretta.
Andrea e Gloria rimasero interdette. In camerino, quando l’aveva provato, ne era stata entusiasta, e le due assistenti avevano per un attimo avuto la breve illusione che non si sarebbe lasciata condizionare troppo dall’opinione altrui. Invece, ora aveva le lacrime agli occhi.
Si costrinsero a fare buon viso a cattivo gioco.
- Va bene. Vieni, ti aiutiamo a indossare l’altro…
 
Ruby scelse di indossare l’abito rosso. Il suo entusiasmo si era parecchio smorzato, e le due ragazze ebbero un gran da fare a tenerle su il morale.
Morale che crollò nuovamente ai minimi storici quando mostrò il vestito alla parentela. Anche stavolta, le opinioni fecero a pugni l’una con le altre.
- Beh, che dire?- ridacchiò Belle.- Non ti smentisci mai, Ruby!
- E’ originale - commentò Emma.
- Un abito…rosso?- Mary Margaret inarcò un sopracciglio, scettica.- Sei sicura che sia il caso, Ruby?
- Tantissime donne si sposano in rosso - intervenne Ashley.
- Infatti - confermò Anita.- Per me è un sì!
- Idem - si unì Belle.
- Gerhardt?- chiese Ruby, rivolgendosi al suo futuro cognato.
Il ragazzo fece per rispondere, ma suo padre lo precedette, più veloce di una lince.
- Non avrai davvero intenzione di presentarti al matrimonio di mio figlio vestita così?!
- Se la memoria non m’inganna, di solito ci si sposa in due - intervenne Belle, guardandolo male.- Il matrimonio è di Victor e Ruby, signor Whale.
- E solo perché una cameriera intende ricoprire di ridicolo entrambi io dovrei starmene zitto?
- Cos’ha contro le cameriere, sentiamo?!- ruggì Granny, ma Alphonse non la degnò di attenzione, rivolgendosi direttamente a Ruby.
- Stammi a sentire, ragazza: o ti metti un vestito consono alla situazione a cui stai andando incontro e allo status che acquisirai grazie a mio figlio o io non mi presenterò al matrimonio!
- E che non si presenti!- sbottò Emma. - Ruby e Victor sopravvivranno benissimo anche senza di lei!
- No!- la bloccò Ruby. - No, va bene così. Ne…ne proverò un altro.
Andrea e Gloria erano perplesse e arrabbiate. Avevano avuto un caso del genere, non molto tempo prima: ma quella donna – Cora Mills, se non ricordavano male – era molto più subdola nel criticare. Quella grossa rana, invece, si scagliava senza pietà contro la sua futura nuora, senza farsi scrupolo ad offenderla e anche a insultarla, seppure in maniera velata.
Andrea si voltò appena per richiudere la porta del camerino alle sue spalle, quando vide che Belle si era alzata in piedi ed era a pochi centimetri da loro. Le fece cenno di entrare, e la ragazza sgattaiolò dentro insieme a loro.
 
Ruby si accasciò su una delle poltroncine, prendendosi il capo sulle mani. Gloria e Andrea la videro inspirare a fondo più e più volte, prima di asciugarsi rabbiosamente qualche lacrima. Belle le si avvicinò, circondandole le spalle con le braccia.
Andrea sospirò, appoggiandosi contro una parete.
- Rispondi a questa domanda - le disse.- Perché ti sei portata dietro quello stronzo, si può sapere?
- Ha insistito per venire - soffiò Ruby.- Ha detto che voleva assicurarsi che non facessi sfigurare suo figlio.
- Che bastardo!- commentò stancamente Gloria.
- Victor aveva previsto che avrebbe piantato grane, e così ha chiesto a Gerhardt di venire insieme a noi…- continuò Ruby. - Lui ha molta fiducia in suo fratello.
- Beh, per ora non è che sia stato molto d’aiuto - disse Gloria.
- Ma si può sapere perché è così accanito?- fece Andrea.
- Il problema è che…Il problema sono io - spiegò Ruby. - Io lavoro in un locale di proprietà di mia nonna. Sono una cameriera.
- E allora? Dov’è il problema?
- I Whale sono molto ricchi - intervenne Belle.- Ricchi sfondati, oserei dire. E poi, Victor è un medico. E il fatto che sposi una cameriera agli occhi di Alphonse…
- …è un disonore e un segno di arrivismo da parte mia - concluse Ruby, tristemente.- Crede che io sposi Victor solo per i suoi soldi.
- Sì, le solite idiozie e luoghi comuni da film - fece Gloria.- Comunque, non può più permettersi di insultarti così o di intervenire nella scelta dell’abito. E’ il tuo matrimonio.
- Sono d’accordo - convenne Belle.- Non ti sei mai fatta mettere i piedi in testa da nessuno in vita tua, Ruby. Non lasciare che Alphonse lo faccia adesso.
- Avete ragione, ma il suo giudizio è comunque importante - rispose Ruby. - Avete sentito cos’ha detto prima? Ha minacciato di non venire al matrimonio! E’ il padre di Victor, se non venisse allora…
- Sai come si dice: can che abbaia non morde - Andrea le sorrise.- Comunque, se la cosa ti preoccupa, allora vedremo di trovare una soluzione anche a questo. Per ora, proviamo gli abiti che ci hai richiesto. Poi, si vedrà.
Ruby sorrise, un sorriso piccolo ma spontaneo, e annuì.
- Va bene - acconsentì, alzandosi in piedi.- Allora, il prossimo che voglio provare è…questo!
Belle si lasciò sfuggire una smorfia scioccata; in entrambe le menti di Andrea e Gloria si formò l’immagine dell’espressione di Alphonse Whale quando avesse visto l’abito di Pnina Tornai.
 
