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Autore: LunaBlu Noir    30/08/2013    1 recensioni
Caterina è una ragazza giovane, vulnerabile che però ha un carattere indomito e ribelle ma purtroppo è spesso costretta a dover nascondere per via di una società che non le permette di essere quello che vuole. A Firenze riuscirà a realizzare il suo sogno, essere se stessa e forse,anche se lo negherà a se stessa, a trovare anche l'amore, un amore impossibile dall'inizio, ma infondo era quello che gli piaceva di più in tutta quella faccenda.
Dedicata alla ragazza che per prima ha recensito la mia prima FF e per questo avermi dato quella sicurezza che mi serviva per scrivere questa storia.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo da Vinci, Nuovo personaggio, Sandro Botticelli, Un po' tutti, Vanessa
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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- Questa storia fa parte della serie 'Pazzo e innamorato'
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" Caterina, per favore, sta dritta, altrimenti come ti infilo questo maledetto corpetto! " disse esasperata una delle mie sorelle, la  maggiore, Marianna. 
Ha trentadue anni ed è gia sposata da dieci anni con un ricco mercante della zona, sembra felice. Lei è sempre stata la più educata e paziente tra noi fratelli, da sempre la prediletta di mio padre, dice che lei è davvero rispettosa delle scelte fatte per il suo bene. Da piccola la invidiavo, vedevo la sua vita con sofferenza, sembrava così felice e spensierata, ora mi accorgo che è fatta solo di finzione. Sembra felice, ed è una brava attrice.
Ha trentadue anni e ha già tre figli. Anche con loro finge di essere felice, ma ormai non è più brava come una volta, è brava, ma non come prima, non più...
Mi sono ripromessa di non assomigliare a lei, di non essere costretta in scelte che non volevo fare ma mi sono accorta di non poter decidere, come non ha potuto lei.
" Scusa " sussurro flebilmente e raddrizzo la schiena.
A lavoro finito mi volto verso di lei, mi osserva e poi mi sorride, sembra un sorriso autentico.
" Sei bellissima " dice con entusiasmo, e mi abbraccia, forte, oggi giurerei che Marianna è davvero contenta per me, ma ormai chi può dirlo.
" Sii felice " mi sussurra prima di sciogliere il nostro abbraccio, le sorrido, non lo so se lo sarò, forse in un giorno lontano, quando  avrò dimenticato tutto.
" Chiamo le altre " dice e si congeda.
Mi guardo allo specchio, quasi non mi riconosco sommersa da tutto quel bianco.
L'abito che indosso è molto semplice, quasi tutto di pizzo, con la scollatura a barchetta e le maniche larghe. Il corpetto che mi cinge la vita è sotto il vestito quindi non è visibile. Non è attillato, ma scivola morbido sui fianchi e ha la gonna a trapezio, è bello, ma troppo semplice, non è quello che avrei scelto io...
" Tra poche ore mi sposo " mi dissi, sembrava che la mia mente lo rifiutasse.
" Già e sarai la sposa più bella del mondo " sentii una voce dolce e stridula alle mie spalle, mi voltai e la presi in braccio, un'altra mia sorella, e questa è la più piccola, Margherita, sette anni appena. L'ultima persona rimasta ingenua di questa famiglia.
" E tu sei una damigella bellissima " gli risposi con affetto, l'unica riuscita a regalarmi un sorriso sincero.
Mi volto verso le altre.
" E lo siete anche voi " dico allora alle mie due ultime due sorelle, di quattordici e sedici anni ciascuna. Martina e Aurora.
" Grazie " dice la prima, l'altra mi sorride.
Già, siamo una famiglia numerosa, sei figli con mio fratello Ferdinando, forse la persona a cui sono più legata.
" Dobbiamo andare, manca poco al mezzo dì " dice austero mio padre entrando nella stanza.
Gli rivolgo uno sguardo malinconico, mi sta portando all'inferno e lo sa anche lui.
Ignorando la sua mano tesa verso di me, inizio a scendere le scale.
Esco, fuori mi accoglie una carrozza adornata a festa e poco dopo tutti i miei familiari mi hanno raggiunto.
" Tu e tuo padre prendete questa, noi altri vi raggiungiamo con i carri " disse mia madre così salii sulla carrozza sinnziosamente, raggiunta da mio padre.
Poco dopo .eravamo in viaggio per la chiesa.
" Caterina, io tengo a te, sei mia figlia. Devi capire che questo lo faccio per il tuo bene " disse imbarazzato, di certo non era bravo a parlare di sentimenti.
" Se tu mi volessi bene non mi costringeresti in questa farsa " dissi fredda, non ci furono più parole durante il viaggio, nessuno era disposto a cambiare opinione.
La carrozza si fermò e il cocchiere annunciò il nostro arrivo.
Il cuore cominciò a battermi all'impazzata, tra poco avrei perso la mia libertà.



Angolo Autrice: Capitolo complesso e di passaggio, spero vi piaccia e che recensite!!!!!:–P

 

  
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