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Autore: BieberMixLove    30/08/2013    0 recensioni
Due ragazze con un sogno.
Zoe Smith, diciotto anni, capelli rossi mossi e occhi color ghiaccio. Magra per la sua eta e molto alta. Gioca a basket con la sua migliore amica Sam dalla quarta elementare. Lei pratica anche un'altro sport, che non è molto frequente, skateboarding. La prima volta che è salita sullo skate aveva 4 anni.
Sam Williams, diciotto anni capelli lisci occhi color smeraldo. In carne e anche lei molto alta. Gioca con Zoe a basket. Poi pratica atletica che ha iniziato nella palestra delle medie e danza moderna da quando era ancora in fasce.
Due ragazze che incontrano cinque ragazzi che le cambieranno la vita. Una città magica. Un viaggio. Solo loro.
E saremo invecchiati assieme, rimanendo però giovani, come un tempo. Inguaribili. Giovani eterni. Giovani per sempre.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DRINDRINDRIN

con ancora gli occhi socchiusi guardai la sveglia che segnava le 4.30 a.m. A fatica mi alzati dal letto e andai verso la scrivania, dove la sera prima avevo posato i vestiti per il viaggio. Andai in bagno, mi lavai e infilai i pantaloncini della tuta blu, misi una maglietta con il segno della nike legai i miei capelli in una coda di cavallo.
Scesi le scale ancora assonnata portando con me le valigie che posai davanti alla porta. Arrivai fino in cucina e mi sedetti su uno degli sgabelli che circondavano la tavola -ciao tesoro- mi disse mia madre sveglia gi da un pezzo -ciao ma'- -noto che stai ancora dormendo.. portati una felpa che la temperatura alle cinque è più bassa- -si mamma, ciao papa', mi accompagni tu da Sam?- chiesi a mio padre mentre varcava la soglia della cucina -si bambina mia- -papa' non ho più 10 anni- gli feci notare facendo una smorfia -ma per me si- mi fece la linguaccia.
Uscimmo di casa salutando mia madre che piangeva come una fontana -fatti sentire tutti i giorni- mi disse mentre ero stretta nelle sue calde braccia -okay mamma- presi lo skate e salì nella BMW nera di mio padre.
Arrivammo davanti a casa di Sam -amoreeee- si catapultò da me con il suo fare da pazza delle cinque del mattino -ciao bellissima, Julia buongiorno- salutai educatamente la madre di Sam e appoggiai le sue valige in macchina e salimmo, dirette all'aeroporto. Sam indossava un paio di short e una felpa della boxeur blu.
'Il volo 5673 per Londra è pronto per l'imbarco' la voce metallica ci richiamò all'attenzione e dopo aver salutato affettuosamente i nostri genitori ci avviammo verso il corridoio. Sull'aereo eravamo vicine. Io mi addormentai sulla spalla di Sam dopo poco tempo mentre ero cullata dalle canzoni di Justin.

#4 ore dopo

scendemmo dall'aereo, notando che di fianco al nostro oggetto volante c'era una massa di ragazze urlanti intorno ad un altro ammasso di ferraglia. -Ehi Sam, ma che succede?- domandai alla bionda di fianco a me -non lo so.. tu che dici Zoe? Potremmo incontrare qualcuno di famoso?- Sam non stava più nella pelle.
Vedemmo in lontananza cinque individui che correvano nella nostra direzione seguiti dalla massa di ragazze. Eravamo pietrificate. Cominciai a ridere di gusto perche man mano che si avvicinavano si potevano vedere le facce dei ragazzi al quanto spaventate ma divertite.
In una frazione di secondo mi ritrovai per terra e sopra di me vidi una folta chioma riccia -ehi bello guarda dove vai- gli urlai infastidita. Lui alzò gli occhi puntandoli verso i miei, solo in quel momento mi resi conto di chi avevo addosso.. Harry Styles. -oh dio scusa- il riccio si alzo scusandosi per l'incidente e ricominciando a correre seguito dagli altri che ridevano per la mia faccia che era un misto tra vergogna e arrabbiato. Raccolsi il mio skate e vidi che li di fianco c'era un cellulare, credo appartenesse a Harry. -ehi Sam, guarda qua- dissi alla mia amica dopo che la massa di ragazze si era dissolta -oh mio dio ma quello non è il cellulare di Harold!?- corsi a tapparle la bocca, se no ci ritrovavamo tutte le Directioner addosso -a casa glielo restituisco, troverò il modo- guardai Sam con aria soddisfatta -okay ora andiamo-.
Sam prese un biglietto dalla borsa e leggemmo il contenuto ''Holmes Chapel, numero 22" chiamammo un taxi che in poco tempo si presento davanti a noi, caricammo le valige -Holmes Chapel, numero 22, per favore- dissi all'autista -subito ragazze-. Dopo neanche 20 minuti eravamo davanti ad una villa -wow- uscì dalla mia bocca -sono sbalordita- continuo Sam. Eravamo davanti ad una villa di due piani, con giardino.
Varcammo la soglia e cominciammo ad ispezionare tutta la casa, dalla cucina al salone, -Sam le scaleeee- comincia a salire le scale arrivata al piano superiore un lungo corridoio si presento davanti a me, mi misi ad urlare, preoccupata Sam sali di corsa le scale -che succ..- non fini la frase che rimase incantata quanto me. Tra le camere scelsi la mia, le pareti erano nero pece con qualche disegno bianco, al centro della stanza vi era un letto matrimoniale sui colori del blu attaccato alla parete, di fianco c'era una porta finestra da cui si vedeva l'Hyde Park. Andai da Sam, la sua camera era blu elettrico. Anche lei un letto grande letto in mezzo alla stanza. Quest'ultima aveva un balconcino che dava sul parco come il mio. Andai in fondo al corridoio e trovai un bagno -cazzo, ma questo non è un bagno, è una sala reale- dietro di me si presentò Sam che annuii solamente.
Scesi al piano terra e notai una porta finestra molto grande, l'aprii e trovai davanti a me un immenso giardino con una piscina -Sam, vieni a dare un'occhiata i proprietari di sta casa hanno tanti soldini che gli escono dal culetto- mi sfregai le mani in modo buffo, da provocare le risate di Sam.
Disfammo le valige e scendemmo per pranzare, come al solito cucinò Sam, lei era davvero brava a confronto mio che ero una frana ai fornelli. Il pomeriggio lo passammo davanti al televisore guardando qualche film. Ad un certo punto suono un cellulare, ma non era la nostra suoneria cosi corsi verso la mia borsa per poi tornare vicino a Sam che mi guardava in modo strano. -Sam.. è il cellulare di Harry- dissi alla mia amica -e che aspetti? Rispondi- disse Sam con convinzione -okay-. Aprii la chiamata -pronto?-.

spazio autricee

salve genteee. ecco il secondo capitolo. io vi posto i capitoli pero recensite! voglio sapere se vi piace la mia storia. xx rebe


  
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