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Autore: mileybest    31/08/2013    6 recensioni
Aria non si lascia sfuggire l'occasione per scappare.
Fugge. Lontano.
Alla ricerca delle sue amiche.

Mini long post 4x12. Contiene SPOILER. GROSSI SPOILER.
Genere: Angst, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Alison DiLaurentis, Aria Montgomery, Emily Fields, Hanna Marin, Spencer Hastings
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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-Niente. E' morto.- Borbotta esasperata Hanna dopo l'ennesimo tentativo accendere il cellulare. -Sei proprio sicura che il tuo non funzioni?- Domanda a Spencer,la quale è troppo occupata a ad armeggiare con delle carte per prestarle attenzione. -Spencer!- Esclama.
La Hastings sembra ricordarsi solo ora dell'amica. Ed è fin troppo calma per essere appena fuggita ad attacco di A,il che manda Hanna su tutte le furie. -Si può sapere che diamine stai facendo con quelle carte?-
-Scusami,Hanna.- Risponde Spencer. -Guarda,sono carte magiche.- Le indica.
-Non mi importa cosa sono. Il telefono è scarico,siamo appena fuggite da un pazzo che voleva rinchiuderci dentro una casa,abbiamo perso le altre...e tu giochi a carte ! .- Dice,a metà tra l'impaurito e lo scettico. Spencer sospira.
Non è una novità che Hanna sia una fifona di prima categoria,ma dovrebbe ormai aver imparato a mantenere la calma nelle situazioni di pericolo.
-Ti ho detto che sono carte magiche.- Ribatte Spencer. -Le ho prese prima di scappare.-
-E per quale ragione ti sei presa la briga di salvare delle stupide carte al posto di...non so,un computer,un telefono,un lanciafiamme...tutto sarebbe stato più utile.- Replica Hanna,incrociando le braccia al petto.
-Non credo.- Dice Spencer. -Guarda.- Si avvicina all'amica per permetterle di vedere. -Non sono carte normali. Sono tarocchi.-
-E quindi? Vuoi diventare una sensitiva e mettere una società su insieme a quell'inquietante matrona ?-
-Ci siamo noi su questi tarocchi,Hanna.- Risponde Spencer.
Il sarcasmo scompare dalla voce della bionda appena comprende le ultime parole dell'amica.
Le sfila dalle mani un paio di carte e nota i volti di Alison e Aria al posto delle figure.
-Okay,questo è ancora più inquietante.- Mormora. -Perchè mai mettere le nostre facce su delle carte?-
-Immagino servisse per scegliere come proseguire il gioco.-
-Tu lo chiami gioco?-
-Per A lo è. Chiunque esso sia.-
-E' un uomo.-
-A quanto pare.-
-Credi che Alison sappia chi è?-
-Ma certo che lo sa.- Risponde sicura Spencer. E anche un tantino irritata.
-Perchè non ce lo dice e basta? Se la verità non viene fuori,finiremo con l'essere uccise.-
Spencer riflette per qualche istante.
-Forse non vuole ferirci.-
-Come?-
-Alison. Forse non vuole che sappiamo perchè....conosciamo questa persona.-
Hanna sospira.
-Non dirmelo. Tu sai già di chi stiamo parlando,vero?-
-Si,ma ho bisogno che Alison confermi i miei sospetti,prima di dirlo.-
Hanna sbuffa.
-Non è giusto. Perchè sei sempre tu a capire tutto?-
Spencer rimette le carte nella borsa e tira fuori il cellulare per poi passarlo ad Hanna.
-Invia un messaggio alle altre. Dille che stiamo andando alla macchina e ci incontriamo tra mezz'ora.-
-Mi prendi in giro? Mi hai fatto prendere a calci il mio telefono quando il tuo è stra carico?-
-Mi serviva tempo.-
-Per cosa?-
-Vedrai.- Risponde Spencer,all'apparenza calma,anche se dentro in sè ribolle di rabbia.
Avrebbe dovuto capirlo subito,in effetti.

