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Autore: giove82    30/08/2013    5 recensioni
"Se fossi un maschio potremmo stare insieme, ma sono soltanto una ragazza"
AU dove Brittany e Santana frequentano un collegio religioso e sono costrette a vivere il loro amore in gran segreto. Principalmente Brittana ma con qualche accenno Faberry che non guasta mai; Quinntana frienship
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Uscimmo da quella chiesa dopo circa un'ora e mezza, un'ora e mezza di inferno

Oltre al rosario Suor Emma, prima di portarci da un prete per farci confessare, ci ha letto alcuni passi della Bibbia e quali brani meglio si addicono a me e a Brittany se non il Levitico 18,22; 20,13 *?

Ormai conosco quelle frasi a memoria, mia madre me li faceva ripetere ogni volta che ne vedeva la necessità, poi ci ha rinunciato e mi ha spedito direttamente in questo posto lasciando a qualcun'altro il compito di guarirmi

Infondo lei l'ha sempre saputo: anche se non gliel'ho mai detto ha sempre saputo che ero lesbica ma, invece di accettarmi continuando a volermi bene, mi ha rifiutata ed è colpa sua se ora mi ritrovo in questo 'centro di riabilitazione per persone omossessuali' perché, anche se nessuno lo dice apertamente, è qui che i genitori mandano i propri figli gay pregando per un miracolo

Mentre ci avviamo verso la mensa per il pranzo Suor Emma ci tiene d'occhio come se fossimo due criminali che hanno intenzione di scappare

Non mi importa quello che lei pensa di me,ma sono preoccupata per Brittany; i suoi occhi sembrano così spenti e stanchi di mantenere un segreto troppo grande per lei

Entriamo nella sala mensa e vediamo che già tutta la scuola si trova li ed il pranzo è già cominciato

Suor Emma si siede insieme ad un gruppo di suore mentre continua a fissare me e Brittany, ancora in piedi vicino alla porta d'entrata, come per farci capire qualcosa

Ci guardiamo intorno un po' spaesate ma poi Brittany si allontana e si va a sedere ad un tavolo lì vicino dove Rachel, Tina e Mercedes sono intente a mangiare e a parlare fra loro; prima di lasciarmi però mi lancia un'acchiata fugace ed io noto che ha le guance rosse e gli occhi lucidi e penso che non possa esistere cosa più dolorosa per me che vederla in questo stato

Sono io che ho insistito per saltare le lezioni ed andare nel chiostro; è colpa mia se ci hanno scoperto ed è colpa mia se lei adesso sta soffrendo

Succede raramente che io e Brittany ci diviamo durante l'oraio dei pasti, ma qualcosa mi dice che questa sarà la prima di una lunga serie; fra le varie studentesse intravedo Quinn seduta ad un tavolo in fondo alla sala e, sperando che sia abbastanza lontano da quello di Brittany, mi avvicino alla mia mia amica per poi prendere posto di fronte a lei 

Le sedie sono tutte libere ma ci sono ancora diversi vassoi sparsi qua e la con piatti sporchi; sono sicura che Quinn non si è nemmeno accorta di essere da sola perché è troppo impegnata a leggere un libro 

Tossisco più volte per attirare la sua attenzione ma quando finalmente alza la testa per gardarmi mi lancia un semplice sorriso di circostanza per poi chinarsi di nuovo sul suo libro   

"ciao San"

"ciao" rispondo e sento la gola talmente secca che faccio fatica a parlare

Prendo il bicchiere di Quinn con ancora dell'acqua dentro e ne bevo un sorso; fino a quel momento non mi ero accorta di avere lo stomaco così aggrovigliato e dopo aver bevuto mi viene quasi da vomitare

Lei mi guarda di nuovo, stavolta con più attenzione, e corruga la fronte con aria quasi spaventata "che ti è successo ?"