Inaspettatamente, quando Ruby si presentò ai suoi accompagnatori con addosso l’abito, non fu Alphonse ad aprire la bocca per primo. Beh, a dire il vero stava per farlo, ma Granny lo precedette.
- Mi auguro che tu stia scherzando?!- sbottò la nonna.- Sembri una…una…
- Un incrocio fra Pretty Woman e una ballerina di burlesque!- concluse Emma.
- Ragazza, se solo osi presentarti a casa mia vestita in quel modo, io ti…- attaccò Alphonse, ma stavolta Ruby non era affatto disposta a lasciar perdere.
- Ma insomma, non vi va mai bene niente!- sbottò.- E’ il mio matrimonio! Gloria…Andrea…vero?
- Ehm…sì…- rispose Gloria, cauta.- Ma ciò non significa che tu non debba accettare consigli…
- Ruby, io prima vedrei altre alternative…- azzardò Belle.
- Ci sono tanti altri vestiti - provò a dire Andrea.- Magari possiamo dare un’altra occhiata in camerino…
- Io ho un’idea migliore!
Alphonse Whale si alzò in piedi con fare imperioso, rivolgendosi alle due assistenti. Andrea e Gloria ricambiarono lo sguardo, a metà fra lo stupito e il diffidente.
- Vedo che in questo posto c’è parecchia gente che non sa fare il proprio lavoro…- esordì Alphonse.
- Come, prego?!- ringhiò Gloria.
- Come si permette?!- saltò su Andrea.
- …voglio scegliere di persona l’abito!- concluse l’uomo. Non era una richiesta. Anzi, aveva tutto il suono di un ordine. Le due assistenti sgranarono gli occhi. Ogni volta che qualche parente chiedeva di scegliere il vestito…beh, non andava mai tutto liscio. Anzi.
Senza neanche attendere risposta, Alphonse si diresse a passo spedito verso il camerino. Alle due ragazze non restò altro che seguirlo a malincuore.
 
