Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: La_Sakura    05/03/2008    2 recensioni
E' uno strana vita, quella di Tsubasa in Brasile... che avrà fatto in questi 6 anni? Perchè è così? Sembra quasi che un'ombra copra il suo cuore e gli impedisca di vivere sereno... Sanae è pronta a scoprirlo, aiutata da Genzo e Taro... ma far luce sul passato di Tsubasa potrebbe essere doloroso... chi è Miki?
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ave, o Dea del CIPCIP, XD



Seduta sul bagnasciuga, osservava le stelle in cielo: una dopo l’altra illuminavano la volta celeste, schiarendo l’oscura nott

Seduta sul bagnasciuga, osservava le stelle in cielo: una dopo l’altra illuminavano la volta celeste, schiarendo l’oscura notte. Adorava guardare le stelle, le davano una sensazione di serenità infinita: si sentiva piccola di fronte a quello spettacolo immenso, milioni di piccole luci lontane. Sentì qualcuno sedersi accanto a lei, ma non si mosse… mormorò solo qualche parola a bassa voce:

-Avrei voluto davvero che fosse finita diversamente… quanto tempo abbiamo perso a litigare? E invece avremmo potuto sfruttare la nostra amicizia per starci vicino l’un l’altra… mi sento decisamente egoista per come mi sto comportando, lui avrebbe tutto il diritto di sapere la verità, ma io voglio chiudere i conti col passato e crearmi una nuova vita. Ora c’è anche un’altra persona nella mia vita a cui pensare…-

-Il passato è passato, Miki… guarda avanti… coraggio, c’è la torta, andiamo ad ingrassare un po’…-

Francisco le tese la mano, dopo essersi alzato, e insieme si incamminarono, mano nella mano, verso il gruppo di amici festanti. Il campione carioca abbracciò Miki da dietro e iniziò a sussurrarle qualcosa nell’orecchio. La mora scoppiò a ridere e il ragazzo continuò nella sua manovra. Tsubasa osservò la scena e si trovò stranamente geloso di quella situazione: da quando Francisco e Miki… scosse la testa per evitare di pensare, e raggiunse sua moglie. Già, sua moglie: doveva pensare a lei, solo a lei… Miki aveva ragione quando diceva che erano una bella coppia. Sanae era accanto alla torta insieme a Yukari, sicuramente stavano commentando le dimensioni del dolce. Tutto decorato con fiori di zucchero, ricoperto di cioccolato, con piccole meringhe qua e là e una scritta, fatta con la panna montata, che riportava i nomi dei due sposi. Era una torta enorme, ma Tsubasa aveva fatto le cose in grande per la sua adorata mogliettina. Si avvicinò a lei e le cinse le spalle con un braccio, mentre un addetto accese le candeline: la coppia le spense soffiando insieme e tutti quanti applaudirono sorridendo. Il deejay mandò allora la canzone che Tsubasa aveva chiesto per quel momento, una dolcissima canzone d’amore.

Francisco notò che un velo di tristezza era calato negli occhi di Miki, così la prese e la portò al centro della pista, per ballare il lento.

-È da tanto che volevo farlo…-

-Lo so Fran, ma credimi… non è il caso…-

-Io sono qui, Miki, sai benissimo quello che provo, e sono disposto a fare da padre a Hideki!-

-Hideki ha già un padre…-

-Un padre che non sa della sua esistenza…-

Lei cercò rifugio appoggiando la fronte nell’incavo della spalla di lui:

-Ho paura, Fran… non voglio ferirti…-

-Andremo piano, lentamente… talmente lentamente che non se ne accorgerà nessuno! Faremo le cose in modo naturale, io non ho nessuna fretta.-

La strinse forte a sé e le posò un bacio sulla testa: si accorse che Tsubasa li stava osservando e non poté impedire alle sue labbra di incurvarsi in un lieve sorriso.

-Fran, mi gira un sacco la testa…-

-Ti accompagno in albergo, coraggio.-

 

La curiosità, si sa, è come un tarlo che ti rode fino a quando non ha esaurito la sua sete di conoscenza: e così succedeva a Tsubasa, che da quando Miki e Santana se ne andarono in albergo non fece altro che pensare a cosa ci poteva essere tra loro due. Dubbi strani si insinuarono nella sua mente, e più cercava di ignorarli più questi tornavano a galla…

-Pepe, posso… farti una domanda?-

-Dimmi pure, Tsubasa!-

-Ma tra Francisco e Miki c’è qualcosa?-

-Non saprei, sicuramente lui è interessato, e lo sai…-

-Ma lei mi ha detto che ha in mente solo Hideki… chi è questo Hideki?-

-Che ne sai tu? Te l’ha detto lei?- esclamò Pepe, rinsavendo tutto d’un colpo dall’ebbrezza dovuta all’alcool.

