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Autore: _Kazuha_Takumi_    29/08/2013    7 recensioni
"...Heiji finalmente aveva capito cosa provava per Kazuha: amore. Ma ancora non riusciva a capire cosa realmente fosse questo sentimento. Ci pensò tutto il pomeriggio, mentre preparava le valigie per il viaggio, tormentandosi di cosa sarebbe potuto accadere se la ragazza avesse scoperto i suoi sentimenti. Ma la cosa che lo spaventava di più era un’altra: e se Kazuha non lo ricambiava? Se fosse stato così, lui non avrebbe avuto più un motivo per vivere, perché la cosa a cui teneva di più al mondo non poteva essere sua per sempre..."
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Nuovo personaggio | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*Appare da dietro un muro armata di elmetto e scudo* Ehm ehm... Perdonatemi per l'abnorme ritardo... Ma questi due mesi sono stati movimentatissimi e non ho avuto tempo di scrivere entrambe le mie storie! >.< E' consapevole se avete dimenticato la mia storia... Ma spero enormemente di no! xD Come già saprete, ci sarà la serie, e sto già elaborando il racconto! Ma mi ci vorrà un altro pochino per delineare in modo più preciso la trama! Il primo capitolo sarà pronto sì e no tra un mese! *Spara coriandoli dappertutto* YAHOOOO! *^* Cooomunque forse è meglio se vi lascio al capitolo, ora... Ma vi avverto! Se vi fa cagare, perndetevela con Heiji! U.U
Heiji: Ma...
Io: TACI! LASCIA LEGGERE I LETTORI!
Heiji: Ma...
Io: Ho detto... TACI! U.U
Heiji: Ma...
Io: Guarda che chiamo Kazuha e cambio il finale! U.U
Heiji: O... ok... Buona lettura dal vostro detective preferito! U.U
Io: No, non lo sei... =_=
Heiji: Ma...
Io: TACIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!
[...]