Al termine della scelta, nel momento in cui Ruby indossò l’abito propinatole dal futuro suocero, Andrea e Gloria trovarono la certezza empirica del vecchio adagio: al peggio non c’era mai fine!
Alphonse aveva giustificato la sua scelta dicendo che tutte le donne che entravano a far parte della famiglia Whale avevano indossato abiti di quel genere. Se fosse una bugia campata lì su due piedi, non lo sapevano. Ma speravano con tutto il cuore di no, mosse da pietà nei confronti di quelle povere spose.
Ruby era praticamente a un passo dalle lacrime, mentre tutti la fissavano attoniti.
L’abito scelto era un modello di taglio visibilmente ottocentesco, nero – Gloria stentava a ricordare l’ultima volta in cui qualche pazzo scatenato aveva richiesto un vestito di quel colore per un matrimonio – con ricami vagamente gotici e un lungo velo che ricopriva capo, spalle e busto fino alle ginocchia.
- Ma lei è malato!- si lasciò sfuggire Andrea, vagamente conscia che insultare i clienti non era esattamente compreso nell’etica professionale. Ma, in fondo, aveva espresso il parere generale di tutti.
In capo a tre secondi, infatti, si scatenò il putiferio.
- Si faccia vedere da uno psichiatra, lei!- ringhiò nonna Granny, inferocita, rivolta ad Alphonse.
- Ruby, togliti quel coso, per l’amor del cielo…- gemette Mary Margaret.
- Quasi quasi preferivo il modello sconcio di prima…- commentò Emma, mentre Ashley si nascondeva il volto fra le mani.
- E’ un vestito consono alla sua nuova posizione!- ribatté Alphonse.- Voi ovviamente non lo potete capire…
- Forse no, ma io capisco benissimo che mia figlia quell’affare non lo metterà mai!- Anita giunse in aiuto di Granny.- Prima di farglielo indossare lei dovrà….
- …dovrà passare sul mio cadavere!- abbaiò Granny, avanzando minacciosamente in direzione dell’uomo.
- Non è colpa mia se lei e la sua famiglia non siete alla nostra altezza!
- Come si permette?! Non ha fatto altro che mortificare mia nipote per tutto il tempo!
- Stavo dando solo ciò che si meritava a un’arrampicatrice sociale!
- Si arrampichi lei su di un albero e poi s’impicchi!
- Come osa?!
- Oso nello stesso modo in cui oserò darle due ceffoni se non sta zitto, vecchio barbagianni!
- Che facciamo?! Qui tra poco si mettono le mani addosso!- bisbigliò Andrea.
- Hai i popcorn?
- Smettila! Sono serissima! Guarda questa poveretta!- Andrea indicò Ruby; la sposa non profferiva una parola, sembrava veramente la povera vittima della situazione. Le sfiorò il pensiero l’idea di provare a confortarla, ma subito si accorse di un’altra cosa: in mezzo a tutto quel macello, gli unici a essere rimasti tranquilli erano Belle e Gerhardt.
Si erano appartati un poco più lontano dagli altri, e stavano parlottando fittamente. Andrea vide il ragazzo annuire, quindi allontanarsi. Diede un buffetto su una spalla alla sua collega.
- Tu cerca di farli calmare, io torno subito!- le disse, prima di svoltare l’angolo.
Andrea abbandonò quell’ala del negozio, sentendo alle sue spalle Gloria che alzava la voce al massimo per farsi sentire e calmare le acque.
Raggiunse Gerhardt, che si era allontanato di pochi metri: stava parlando al cellulare.
- D’accordo…vieni subito, perché qui è un’emergenza…Ciao!
Il ragazzo chiuse la chiamata, e solo in quel momento si accorse di Andrea, rivolgendole un sorriso imbarazzato.
- Scusa, non volevo spiarti, ma…te ne sei andato all’improvviso…- si giustificò l’assistente.- Va tutto bene? Che vi stavate dicendo tu e Belle, se non sono indiscreta?
- Tranquilla, non lo sei affatto - disse Gerhartd.- Belle…beh, diciamo che mi ha dato un consiglio e io l’ho colto al volo.
- Riguarda la persona a cui stavi telefonando?
Gerhardt annuì.
- Se andiamo avanti di questo passo quella poveretta non uscirà viva da qui…ho chiamato mio fratello.
 
L’illusione che il futuro sposo avrebbe potuto calmare i bollenti spiriti svanì nell’istante in cui lo videro. Lui e la sua faccia da pervertito.
Gloria si chiese se non fosse il caso di chiamare il 911.
Comunque, non ebbero il tempo sufficiente di temere eventuali tempeste ormonali da parte di Victor Whale, che Ruby gli saltò subito al collo. Gloria era riuscita a sedare la nascente rissa, e aveva trascinato la sposa accompagnata dalla nonna e da Belle in camerino per riprendersi.
Aveva la sensazione che, se non avessero trovato una soluzione al più presto, quella storia si sarebbe conclusa veramente male.
Il modo in cui Ruby lo abbracciò stava a significare che era sul punto di crollare.
- Ma che ci fai qui?!- esclamò.
- Gerhardt mi ha detto che papà stava dando il meglio di sé…- Victor fece una smorfia. Ruby lo baciò; Granny roteò gli occhi, sbuffando.- Che succede qui?- tornò a chiedere Whale, rivolgendosi alle sue assistenti.
- Suo padre sta cercando di propinare alla sua futura moglie quest’affare!- Gloria indicò l’abito nero che Ruby aveva ancora addosso.- Lei ci ha richiesto tutt’altro genere di vestiti, ma il signor Whale continua a renderci la vita impossibile. Speravamo che la sua presenza potesse aiutare…
- Minaccia di non presentarsi al matrimonio, se non acquisto l’abito che vuole lui!- aggiunse Ruby, con una punta di disperazione. Victor sospirò.
- Lascialo parlare…fa sempre così, riempie di minacce tutti quanti ma alla fine stai pur certa che verrà, magari con il muso lungo, ma verrà - le rivolse un sorriso rassicurante, quindi si volse verso i vestiti.- Sono quelli gli abiti che hai scelto?- s’informò.
- Sì. Guarda…- Ruby si scostò in modo che potesse vedere meglio; Andrea si fece avanti, mostrandoglieli.- Quale preferisci?
Victor li esaminò tutti quanti con attenzione.
- Beh, quello è carino…- disse; neanche a dirlo, indicò l’abito disegnato da Pnina Tornai.
Gloria si sentì mancare per un attimo; Belle e Andrea fecero una smorfia rassegnata.
- E lo credo…!- borbottò Granny.- Non mi sarei potuta aspettare altro da te, razza di pervertito!
- E’ sempre un piacere parlare con lei, signora Lucas. La prego, non mi lusinghi troppo, potrei sentirmi in imbarazzo…!- ironizzò il dottor Whale.
- Un vizio di famiglia, immagino!
- Non sono tutti qui, però…- osservò Belle, dopo aver soffocato una malcelata risatina.- Ruby, mi avevi detto che ne avresti richiesto anche uno a sirena, se non ricordo male…
- Sì, infatti. Avrei voluto indossarlo per ultimo. Era quello che mi piaceva di più, a dire il vero…- mormorò Ruby. - Dov’è?- chiese poi, rivolta a Gloria e Andrea.
Le due assistenti sorrisero, prendendo l’abito a sirena.
- Direi che resta solo quest’ultimo ostacolo, vero?- Gloria le fece l’occhiolino.
 
