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Autore: DeliciousApplePie    31/08/2013    3 recensioni
Tom non rispose, si limitò ad avvicinarsi ancora di più a Beth e a stringerle i polsi.
–Tom lasciami andare- Disse leggermente impaurita. Il ragazzo assottigliò gli occhi e la strinse ancora più forte.
–Tom, lasciami, mi fai male!- La voce della ragazza iniziò a tremare.
–TOM LASCIAMI- Urlò Beth con tutte le sue forze.
Il ragazzo infastidito accontentò la rossa e la spinse violentemente contro la parete della camera provocando un forte tonfo e la caduta di Beth, che scoppiò in lacrime tenendosi la testa dal dolore.
Dal secondo capitolo.
“Thomas. Matthew. DeLonge. Che cazzo stai facendo a mia sorella?” Beth sobbalzò e la testa iniziò a girare.
“Tu alzati” Comandò autoritario il fratello maggiore.
Lo sguardo di Tom era perso.
“Non posso”
“Ha bevuto, e molto” Continuò il biondo indicando la bottiglia vuota di fianco.
“E tu ne approfitti, giusto?” Accusò Travis.
Dal quinto capitolo.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Tom DeLonge, Travis Barker
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo terzo.

Il seme della discordia.

 
 
 
 
 
Il telefono di casa Barker squillò, e Beth assonnata alzò la cornetta e rispose con tono pacato
"Pronto?"
"Ehm, si, ciao Beth, sono Shon… Thomas è li con te?"
"Shon? Non conosco nessun… aaaaah, il fratello di Tom… giusto … da quand’è che sei a Poway? Non stavi frequentando l’università a New York?"
"Si, ma sono tornato per il compleanno di mamma che è oggi.. avremmo dovuto festeggiare tutti insieme, io, Tom,Kari e mamma… ma a quanto pare Tom è sparito nel nulla!"


