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Autore: finnicksahero    29/08/2013    2 recensioni
[Trono di Ghiaccio]
Dal testo.
-E come l'hanno presa I tuoi genitori sapendo di avere una figlia assassina- chiese altezzoso, piantai I miei occhi nei suoi -Sono morti- dissi solamente.
Piccola storia su il capitano delle guardie e l'assassina di Andarlan, si io shippo questa coppia
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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My name is Celaena Sardothien

 

Sono passai due giorni da quando ho firmato per diventare la paladina del re, sono nelle mie stanze quelle che avevo per il torneo, spero che non mi spostino, qui sto bene, fuori invece che le quattro guardie ne ho una sola, Ress il simpatico ragazzo con I capelli color carota, camminavo su e giù, avevo letto tutto quel che potevo immaginarmi non avevo fame, non ero neanche stanca, di giocare non ne avevo voglia, Dorian era con suo padre a corte e non potevo invitarlo a giocare a biliardo, Zampalesta correva con gli altri cani giù nel giardino, ero sola e annoiata, mi venne in mente il Capitano delle guardie, Chaol, ma non sapevo dov'era e non volevo disturbarlo, solo che adoravo I suoi occhi nocciola, il suo aspetto attraente, era proprio un bel ragazzo, aveva paura di me all'inizio, ma poi ha capito chi sono, nel profondo e il mio nome era solo un eco sottile per lui, mi sedetti su una poltrona, guardai fuori, I giardini si estendevano in tutta la loro bellezza, sospirai e mi scostai una ciocca dei miei capelli biondo dagli occhi e la misi dietro l'orecchio.

 

Perchè vado da lei? Potrebbe uccidermi, eppure qualcosa mi dice che lei non mi farebbe mai del male, è spregevole, è manipolatrice, risponde in maniera tagliente ma dopo tutto è solo una ragazza che ha diciasette anni è stata mandata in un campo di stermio ed è sopravvissuta un' anno, e se non bastasse riusciva a sorridere ed a ridere come niente fosse.

Arrivati davanti alle sue stanze Ress era in posa -Riposa soldato- gli dissi e lui rilasso le spalle e si appoggio al muro, entrai sentendomi gli occhi della guardia addosso, lei era su una poltrona intenta ad osservare I giardini, chissa cosa pensava, alla propria libertà? A cosa l'aspetti la sua prima missione? Oppure si stava godendo quei momenti spenzierati? A qualunque cose pensasse era molto presa perchè non si accorse di me, -Celaena?- chiamai, lei sobbalzo e si giro verso di me pronta ad attaccare, abbasso le spalle e sorrise -Capitano, non l'aspettavo, mi sarei messa un abito se si fosse annunciato- disse lei alzandosi, notai che aveva una canotta dei pantaloni e gli stivali al ginocchio, I capelli biondi platino invece di essere chiusi nella solita treccia erano liberi in tutta la loro bellezza, I suoi occhi sembravano un caleidoscopio, azzurri, verdi, grigi, era bellissima, era anche intelligente, ma sotto questi strati si nascondeva un'assassina spietata, ma quando voleva era solo una dolce ragazza di diciotto anni che nonostante tutto riusciva ancora a sorridere.

 

Chaol era da me, cosa ci faceva qui? Doveva far finire la mia piccola vacanza, annunciandomi la mia prima missione? Speravo vivemente di no -Che ci fai qui Chaol?- chiesi andando verso di lui, non aveva la spada, sorrisi, si fida così tanto di me? -Niente, solo sapere come stavi sono due giorni che non ti vedo, non sapevo se stessi bene- eravamo distanti, troppo per I miei gusti, mi avvicinai piano piano a lui -Celaena- chiamo lui, mi morsi un labbro -Dimmi- lui sospiro, il suo sguardo cadde sulla pila di libri nell'angolo, strabuzzo gli occhi -Numi del cielo, li hai già letti tutti? Te l'hanno dati settimana scorsa, potevi farteli durare- disse lui facendosi spuntare un timido sorriso sulle labbra, -Scusa, sai ero sola, mi annoiavo- continuai a camminare verso di lui, lo vidi arrossire, l'orologio suono l'ora di cena -Vuoi unirti a me, per cena?- chiesi innocentemente -Stai cercando di avvelenarmi, donna?- sorrise, risi -No capitano, volevo essere gentile- lui si passo una mano fra I riccioli castani, e I nostri sguardi s'incrociarono, I suoi occhi nocciola mi riscaldavano lo vidi arrossire, si schiari la voce e distolse lo sguardo -Devo andare Celaena, si chiederanno dove sono finito- gli schioccai un'occhiata maliziosa -Una donna mio Capitano?- chiesi con aria innocente -No, I miei famigliari, sono venuti a trovarmi- annui, -Ci vediamo- lo congedai e mi diressi verso la cucina.