Heiji era sdraiato sul letto della sua camera con aria assente e fissava inconsciamente il soffitto immerso nei suoi pensieri. Erano passate solo poche ore dallo sbarco dal Virginian, e tutte le cose accadute in quei giorni avevano illuminato il detective. Ora sapeva ciò che voleva, sapeva quale sarebbe stato il suo futuro. E per far diventare i suoi sogni realtà, doveva fare quella cosa una volta per tutte. Non voleva rischiare di perdere Kazuha ancora, e l’unico modo per tenerla per sempre al suo fianco era di dirglielo. Sì, eccome se doveva. Lui doveva confessarsi e dirle che l’amava, perché, in fondo, lui l’aveva sempre amata. L’amava in ogni piccolo gesto che faceva, l’amava quando gli donava quei sorrisi pieni di affetto, l’amava quando lei non sapeva star lontano da lui. Ma l’amava anche quando non rispettava le sue decisioni, l’amava anche nei suoi detestabili e insopportabili difetti, l’amava anche quando la odiava. Semplicemente, l’amava in tutto. E non poteva più nasconderlo, né a lui, né a nessun’altro. Dopo averci pensato sin troppo, Heiji si alzò dal letto convito delle sue idee e, con un sorriso sulle labbra, uscì di casa diretto chissà dove.
“Non ho voluto rivelarle i miei sentimenti sulla nave perché eravamo appena scampati ad un attentato di dimensioni immense, ma domani farò la mia mossa. O la va, o la spacca!!!”
Nel frattempo, Kazuha se ne stava affacciata alla finestra della sua camera, mentre, come Heiji, pensava a quello che era successo poco tempo prima. Si rigirò tra le dite un ciuffo di capelli e subito dopo sospirò rumorosamente. Si sentiva confusa, ma felice. Aveva la sensazione che presto sarebbe accaduto qualcosa di bello, ma non riusciva ad immaginarsi cosa.
“Sesto senso femminile?” Pensò “… No! Sono solo stupidaggini!”
Dopo aver finito di parlare con se stessa, si voltò verso il suo letto e, piano piano, ci scivolò dentro. In fondo, domani doveva tornare a scuola, e non le sarebbero bastate poche ore di sonno dopo quello che le era appena accaduto. Ma, a differenza sua, c’era qualcuno che non aveva pensato a questo. Infatti, questo qualcuno, sfrecciava per le vie di Osaka insieme al suo inseparabile cappellino della “Sax”, mentre le luci della notte illuminavano la sua pelle olivastra. Chissà cosa poteva cercare così affannatamente a quell’ora? Beh, sicuramente qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato da lui.
***
Il giorno seguente arrivò in fretta, e Aaron era già appostato davanti al cancello principale della scuola. Sembrava stesse aspettando qualcuno e, quando Heiji lo vide, pensò immediatamente che si dovesse trattare di Kazuha.
  • Tu, lurido verme..!
  • Ehi! Buongiorno Hatt…
Il povero australiano non fece in tempo a finire la frase che gli arrivò un destro dritto in faccia. Di tutta risposta, Aaron si voltò verso il moro confuso e, tenendosi la guancia dolorante, iniziò a sbraitare come un pazzo in preda a una crisi isterica.
  • MA SEI FUORI! E ADESSO CHE CAVOLO AVREI FATTO PER MERITARMI QUESTO?!
  • Dì la verità stupido deficiente! Stavi aspettando Kazuha per confessarti anche quando sono stato IO a risolvere il caso, VERO???
  • MA SEI FUORI!? NO!!! STO ASPETTANDO YUN…
L’australiano si tappò la bocca prima di finire la frase. Ormai era stato fregato, e il sorrisetto non poco raccomandabile di Heiji lo confermava.
  • Chi stavi aspettando? Yun cosa? Cosa cosa COOOOSA???
  • Smettila idiota…
  • Yunsang, Yuna, Yunermi…
  • AAARGH!!! HO DETTO SMETTILA! E’ YUNO, OK? QUALCHE PROBLEMA!?!?!?
  • No, affatto! Anzi, spero che voi siate una coppia felice come lo saremo io e Kazuha..!
  • Senzacervello, noi non siamo una coppia… Solo che probabilmente si trasferirà qui e così mi ha chiesto di fargli fare il giro della scuola!..
  • Oh… Davvero? Yuno… Verrà in questa scuola?..
  • Sì! Problemi? Se ce l’hai, curati!
  • Nono! Nessun problema! Anzi, sono felicissimo! Così potrà tenerti lontano da Kazuha!
  • Ah ah ah… Tanto ormai ho perso, quindi non le girerò più intorno come un moscone arrapato… Tranquillo.
  • Guarda che mi fido!
  • Fidati, fidati. Ma ora vai, che non voglio che la gente pensi che sono tuo amico.
  • Ok, me ne vado..! Anche perché devo fare una cosa… Allora ci vediamo dopo, amico.
Heiji porse il pugno ad Aaron e lui lo ribatté con fintissima noia. L’australiano non poteva immaginare cosa aveva in mente quel pazzo di detective, ma sicuramente pensava che sarebbe stato qualcosa che non si poteva tassativamente perdere. E aveva ragione. Infatti, cinque minuti dopo, si ritrovò l’amico sul tetto della scuola, con un megafono in mano e una borsa sulle spalle. Sul volto aveva dipinto uno sguardo fiero e felice, e sembrava quasi che nemmeno l’imminente figuraccia potesse mutare il suo umore. Difatti, c’era solo una cosa che poteva fargli cadere il mondo addosso, e quella cosa era Kazuha. Già, proprio lei, quella stessa ragazza che in quel momento stava valicando l’ingresso della scuola, ignara di quello che stava per accadere.
“Heiji, l’avevi già detto… O la va, o la spacca”
Il moro fece un respiro profondo e chiuse per un secondo gli occhi. Immaginò la scena, se la gustò tutta, e, quando si sentì pronto per cominciare, riaprì le iridi e portò il megafono alla bocca.
  • KAZUHAAAAA!!!
L’urlo si diffuse per tutta la scuola e catturò l’attenzione di tutti gli studenti. La diretta interessata, quando si voltò per vedere chi la chiamasse, spalancò gli occhi e si portò le mani alla bocca. Non riusciva a crederci… Cosa ci faceva quel deficiente sul tetto della scuola?!
  • KAZUHAAAAA!!! SONO IO!!! SCUSA SE TI HO FATTO SOFFRIRE, SCUSA SE L’HO CAPITO SOLO QUANDO TI STAVO PER PERDERE! KAZUHA, KAZUHA… NON SONO BRAVO CON I DISCORSI QUINDI TE LO DICO E BASTA! IO… IO… IO TI AMO, KAZUHAAAAAAAAAAAA!!!