Alphonse tentò di contestare anche l’abito a sirena, ma suo figlio smontò tranquillamente ogni sua obiezione: non era né eccessivamente provocante, né volgare, né rosso, a Ruby piaceva e le stava bene.
E vedi di tenere la boccaccia chiusa, adesso, rompiscatole!, pensò Andrea, trionfante.
Tutti furono entusiasti dell’abito, sposa compresa.
E fu così che Ruby disse all’abito a sirena.
 
- Sai, stavo pensando una cosa…- fece Andrea, quando tutto si fu concluso.
- Cosa?
- L’abito a sirena era il primo che avrebbe dovuto provare. Se così fosse stato, forse avremmo evitato tutto quel casino…
- Hai ragione. Si vede che io e te non andiamo molto d’accordo con il tempismo.
- No, proprio no…Comunque, l’arrivo del fidanzato pare averla rassicurata non poco.
- Non capirò mai questa mania di sposarsi con i pervertiti. Te lo ricordi quel parente di Schettino?
- Che c’entra, adesso?
- Anche lui era un pninaista!
- Piantala di fare la scema! Dai, andiamo a salutarli…
Andrea e Gloria fecero i loro auguri Ruby, e dopo aver salutato la sposa passarono a tutti gli altri, fino a che non rimase solo Belle.
- Come al solito, ci sei stata di grande aiuto…- le sorrise Gloria.- Ormai siamo quasi dipendenti da te. Grande idea quella di far chiamare il pervertit…ehm…il fidanzato di Ruby.
- Grazie, non c’è di che…
- A proposito…- Andrea ammiccò verso Gloria.- Non è che fra te e il fratello dello sposo c’è del tenero?
- Che?!- Belle si schernì.- No, Gerhardt è un amico, e poi è già fidanzato. Io…- arrossì vistosamente.- Io non sono innamorata di nessuno…
Andrea e Gloria le sorrisero, quindi la salutarono.
Quando anche lei se ne fu andata, Andrea si rivolse alla sua collega.
- Tu ci credi alla storia che non è innamorata di nessuno?
- Naaaaaaaaaaa….
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice: Credo di aver completamente toccato il fondo con questo capitolo, ma vi prego, non insultatemi! Prometto che nel prossimo farà del mio meglio (e, prima che qualcuno che me lo chieda…non so ancora se Rumpel ci sarà o meno!)!
Il prossimo e ultimo capitolo sarà dedicato a Belle (finalmente, direte voi! XD).
Passiamo agli abiti.
Questi sono i modelli indicati da Ruby (nel caso l’ordine confondesse, lei ha scelto il primo):
 
http://img.artofjesus.com/1/19/194/m/201106021812596565.jpg
 
http://d3071so08cwu1j.cloudfront.net/wp-content/uploads/2011/02/abito-sposa-corto-barca.jpg
 
http://d3071so08cwu1j.cloudfront.net/wp-content/uploads/2011/05/abito-sposa-rosso-Maggy-Sottero-Amara-Royale1.jpg
 
http://static.tuttogratis.it/donna/fotogallery/628X0/155345/abito-da-sposa-pnina-tornai-a-sirena-con-corpetto-trasparente.jpg
 
E questo quello scelto da Alphonse:
 
http://magazine.zankyou.com/it/wp-content/uploads/2010/05/pepe-nero-alessandro-couture1.jpg
 
Bene, grazie a tutti e ci vediamo con l’ultimo capitolo…e con Belle!
Ciao!
Beauty
 
P. S. Incrociate le dita per me, per l’abito e per la season 3!
  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Beauty