 

L'assassina mi lasciò li impalato, mi aveva lasciato andare, dovevo invitarla a cenare con me? No, cosa avrebberò pensato I miei genitori che io frequentavo L'assissina di Andarlan? Anche se era sbagliato, lei ora è Celaena Sardothien la Paladina del re, sospirai e gli andai dietro, era seduta al tavolo della cucina, aveva la testa appoggiata ad una mano -Celaena sarei lieto se cenassi con me e la mia famiglia- gli occhi caleidoscopici della ragazza preserò vita -Ne sarei felicissima- si alzo e mi venne incontro, era proprio bella, bella e letale, dovevo stare attento poteva uccidermi anche solo con una penna, ma al diavolo, era pur sempre una ragazza e la trovavo attraente, per una volta potevo anche non essere prudente, gli porsi la mano, lei sorrise e la prese con decisione -Andiamo, non voglio farli aspettare più del dovuto- sentivo il cuore a mille, era così innocente, si chiese quante volte il suo viso come la porcellana da quanto era bianco si era tinto del colore delle bacche, rosso, scacciai quel pensiero dalla testa, era una ragazza forte, per I suoi diciotto anni era intelligente e saggia, non capivo come aveva fatto Dorian a sedurre una ragazza così, lui poteva averne quante voleva, perchè lei? Aveva intuito I sentimenti che io provavo per questa ragazza? E lei come aveva fatto ad infatuarsi di lui? Dorian è bello, ma era anche un puttaniere, cambiava donne come si cambiano I vestiti, lei era nobile, sicuramente ancora vergine, non avrebbe permesso che lui provasse a toccarla come faceva con le altre.

 

Chaol era stranamente silenzioso, aveva in faccia l'espressione di uno che pensa, ma a cosa? -Pensieri?- domandai con curiosità lui sembrava quasi essere riportato alla realtà, -Oh, certo, non sono importanti- mentiva, sapeva riconoscere un bugiardo -Menti, sono importanti, non sei mai stato un grande chiaccherone ma di solito mi chiedevi della mia giornata- sospiro, non mi avrebbe detto I suoi pensieri lo sapevo, -Oh. Bhè. Celaena cosa hai fatto oggi?- chiese Chaol, gli tirai un'occhiataccia -Vorrei sapere a cosa pensavi, prima di rispondere alla vostra domanda- gli dissi io lui sospiro -Bhè. Non pensavo a molte cose, sopratutto a Dorian- soffocai una risata -Provate attrazione per Dorian?- chiesi sorridendo, lui si blocco -No. No stavo pensando a come sia donnaiolo, io non riuscirei ad approfittare così del cuore di quelle giovani donne- scosse la testa -Capitano sei un vero gentiluomo, e sentiamo io sono una di quelle sciocche donne di cui lui si è preso gioco?- il suo volto venne attraversato da due emozioni, erano incapibili, era bravo a nascodere le proprie emozini -No, voi non siete fra quelle, non siete sciocca, non avete resistito alla belezza di Dorian tutto qua- sorrise, mi senti strana, mi stava per caso incolpando, era geloso, nella sua voce c'era una nota che non coglievo -Ora, io non ceno con Dorian, lo rammenti- gli dissi brusca lui si morse un labbro -Non volevo offenderti, e per averlo fatto mi dispiace moltissimo- sorrisi, camminammo in silenzio -Come mi devo presentare alla tua famiglia, posso usare il mio vero nome?- chiesi lui ci penso su per un minutino -Si, aggiungi però che sei la paladina del re, sennò scapperebberò via in un istante- rise, -Certo era ovvio quello- lui la studio e sorrise -Celaena Sardothien, la famosa assassina e ora paladina del nostro sovrano, ogni persona che sente il suo nome rabbrividisce, e la sua storia continua- parlo con voce piena d'orgoglio, mi feci sfuggire un sorrisetto, che a lui non passo osservato.