La ragazza sospirò e ripensando a quello che era accaduto la scorsa notte, riattaccò il telefono senza nemmeno salutare Shon e preoccupata si preparò in fretta e furia cercando di fare il più presto possibile.
Travis dormiva ancora e a lei non andava di dire al fratello che stava uscendo come una disperata in cerca del suo migliore amico. Travis non glielo avrebbe mai permesso, avrebbe chiodato la porta e sbarrato le finestre, d’altronde Tom le aveva dato praticamente della puttana e l’aveva scaraventata contro il moro della camera provocandole un doloroso bernoccolo.
La ragazza si tastò il punto più gonfio e con una smorfia si sistemò i capelli in una coda e prese il suo skate.
Uscì di casa senza far rumore e non appena arrivata in strada posò il suo fidato mezzo di trasporto sul caldo asfalto e ci saltò sopra dando una potente spinta.
L’aria che le arrivava sulla pelle a causa dei vestiti larghi la faceva sentire libera, come se volasse. Le spinte man mano diventarono sempre più forti, finché Beth si rese conto che non sapeva esattamente dove andare -Bene, devo dire che sono proprio un genio!-Pensò poggiando un piede a terra e fermando lo skate.
Come se avesse avuto un illuminazione la ragazza cambiò direzione e iniziò a ispezionare un vialetto pieno di ville abbastanza lussuos. -Qui dovrebbe abitare Lea, probabilmente sarà da queste parti- la sua intuizione fu sbagliata.
Setacciò l’isolato in lungo e in largo ma niente.
Di Tom, nemmeno un capello color platino!
La ragazza voltò in un vicoletto ombrato, la frescura la ristorava. Continuò per un paio di metri finché non girò a destra, poi a sinistra e poi di nuovo a sinistra. Davanti a lei si apriva un enorme skate park. La faccia della ragazza assunse un espressione di beatitudine e si fiondò sulla pista.
Ogni volta che faceva skate si sentiva meglio, ogni paura, grazie all’adrenalina che le procurava ogni trick, spariva.
Si sentiva finalmente felice.
Un Ollie.
Un kick flip.
Uno shove it 360°.
Un hard flip.
Un pavimento bianco.
La ragazza si ritrovò stesa sul candido pavimento dello skate park, mentre lo skate fu lanciato completamente dal lato opposto. Beth dolorante si girò e alzò lo sguardo. Una figura magra, snella, alta e bionda aveva recuperato il suo amato skate.
“Lo sai che non sei capace di fare hard flip, perché ti ostini a provare?”
Era Tom, il quale sorrise in modo beffardo.
Lei aveva perso così tanto tempo per trovarlo, e in vece è stato lui a trovare lei.
La ragazza infuriata si alzò di scatto.
 “Tu!” Puntò un dito in direzione di Tom camminando velocemente verso di lui “Lurido bastardo. Ti cerco da oggi! Mi hai fatto preoccupare!”
La ragazza arrivò a toccare il petto del biondo con l’indice, e prima che potesse aprire bocca di nuovo il ragazzo la strinse tra le sue braccia.
“Scusa. Scusa per ieri, non ero in me. Scusa per tutto”
Il cuore di Beth accelerò, non per felicità o emozione, ma per paura.
Aveva paura dell’amico. Le mani iniziarono a sudare e le ritornò in mente ciò che era successo. La ragazza si staccò dal biondo.
"Tom, io ti sono venuta a cercare solo perché mi ha chiamato Shon, è a Powey, lo sapevi? Per il compleanno di tua madre!E perché ti devo parlare..” Il ragazzo annuì “Io.. ecco.. non so come spiegarti.. ieri.. mi sono davvero preoccupata, ho avuto paura di essere vicina a te.. non mi sento più a mio agio quando mi abbracci. Ho paura di te.” Il ragazzo abbassò lo sguardo “Io, vorrei solo che ti allontanassi un po’ da me.. giusto il tempo per.. riprendere fiducia.. capisci? Poi Travis è davvero incazzato.. è stanco perfino lui da farti da balia.. dovresti chiedergli scusa..”
Tom indietreggiò di alcuni passi e con voce roca disse solo un flebile “Si”.
La ragazza continuò a fissarlo finché il momento non fu interrotto da una vocina stridula provenire in lontananza.
”Ehi Tom! Ho preso la colazione” Tom non appena vide la ragazza avvicinarsi sorrise.
Beth osservò quel sorriso. Molto attentamente. La maggior parte delle volte quel sorriso era riservato a lei.
Sentì il cuore stringersi.
La ragazza una volta arrivata baciò il biondo su una guancia. Beth osservava ancora. Si sentì inopportuna, quasi di troppo tra i due. Una strana sensazione le percorse i piedi fino ad arrivare all’ultima estremità dei capelli.
Si sentì lo stomaco stringersi e i pugni chiudersi facendo diventar bianche le nocche.
Che fosse rabbia? Si, ma per cosa!
“Ehm, tu chi saresti scusa?” Chiese la rossa con un briciolo di acidità.
“Lei è Monique, ho passato la notte da lei ieri.” Disse Tom incredibilmente serio.
“Monique Foster! Piacere” Disse leggiadra la ragazza con un gran sorriso allungando la mano, Beth incrociò le braccia.
“Elisabeth” si limitò a dire. Dopo di che girò i tacchi, o meglio, le suole delle sue Etnies e uscì di scena recuperando prima il suo skate.
 

