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Autore: Scarl_Bloom 94    29/08/2013    8 recensioni
STORIA IN FASE DI REVISIONE.
Fëawen è la figlia minore di Re Elrond. E' una mezzelfa, ma all'inizio della storia ancora non lo sa, sa solo che in lei c'è qualcosa di diverso rispetto agli altri elfi. Desiderosa di fare mille avventure e combattere contro nemici pericolosi, farà di tutto per entrare a far parte della Compagnia. L'incontro con un giovane principe elfo però cambierà la sua vita e le farà capire cosa significa amare.
Tratto dal 1 capitolo...
Durante la caduta rimasi con gli occhi chiusi. All’improvviso però invece di sentire sotto di me la terra, sentì delle braccia possenti tenermi. Aprì piano piano gli occhi, mi ero messa un po’ di paura, lo dovevo ammettere.
"Cosa vedono i miei occhi… Una dolce fanciulla che dal cielo è caduta fra le mie braccia"
Disse l’elfo biondo che mi teneva in braccio.
Appena incontrai i suoi occhi blu, non riuscì a proferire parola. Notai che un piccolo sorrisetto aveva preso forma sulle sue labbra. Era bello, maledettamente bello.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 6 – Le miniere di Moria
 


 Non potevamo stare lì a chiacchierare, dovevamo correre subito nella miniera prima che il mostro ritornasse. Legolas afferrò il mio braccio e mi trascinò dentro dagli altri, al sicuro . Io ero ancora che pensavo alle parole che mi aveva detto poco prima. Cosa significava che io ero importante per lui?
 
<< Non abbiamo altra scelta >> Disse il mago facendo luce col suo bastone  << Dobbiamo affrontare le lunghe tenebre di Moria. State in guardia. Ci sono cose più antiche e più malvagie degli Orchi, nelle profondità della terra. >>
 
<< Dimmi cosa significa ciò che mi hai detto!?d >> Afferrai Legolas violentemente.
 
<<  Ora silenzio. È un viaggio di quattro giorni fino all'altra parte. Speriamo che la nostra presenza passi inosservata >>  Disse Gandalf guidandoci.
 
<< Hai sentito Gandalf? Dobbiamo fare silenzio >> Rispose L’Elfo divertito.
 
*E ride anche lo stupido di un Elfo!*
 
Proseguimmo il viaggio all’interno delle miniere. Non capivo più se era giorno o se era notte stando li dentro. Ci riposavamo solo quando ne sentivamo la necessità.  Legolas mi stava vicino e ogni tanto si voltava per sorridermi. Quel suo sorriso così bello e meraviglioso  stava cominciando ad irritarmi. Dietro di noi c’erano Aragorn e Boromir. Mi stavano tutti appiccicati, non sopportavo più quella situazione. L’amato di mia sorella era protettivo, anche troppo, nei miei confronti. Non capivo, va bene che ero la sorella di Arwen, ma stava esagerando. Boromir aveva del tutto cambiato atteggiamento con me. Prima era tutto “ Maschi in guerra e donne a casa” e adesso invece mi sorrideva anche. Per me restava sempre un antipatico e insopportabile uomo. E poi c’era Legolas. Mi piaceva sempre di più, non potevo negarlo a me stessa. Quelle parole che mi aveva detto non avevano fatto altro che peggiorare ancora di più la situazione.
 
<< Principessa, cosa ti preoccupa? >> Qualcuno interruppe il mio flusso di pensieri.
 
<<  Eh?..Boromir… No nulla. Stavo solo pensando che questa miniera mette paura  >> Mentì all’uomo.
 
<< Hai ragione in effetti  >> Sorrise  <<  Sai, quando quella bestia stava per mangiarti, mi sono sentito perduto! >> Aggiunse Boromir.
 
<< Pensa io!  no cioè, volevo dire, grazie per esserti preoccupato >>  Cercai di sorridergli.
 
