#03 ~ Quando Evan Peters si accorge che tenere un diario alla sua età
non è sano. Dal diario di Evan Peters.
(Sì signori e signore, Evan Peters a venticinque anni ha un diario segreto dove scrive cosa prova, come una ragazzina sedicenne alle prese con la sua prima cotta!) Chiariamo una volta per tutte che ruolo ha Taissa nella tua vita, amico, perché io non riesco a capirlo. Bene. Ora mi metto a parlare con un foglio di carta: ma se tu, foglio di carta, sei l’unico che può ascoltarmi, allora fallo. Si può impazzire per amore, vero? Perché io sono già completamente pazzo. Parlo con un foglio di carta. Bene. Prima domanda: chi è Taissa? Fammi riordinare le idee, foglio di carta, non è semplice parlarne così, su due piedi. Ci sono. Taissa è la mia Partner sul set: ciò sta a significare che i nostri personaggi pomiciano in una scena sì e in quella dopo anche. È questo per i miei ormoni è un problema, e anche abbastanza serio. Insomma, ho venticinque anni. Non sedici. Non sono un adolescente in piena tempesta ormonale. Ok, forse sì, ma questo significherebbe che sono anormale. Forse lo sono. Passiamo però alla seconda domanda: cos’è Taissa? Taissa è musica. Sì, Taissa è buona musica. La musica ti tira su di morale quando sei a terra, ed è questo che fa Taissa: ti porge la mano e ti aiuta ad alzarti, ti culla fra le sue dolci braccia finché non ti senti meglio, finché le cose brutte sono passate, o finché non le hai dimenticate. Terza domanda: perché sei ossessionato da Taissa? Bella domanda. Non si può non esserne ossessionati, guardala, foglio di carta. È bellissima. È intelligente. È splendida. È semplicemente meravigliosa. Ed io sono meravigliosamente andato. [246 parole] |