Hai
mai
ballato sotto la pioggia, Granger?
Hai mai ballato sotto la pioggia, Hermione?
Magari ridendo, forse sola
o forse No. [Ma di certo felice]
Io No. L’ho solo potuta osservare, nascosto dietro a una lastra di vetro.
Simile ai miei occhi, no? Me lo dicesti tu molto [Troppo] tempo fa…
Mi hai appena urlato addosso, sommergendomi con il tuo disprezzo. [Affetto]
Mi è sembrato di sentire una lama nel petto, sai? [Affilata]
Una lama di ghiaccio, forse. Questo spiegherebbe il gelo che sento dentro.
Eppure, benché senta il sangue calda scivolare sinuoso, rimango fermo. Immobile.
Le mani infilate nelle tasche dei jeans scuri, il mio classico ghigno strafottente delineato sulle labbra sottili.
Una statua di cera dai tratti freddi, illuminato fiocamente dalla pallida luce di Elios.
Sta sparendo, il sole. O forse è solo una mia impressione.
In ogni caso, io non lo sento più sulla pelle. [fredda].
Ti osservo allontanarti su
questa strada di ciottoli, mentre
il vento sibila sinistro. [Maligno]
I capelli d’oro pallido dispersi nel vento, le iridi di piombo brunito puntate verso di te, che ti allontani.
Scure nubi si stanno ammassando a nord, simili ad ali di corvo tese ad oscurare il cielo.
[Ma
chi lo vuole uno
come te?]
Forse sono masochista, ma non posso evitare che l’eco della tua voce rimbombi nella mia mente.
Se anche potessi – volessi – scegliere, continuerei ad ascoltarlo.
[Chi
ti ha dato il
permesso di chiamarmi Hermione?]
Mi sembra di rivedere i tuoi occhi, accesi dall’odio.
Quanto languore in quelle iridi dorate sorprese da una folata di rosso.
[Collera]
Hai appena giurato di non parlarmi mai più, ma manterrai veramente la parola?
Io non credo.
Ma di questi tempi è facile che mi possa sbagliare.
[Sei
solo uno stupido,
Malfoy]
Pensavo che i mezzosangue fossero inferiori.
[Sparisci,
se ci riesci]
Mi sbagliavo.
Credevo che la guerra sarebbe stata vinta dai Mangiamorte.
[Sei
un illuso]
Mi sono sbagliato una seconda volta.
E, errore più grande di tutti, ho creduto mi amassi.
[Stupido]
Che stupido che sono stato ad innamorarmi di te.
E che stupido che sono stato, credendo che tu amassi me.
Ormai non ti vedo più, posso sollevare lo sguardo sul velluto azzurro del cielo.
Mille piccole stelle sembrano squarciarlo.
Forse il cielo sta piangendo… forse dopo tanti anni si è ricordato di me.
Dieci Agosto 1998. Quattro mesi dalla fine della guerra.
Sembra strano, ma mi sembra di non poter respirare.
Mi sembra che Elios sia scomparso.
Che il mio cuore abbia smesso di battere.
Sicuramente è una mia impressione ma…. A me non cambia niente.
Non ti vedrò più.
Mi hai appena detto addio.
E non ascolterò mai più la tua voce.
Non vedrò più i tuoi occhi.
Le tue labbra.
I tuoi capelli.
Bene, Granger, hai vinto tu, questa volta.
Mi volto, il cielo ora coperto da scure nubi. Ancora squarciato da affilati pugnali.
Ancora piangente.
Ormai mi rimangono solo sbiaditi ricordi.
Di un passato che non ritorna.
Che
non ritorna.
Dieci Agosto 1998.
Ricordatevi questa data, signori e signore.
Oggi Draco Lucius Malfoy è morto. È morto per amore.
Hai
mai ballato sotto la pioggia, Hermione?