Vidi Legolas girarsi verso me e Boromir. Gli dava fastidio, questo lo si vedeva bene. Magari Pipino aveva ragione dicendo che l’Elfo era geloso, ma geloso di cosa?! Stavo letteralmente per impazzire. Boromir continuava a parlarmi ed io a guardare Legolas osservarci. Una scena da far sbellicare dalle risate, per chi la osservasse dall’esterno ovviamente.
*E va bene. Vediamo se fa qualcosa* Volevo capire fin dove si sarebbe spinto.
 
<< Dimmi Boromir, lì a Gondor, hai qualche ragazza che attende il tuo ritorno? >> Gli misi una mano intorno al braccio mentre con lo sguardo osservavo la reazione dell’Elfo.
 
<< Non proprio >> Rispose quello sorridendo.
 
Legolas continuava a camminare con lo sguardo rivolto verso di noi. All’improvviso però si scontrò con Gandalf. Scoppiai in una risata.
 
<< Guarda avanti, principe! >> Disse il mago all’Elfo <<  Sempre che i tuoi occhi non possano fare a meno di guardare una certa principessa  >> Aggiunse.
 
<< Non so di cosa tu stia parlando >>  Guardava ancora me e Boromir.
 
<< No certo  >> Sorrise << Ti consiglio solo di agire, mio caro! >>
 
Legolas non se lo fece di certo ripetere due volte. D’un tratto lo vidi davanti a me. Afferrò il mio braccio e scusandosi con Boromir mi trascinò con se, senza darmi il tempo per poter replicare.
 
<< Ma che ti salta in mente? >> Gli chiesi a bassa voce e un tantino irritata.
 
<< Mi…mi da fastidio >> Fu l’unica risposta che riuscì a darmi.
 
Non gli chiesi più niente. Non potevamo metterci a parlare, c’erano anche gli altri. Proseguimmo il cammino seguendo Gandalf. Io e Legolas restammo in silenzio. Camminavamo fianco a fianco e ogni tanto i nostri sguardi si incontravano, ma nulla di più.
 
<< Non ho memoria di questo posto >>  Gandalf si fermò di colpo.
 
Non si ricordava più la strada che dovevamo prendere. Non ci rimase altro che fermarci a riposare. Aragorn si sedette accanto a me e mi mise una mano intorno al collo. Ovviamente questo gesto irritò Legolas.
 
<< Riposa, Fëawen, il viaggio è ancora lungo >> L’uomo mi accarezzò piano il viso.
 
<< Aragorn, mi manca mia sorella >> Gli dissi all’improvviso.
 
<< Anche a me >> Mi diede un piccolo bacio sulla fronte.
 
Legolas se ne stava in disparte con le braccia conserte ad osservare tutto. Aveva ammesso che gli dava fastidio che io parlassi con Boromir ora si irritava anche se parlavo con Aragorn? Lo guardai per qualche secondo, ma lui per evitare il mio sguardo chiuse gli occhi. Mi addormentai fianco a fianco ad Aragorn. Quando mi risvegliai notai che Legolas era nella stessa posizione di quando mi ero addormentata. Mi alzai all’improvviso facendo attenzione a non svegliare l’uomo che stava a fianco a me e andai verso l’Elfo.
 
<< Adesso possiamo riprendere la nostra conversazione >> Mi avvicinai a lui.
 
<< Quale conversazione? >> Aprì lentamente gli occhi.
 
<< Ah dai, adesso non fare finta di niente. Perché mi hai detto quella cosa? E perché ti da fastidio se parlo con Boromir o con Aragorn? >> Gli domandai.
 
<< Ci sono gli altri >> Rispose richiudendo gli occhi.
 
<< Sono tutti occupati o a dormire o a mangiare. Non fare il codardo adesso. >>
 
<< Io codardo? E va bene, dimmi, cosa vuoi sapere? >>  Riaprì gli occhi e li affondò dritti nei miei.
 
<< Ahm… Perché hai detto che io per te…sono importante? >> Chiesi, tutta rossa in viso.
 