La ragazza non poteva crederci. Stava sognando, o stava realmente succedendo? Non sapeva dirlo, non poteva dirlo. Succedeva sempre nei suoi sogni, ma questa volta era così reale… Così vero… Così bello. Il suo viso venne rigato da lacrime calde che sgorgavano dai suoi occhi come un rubinetto lasciato aperto e, lentamente, si sentiva mancare. La sua anima rimbombò, e si sentì leggera come non mai. Tutto questo solo per una sua parola, ma non era un semplice “ciao” o “come stai”… Lui le aveva detto che l’amava. Aveva aspettato così tanto questo momento che stava per perdere le speranze… Ma alla fine il suo desiderio più grande si era avverato. Il suo unico amore la ricambiava. Senza pensarci un secondo di più, tra un singhiozzo e l’altro, riuscì anche lei a trovare il coraggio che le mancava, quel coraggio che lui le aveva dato, e urlò quello che pensava non avrebbe detto mai.
  • A… A… ANCH’IO TI AMO HEIJI!!!!!
Ed ecco che quella faccia da ebete che il detective di Osaka si ritrovava sin da quella stessa mattina divenne, se possibile, ancora più ebete. Con un gesto folle, il ragazzo iniziò a correre verso il precipizio davanti a lui e, trascinato dall’amore, saltò giù dal tetto per raggiungere la sua amata. Inutile dire che a Kazuha venne un infarto quando vide il suo unico amore cadere dal tetto, ma subito dopo un istinto omicida le pervase le membra. Infatti, all’improvviso, dietro di Heiji, si aprì un paracadute non molto professionale e, grazie a questo, riuscì ad avere un morbido atterraggio. Quel deficiente l’aveva fatta preoccupare, di nuovo. Ma ora non poteva arrabbiarsi con lui: questo era il loro momento, non doveva rovinarlo. Kazuha, con passi piano piano sempre più veloci, corse senza sosta fino ad Heiji e, quando gli fu davanti, prese il suo viso tra le mani e posò le sue labbra rosee su quelle del ragazzo. Non fu un bacio passionale, ma un semplice bacio a fior di labbra, tuttavia fece provare a entrambi la più grande emozione di sempre. Le labbra di lei sapevano inspiegabilmente di ciliegia, il frutto preferito di Heiji, e quelle di lui semplicemente di dolce, e Kazuha amava i dolci. Quando i due si staccarono dal bacio quei sapori ormai avevano impregnato le loro bocche e, quando incontrarono l’uno gli occhi dell’altro, un calore inspiegabile si diffuse per il loro corpo. Sorrisero.
  • Idiota. Idiota idiota idiota idiota…
  • Perché mi dai dell’idiota? Mi dovresti chiamare amore…
  • Non fare l’idiota!.. Mi hai fatto prendere un colpo quando sei saltato da di lì!
  • Beh, volevo fare qualcosa di speciale… Come questo.
Heiji si inchinò davanti a Kazuha e le porse una scatolina.
  • Aprila.
La ragazza guardò la custodia con occhi luccicanti e dopo l’aprì. Due piccoli anelli di fidanzamento erano posti sul morbido cuscinetto della scatola e le lacrime tornarono a prendere il sopravvento.
  • Que… Questi sono…
  • Anelli di fidanzamento. Vorrei che diventassi la mia ragazza.
Kazuha saltò letteralmente addosso al ragazzo e iniziò a scoccargli baci sulle guance. Lui la teneva stretta in un abbraccio e, quando i due furono abbastanza distanti da guardarsi negli occhi, Heiji continuò a parlare.
  • Lo prendo per un sì?
  • Certo che sì!
  • Ahahah! Non puoi sapere come sono contento!
  • Invece lo so! Credi che tu sia l’unico ad essere innamorato?
  • Beh… Spero di no!
  • Ahahah!! Ehm… Heiji… Posso chiederti una cosa?
  • Dimmi!
  • Se io ti avessi rifiutato, cosa avresti fatto?
  • Mi sarei buttato. Senza paracadute.
  • C… COSA?! SARESTI MORTO, IDIOTA!
  • Sì, ma tu sei la mia vita! Come avrei fatto a vivere se la mia anima apparteneva a una che nemmeno mi ricambiava?!
  • T… TU SEI MATTO!
Kazuha arrossì vistosamente e si buttò di nuovo tra le braccia di Heiji. I due continuarono a giocare tra loro per lungo tempo, senza calcolare gli sguardi di tutta la scuola su di loro, e, quando la campanella suonò, tutti rientrarono in classe, tranne loro.
  • Cosa facciamo ora, Heiji?
  • Beh, mi pare ovvio.
Il detective si alzò in piedi e porse la mano alla sua ragazza. Sì, ora poteva definitivamente chiamarla “la sua ragazza”.
  • Ora andremo in classe.
  • COOOSA??? Ci siamo appena messi insieme, prendi un po’ d’iniziativa!
  • Ok… Ci proverò… Allora… L’hai mai fatto in palestra?
  • I… I… I… … … IDIOTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
*Boom!!!* Anche se erano diventati una coppia, nulla impediva a Kazuha di picchiare Heiji. Quello, in fondo, era il suo passatempo preferito.
  • AHIAAA! MA CHE SEI, SCEMA?!
  • TU SEI L’IDIOTA!
  • PRIMA MI DICI DI PRENDERE L’INIZIATIVA, E DOPO MI PICCHI?!
  • Non intendevo in quel senso…
  • Ah… La mia stupida Kazuha… Posso dirti una cosa?
  • D… Dimmi.
  • Ti amo.
E fu così che alla fine i due passarono l’intera giornata a baciarsi e coccolarsi, rendendo quel giorno indimenticabile.


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Salve salvino, gente! ^^ Ebbene, questo era l'ultimo capitolo... Sono stata contenta di aver conosciuto persone come voi, e vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno scritto!!! ^^ Siete stati gentilissimi! :') Ma non c'è niente di cui preoccuparsi! Per vostra (s)fortuna ci sarà la serieeee! Eheheheh!.. E succederanno alcune cosucce... :3 Beh, vorrei trattenermi ancora, ma purtroppo non posso! ^^" Se non vado a dormire, mia madre mi fucila! xD Spero di risentirvi nelle recensioni, e spero pure che non vi siate dimenticati di Kazuha-chan! :') Alla prossima, (spero sia il più presto possibile..! xD)
Sempre vostra,
Kazuha Takumi <3

Heiji: E anche dal vostro Heiji un saluto! Verrò a interrompere l'angolo d'autrice di Kazuha ancora! U.U
[...]

Thank you!!! <3
  
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