 

Eravamo quasi arrivati alle mie stanze, sorrideva, era un sorriso che avrebbe scaldato un villaggio, placato una rivolta, e mi chiesi se come regina valesse qualcosa, scacciai l'idea, lei non aveva futuro con Dorian, o almeno io speravo che fra loro non funzionasse, ero egoista, la voleva per me, la desideravo, mi piaceva lei, questo pensiero mi fece arrossire, -Eccoci arrivati- apri le porte e notai che la mia famiglia era nella sala della musica intenta ad ascoltare mia madre che suonava -Madre, Padre che piacere vedervi, fratellino mio, mi sei mancato molto- Celaena rimase sullo sfondo, un po' in imbarazzo, mia madre smise di suonare e mi abbraccio mio padre mi diede una pacca sulla spalle e mio fratello mi porse la mano, tutti guardarono curiosi Celaena, mio fratello quasi non rimase a bocca aperta, e si era proprio bella anche senza vestiti elaborati -Oh. Scusate che maleducato, presentati- sorrisi all'assassina lei venne vicino a me con passo leggero, alzo la testa e sorrise -Io sono Celaena Sardothien- tutti sussultarono a quel nome, mia madre indietreggio -Chaol cosa significa questo? Perchè lei è qui? E perchè è così giovane?- guardai Celaena che sorrideva -Scusate vorrei dire che io sono la paladine del re, e Chaol, mi tiene sotto sorveglianza stretta, non preoccupatevi sono innocua- mia madre era ancora scioccata, mio padre aveva la fronte aggrottata, e il mio povero fratello era sconcertato, -Prego andiamo a cena- lei mi prese a braccietto e notai un po' di preoccupazione nel suo sguardo, gli strinsi la mano, mia madre mi lanciava sguardi interrogativi e così mio padre -Capitano se non ti dispiace dovrei usare il bagno, perdonatemi- che destrezza nella lingua, mollò il mio braccio e si diresse verso il bagno con naturalezza, era regale la sua camminata, quando scomparve senti una stretta allo stomaco, -Figliolo perchè lei è qui?- domado mia madre -Lei è la paladina del re, vive qua, ha onestamente vinto, è innocua, l'ho tenuta personalmente sotto sorveglianza, il suo nome incute timore, dovete conoscerla meglio per poterla giudicare- risposi deciso, -Sei impazzito è una criminale dovrebbe essere, al campo di sterminio- quelle parole mi fecero arrabbiare -Ha diciotto anni, è stata mandata là a soli diciasette anni, e nonostante tutto è in grado di sorridere, scherzare, ridere, e sperare che la sua vita diventi migliore, è una ragazza forte, dategli una possibilità- dissi infine, volevo che loro l'approvassero, mio fratello era incredulo -Ti sei veramente innamorato di lei? Ricambia?- chiese sospirai -Non lo so se lei ricambia I miei sentimenti, volevo parlargliene oggi, ma poi mi sono tirato indietro- risposi quasi in sussurro, mia madre strinse le labbra, e sospiro -Se ne se innamorato, cerchermo di sorvolare il fatto che sia un'assassina.

 