A giudicare dalla sua espressione devo avere un aspetto orribile, mi passo una mano sulla guancia e sento che è incredibilmente calda; probabilmente anche io, come Brittany, devo avere gli occhi lucidi e le guance rosse

Ad un tratto la testa inizia a farmi male e mi sembra che stia per esplodere, appoggio fronte sul palmo della mano e sento che, oltre ad essere bagnata di sudore, scotta terribilmente

Non riesco a capire come tutto questo malessere possa essere scoppiato così all'improvviso; forse l'agitazione e la consapevolezza di dover rimanere lucida per fingere di essere innocente hanno bloccato tutti questo sintomi che sembrano essersi scatenati solo adesso

Quinn mette il segnalibro tra le pagine del suo libro per poi chiuderlo e posarlo sul tavolo; mi stringe la mano libera e si sporge verso di me

"hey ! Che ha fatto ?" il suo tono è preoccupato e mi fa strano vederla così premurosa perché di solito è sempre acida e disinteressata

"niente, mi fa solo male la testa"

Infondo non gli ho detto una vera e propria bugia, mi fa veramente male la testa ma ho omesso dei piccoli particolari come l'essere stata scoperta da Suor Emma mentre baciavo Brittany

"io non ho niente da darti per il mal di testa...forse se mangi qualcosa ti passa"  dice mentre inizia ad accarezzarmi i capelli

"no..." sussurro perché l'idea del cibo in questo momento mi da la nausea, stringo gli occhi e sento che sono bagnati

Mi meraviglio di me stessa per non essermi accorta prima in che stato pietoso mi trovi; lei mi guarda con preoccupazione mentre si mordicchia un labbro incapace di fare qualcosa

I rumori intorno a me si affievoliscono e il tempo sembra essersi fermato; diversi flashback su ciò che è successo questa mattina mi martellano la mente e il mio cuore inizia a battere più forte  

Sento la mano di Quinn smettere di accarezzarmi; alzo la testa e vedo Sugar, a fianco alla mia amica con un cucchiaino in mano, che parla con lei; il rumore delle loro voci mi arriva ovattato e non riesco a distinguere ciò che stanno dicendo, o forse semplicemente non mi interessa

Sugar poggia una vaschetta di plastica sul tavolo prima di sedersi vicino a Quinn che ha ripreso a curarsi di me; la guardo per un'istante e lei, sorridendomi, mi porge la vaschetta " vuoi un po' di budino ?" chiede come se quella sostanza molliccia fosse la soluzione a tutti i miei problemi "guarda che è buono, è al cioccolato !" esclama tutta contenta mentre ne prende una grossa cucchiaiata e se la porta alla bocca

Faccio di no con la testa e mi accascio di nuovo sul tavolo sentendomi davvero stanca e spossata

Di certo Quinn non ha bevuto la scusa del mal di testa altrimenti avrebbe già chiamato una suora per farmi portare in camera, infatti; dopo aver scambiato qualche parola con Sugar, si alza di scatto dalla sedia e si avvicina a me dall'altra parte del tavolo

"Sug, io la accompagno fuori a prendere un po' d'aria, quando vai su in camera ricordati di portare anche il mio libro e poggialo delicatamente sulla scrivania !"

Sugar la guarda con aria stupita "io sono sempre delicata con le tue cose !" afferma indispettita dalla sua affermazione

"si certo, come quando ti ho chiesto di accudire il mio gatto per 2 giorni..."

Quinn mi tira su per un braccio e io mi appoggio a lei cercando di non crollare per terra

"teoricamente non gli ho fatto niente...è semplicemente scappato"

"probabilmente si sarà suicidato dopo 10 minuti passati con te... " borbotta lei mentre mi fa passare un braccio intorno alla vita "in ogni caso fa in modo che quel libro arrivi intatto in camera nostra !" dice prima di aiutarmi a camminare verso l'uscita

Mentre ci avviamo verso la porta sento le gambe tremare ma cerco comunque di stare il più dritta possibile per non dare troppo nell'occhio perché, anche se diverse studentesse se ne sono già andate, altre sono ancora intente a ridere e a scherzare sedute fra i vari tavoli della mensa

Usciamo dall'edificio e camminiamo a lungo fino ad arrivare in cima ad una piccola collinetta, abbastanza isolata, che si estende sul prato dietro la scuola

Mi appoggio ad un albero cercando di tirarmi su ma le mie ginocchia cedono e io mi lascio scivolare sulla corteccia ruvida fino a che non cado sull'erba stremata

Alzo lo sguardo e un meraviglioso paesaggio si staglia davanti ai miei occhi; le nuvole bianche scorrono veloci sopra le nostre teste e il sole brilla mettendo il risalto l'azzurro del cielo che non fa altro che ricordarmi il colore degli occhi di Brittany  

Sento l'odore dell'erba fresca e i rami degli alberi si muovo a ritmo con il vento primaverile che soffia sulla mia pelle accaldata

Non ho mai creduto veramente in Dio ma, quando mi ritrovo circondata dalla natura come in questo momento, non riesco a fare a meno di pensare che Dio risieda nella natura stessa

