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Autore: elementare watson    31/08/2013    1 recensioni
ho aggiunto un i'mmagine di copertina!!!!!!
Dal testo:La violenza non è divertente e di certo nemmeno un gioco, io lo so ma papà sembra proprio non saperlo.
Una ragazza orgogliosa che non vuole apparire debole;
Un professore che non vuole far altro che proteggerla...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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Rimasi nascosta tutto il giorno nel parco giochi dove andavo quando ero piccola, da quando ne avevano costruito uno più grande in questo non ci veniva più nessuno, quasi solo spacciatori. 
Chissà se il prof aveva provato a cercarmi? Forse no, forse era solo tornato nel suo appartamento o alle sue attività della domenica, meglio così, tutto sarebbe tornato normale, lui sarebbe tornato solamente il mio insegnante... 
Per qualche motivo l'idea di questa eventualità mi faceva male, eppure era così che sarebbe dovuto essere, così come era sempre stato, ma credo, infondo, che ognuno di noi, dopo aver sperimentato qualcosa di nuovo e magnifico, che ci fa sentire bene, sia piuttosto restio all'idea di 
abbandonarlo.
Ma se io avevo perso ciò che mi faceva stare meglio non era colpa di altri se non mia, ero stata io a colpire in viso il mio angolo terreno di paradiso.
Era già scesa la sera quando sentii di non poter più resistere alla fame, infondo non avevo fatto ne colazione ne pranzo.
Sbirciai fuori la struttura lignea che mi faceva nascondiglio, niente ombre minacciose, nessun rumore, sembrava un momento sicuro per svicolare fuori e tornare a casa.
Uscii allo scoperto con qualche difficoltà, era un po' che non mi nascondeco lì, ero cresciuta dall'ultima volta e non era più così facile entrare e uscire da quella porticina; mi alzai in piedi e spolverai i vestiti con le mani, mi voltai vero sinistra, perchè quella era la direzione dell'uscita, e notai che non sola come pensavo, sulla panchina più vicina ma me c'era qualcuno, difficile da definire chi, comunque non lo fissai a lungo, ai pusher non piace essere osservati, spostai lo sguarvo verso il basso e tirai dritta verso l'uscita, lui si era alzato e mi seguiva, sentivo distintamente il rumore dei suoi passi nella ghiaia, accellerai notevolmente ma senza mettermi a correre, se corri capiscono che hai paura e quindi che sei più debole di loro e non esitano un momento ad attaccare
-Aspetta, fermati-
mi disse, mi bloccai sul posto, quella voce, la conoscevo, mi voltai lentamente, non potevo 
credere ai miei occhi
-Mr. S?-
chiesi con la voce smorzata per la sorpresa
-Credevo che quando saresti uscita avresti avuto fame-
disse mostrandomi la busta di McDonald's che teneva in mano.
Ci sedemmo su una panchina a consumare la nostra cena
-E' frddo-
mi lamentai scherzosamente
-Se fossi uscita verso l'ora di pranzo non lo sarebbe stato-
rispose con un sorriso, ora di pranzo? 
Questo significava che mi aveva cercata e anche trovata, ma perchè era rimasto lì tutto quel 
tempo senza dirmi nulla?
Bè, sinceramente, quello era ciò che mi importava di meno, mi piaceva l'idea che fosse rimasto lì tutto quel tempo ad aspettare me
-Mi spiace per il pugno, non volevo farlo-
mi scusai tenendo lo sguardo basso, lui rise
-Si che volevi, eforse me lo meritavo anche, ma rifarei ciò che ho fatto ogni singolo giorno pur di 
proteggerti-
era una frase fatta, sdolcinata, odiavo queste cose, allora perchè il mio cuore aveva comiciato a battere più forte?
Perchè sentivo le guancie avvampare di calore nonostante li di caldo non ci fosse nulla?
Mi voltai e incontri i suoi occhi che risplendevano alla luce fioca del lampione malfunzionante 
sopra le nostre teste, spostai lo sguardo verso le sue labbra e nuovamente ai suoi occhi, non avrei dovuto farlo, quello significava che volevo baciarlo ma io non volevo, o si?
Ancora non sapevo quale fosse la risposta e non ebbi il tempo di trovarla dato che lui posò le sue labbra sulle mie, chiusi gli occhi e risposi al bacio.
Ok, forse volevo veramnte che lo facesse...
Il bacio finì, lui mi guardava incerto, intimorito da quale potesse essere la mia reazione; sorrisi e 
così fece anche lui, probabilmente avrei dovuto dire qualcosa, o avrebbe dovuto farlo lui, il silenzio che si era creato stava diventando imbarazzante dato che, più tempo passava più mi rendevo conto che ciò che avevamo appena fatto era sbagliato, ma allora perchè poco fa era sembrata una cosa giusta?
Spostai lo sguardo alle mie scarpe, Mr. S si schiarì la voce
-Allora...-
sospirò
-Allora...- 
ripetei io, silenzio... ancora... 
-Dovremmo evitare di dirlo in giro-
disse il prof dopo qualche minuto, stava sorridendo, era una battuta, cominciammo a scherzare 
sul bacio e poi su altri argomenti fino a quando non arrivò il momento di rientrare, il giorno dopo sarei pur sempre dovuta andare a scuola il giorno seguente.
Mi accompagnò alla porta tenendomi per mano, dovevo entrare, ma lui non mi lasciava andare, anzi rafforzò la stretta
-Devo rientrare, ci vediamo domani a scuola, non preoccuparti-
dissi tentando di rassicurare sia lui che me, il prof sorrise, sembrava soddisfatto
-Che c'è?-
chiesi incerta
-Mi ai dato del tu, finalmente!-
spiegò, ci salutammo senza effusioni di alcun genere.
Lui aspettò in macchina che la luce della mia stanza si accendesse.

AUTOR: Salve!! ebbene sì, questo è quanto per ora(= Grazie per continuare a leggere e PLZ recensite=D loads of love <3
  
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