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Autore: Jade_5    30/08/2013    3 recensioni
All'inizio può sembrare una delle tante storie d'amore, ma è la fine che la rende diversa.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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REALTA' NASCOSTA.
 
Era successo ormai, tutto intorno a me girava come una trottola, davvero avevo pensato che potesse funzionare? Dopo tutti quei “ti amo”, “cucciola sei la mia vita”, davvero avevo pensato che LUI potesse essere diverso, davvero avevo pensato che non fosse il solito lurido, bastardo che mi aveva usata?
Che ingenua che sono, ed io che mi ero fidata, io che gli avevo dato la mia verginità, io che con lui ho perso la mia purezza perché mi fidavo. Che stupida che sono.
Rivedevo ancora la scena: lui, la rossa, sul quel divano; ed io che volevo solo fargli una sorpresa a lavoro.
Il bello è che mi ero fatta raggirare come una stupida ragazzina, quella mattina mi aveva manipolato a suo piacimento dicendo: “amore, stasera farò più tardi a lavoro, ho delle commissioni da sbrigare, quindi non mi aspettare per cena”, ed io come un’ingenua ci avevo creduto e per non fargli saltare la cena ero pure andata a portargliela a lavoro e lo avevo trovato in quel modo, altro che lavori extra da sbrigare, si, di lavoro ne aveva da fare, ma con la segretaria.
Due anni che stiamo insieme e chissà da quanto mi tradisce.
Ora mi trovo in camera mia, seduta sul letto con la testa che mi gira, sento gli urti di vomito salirmi su per la gola, sto male, sto male per un idiota. Non sto nemmeno piangendo, tanta è la stupidità che mi attraversa le vene, che non provo neanche compassione per me stessa.
E chissà se adesso quello stronzo mi starà pensando? Se magari anche lui starà piangendo? Ma figuriamoci, quello come minimo sarà ancora con la rossa e come minimo appena sono andava via dal suo ufficio, avrà detto alla sua bella segretaria: “meglio se l’ha scoperto, adesso potremo continuare più tranquillamente”; e avranno sicuramente cominciato a riprodursi come ricci in calore.
Ed io invece me ne sto qui a disperarmi.
Decido di uscire.
Lui si è dimenticato di me? Bene, io mi dimenticherò di lui. Non voglio stare a piangermi addosso quando posso benissimo andare in un locale e divertirmi, non posso rovinarmi la vita a vent’anni.
Mi alzo e con furia apro il mio armadio e cerco uno dei vestiti migliori che possiedo, stasera voglio divertirmi anche io, basta piangersi addosso, anche se di lacrime sul mio volto se ne sono viste poche.
Tra i miei tanti vestiti ne trovo uno blu notte, lungo fino a metà coscia, con uno spacco al lato, senza maniche, lucido, che abbinato con un paio di decoltè neri, farebbe impazzire anche un gay.
Mi sciolgo i miei lunghi capelli lisci, biondi, dalla coda disordinata che mi ero fatta, riavvio la frangia e marco con un po’ di trucco i miei occhi verdi, tanto per risaltarli un pochetto e poi sono pronta per uscire.
Vado in un pub vicino casa mia, che un tempo era nostra.
Basta pensare a lui, devo togliermelo dalla testa.
Entrata nel locale subito una vampata di diversi odori, mi riempie le narici, un mix di fumo, alcool, sudore…
Vado al bancone e subito il barman mi chiede cosa voglio da bere.
 
-faccia lei, mi fido- rispondo, forse non troppo cordialmente.
 
Dopo un poco mi arriva la bibita davanti alla visuale, ringrazio ed inizio a bere.
 
Dopo poco, sento qualcuno stringermi i fianchi.
 
-Chi sei? Che vuoi?- dico acida
-Quanta acidità, rilassati dolcezza- dice passandomi una mano sui fianchi.
-Senti non sono venuta in questo pub per andarci con il primo idiota che mi capita a tiro, che tenta invano di eccitarmi- rispondo con forse ancora più acidità, se possibile.
-Allora ti farò cambiare idea- mi dice malizioso
 
Mi prende di peso e mi porta fuori dal pub e ogni mio tentativo di liberarmi fallisce miseramente e non perché sono ubriaca, ma perché la sua presa è davvero forte.
Mi porta in un vicolo buio e comincia a toccarmi ovunque.
 
-Ti prego, no!- dico disperata
-E invece si- risponde malizioso
 
Mi strappa il vestito di dosso e proprio quando sta per andare oltre, sento una voce...
 
-Ehi, che succede là?- una voce così angelica in quel momento.
-Amico, se vuoi la ragazza ormai è mia- dice l’uomo che sta cercando di abusare di me
 
La bellissima voce, insieme al proprietario si avvicinano a noi.
Prende per il colletto, quel pervertito e gli tira una serie di pugni, che lo stendono al tappeto.
 
-Ehi, tutto bene?- dice poi rivolgendosi a me.
 
Io lo fisso, con gli occhi appannati dalle lacrime. È davvero un bel ragazzo, biondo, occhi azzurri, un vero e proprio angelo, il mio angelo.
Quando vede che non gli rispondo, mi prende a mo di sposa e mi alza da quel marciapiede freddo.
 
-Vieni, ti porto a casa mia. Tranquilla ti puoi fidare, non ti farò niente di male-
 
Anuii e basta.
 