-Mi ha solo detto che è lui a cui deve pensare adesso… ma non mi ha detto di chi si tratta.-

-E neanche ti deve interessare. E poi scusa, tu te ne sei andato e hai sposato un’altra, come mai adesso sei così interessato alla tua ex? Se fossi in te andrei da tua moglie e non penserei ad altro.-

-Non c’è bisogno di essere così scontroso.- e si allontanò. Nicole, che aveva assistito alla scena, si avvicinò all’amico brasiliano:

-Cos’è successo?-

-A Miki dev’essere sfuggito qualcosa su Hideki e ha cercato di rimediare facendo credere a Tsubasa che si tratta di una fiamma…-

-Porca miseria… e lei adesso dov’è?-

-Francisco l’ha accompagnata in albergo, ha bevuto parecchio e le girava la testa.-

-Spero solo che sappia quello che fa…-

-Se si mettono insieme io sarò il primo a gioirne: Miki ha bisogno di un uomo come Santana. Un uomo che la ami veramente… e non la abbandoni.-

Nicole annuì, ma non poté trattenere un sospiro.

 

Miki aprì gli occhi: la stanza era fievolmente illuminata da un raggio di sole che filtrava dalle tende socchiuse. Sentì dietro di sé il calore del corpo di Nicole, con cui divideva il letto matrimoniale della camera: le diede un piccolo spintone per cercare di svegliarla, ma per tutta risposta ebbe solo un grugnito.

-Nicole… Nicole… dai svegliati…-

-Tu sei andata a letto un’ora prima di me, quindi ho ancora un’ora di sonno.-

-Dormiamo in spiaggia, così prendiamo il sole… avanti…-

-Ci sto…-

Si prepararono per scendere, e quando furono pronte Nicole affrontò l’argomento di cui aveva discusso la sera prima con Pepe:

-Francisco è rimasto qui con te?-

-Non tanto, il tempo che io mi preparassi per andare a letto.-

-E…?-

-Che razza di curiosona che sei!- esclamò la mora arrossendo.

-Dai, siamo amiche da un sacco e non mi racconti queste cose?-

-È… difficile… lui dice che è pronto per stare con me, che vuole stare con me e aiutarmi a crescere Hideki, ma io mi sento… è come se non fossi disposta a dividere con lui questa responsabilità.-

-In fondo Hideki non è suo figlio, quindi capisco il tuo discorso, però renditi anche conto che lui è cotto di te da anni ormai, e a te non è mai stato indifferente.-

-Ci penserò… non ha fretta… e questo mi sembra positivo, no?-

-Decisamente! Coraggio, andiamo a far colazione!-

 

A metà mattina Miki si allontanò con una scusa, poi fece le valigie, chiamò un taxi e tornò a casa. Aveva già deciso così fin dall’inizio, ma non lo aveva detto ai suoi amici, o le avrebbero impedito in tutti i modi di farlo. Mentre il taxi la riaccompagnava a casa di sua zia, a circa un’ora da Copacabana, non poté fare a meno di riflettere sulle sensazioni che l’incontro con Tsubasa le avevano causato: erano dovute solo a Hideki? Oppure provava ancora qualcosa per lui? Ad ogni modo non poteva e non voleva contrastare il matrimonio di Tsubasa e Sanae. Lei era l’ultima persona che poteva mettersi in mezzo: anche se a prima vista sembrava che avesse tutte le ragioni per farlo, Hideki non doveva dividere una coppia così bella come lo erano i due nipponici. Miki ne avrebbe sofferto per tutta la vita, ma almeno Hideki sarebbe cresciuto felice. E poi Fran era disposto a starle accanto… in fondo le cose tra loro potevano anche funzionare, chi lo sapeva?

Quando arrivò a casa sua zia la osservò con uno sguardo severo e scosse la testa in segno di diniego:

-Prima o poi, mia cara Miki, i nodi verranno al pettine. E la situazione sarà così complicata che non riuscirai più a gestirla…-

-Ma la mia zietta sarà qui per aiutarmi, no?-

Il piccolo Hideki corse incontro alla sua mamma e la abbracciò forte, pretendendo che gli raccontasse tutto quello che era successo in quei due giorni di lontananza:

-Ma hai fatto il bravo con la zia, eh piccolo mio? Che sennò lo sai cosa succede…-

-Io ho fatto il bravo, ma adesso tu mi racconti tutto quello che hai fatto? Dove sono lo zio Pepe e il tato Ciccio?-

Miki sorrise sentendo il suo piccolino che chiamava così Santana: era un nomignolo che derivava dal fatto che il calciatore chiamava così Hideki quando, da piccolo, mangiava tanto. Aveva continuato a chiamarlo così, tanto che il bambino aveva associato quel nome al tato che giocava sempre a pallone con lui (nonostante la mamma non volesse).