Tiro le gambe vicino al petto e poggio la testa sulle ginocchia respirando a pieni polmoni; molte volte sono venuta qui con Quinn e le altre ma, almeno la metà di queste, ero talmente ubriaca da non riuscire nemmeno a distinguere un albero da un fiore; tutto merito di Puck e dei suoi intrugli con l'alcol 

Non mi sono mai resa conto di quanto fosse bello questo posto e, stranamente, tutti i miei problemi sembrano più piccoli e più leggeri all'aria aperta

Quinn si siede di fronte a me a gambe incrociate e mi guarda come se stesse cercando di capire cosa mi passi per la testa; non dice niente, forse perché è sempre stata una persona da poche parole, o forse perché aspetta che io sia pronta a confidarmi con lei

Continuo a guardare l'immenso prato che si estende davanti a noi e cerco di fuggire al suo sguardo

Non so perché sto evitando di raccontargli tutta la verità su di me, ma adesso l'idea di doverle dire chi sono veramente mi fa tremare il cuore; ho sempre tenuto nascosto a tutti la mia omosessualità, ma l'ho fatto solo per proteggere il mio rapporto con Brittany e non perché avevo paura di dichiararmi

Sono sempre stata convinta che in una situazione diversa, magari in una scuola normale, non avrei avuto problemi a fare coming out, ma adesso questa mia certezza non mi sembra più così solida

Forse ho sempre avuto paura del giudizio della gente perchè non mi sono mai veramente accetta per quello che sono, forse la persona che cercavo di difendere non era Brittany ma me stessa

Abbasso lo sguardo e realizzo che per tutto questo tempo ho fatto solo finta di ritenermi una persona normale e in realtà dentro di me c'è ancora quella vocina che urla 'sei sbagliata'

Non me ne sono mai accorta prima e la cosa mi turba perché pensavo di conoscermi, ma a quanto pare mi sbagliavo

Ho nascosto la mia sessualità a tutti continuando a ripetere a me a Brittany che il fatto di essere lesbica non mi desse nessun fastidio solo per autoconvincermi; ho avuto anni per creare di accettare la cosa e ad imparare a volermi bene lo stesso, ma nonostante tutto questo tempo non ci sono riuscita

Altrimenti non si spiegherebbe per quale motivo non riesca a confidare alla mia migliore amica chi io sia veramente

Ho passato tutta la mia adolescenza fingendo con me stessa e con gli altri e per la prima volta questa maschera che mi sono creata mi sembra troppo stretta; non voglio più vivere così dovermi nascondere; sento il bisogno di dire la verità e di essere sincera almeno con le persone a cui voglio bene, almeno con Quinn perché lei se lo merita

Il mio cuore inizia a battere all'impazzata e sento lo stomaco stringersi in una morsa dolorosa, le parole mi muoiono in gola e sento tutta la pressione del momento precipitarmi addosso come una cascata

Anni e anni si bugie mi stanno rendendo più difficile dire la verità e di certo quella vocina che continua a urlarmi 'non farlo, commetteresti solo un grande errore' di certo non aiuta; per un'attimo penso che dovrei dare retta a quella voce: dovrei stare zitta e far finta di niente come ho fatto in tutti questi anni ma ora come ora non mi importa nulla delle conseguenze, voglio soltanto togliermi questo peso dalla coscienza

Guardo Quinn negli occhi e penso ai migliaia di film che ho visto dove la gente, dopo aver trovato il momento adatto, dice con estrema facilità e calma di essere gay

Non posso fare a meno di notare quanto tutte quelle storie siano false perché non esiste il momento perfetto in cui si sa che tutto andrà bene, ogni fottuto momento è uguale a tutti gli altri e sembrerà sempre sbagliato; sarà sempre sbagliato

Si può aspettare una vita intera ma non si sarà mai veramente pronti per dire ad alta voce 'io sono gay' perché, anche se si è convinti del contrario, quel momento ci cambierà per sempre

Tutti questi strani pensieri mi frullano per la testa mentre il tempo in torno a me, per l'ennesima volta, sembra rallentare, come se il mondo avesse smesso di girare per non fare rumore quando dalle mie labbra usciranno quelle poche parole, perché so che tra un momento a l'altro il nodo che ho alla gola si scioglierà e caccerò fuori tutta la verità; devo solo avere abbastanza coraggio per cambiare il mio futuro