“Non ci posso credere! Non ci posso credere! Ha passato la notte con la sorella di Denise!.... Si! Denise il troione!...Quella che si è scopato minimo 200 volte!.. Esatto! Proprio lei!...Anne? Mi ascolti? Non me ne frega che Mark ti fa vedere il suo culo peloso! … Si vabbè… Ti richiamo… Ciao!"
La rossa sbuffando riattaccò il telefono e si buttò sul letto afflitta. In quel momento fece la sua comparsa Travis in camera della ragazza, si diresse verso l’armadio e selezionò vari vestiti, che appoggiò su una sedia.
“Che stai facendo?”Chiese curiosa Beth alzando leggermente il capo.
“Mh, niente, mi riprendo solo i vestiti che tu, imperterrita, ti ostini a prendere senza chiedere, e perlopiù non restituisci neanche!” La ragazza sbuffò sonoramente.
“Lo sai che stanno meglio a me che a te!” Travis scosse il capo.
“Si, ma non significa che devo rimanere solo con un paio di jeans e tre maglie nell’armadio!”
La ragazza alzò le braccia in segno di resa.
“Ma non ti prepari? Oggi suoniamo allo Spirit Club!”Chiese il punk.
“Non credo di uscire oggi.. sai, non me la sento.. e poi non ho niente da mettere.. Hai preso tutto!” La ragazza fece il broncio mirato ad intenerire il fratello.
“Non mi freghi, sai?” Disse Travis sedendosi di fianco alla ragazza “Ti conosco bene più di qualunque altro, Barker! So qual è il vero motivo per cui non vuoi uscire. È per Tom, lo so. C’è sempre stata qualcosa tra voi due, e intendo qualcosa di più dell’amicizia” Il ragazzo si voltò osservando l’espressione impassibile della sorella “E credo che ora stia uscendo fuori sotto forma di gelosia.. sai.. per colpa di quella ragazza.. com’è che si chiama? Monique?” La ragazza sgranò gli occhi, e prima che potesse parlare Travis la precedette “Ho origliato!” 
La ragazza guardò truce il punk.
"Bene Trav, stiamo facendo progressi! Sei riuscito a parlare per più di 2 minuti consecutivi! Davvero un ottimo lavoro!” il ragazzo rise di gusto e si alzò in piedi prendendo i vestiti poggiati sulla sedia antistante il letto “Ah! Beth!” Aggiunse richiamando l’attenzione della sorella “Perché non provi a vestirti almeno per una volta in modo femminile?” La ragazza alzò un sopracciglio e Travis ricambiò lo sguardo con un sorriso e si diresse in camera sua.

La ragazza riflesse molto sulla proposta del fratello. Sia mentre si lavava i denti, sia mentre si faceva la doccia, sia mentre si asciugava i capelli e sia mentre si truccava.
Arrivò il momento. Si piazzò davanti all’armadio e aprì un piccolo cassetto in basso.
-Finalmente è arrivata la vostra ora!- Pensò scettica.
Quel piccolo cassetto era riservato alla roba inutile che rubava solo per sfizio insieme a Anne, la sorella di Mark, nei negozi.
Lei e Anne erano carissime amiche, le aveva fatte conosce Tom dopo che Anne fece conoscere Tom e Mark! 
La rossa aprì titubante il cassetto.
Eccolo.
Lo vide. Un pantaloncino di jeans scuro, a vita alta, che aveva “preso in prestito” in un negozio punk in centro.
Richiuse il cassetto e si portò il pantaloncino in vita. Si guardò allo specchio. -Fanculo- Pensò buttandolo sul letto e cercando una maglia da abbinare.
Prese una maglia tutta tagliata dei Ramones.
Poi si spostò vicino al comodino e cacciò fuori un paio di calze a rete tutte rotte e un paio di parigine nere.
Indossò tutto mettendo la maglia dentro i pantaloni e indossando i suoi amati anfibi, si ritoccò il rossetto e senza nemmeno guardasi allo specchio si precipitò dal fratello.
“Allora?” Disse tremolante. Travis si girò pacatamente, ma quando mise a fuoco la sorella sgranò gli occhi “Oddio.. Beth.. non sembri nemmeno tu!” La ragazza roteò gli occhi.
“Si vabbè. Ora andiamo in questo locale o no?”
 
 

Travis era corso sul retro del locale dai ragazzi per ripassare i pezzi. Beth, con indifferenza aprì la porta del locale e rimase stupida quando quella poca gente che stava aveva tutti gli occhi puntati su di lei.
Mise a fuoco gli spettatori e notò che erano Anne, Jonas, Kari, Chris, Alo, un tizio ubriaco,i baristi e Monique. Anne sgranò gli occhi e incitò la rossa a venirle incontro. Quando si avvicinò notò Chris, Alo e Jonas fissi su di lei. La ragazza salutò i tre punk con un cenno, Kari e Anne con un abbraccio.
“Ehm..ragazzi?” Chiese Beth scocciata della reazione dei tre-
“Ah, si! Ciao Beth, stasera sei… Uno schianto!” Disse Jonas mentre li altri due annuirono in simultanea e Anne scoppiò a ridere. “Chris, hai cambiato colore alla cresta? Ti sta bene il blu” Il ragazzo si “riprese” e annuì con vigore e fiero della sua capigliatura.
“Bene ragazzi, sta per incominciare!” Disse Anne.
Tutti si zittirono e i ragazzi salirono sul palco.


