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Autore: rukiachan15    29/08/2013    3 recensioni
''Chiuse gli occhi, concentrandosi a prendere la noto più alta.
Un respiro profondo e …tutto era andato bene, come sempre.
Chissà se sarebbe stato anche così tra lui e Niall; magari fosse bastato chiudere gli occhi e prendere un respiro perché le cose andassero nel verso giusto.''
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perfezione.
Ecco cosa ispirava in lui quel viso,quel corpo, quel sorriso.
Ogni piccola parte del biondo era perfetta come a creare qualcosa di sovrumano, una bellezza divina quasi impossibile.
Zayn dovette staccare gli occhi dallo statuario corpo di Niall per una chiamato del tecnico.
Si voltò verso di lui, distaccato. E lo era davvero.
Lo guardava ma la sua mente pensava a tutt’altro ,a qualcosa di più piacevole che di microfoni,casse ed acustica. Cosa voleva gliene importasse?
‘’ Zayn,Zayn..’’ si sentì chiamare come se fosse una bolla d’acqua e le parole fossero attutite dalla grande massa d’acqua che le alleggerivano alle sue orecchie fino a renderle invisibili ed effimere.
‘’Zayn!’’ esclamò  il tecnico, mettendogli una mano sulla spalla per scuoterlo.
Il suo sguardo sembrava essere tornato alla realtà. Si guardava attorno,spaesato.
Scosse la testa e guardò il tecnico.
‘’Si, mi dica…’’ rispose atonale,come se si fosse appena svegliato.
 Ed in effetti era così, si era appena riesvegliato da un sogno.
 Il tecnico sbuffò.
‘’Non hai sentito nemmeno una parole di quello che ho detto,vero?’’ chiese,alzando gli occhi  al cielo.
Zayn lo guardò smarrito.
Davvero aveva detto qualcosa? Ma quando?
Si passò nervosamente la bottiglia d’acqua tra le mani e aprendole mostrò un’espressione dispiaciuta.
‘’ Mi dispiace…’’ disse con tono flebile.
Era da qualche tempo che spesso si trovava ad essere in un altro mondo.
Vide l’uomo andare via borbottando qualcosa tra sé.
Sorrise.
La colpa fondamentalmente era di Niall. Il suo cuore accelerò.
Anche solo nominarlo gli faceva uno strano effetto. Da qualche tempo lo vedeva con occhi totalmente diversi. Si buttò di peso sul muro,appoggiando la testa.
Si trovava proprio in una pessima situazione. Chiuse gli occhi.
Confessare un tale desiderio,un tale sentimento equivaleva a rovinare tutto ciò che avevano costruito in questi anni,il forte legame d’amicizia che per il moro adesso era diventato qualcosa di più intimo.
 In più, lui non lo degnava di attenzione che fossero pari all’interesse che il moro provava per lui.
Era ovvio che tra loro non ci sarebbe mai stato nulla. Niente di niente.
Strinse i pugni. La voce dell’altoparlante nel camerino lo riportò  alla realtà.
Tra qualche minuti sarebbe dovuto salire sul palco e cantare e non era nelle condizioni adatte. Entrò nella sua stanza e chiuse la porta.
Vide il suo viso riflesso nello specchio opaco. Un’espressione preoccupata e triste padroneggiava i suoi occhi. Scosse la testa.
Non era quello il momento. Ma i suoi sentimenti erano troppo forti,stava per scoppiare.
 Il respiro divenne affamato. Stava per avere un attacco di panico. All’improvviso la porta si spalancò.
E fu come se tutto si fosse fermato,bloccato,ghiacciato.
Niall.
Il suo riflesso inondava lo specchio su cui il moro si rifletteva.
‘’Zayn è il momento di prepararci!’’ esclamò entusiasta, sorridendo mentre scrutava il moro.
Zayn si limitò a sorridere tramite lo specchio,senza voltarsi, trattenendo ancora il fiato.
‘’Allora, a tra poco!’’ continuò Niall,osservandolo stranito. Forse lo aveva disturbato. Chiuse la porta un tonfo. Il battito e il respiro di Zayn tornarono ad essere irregolari. Chiuse la porta a chiave,poggiando la testa e facendola scivolare.
Le sue mani si infiltrarono tra i capelli nero corvino. Era disperato.
Quel sentimento lo stava logorando lentamente. Prese la bottiglia sul tavolo e la scagliò contro il muro.
Ansimava con occhi pieni di lacrime e la disperazione sul volto.
Come avrebbe affrontato le ore del concerto?
Stare accanto a lui peggiorava la situazione. E se avesse avuto un nuovo attacco di panico sul palco?
Non poteva. Doveva controllarsi. Ignorarlo. Lui non esisteva.
 