Mi rinfrescai il viso, I genitori di Chaol avevano paura di me, potevo dire benissimo che stavo male e che avrei preferito tornarmene nelle mie stanze, ma non volevo, volevo che loro conoscessero l'altro lato di me, volevo piacere hai genitori del Capitano perchè speravo che mettessero una buona parola a mio favore, usci dal bagno senza far rumore, dopo anni era diventata un'abitudine quella di camminare senza fare rumore, stavo per affacciarmi quando senti parlare, aspettai, colsi solo la parola sorvolare e assassina, inspirai ed espirai, quando raggiunsi gli altri nella sala regnava il silenzio, Chaol mi venne incontro e mi porse il braccio, accettai volentieri, arrivati al tavolo, il Capitano delle guardie mi scosto la sedia sorridendomi, ricambiai arrossendo, davanti a me sedeva la madre di Chaol e di fianco il fratello il padre sedeva davanti a Chaol che era a capo tavola, arrivarono I piatti, senti l'odore di pollo e sorrisi, il mio piatto preferito -Oh, il mio piatto preferito, lo cucinano divinamente, potrei mangiarlo per giorni- dissi carica di entusiasmo, Chaol soffoco un sorriso, a costatai che anche la madre sembrava divertita dal mio commento -Si, hai ragione cara, è ottimo, che strano abbigliamento, sei tornata da qualche importante impresa?- mi chiese la madre, la guardai e sorrisi appena -No, signora oggi non dovevo ricevere fisite e quindi ho detto alle mie serve che oggi non dovevano prepararmi abiti imponenti, ho scelto un abbigliamento comodo- dissi -Poi suo figlio ha rovinato I miei piani, mi ha invitato a cena ed è entrato nelle mie stanze- dissi con voce carica di finto risentimento, lui rise della mia occhitaccia, aveva la mano sul tavolo ero tentata di afferarla, ma pensai che non era il momento giusto -Mi dica signore Westfall, Chaol mi ha detto che siete importanti, dei Lord giusto?- chiesi lui annui e capi che non era contento che io gli parlai -Mio figlio a dato l'onore di diventare Lord al nostro figlio minore, lui è diventato Capitano delle guardie- non c'era orgoglio verso il figlio, anzi disprezzo, mi ricordai come il mio padre adottivo parlava di me quando sbagliato, sta volta presi la mano di Chaol, lui arrossi e mi lacio un sguardo interrogativo, gli risposi 'dopo' -Io credo che suo figlio abbia fatto un ottimo lavoro signore, e con tutto il rispetto dovrebbe essere alquanto onorato della scelta di suo figlio, sono entrambi importanti no?- va bene la mia voce era leggermente carica di disprezzo -E come l'hanno presa I tuoi genitori sapendo di avere una figlia assassina- chiese altezzoso, piantai I miei occhi nei suoi -Sono morti- dissi solamente, e le parole gli morirono in bocca, mi rimisi a mangiare e tutti fecero lo stesso, Chaol mi guardava preoccupato, strinse più forte la mia mano, era premuroso, come avevo fatto ad infatuarmi di Dorian? Che sciocca! La cena prosegui, tranquillamente, la sua famiglia era simpatica, e forse avevo fatto una buona impressione.

 

Celaena era stata impressionante rideva, scherzava, e nonostante aveva tenuto testa a mio padre, e poi c'era il fatto che mi aveva preso la mano, e ogni tanto mi accarezzava il dorso della mano con il pollice, non era passato inosservato a nessuno, mia madre sorrideva ogni volta che ci vedeva battibeccare, finiva sempre con lei che rideva, era bellissima, il suo modo genuino di tira indietro la testa, le fossete hai lati della bocca, e le rughette intorno agli occhi, una bellissima ragazza, -Figlio noi ci ritiriamo nelle stanze degli ospiti, è stato bello conoscerti Celaena- gli disse mia madre e lei parve sollevata, mio fratello mi sorrise malizioso e segui mia madre, -Bene ragazza, spero di rivederti presto, intendo in qualche cena o a qualche festività- lei sorrise e annui, quando chiusero la porta, eravamo soli, ero sicuro che stavano origliando dall'altro lato -Divertita?- chiesi mentre mi sedevo su una poltrana, lei mi imito, -Certo, la tua famiglia è così bella- sorrisi, -Sei perfetta sta sera- lei arrossi -Capitano ha bevuto troppo secondo I miei gusti- disse scuotendo la testa -Oh, non direi, ho bevuto solo dell'acqua- si alzo dalla poltrona e mi venne incontro, gli feci spazio e lei si sedette accanto a me, appogiando la testa alla mia spalla -Ricorda quel giorno alla chiesa?- mi chiese lei con un sorrisetto sulle labbra -Certo, mi sbavasti sulla giacca migliore che avevo- le ricordai, lei fece un gesto con la mano -Dettagli Capitano, dettagli- arriccio il naso, senti scricchiolare una porta, non ci feci caso, eravamo così vicini potevo baciarla, ma se lei mi ripudiava -Perchè mi studiate? Che pensieri malvagi ruotano nella sua testolina?- chiese con malizia, risi -Oh, non sono quel genere di uomo mi cara, dovresti saperlo- l'ammoni io, lei si alzo in piedi -Oh è quasi mezzanotte, Ress si starà chiedendo che fine abbiamo fatto, non vorrei che pensasse male, quel ragazzo- disse lei con voce fintemente preoccupata, mi alzai e andai da lei, Celaena si appoggio al muro e gli adai davanti eravamo fronte a fronte -La tua famiglia ci sta per caso osservando?- chiese lei maliziosa, giocava con I rivoli della mia giacca -Non saprei, perchè mia cara assassina? Cercherai di uccidermi- le spunto un sorrisetto sulle labbra, rosse bacca -Ho una mezza idea- fece un ghigno, accidenti se era bella I miei famigliari ci osservavano, sentivo I loro sguardi addosso -Bhè è tardi cara mia, non vorrei che venissero strane idee in mente a quella giovane guardi- dissi malizioso, lei apri I suoi grandi occhi, -Minuto più minuto meno- disse lei in un sussurro, sentivo il suo respiro sul collo, non riuscivo a pensare razionalmente, e senza nemmeno pensarci appoggiai le mie labbra alle sue.