“Buonasera figli di puttana! Noi siamo i Blink!” Ed eccolo, Mark con la sua chioma ormai sbiadita.

Una serie di gridolini isterici uscivano dalla bocca di Anne, mentre Chris iniziò saltare e a urlare. Anche se ne erano  in 9 (contando i tizi del bar) solo i tre punk facevano casino per 10 pogando e urlando senza ritegno. A Beth scappò una risata vedendo Alo cadere a causa della spinta di Chris che subito lo aiutò ad alzarsi goffamente. Tutti si muovevano e facevano casino il più possibile, mentre la rossa era ferma, con le braccia incrociate, un po in disparte, che si gustava l’esilarante pogo dei tre.
Alla sua sinistra sentì un “Tom! Ehi Tom!” si girò e vide Monique che saltellava come un capriolo agitando la mano.
Lo sguardo della ragazza inconsciamente si diresse verso il palco e i suoi occhi incontrarono quelli di Tom che la fissava. Un fuoco percosse la ragazza che impulsivamente abbassò lo sguardo. Si sentiva le guance andare a fuoco.
-Perchè?- pensò.
 
 
Il “concerto” era finito da un quarto d'ora circa e Beth era fuori al locale appoggiata al muro fumandosi una sigaretta mentre gli altri discutevano. Beth sentiva a tratti ciò che dicevano, non le interessava. Aveva solo capito che quel locale non li aveva pagati perché non era venuto nessuno a sentirli.
Tra le tante voci sentì quella di Tom. E quella di Monique.
Ed eccolo.
Un altro “crampo” al cuore.
Si scollò dal muro e si diresse verso i due. Aveva bisogno di parlare con Tom.
Certo, la paura nei suoi confronti non era passata. Ma erano comunque amici. Migliori amici -Lo siamo o lo eravamo?-
Mentre si avvicinò hai due notò il vestito nero a fior di culo della mora. Beth sbuffò, poi cacciò un sorriso alquanto falso e si prese coraggio “Ehi Monique! Ti rubo Tom un attimo!” La mora sorrise.
“Veramente stavo parlando con lei” Disse Tom con voce cupa.
“Che c’è? Ti sei fatto la nuova amichetta del cuore?” il biondo assottigliò gli occhi.
“Tu mi hai detto di farlo” La ragazza strinse i pugni.
“Non intendevo questo!”
Gli occhi della ragazza erano ormai gonfi di lacrime.
Rossi.
Lucidi.
Abbassò per un attimo le palpebre e dall’occhio destro scese una lacrima che le rigò il volto candido. Tom si girò indifferente allontanadosi da lei con Monique che sorrideva maligna.



 


Leggete leggete legete :D


Eccoooooomi!

Okaaay, in questo capitolo possiamo notate che
Tom si sta allontanado man mano da Beth.
Per Monique? Per la richiesta di Beth?
O per un altro sconosciuto motivo che scopriremo nei prossimi capitoli??
Penso sia proprio la terza opzione!
Tralasciando questo, abbiamo assistino a uno dei primi concerti dei Blink!
Già, in questa FF descrivo i Blink alle origini, ma senza 
Scott e in un periodo diverso! In fatti non ci troviamo negli anni novanta ma nel duemila! 
Già lo so, fa strano!
Comunquuue nel prossimo capitolo troveremo anche un piccolo litigio tra Trav e Tom per colpa di quello che è successo con 
Lea, e grazie a questo litigio scopriremo mooooolto cose! ehhehe 
Non dovrei anticiparvi niente ma non ci riesco, è più forte di me!
Bene, sono arrivata alla conclusione! Spero vi sia piaciuto questo capitolo, se volete lasciate una recensione,
mi farebbe piacere e ne sarei molto grata.
Un saluto. 
Al prossimo capitolo :*
 

 

 

 

  
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