"Quinn..." la mia voce è impastata e sembra quasi chiedere aiuto

Sento i suoi occhi su di me e per un attimo ho la sensazione che lei già sappia tutto, sa già cosa sto per dirle e sta solo aspettando una conferma

"...io sono lesbica" sussurro muovendo appena le labbra

Non sono sicura di aver davvero detto quella frase, forse l'ho solo sognato perché è impossibile parlare quando si ha il respiro bloccato e la gola secca come la mia

Lei non dice niente e non si muove, rimane lì con sguardo impassibile e ho veramente paura che non abbia sentito o che io abbia sognato tutto perché non sarei mai in grado di ripeterlo una seconda volta  

Senza accorgermene scoppio a piangere in maniera disperata e le lacrime mi rigano subito il viso

Mi sento morire e lo stomaco si contorce in una morsa dolorosa, ma un piccolo senso di sollievo si fa spazio dentro di me; queste le lacrime le sto trattenendo da troppo tempo e, dopo anni in cui il loro peso si faceva sempre più soffocante, sono riuscita a buttarle fuori

Ho la testa completamente schiacciata sulle ginocchia e il mio corpo sussulta per colpa degli spasmi causati dal pianto, ma sento comunque una pressione sulla schiena

Poi riconosco il suo profumo e capisco che mi sta abbracciando

Mi rigiro fra le sue braccia e, continuando a piangere, poggio il capo sulla sua spalla lasciando che le lacrime le bagnino la camicetta della divisa mentre mi aggrappo a lei come se fosse la mia unica ancora

Quinn cerca di alzarmi il viso con una mano per guardarmi negli occhi ma io faccio resiterza perchè mi vergogno troppo di me stessa in questo momento così lei si limita semplicemente a stringermi più forte e questo gesto non fa altro che aumentare le mie lacrime

Mi sento la testa scoppiare e i muscoli facciali doloranti ma non riesco a smettere, ogni volta che provo a calmarmi mi torna alla mente quello che ho appena fatto e in questo momento mi sembra di aver commesso l'errore più grande della mia vita

Ma non sono del tutto sicura di voler tornare indietro per cambiare le cose

Tra un singhiozzio e l'altro, che mi sembrano assordanti, sento la voce dolce e flebile di Quinn "sfogati, ti sei tenuta dentro questo segreto troppo a lungo" 

Mi lascia un bacio fra i capelli prima di posare la testa sulla mia in segno di protezione e aggiunge "dai ci sono io qui, vedrai che andrà tutto bene"

Un'altra ondate di lacrime, più forte rispetto alle precedenti mi travolge e, scuotendo la testa, inizio ad urlare

"no ! Non è vero ! T-tu non capisci" dico arrabiata anche se non so con chi; m
i sento morire e mi sembra di star precipitando dentro un baratro buio senza via di uscita

È così che ci si sente ad essere se stessi ? Dovrò vivere con questo senso di angoscia fino alla fine dei miei giorni ?

Il pensiero di un domani migliore non mi sfiora neanche per un attimo; come faccio a pensare al futuro se non sono neanche in grado di vivere il presente ?

Quinn continua a stringermi forte come se avesse paura che potessi scappare da un momento all'altro; magari pensa che potrei fuggire dalla scuola e raggiungere Puck nella sede maschile per ubriacarmi, oppure salire sopra il tetto dell'istituto e tentare il suicido; ma questo non lo farei mai, non potrei mai lasciare Brittany da sola

L'unica cosa che non sa è che in questo momento non ho nemmeno la forza di guardarmi attorno, figuriamoci di alzarmi e fare dei chilometri a piedi o arrampicarmi sopra un cornicione

Schiaccio di più la testa sulla sua spalla perché è l'unica cosa che mi attenua il dolore alle tempie in più sentire il suo profumo, così familiare, riesce a calmarmi

Mi sento indifesa e deble come mai prima d'ora e non avrei mai pensato che la vicinanza di Quinn fosse così indispensabile per me

Lei continua a sussurrarmi parole di conforto che però non riesco a sentire a causa del mio pianto che squarcia il silenzio del prato come se fosse una lama, ma per un attimo mi sembra che i lamenti provenienti dalla mia bocca non siano gli unici

Alzo leggermente la testa e piano piano cerco di mettere a fuoco

Con un po' di riluttanza e paura di vedere il suo viso contorto in una smorfia di disgusto nei miei confronti, punto i miei occhi nei suoi 