 

Sapeva di cannella, le labbra erano morbide e delicate, duro poco il bacio perchè qualcuno si schiari la voce, lo maledi mentalmente, era tutta la sua famiglia, ma non se ne erano andati? -Chaol, dovresti riaccompagnare Celaena nelle sue camere, e poi tornare da noi- gli disse sua madre, -Certo, devo prendere la spada, di notte non bisogna girare disarmati- disse lui, ando verso la sua camera sorridendomi, non potevano lasciarci stare? Mi domandai mentalemente, ero imbarazzata, ci eravamo baciati davanti a tutti, sotto gli occhi pieni di odio del padre sotto quelli increduli del fratello e sotto lo sguardo pieno di disapprovazione della madre tenni lo sguardo basso finche non torno, mi porse il braccio e lo afferrai saldamente -Fate bei sogni, e arrivederci- li salutai, annuirono all'uniloso, e poi uscirono dalla stanza, le gallerie del castello erano tremendamente fredde -Freddo?- domando lui, io annui, si tolse la giacca e me l'ha misi sulle spalle -E tu non patirai il freddo?- chiesi lui mi sorrise -No, tienila tu, nelle tue stanza fa più freddo che nelle mie, tu sei sola- quelle parole erano vere, mi accocolai più vicino al Capitano, Ress era davanti alla porta come al solito, -Dovresti andarti a riposare- gli disse Chaol -E se lei cercherà di scappare- mi ritenni offesa -Non voglio scappare- protestai, lui apri bocca ma Chaol lo guardo e lui se ne ando salutando con il capo, appena entrai sorrisi -Non hai paura che uccida qualcuno?- chiesi lui fece spallucce -Voglio vedere se fai la brava- l'orologio batte la mezzanotte e mezza, gli buttai le braccia al collo e lo baciai, con più desiderio di prima, lui mi avvicino a me, eravamo perfetti insieme, quando mi staccai I suoi occhi nocciola brillavano di desiderio, -Notte Celaena, ci vediamo presto- disse, io senti un tuffo al cuore -A presto- lo salutai -Bene, domani la mia famiglia vorrebbe fare un giro nei giardini, ti unisci a noi, per me sarebbe molto gradevole la tua presenza- mi disse con un sorriso -Accetto con piacere, posso indossare abiti comodi? Niente vestito- lui sorride ed esce dalla mia camera, mi buttai sul letto, e mi addormentai con la giacca di Chaol addosso e con la consapevolezza che lui mi ami.

 

Tornai nelle mie stanze e senti freddo, non per la giacca ma per l'assenza di Celaena, e mi accorsi che quattro anni non mi sarebbero bastati, appena entrai nei miei appartamenti, tutti mi guardavo curiosi -Uno schianto così ti ha scelto, Numi del cielo l'hai stregata?- chiese mio fratello -No- risposi secco -Figliolo, quella ragazza è straordinaria, emana felicità da tutti I pori e poi è così bella- già concordai, è bellissima, mi sedetti in poltrona e guardai fuori dalla finestra, la luna era piena e si vedevano le stelle, come la sera del ballo del sostizio, solo che ora lui non doveva osservarla dal basso, e sperare che lei diventasse sua, ora ne aveva la certezza. -Figliolo- la voce di mio padre penetrono I pensieri -Dimmi- dissi solo, lui si sedette accanto a me -E' carina, molto carina- mi disse mi girai e lo guardai -Cosa hai trovato in sbagliato in lei?- chiesi, lui pensò che lo presi in giro -E' un'assassina non basta?- chiese strinsi le labbra -E' molto altro, dovresti conoscerla, ha un'anima, suona il piano, ha perso I genitori a otto anni, legge tanti libri, è intelligente- dissi ma lui fini la frase per me -E' stata a Endovier ed è sopravvissuta- annui -E ride, spensierata, ho visto le cicatrici lungo la schiena e altre in giro per il corpo, è la ragazza per te figliolo, la tua anima gemella- sorrisi -Buona notte- sorrisi e mormorai fra me e me -Lei è la mia anima gemella, è stata a Endovier e ha la forza di ridere- e dette quelle parole mi buttai a letto, per la prima volta ero felice di aver voltato le spalle al ruolo di Lord.

  
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