‘’Lui non esiste. Per me non è niente.’’
 
 Si ripetè più e più volte fino ad autoconvincersi.
Faceva male ma era l’unica soluzione per il momento, per uscirne vivi.
Ultimò gli ultimi preparativi, si guardò nuovamente allo specchio quasi disgustato e uscì.
Aveva spento ogni cosa, o almeno credeva di averlo fatto.
 
 
 
Quelle canzoni non era affatto d’aiuto. E il modo in cui si muoveva sul palco, in cui suonava quella maledettissima chitarra era straziante;  riduceva sempre di più la convinzione che il moro con tanta fatica si era imposto e rendeva difficile il suo lavoro, cantare.  Ma si sforzava.
Cercava di stare lontano da lui, ogni qual volta che si avvicinava, lo ignorava, proprio secondo i piani.
Lo scrutava con la coda dell’occhio mentre,facendo finta di nulla, tornava a suonare e ad animare le fans.
Sapeva benissimo quanto ci fosse rimasto male.
 Forse glielo avrebbe spiegato.
Anzi sicuramente no.
Chiuse gli occhi, concentrandosi a prendere la noto più alta.
Un respiro profondo  e …tutto era andato bene, come sempre.
Chissà se sarebbe stato anche così tra lui e Niall; magari fosse bastato chiudere gli occhi e prendere un respiro perché le cose andassero nel verso giusto.
Sarebbe stato facile ma a quanto pare non lo era.
E dopo poco le luci si erano affievolite fino a spegnersi, le urla erano scomparse e loro erano tornati nei camerini.
 Zayn sbuffò. Non aveva voglia di passare un’altra notte insonne.
Camminava nel corridoio a testa bassa, stringendo ancora il microfono tra le mani come se facesse parte di lui.
‘’ Hey, Zayn!’’ si sentì chiamare.
 
Ala voce, trasalì.
 SI bloccò, voltandosi lentamente e deglutendo. Vide il biondo venirgli incontro, correndo per raggiungerlo con il solito sorriso stampato in volto.
I suoi occhi si illuminarono ad una tale visione e i sensi di colpa iniziavano a farsi sentire. Niall si fermò davanti a lui, aspirando affannosamente. La canottiera che indossava era zuppa di sudore ma incredibilmente profumava.
‘’Zayn, tutto bene?’’ chiese l’amico, preoccupato. Il moro lo guardò.
E adesso che avrebbe risposto?
‘’Si, certo..’’ rispose con una sicurezza innaturale. Il biondo lo scrutò in volto, con sguardo serio.
Il moro deglutì.
‘’Mi hai evitato tutta la sera. Ho fatto qualcosa di sbagliato?’’ chiese Niall, mostrando gli occhi azzurri.
‘’Hai combinato un casino!’’ si rimproverò Zayn. E adesso?
‘’No assolut…’’ non finì nemmeno la frase che il biondo lo incalzò. ‘’Allora cos’hai? Sei stra…’’
Improvvisamente le labbra del moro si poggiarono su quelle del biondo, immobili.
 
 Il cuore di Zayn stava impazzendo, sarebbe scoppiato se lui non si fosse tirato indietro.
Niall indietreggiava, guardandolo sorpreso e impaurito.
Zayn si rese conto del gesto e senza pensarci, iniziò a correre. Voleva andare via di lì, via da tutto.
Sentiva una vergogna dentro di sé esplodere. Mai aveva provato tanto imbarazzo e per di più anche essere respinto. Faceva male, tanto male.
Non avrebbe potuto reggere un peso tato grande, non ne era capace.
Arrivò al bagno e ci si chiuse dentro.
Accovacciato sul pavimento e con la testa fra le gambe, piangeva.
Piangeva per il gesto, per l’imbarazzo, ma soprattutto per il rifiuto.
‘’Sei stato uno stupido!’’ si ammoniva, sbattendo la testa contro la parete. Voleva scomparire.
Pensieri affollavano la sua testa!
Quel silenzio, quella quiete apparente che lo circondava lo stava distruggendo.
 