<< ..Magari lo sapessi >> Sorride <<  Io per te lo sono? >>
 
<< Non…non hai risposto alla mia domanda >> Cercai di non sprofondare nell’insopportabile imbarazzo.
 
Legolas si avvicinò a me piano piano. Alzò la sua mano e la portò ad accarezzarmi il viso. Appena la sentì sulla mia pelle il mio cuore prese a battere ancora più forte. Arrossì di nuovo e l’Elfo accorgendosene iniziò a sorridere dolcemente. Chiusi gli occhi per assaporare meglio quel momento per me indescrivibile. Lentamente fece scorrere le sue dita sulle mie labbra. In quel momento aprì gli occhi di scatto. Lo vidi a pochi centimetri dal mio viso mentre cercava di avvicinarsi ancora.
 
<< Ti prego, non picchiarmi >> mi sussurrò, avvicinandosi ancora con quel sorriso meraviglioso.
 
Picchiarlo? Anche se avessi voluto farlo non ne avrei avuto la forza. Ero completamente immobile, non riuscivo  ne a muovermi e ne a parlare. Sentivo il suo respiro sulla mia bocca, il suo profumo entrarmi dentro. Chiusi gli occhi di nuovo e mi abbandonai completamente a quel dolce momento.
 
<< Ah! Quella è la via ! >> Sentimmo dire all’improvviso.
 
 Io e Legolas aprimmo di scatto gli occhi e ci allontanammo. Per fortuna nessuno si era accorto di niente. Gandalf finalmente aveva ricordato la strada che dovevamo prendere. Poteva aspettare un altro pochino però a dirlo. Mi voltai versol’Elfo con un mezzo sorriso dipinto sulle labbra.
 
<< Salvata in calcio d’angolo, nuovamente >> Sorrise.
 
<< Se l’è ricordata >> Disse Merry raggiante.
 
<< No, ma laggiù l'aria non ha un odore così fetido. Quando sei in dubbio, Meriadoc, segui sempre il tuo naso >> Rispose il mago al piccolo hobbit.
 
Ci apprestammo tutti a seguire Gandalf giù per delle scale. Io e Legolas eravamo vicini e lui non smetteva di guardarmi e sorridere. Mi faceva diventare ancora più rossa di quanto già non  fossi. Il mago fece ancora più luce col suo bastone.
 
<< Ammirate il grande reame e la città dei Nani: Nanosterro >> Fece notare a tutti noi.
 
Guardammo intorno a noi come estasiati da tutta quella meraviglia. Delle colonne enormi e imponenti si ergevano dal suolo verso un punto impossibile da vedere da dove eravamo noi. Era immenso e spettacolare.
 
<<  Ti fa spalancare gli occhi, certo >> Commentò Sam.
 
Ero incantata, non facevo che guardare da una parte all’altra. Fino ad incontrare gli occhi di Legolas. Guardare tutta quella meraviglia accanto a lui rendeva ancora più speciale quel momento. Non capivo perché mi sentivo così bene quando l’Elfo si trovava vicino a me. Perché il cuore e le gambe partivano all’improvviso, perché arrossivo come niente. Non capivo perché sentivo tutte quelle cose ogni volta che avevo i suoi occhi addosso. Di una cosa ero certa, l’avrei scoperto di lì a poco.
 
<< No! Nooo!! >> Sentì urlare di colpo.
 
<< Gimli!! >> Lo richiamò Gandalf.
 
Il Nano entrò in una specie di grande stanza urlando disperato. Lo seguimmo anche noi. Lì a terra non c’erano altro che scheletri. In mezzo alla stanza vi era posta una lapide, doveva essere una persona importante.
 
<< “Qui giace Balin, figlio di Fundin, Signore di Moria” >> Gandalf lesse le scritte sulla lapide  << È morto, dunque >> Aggiunse il mago.
 
<< Gimli, forza, rialzati >> Mi abbassai per consolare il Nano.
 