Mi rispecchio nelle sue iridi verdi e noto che sono sempre gli stessi occhi che conosco ormai da anni, hanno sempre la stessa aria furba e dispettosa di sempre solo che adesso sono contornati da un senso di dolcezza e di amore che non avrei mai pensato di vedere nello sguardo di Quinn Fabray

Ha la testa inclinata da un lato e le sue labbra formano una curva che dovrebbe essere una specie di sorriso, ma ciò che mi colpisce è che fra tutta la tenerezza e la bontà del suo sguardo riesco a vedere una sorta di tristezza 

Mi asciugo il volto con una mano e noto che alcune lacrime sono scese anche dal suo viso e finalmente capisco; sono stata talmente presa da me stessa e dal mio stato d'animo da non accorgermi che Quinn prova esattamente quello che provo io; ad un tratto le parole di Brittany iniziano a ronzarmi in testa 

'a Quinn piace Rachel ! Sennò perché gli farebbe tutti quegli scherzi?'

Lei sa esattamente come mi sento perché lei è come me

Il suo sorriso si spegne a causa della mia espressione scioccata; intuisco che ha capito ciò che sto pensando perché abbassa la testa imbarazzata

Mi vergogno di me, certo non sono mai stata una persona altruista ma il mio comportamento è stato riprovevole: mentre io piangevo e maledicevo il giorno in cui sono nata, a fianco a me c'era la mia migliore amica che provava le mie stesse emozioni, solo che lei si è fatta coraggio ed ha soppresso i suoi sentimenti per occuparsi di me

Mi sento un'idiota per aver dubitato anche solo per un momento di lei, per aver avuto paura che non mi accettasse e che sarebbe scappata via lasciandomi da sola con me stessa; senza accorgeme sorrido anche io di rimando

Questa volta è il suo turno di sfogarsi e liberarsi di tutta la pressione accumulata per anni; mi avvicino di nuovo a lei e lascio che poggi la sua testa sul mio petto mentre inizia a piangere più silenziosamente di quanto abbia fatto io e mentre la abbraccio mi lascio scappare una leggera risata

"con la Berry Q ?"

"mmh mmh"

"Dios, stai proprio messa male" le sussurro mentre la stringo di più e so che le sue labbra sono piegate per formare un sorriso

Fino a questo momento ho sempre pensato di essere un'ottima attrice, capace di nascondere i miei sentimenti e le mie emozione a tutti, tranne a Brittany è ovvio, ma adesso mi rendo conto che Quinn è sempre stata in grado di vedere oltre la maschera che ogni giorno portavo sul mio viso, è sempre stata capace di immedesimarsi in me e capire ciò che sentivo

Per quanto ci provassi non sono mai stata in grado di prenderla in giro con le mie balle o i miei atteggiamenti da stronza; lei ha sempre e solo visto la vera Santana

Siamo sempre state empatiche, o come piace dire a Rachel telepatiche, visto che ognuna riesce a finire gli insulti dell'altra, ma non pensavo di essere legata a lei in un modo così profodo; forse è così che ci si sente fra amiche

Non so stbilire quando io e lei siamo diventate amiche e non so nemmeno da dove provenga questo sentimento, me io lo sento ogni volta che sono con Quinn

La testa continua a farmi male e i muscoli delle gambe sono intorpiditi a causa della posizione scomoda in cui mi trovo, ma non ho alcuna intenzione di muovermi perchè mi sento al sicuro abbracciata a lei e so che la cosa è reciproca

Non ho idea di quanto tempo è passato da quando siamo uscite dalla mensa, so solo che la mia amica continua a singhiozzare silenziosamente e io elaboro scenari disastrosi su quando la Sylvester
verrà a sapere ciò che è successo questa mattina

Sono certa che la storia non finirà qui e che Suor Emma prenderà dei provvedimenti a riguardo; ho veramente paura per quello che potrebbe succedere a me e a Brittany ma l'unica cosa che posso fare è sperare che andrà tutto bene

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* Levitico 18,22; 20,13 sono i passi della Bibbia dove viene affermato che essere gay è un abominio e che i credenti usano per giustificare la loro omofobia !

N.a.d. Ciao a tutti !!! Allora se devo essere sincera questo capitolo non mi fa impazzire, speravo in qualcosa di più emozionante ma non riesco a fare di meglio quindi perdonamtemi...scusatemi anche per eventuali errori >.<  vi prometto che il prossimo capitolo sarà un po’ più allegro rispetto a questo e ci sarà anche tanta Quinntana

Detto questo vi saluto e ci vediamo alla prossima =) 
  
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