 
Quella stanza d’albergo gli sembrava così misera, squallida. Non aveva voglia di uscire con gli altri quella sera. Si avvolse un asciugamano attorno ai fianchi bronzei.
SI passò una mano tra i capelli bagnati mentre usciva dal box doccia. L’acqua ghiacciata aveva placato momentaneamente lo stato in cui versavo.
Il vapore in quella stanza lo opprimeva.
Uscì, dirigendosi verso il letto su cui si gettò di peso con le braccia aperte. I suoi occhi erano fissi e guardare il soffitto giallo opaco. Non sembravano cercare qualcosa se non una distrazione.
Chiuse gli occhi per un attimo.
Aveva bisogno di dormire, non lo faceva da giorni, ormai. Sembra che il peggio fosse passato.
 Si stava abbandonando, finalmente era riuscito un po’ di pace interiore che gli stava permettendo di riposare.Sfogarsi, forse non era stata una cosa cattiva.
 I suoi occhi, le sue labbra si delinearono nella sua mente. E poi il sapore dolce della sua pelle e la paura e rifiuto, lo smarrimento negli occhi freddi del biondo che lo guardava sconvolto.
Riaprì di scatto gli occhi, ansante.
Si mise a sedere, strofinandosi gli occhi. Aveva come rivissuto gli istanti più strazianti di quel gesto.
 Era come se il suo cervello, la sua anima, il suo cuore si stessero prendendo gioco di lui.
Sbuffò.
All’improvviso qualcuno bussò. Trasalì,voltandosi verso la porta.
Non aveva voglia di vedere nessuno. Bussarono ancora.
Chiunque fosse era di fretta visto il ticchettìo veloce.
Si alzò, stringendosi la tovaglia attorno al bacino.
Non era proprio nelle condizioni adatte per andare ad aprire la porta ma quel suono costante lo infastidiva a tal punto che non interessava chi fosse,  lo avrebbe mandato via.
Poggiò la mano sul pomello dorato della porta, lo girò e la aprì, guardando di fronte a sé.
Sentì un tonfo al cuore.
Sbattè le palpebre capire che non fosse una sua visione.
Niall. Stava lì immobile e sorridente.
Era in procinto di dire qualcosa, forse delle scuse quando vide il biondo puntare alle sue labbra, vogliosamente. Gli occhi di Zayn erano sgranati; invasi da un misto di gioia e sgomento.
Com’era possibile?
 
Niall lo spinse dentro, lasciando che la porta si chiudesse dietro di sé.
Lo baciava come se tutto dovese finire in pochi istanti, come se fosse innamorati da tempo.
Zayn reagiva. Il suo corpo si sentiva libero di fare ciò che sempre aveva desiderato.
Il biondo aveva riflettuto. Quel bacio gli aveva sconvolto l’esistenza, letteralmente.
E se l’aveva rifiutato in un primo momento era soltanto perché non si sarebbe mai immaginato quel gesto. Il suo cuore parlava chiaramente e i suoi sentimenti altrettanto. Lo desiderava tanto quanto Zayn desiderava lui. Ed era stato uno stupido a non capirlo.
Si sentiva davvero idiota pensando a cosa avesse dovuto passare il moro.
Rallentò per un istante fino a bloccarsi sospeso sulle sue labbra carnose e morbide.
Zayn gli rivolse uno sguardo stranito e preoccupato.
‘’ C’è qualcosa che non va, Niall?’’ chiese con un filo di voce.
Il biondo sentì il suo alito caldo espandersi sul suo viso. Ebbe un brivido.
Deglutìi, e poi sorrise.
Scosse la testa per rispondere alla sua domanda, mentre continuava a fissarlo per imprimere nella sua mente i suo tratti bellissimi e statuari.
Zayn sorrise mentre gli occhi del biondo indagavano nei suoi.
‘’Mi dispiace..’’ sussurrò Niall, abbassando lo sguardo mortificato.
Il moro lo fermò sul nascere. Lacrime gli riempirono gli occhi.
‘’ Shh..’’ avvicinò il viso latteo del biondo al suo per lasciargli un dolce bacio sulle labbra.
Niall rabbrividì. Quel bacio significava tutto. Lo stava perdonando.
Lo strinse più forte a sé, mentre lasciava scivolare una mano sul corpo perfetto.
 
Era l’inizio di una lunga nottata.
Era l’inizio di qualcosa di importante.
Era l’inizio di loro,Niall e Zayn.







Salve c:
Spero che questa OS vi sia piaciuta.:)

Per domande ed altro mi trovate su twitter: @ImViolethill15


Alcuni miei scritti:
Hurts like Heaven 
A message 
You make me wanna die 


 
  
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