-Lo zio Pepe e il tato Ciccio arrivano presto, vedrai, e se fai il bravo prepariamo una bella torta per loro, così saranno contenti. Ti va?-

-Sììì! La torta con la panna!- esclamò il bambino correndo in cucina.

-Miki, promettimi solo che…-

-No, zia, non prometto niente: d’ora in poi mi comporterò da madre. Il passato è passato.-

 

-Come sarebbe a dire “non c’è?”!-

-Senti, Francisco, se ti dico che in camera non c’è, significa che non c’è! E se vuoi saperla tutta non ci sono nemmeno le sue cose!-

-Ok, adesso smettetela e ragioniamo. Non può essere lontana.- si intromise Pepe cercando di fare da paciere.

-Ve lo dico io dov’è, è tornata a casa, scappando come suo solito!- Francisco era molto più adirato di quanto non desse a vedere.

-E puoi biasimarla? La situazione non è certo delle migliori!-

-Non si scappa dai problemi, Nicole! I problemi, per quanto sembrino insormontabili e senza soluzione, vanno affrontati insieme alle persone che ti vogliono bene!-

-Non ce la fa! Mettitelo in testa! Non-ce-la-fa! Miki non ha un carattere adatto a superare QUESTA difficoltà!-

-Ma per favore! Ne ha superate di peggio…-

-Ah sì? Tipo la madre inesistente? O il senso di colpa per la morte del padre? Certo, forse parli di come è riuscita senza problemi a superare la rottura con Tsubasa!!- la voce di Nicole era palesemente ironica, e la situazione sarebbe degenerata se Tsubasa non fosse intervenuto.

-Ragazzi, che succede? Dov’è Miki?-

Il terzetto ammutolì. Tsubasa li osservò uno ad uno poi sospirò:

-Immagino che… sia sparita.-

-Crediamo sia tornata a casa…- disse Nicole, cercando di salvare il salvabile.

-Credete o sapete?-

-La conosci, Tsu… meglio di chiunque altro…-

-Proprio perché la conosco intuisco che è scappata… c’entra Hideki?-

I tre non aprirono bocca: neanche Nicole stavolta ebbe il coraggio di dire niente.

-Sentite, non c’è niente di male se sta con qualcuno. Potete dirmelo.-

-Tsu, credi a me.- Nicole alzò lo sguardo verso il ragazzo –Lascia perdere. Fai uscire Miki dalla tua vita. Non cercarla più. O sarà peggio per tutti…-

Quelle parole furono come una stilettata per il ragazzo: lui voleva bene a Miki, l’aveva già persa una volta, non poteva permettere che succedesse di nuovo! Bloccò la rossa prima che si allontanasse e la fece voltare:

-C’è qualcosa che dovrei sapere?-

Nessuna risposta.

-Nicole… dimmi la verità.-

Silenzio. Lei abbassò lo sguardo.

-Voglio sapere cosa sta succedendo.-

-Non posso.-

-Tsubasa, lasciala stare.-

-Sta zitto tu!- esclamò il nipponico, facendo arretrare Francisco –Nicole, dimmi cosa sta succedendo.-

-No…- ma la voce della giovane era rotta dal pianto.

-Nicole!- urlò infine Tsubasa, facendo voltare gli invitati rimasti che si erano radunati in spiaggia.

-Che diamine sta succedendo! Che stai facendo a mia sorella?- Misaki si avvicinò all’amico e gli fece mollare la presa.

-Nicole, devo sapere!- continuò il giovane, infischiandosene di tutto e di tutti.

-Ma si può sapere cosa pretendi?- finalmente Pepe si sbloccò e si parò davanti al campione del Barcellona –Cosa vuoi da Miki? Cosa vuoi da noi! Sei uscito dalla nostra vita per crearti un tuo futuro, adesso non puoi pretendere di rientrarci come se niente fosse! Le nostre esistenze sono andate avanti senza di te, e non dobbiamo rendertene conto! Cosa vuoi da Miki, che continui a starti dietro? Lei se n’è andata da qui perché vederti felice accanto ad un’altra la fa soffrire, ma non vuole rovinare la tua felicità. Ora tu vedi di non rovinare la sua.-

Si allontanò a grandi passi senza neanche voltarsi. Francisco intuì dov’era diretto e lo seguì: la loro presenza lì non aveva più alcun senso.

-Tesoro…- Sanae si avvicinò al marito, osservandolo con aria sconvolta –che è successo?-

-Niente amore…- rispose lui, dove qualche secondo di silenzio –Ho solo perso degli amici… tutto qui…-

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: La_Sakura