Alison ridacchia quando Emily le morde giocosamente il collo.
Sanno di essersi spinte troppo oltre,ma ad entrambe non sembra importare.
Sono nude. Su un letto di uno schifoso motel che Alison ha usato come nascondiglio per due anni. Strette l'una a l'altra. Felici.
La biondina fa per dire qualcosa,ma Emily non ha intenzione di abbandonare le sue labbra troppo presto.
Cattura la bocca di Ali in un altro lungo bacio e quest'ultima si stringe ancora di più a lei.
Ad un tratto,però,la suoneria del cellulare di Emily le riporta alla realtà,facendo uscire un verso di disappunto dalla gola di quest'ultima per essere stata interrotta.
Si ricordano solo in questo momento di aver lasciato le altre in chissà quale trappola mortale di A.
Emily si scansa da Alison per afferrare il telefono.
-Stanno bene?- Domanda la bionda.
-Si.- Risponde l'altra. -Stanno tornando alla macchina.-
-Oh,perfetto.- Dice Alison. -Tornate a Rosewood.-
-Tornate?- Chiede Emily,confusa.
-Non posso di certo presentarmi in città,io.- Risponde con farie ovvio Alison. -Mi credono tutti morta.-
-Non ti lascio qui da sola.-
-Sono due anni che sto da sola,Emily. Non devi preoccuparti.-
-Alison,non è sicuro stare qui. Non lo è mai stato e se pensi che io ti lasci vivere in questa topaia un giorno in più...-
-Sto bene. So badare a me stessa.-
-Non è questo il punto.-
-E allora cosa..-
-Non ho intenzione di perderti un'altra volta!- Dice a voce alta Emily,zittendola.
Alison vede la paura negli occhi di Emily e le si stringe il cuore pensando che non è per se stessa ma per lei. Non può fare a meno di rispondere con un bacio.
E le costa una fatica immane staccarsi quasi subito per evitare di lasciarsi andare troppo e riprendere ciò che stavano facendo poco fa.
-Non me ne sono mai andata.-
Emily sospira.
-Non me ne vado se tu non vieni con me.-
-Emily...-
-No. Basta. Sono stanca,Alison. Verrai e racconterai alla polizia la verità e...e dirai di A e...tornerai.-
Alison si lascia sfuggire un risolino sarcastico.
-Certo. Sembra facile detto cosi.-
-E' facile.-
-Magari per te.-
-Senti,lo so che hai paura...-
-Ma non mi dire,Emily. Ho paura? Questo spiegherebbe il perchè mi sono nascosta per due anni andando in giro come un fantasma dopo essere stata sepolta viva nel giardino di casa mia da uno psicopatico che continua a darmi la caccia mentre le mie amiche si lasciano prendere per i fondelli.-
-Ehi.- Dice ferita Emily. -Scusaci tanto se abbiamo provato in ogni modo a scoprire chi ha cercato di ucciderti mentre noi e le nostre famiglie venivamo stalkerate giorno e notte.-
-Eppure avete avuto il mio assassino davanti per tutto questo tempo ma a quanto pare era più importante cambiare fidanzato ogni tre mesi.-
-Oh ma vaffan...-
Il cellulare di Emily squilla di nuovo.
La mora sospira allungandosi a prenderlo per leggere il messaggio. Il secondo da parte di Spencer.
-Dobbiamo sbrigarci.-
-Ti ho detto che non vengo.-
-Alison se non vieni di tua volontà giuro che ti porto di peso.-
Alison ride.
-Non riesco a prenderti sul serio conciata cosi.- Emily arrossisce,ricordandosi di non avere i vestiti addosso ma solo l'intimo. Cosi come Alison.
-Non cambiare discorso.-
-Sei molto sexy,comunque.-
-Alison.-
-Emily.-
-Torna a casa.- Emily le prende le mani. -Torna a casa con me.-