<< E’ come temevo >> Gandalf era preoccupato, molto preoccupato.
 
<< Che sta succedendo? >> Chiesi confusa.
 
<< Dobbiamo proseguire. Non possiamo indugiare >> Legolas stava parlando con Aragorn.
 
<< "Hanno preso il ponte, e il secondo salone >> Gandalf iniziò a leggere una specie di diario che uno di quei scheletri ai piedi della lapide teneva in mano << Abbiamo sbarrato i cancelli, ma non possiamo resistere a lungo. La terra trema. Tamburi. Tamburi negli abissi. Non possiamo più uscire. Un'ombra si muove nel buio. Non possiamo più uscire. Arrivano" >>
 
In quel preciso istante Pipino fece cadere in un pozzo uno scheletro con tutta l’armatura causando un boato immenso. Io ero mezza morta dalla paura, tanto che mi ero aggrappata al braccio di Legolas senza nemmeno accorgermene.
 
<< Tranquilla, non è niente >> Sorrise.
 
<< Oh..scusa >> Mi allontanai subito.
 
<< Idiota di un Tuc! Gettati tu la prossima volta e liberaci della tua stupidità ! >> Disse Gandalf irritato.
 
Non dovevamo fare rumore, solo di questo ci aveva raccomandato Gandalf. Il piccolo hobbit non l’aveva fatto apposta, solo che era molto curioso. Lo capivo benissimo, anche io ero fatta così.
All’improvviso sentimmo dei rumori, delle grida, dei versi, non sapevo nemmeno io cosa di preciso.
 
<< Gli orchi! >> Disse Legolas ascoltando attentamente.
 
Boromir scattò fuori dalla camera. Una freccia gli sfiorò il viso. Erano lì, erano arrivati.
 
<< Indietro! State vicini a Gandalf! >> Urlò Aragorn ai quattro hobbit.
 
<< Mettiti al sicuro anche tu >> Legolas stava parlando a me.
 
<< Io? E perché? Voglio combattere ! >> cercai di protestare.
 
<< Non voglio che ti succeda qualcosa >> Mi stizzì con quelle dolci parole.
 
Aragorn e Boromir chiusero le porte mentre Legolas lanciava loro qualsiasi materiale per bloccare meglio l’entrata. Indietreggiarono per preparare le armi per la battaglia. Quegli esseri stavano cercando di buttare giù la porta. Tirammo tutti quanti fuori le nostre spade. Legolas, Aragorn e Boromir stavano davanti a noi. I nemici riuscirono ad entrare. Erano tantissimi e mostruosi. Dietro tutti loro comparve un enorme e orrendo Troll. Mi si parò davanti ed io rimasi paralizzata. Cercai di ferirlo con la mia spada, ma me la scaraventò via. Cercò di colpirmi ma evitai tutti i suoi colpi. All’improvviso ne arrivò un altro. Eravamo persi, io mi sentì persa. Mi voltai per cercare Legolas, per vedere se stesse bene. Lo vidi mentre uccideva due orchi contemporaneamente. Era bravo, davvero bravo. Il troll approfittò della mia distrazione e mi colpì. Fui scaraventata via. Intanto l’altro orrendo mostro aveva preso di mira Frodo. I piccoli hobbit cercarono di nascondersi. Aragorn andò in loro soccorso. Il troll però colpì anche lui facendogli perdere i sensi. Vidi la scena e cercai di rialzarmi per andare a salvarlo. L’altro troll però me lo stava impedendo. Evitai un altro suo colpo. Intanto Frodo cercava con la sua spada di difendere Aragorn.
Il mostro non mi dava tregua. All’improvviso mi si parò davanti Legolas. Gli sferrò due frecce , ferendolo.  Dopodichè salì su una trave e riuscì a saltare addosso al troll. Lo guardavo con ammirazione, non avevo mai visto un Elfo muoversi come faceva lui. Gli diede il colpo di grazia e finalmente il mostro cadde a terra.
 
