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Autore: CHiBI cHU    05/03/2008    0 recensioni
Ogni sera Miki si siede su quel tetto con tegole rosse. A pensare, a sognare. Per prendere una boccata d'aria nel suo piccolo angolo di paradiso formato da tante tegole rosse.
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Su quel tetto con le tegole rosse

Su quel tetto con le tegole rosse

 

È notte inoltrata ormai. Il cielo è colmo di stelle quasi fino alla nausea: la città dovrebbe spegnersi fra pochi minuti, mentre invece questo non accade. Ci troviamo a Parigi: la città della moda, dell’amore… una città che vive anche di notte, a quanto pare… le luci artificiali brillano ancora, e la metropoli, vista nel suo insieme, con questo sfondo nero e questi puntini colorati, non è niente male.

Si sente un lieve cigolio, e una botola si apre. Ne esce fuori una ragazza. Pallida, esageratamente magra e con un taglio di capelli sbarazzino in testa.

Le mani di Miki (poiché questo è il suo nome) si poggiano sulle tegole del tetto per darsi la spinta necessaria a salire. Con uno slancio la nostra protagonista si ritrova su un tetto formato da tante tegole rosse.

Una canottiera nera, una gonna con motivi scozzesi neri e grigi e degli anfibi neri la ricoprono dalla testa ai piedi.

Le sue lunghe dita ossute entrano nelle tasche della gonna. Dalla tasca destra Miki tira fuori un iPod.

Si infila le cuffiette nelle orecchie e poi lo accende. Lo porta alla modalità “brani casuali”, dopodichè si siede sopra le tegole del tetto. Le braccia dietro la schiena, le gambe piegate leggermente e lo sguardo rivolto verso l’altro.

Questa sera Parigi è ancora più bella. La Torre Eiffel, lontana, brilla in modo splendido. Chissà quanti ammirano il magnifico panorama parigino da lassù. Gli occhi di Miki si spostano verso gli altri palazzi: verso i tetti, per la precisione. Gli altri tetti sono ricolmi di strane antenne. Miki sorride.

È contenta di abitare in un palazzo che ha il tetto “all’antica”, obliquo e con le tegole rosse. Altrimenti cosa farebbe ogni sera, intorno a quest’ora? Sarebbe una sofferenza immane, disumana, lo stare senza il tetto con le tegole rosse per Miki. Questo tetto è il suo angolo di paradiso, e non potrebbe mai separarsene.

Miki viene qui ogni notte. Ogni santa notte trascina il suo corpicino debole in questo luogo incantevole, armata di iPod e auricolari, per fissare la notte, per dare libero sfogo ai pensieri e per ammirare il panorama con la sua speciale colonna sonora.

Mentre gli Smashing Pumpkins incorniciano questo breve momento di questa lunga serata con la loro perla “Disarm”, i pensieri di Miki cambiano direzione: ora si concentrano tutti sulle stelle.

Luminose, alte e tanto sole… parleranno mai tra di loro? Oppure si scrutano in segreto, voltando lo sguardo non appena gli “occhi” potrebbero incontrarsi? Secondo Miki le stelle sono proprio come gli esseri umani. Sono simili tra di loro fisicamente parlando, ma ognuna è completamente diversa dalle altre.

Questa notte le stelle sono ancora più numerose e luminose delle altre precedenti. Se la città spegnesse tutte le sue luci le stelle aumenterebbero di gran numero.

Ma Miki non è disposta a veder spegnere tutti quei puntini. Quei puntini colorati, che si muovono freneticamente e velocemente, quei puntini simboli del progresso umano e del tempo che scorre.

Un vento gelido fa rabbrividire la nostra protagonista. Lei si alza di scatto, si avvicina al buco del camino, si sporge all’interno e recupera una vecchia coperta logora e nera. La tiene lì dentro per non doversela trascinare su e giù tutte le sere e tutte le mattine senza aver timore di perderla o dimenticarla. Il camino si trova all’interno della vecchia stanza ora adibita a soffitta, e nessuno della sua famiglia lo usa più da anni.

Si trascina sul suo posto preferito e si avvolge con la calda coperta sporca. In questo istante tutti in casa sua dormono, senza nemmeno immaginare che la loro unica figlia femmina dorme ogni sera sul tetto di quel grande appartamento.

La famiglia della nostra protagonista, composta da padre, madre e fratello più piccolo, abita in quell’appartamento da quasi dieci anni, nell’ultimo piano di un palazzo composto da altri sette.

La botola che dà sul tetto conduce alla camera da letto di Miki, una mansarda con una sola piccola finestrella. Una bella camera da letto, ma naturalmente non è come il tetto formato da tegole rosse.

Miki ha cominciato a frequentarlo per caso, sette anni fa. E da allora non ha mai spesso di venire qui: prima con la radiolina, poi con il compact disc e infine con l’iPod. Ogni mattina a svegliarla sono le prime luci dell’alba, pronte a darle un gentile buongiorno e farle comprendere che è tempo di scendere giù nella sua camera da letto per far finta di aver dormito lì per tutto il tempo.

Miki sbadiglia. Ora a cantare è John Lennon con la sua “Real Love”. La nostra protagonista si sdraia, poggiando la schiena sulle fredde tegole rosse e le mani dietro la testa. Morfeo sta cercando di portarla via, di cullarla dolcemente. Ma la notte è ancora lunga. Ci sono ancora più di 500 tracce da ascoltare e miliardi di pensieri da fare.

 

FF ispirata a un avatar visto per caso su Last.fm, ritraente una ragazza seduta su un tetto con nelle orecchie un iPod mentre la notte fa da sfondo al disegno^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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