-Hanna,piantala di mandare messaggi a raffica.- Dice Spencer tentando di riprendersi il telefono.
-Sto parlando con Caleb.- Si scusa Hanna. -Ha incontrato una ragazza di Ravenswood nei guai mentre veniva ad aiutarci e la sta accompagnando a casa. Sto morendo di gelosia ma...non è tenero?-
-Si,davvero tenero. -Mormora Spencer. -Gli hai detto che stiamo andando via e di prendere subito l'autobus di ritorno?-
-Si,ma non risponde. Spero che il suo cellulare non abbia fatto la fine del mio. Certo,se chiamassi...-
-Non ci provare. Sto aspettando la chiamata di Toby.-
-Uffa. Come vuoi. -Dice Hanna,riconsegnandole l'oggetto. -Che fine hanno fatto le altre,comunque? -
-Calma,Hanna. Sono sicura che stanno arrivando. Attendiamo ancora un pò.-
Hanna poggia la testa sul cassetto dell'airbag. Pensa che sia stata la giornata più spaventosa e sfiancante di sempre,ma tutto sommato non può lamentarsi.
Tra poco sarà tutto finito. Se Alison le seguirà a Rosewood dove potrà dire finalmente la verità e liberare il loro mondo dalla minaccia di quel viscido essere firmato A.
Spencer,intanto,sfoglia il diario che Hanna ha rubato dal covo di quest'ultimo.
-Spence?- La chiama Hanna.
-Cosa c'è?-
-Non sono arrabbiata. Con Ali,intendo. Insomma....non so che decisione avrei preso al posto suo,dopo essere quasi soffocata e ridotta ad uno zombie.-
-Neanche io sono arrabbiata con lei. Piuttosto...me la prendo con me stessa.-
-Come mai?- Chiede Hanna curiosa.
-Se non le avessi detto delle brutte cose,prima della sua sparizione...forse si sarebbe fidata di noi. -
-Cosa le hai detto?-
-Che per me era già morta.- Mormora Spencer,in colpa.
-Ouch.- Replica Hanna.- Bè,non pensarci. Dopotutto,Ali non era tenera con noi.-
-Ma ha sempre cercato di aiutarci.-
-E noi aiuteremo lei,adesso.-
Spencer annuisce.
Un colpo dato dietro la macchina la fa sobbalzare. Hanna emette un gridolino.
-Ma che maniere!- Dice riconoscendo Emily e Alison.
-Scusate.- Si scusa Emily,aprendo lo sportello con un sorriso sornione.
Spencer alza un sopracciglio alla vista delle due,dubbiosa.
Sorridono.
Sorridono fin troppo per essere in una situazione del genere. E non è per caso un succhiotto quello che ha Alison sul collo? Vorrebbe chiedere dove si erano cacciate per tutto questo tempo,ma un urlo in lontananza non glielo permette.
Tutte e quattro escono dalla macchina e vedono Aria spaventata dall'altra parte della strada correre come una furia verso di loro.
Nel suo sguardo c'è panico. Quasi non riconosce le altre ferme a qualche metro da lei intente a fissarla sconcertate.
Spencer sospetta che abbia corso fin li senza sapere che la stessero aspettando. Non ha letto i messaggi. Ha corso e basta verso la macchina.
-Ehi! Aria!- La chiamano.
E accade tutto in un attimo.
Aria non fa caso alla strada. Attraversa correndo,sperando di ritrovarsi presto tra le braccia delle amiche sana e salva ed urlare quello che ha scoperto,ma purtroppo le sue speranze sono vane.
Una macchina passa a tutta velocità nello stesso momento in cui stava attraversando Aria,investendola. La ragazza avverte un dolore lancinante espandersi per tutto il corpo e cade brutalmente al suolo.
La macchina non si ferma.
-Oddio.- Mormora spaventata Alison. La prima a riprendersi dallo chock. Dà una scrollata alle altre. -Chiamate un'ambulanza. Presto!-
Si dirige subito da Aria,quasi svenuta in mezzo alla strada,seguita da Spencer.
Ad Hanna tremano le mani e la voce ed è costretta a passare il telefono ad Emily.
-Aria! Aria,va tutto bene! Starai bene.- Dice a raffica Spencer con gli occhi pieni di lacrime.
Aria non la guarda. Fissa il vuoto. E mormora parole incomprensibili.
-Che sta dicendo?- Chiede Alison,incapace di toccarla per paura di alimentare il dolore.
-Non lo so.- Risponde Spencer. -Aria! Ascoltami,starai bene. I soccorsi stanno arrivando.-
-A....-Inaspettatamente trova la forza di girarsi verso Spencer. -A...è....A è...-Biascica per poi perdere del tutto i sensi.
E la rabbia di Spencer aumenta.
Non per Alison. Non per sè stessa.
Ma per la persona che dovrà marcire in prigione o giura che ucciderà con le sue stesse mani,se non accadrà.
-E' lui,vero?- Domanda ad Alison.
Alison annuisce,stringendo forte le mano di Aria.
I cellulari delle ragazze squillano. Tutte e quattro sbiancano leggendo il nuovo messaggio.
Non è ancora finita,stronzette-A

Il titolo di questo capitolo è ispirato a quello dell'episodio 1x10,di cui c'è l'evidente parallel ;D
  
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