Mi fa salire su una macchina nera. Mi appoggia delicatamente al sedile, per poi andare al posto del guidatore e partire verso una destinazione a me ignota.
 
Dopo qualche minuto si ferma.
 
-Siamo arrivati- dice riprendendomi incollo
Apre la porta di un appartamento, che deve essere il suo.
 
Mi sento posare su di un divano.
 
-Come ti senti?-
-Male-
-Mi dispiace, sarei dovuto arrivare prima-
-No, figurati tu non c’entri niente; anzi hai fatto davvero tanto per me, grazie mille. E poi i miei problemi sono altri-
-Ti va di parlarmene? Dicono che parlare dei propri problemi con uno sconosciuto aiuti- dice sorridendomi.
Ed io, molto timidamente, annuisco.
 
-Il mio ragazzo mi ha fatto le corna con la sua segretaria-  dico tutto d’un fiato.
-Oddio mi dispiace. Comunque ti capisco, siamo sulla stessa barca. Qualche mese fa ho trovato la mia ragazza sul mio letto con un altro-
-Ma questa è proprio stupida! Addirittura nel tuo letto. Almeno il mio ex, si è degnato di tradirmi a lavoro, di nascosto da me- dico ridendo leggermente.
-Hai ragione- dice ridendo pure lui.
-Come ti chiami?- continua poi.
-Marish, ma puoi chiamarmi Mari. E tu come ti chiami?-
-Okay Mari, piacere di conoscerti, io sono Niall- dice dandomi la mano sorridendo.
-Piacere mio. Senza di te probabilmente in questo momento chissà…chissà in che stato ero, dove ero- dico ancora spaventata
-Figurati.-
 
 
 
Niall è davvero un ragazzo d’oro, gentilissimo, dolcissimo.
Da quella sera, ci frequentiamo e siamo diventati ottimi amici, ed io credo di provare qualcosa per lui, ed ero intenzionata a dirglielo.
 
Lo stavo aspettando davanti casa mia, deve passare a prendermi e infatti è quello che succede dopo pochi minuti di attesa. Salgo in macchina con lui e prima che possa partire, lo fermo e cerco di parlargli.
 
 
-Niall devo parlarti-  dico cominciando ad essere nervosa
-Dimmi- mi risponde gentilissimo come sempre, lui
-Vedi…io…so che non è molto che ci conosciamo…ma…credo di provare qualcosa per te…- dico imbarazzata
 
-Mari…anche io ti...-
 
BUM…
MI SVEGLIO DI COLPO…
 
Ma cosa succede? Era solo un sogno? Mi guardo a giro spaesata, ma cosa succede? Davvero era solo uno stupido sogno?
Sono sul mio letto, mi giro di fianco a me e vedo il mio ex raga… no aspetta, il mio ragazzo. Perché Niall era solo un sogno, questa è la realtà invece. Mi rattristo, credevo davvero che Niall fosse realtà e invece è solo la mia immaginazione.
 
Mi alzo dal letto e vado in cucina.
 
Dopo un’ora vedo scendere il mio, attuale, reale, ragazzo.
 
-Amore, stasera farò più tardi a lavoro, ho delle commissioni da sbrigare, quindi non mi aspettare per cena- mi dice Sam prima di uscire.
Però che strano, queste parole mi sono familiari.
 
-Okay amore a stasera-
Dico baciandolo, per poi lasciarlo uscire.
 
Quella sera decido di fare una sorpresa a Sam e gli porto la cena a lavoro, dato che aveva detto che non avrebbe potuta farla a causa del troppo lavoro.
Entro nel suo ufficio tutta sorridente.
 
-Amore, guarda cosa ti ho port…-
 
Mi blocco vedendolo su un divano in preda ad un atto non del tutto casto con la sua segretaria.
 
-Oddio Mari- mi dice Sam sgranando gli occhi.
 
Io non lo faccio neanche parlare. Esco da quel ufficio, inspirando l’aria di Londra.
 
ASPETTA… OH MIO DIO… IL SOGNO, E’ SUCCESO TUTTO PROPRIO COME NEL SOGNO. QUINDI…MAGARI SE IO ADESSO VADO A CASA MIA, MI VESTO E VADO NEL PUB VICINO CASA MIA, OKAY MAGARI VERRO’ QUASI STUPRTA MA POI ARRIVERA’ NIALL… SIIIIIIII IL SOGNO CHE DIVENTA REALTA’.
 
Presa dalla gioia ritorno dentro l’edificio dove lavora Sam, rientro nel suo ufficio e come previsto lo trovo avvinghiato alla rossa come se niente fosse.
 
-Ehm… Mari?- mi dice perplesso
Io mi avvicino a loro due che sono ancora attaccati, sorridendo e bacio in bocca Sam, che mi guarda in modo strano, come fossi pazza.
 
-Sam sappi che mi hai reso la donna più felice del mondo, grazie per avermi tradito e tu troietta, grazie per esserti fatta il mio ragazzo-
 
Dico baciandola su entrambe le guance, per poi uscire da quell’edificio, con un sorriso a 32 denti, pronta per…
 
… andare dal mio Niall.

 
 
 
CIAOOOOOO…
 
Bene… questa è la mia seconda OS, beh la prima non ha avuto i risultati che speravo, speriamo bene con questa no? Never say never. Allora me la lasciate una recensione?? Non vi costa nulla, no?
 
Vi saluto.
With love…
Jade
 
  
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