<< Non posso distrarmi un secondo che ti cacci subito nei guai >> Si avvicinò.
 
Gli sorrisi timidamente. Era la terza volta che mi salvava la vita, era diventato una specie di angelo custode per me. Ricordai all’improvviso di Frodo e Aragorn. Mi voltai e vidi il Troll infilzare il piccolo hobbit con la sua arma.
 
<< Frodo! >> Urlai disperata.
 
Aragorn riprese i sensi e si scaraventò sull’enorme bestia. Legolas e Boromir fecero altrettanto. Alla fine riuscirono ad abbatterlo.
 
Andai correndo verso Frodo. Gli altri lo avevano già circondato. Mi portai una mano sul viso, non poteva essere morto. Il piccolo hobbit riaprì inaspettatamente gli occhi lasciando tutti noi stupiti.
 
<< Sto bene. Non sono ferito >> Informò tutti noi.
 
<< Dovresti essere morto. Quella lancia avrebbe trafitto un cinghiale >> Aragorn era sbalordito.
 
<< In questo Hobbit c'è più di quanto non colpisca la vista >> Aggiunse Gandalf.
 
Frodo si aprì leggermente la camicetta. Non avevo visto niente del genere, non capivo di cosa era fatta quella strana armatura.
 
<< Mithril! Tu sei pieno di sorprese, Frodo Baggins >> Disse Gimli guardandolo.
 
Il piccolo hobbit si rialzò per la felicità di tutti. Non era morto e questo era un gran sollievo. Avevamo vinto quella piccola battaglia.
 
<< E tu stai bene? >> Mi chiese Legolas di colpo.
 
<< ..Si, credo di si >> Lo guardai fisso negli occhi.
 
<< Bene. Non me lo sarei mai perdonato se ti fosse successo qualcosa >> Mi accarezzò la guancia.
 
Rimasi a guardarlo come incantata. Era così premuroso e gentile, perché si comportava in quel modo? Portai la mia mano sulla sua e chiusi gli occhi.
 
<< Sono felice che anche tu stia bene >> Riuscì a dire.
 
<< Allora anche per te io sono importante >> Sorrise.
 
Riaprì gli occhi. Aveva quel solito sorrisetto compiaciuto. Si, per me lui era importante, ma non volevo per il momento che lui lo sapesse. Era troppo imbarazzante per me.
 
<< Non ho detto questo >> cercai di salvare il salvabile.
 
<< Sei sicura? >> Si avvicinò.
 
<< Certo che sono…>> Non riuscì a finire la frase poichè si era avvicinato troppo a me.
 
<< E allora? Che ti prende? >> Sorrideva divertito.
 
Mi faceva quell’effetto strano, mi immobilizzava. Non era possibile. Avvicinò le sue labbra e le posò sulla mia guancia arrossata. Tirai su un sospiro profondo. Le mie mani cominciarono a sudare e le mie gambe a tremare. Come si staccò un sorriso si dipinse sul suo volto.
 
<< Ehi, non vorrei disturbare questo scambio di effusioni, ma dovremmo andare >> Ci interruppe Pipino.
 
Non avevo la forza di rispondergli. I miei occhi si erano completamente persi nei suoi. Dopo qualche secondo notammo il piccolo hobbit che ci stava fissando.
 
<< Dobbiamo andare >> Continuò Pipino scioccato.
 
Mi voltai per vedere dove fossero gli altri. Erano già tutti usciti. Legolas mi afferrò dal braccio e sorridendomi dolcemente mi trascinò fuori insieme al piccolo hobbit.
 
*Cos’è questo strano calore che sento? Non mi starò mica innamorando dell’Elfo??!*


Spazio "Autrice"

Ciao a tutte! Per pubblicare questo capitolo ho sudato sette camicie! Non mi caricava la pagina T.T Coooomunque ecco il 6 capitolo! Spero vi piaccia! Attendo le vostre considerazioni! Baci baci! :D

 
   
 
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