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Autore: rauhlshine    31/08/2013    4 recensioni
"È la mamma?" Chiese lei infine. La sua voce era simile al sussurro del vento tra i rami.
Justin sentì un nodo in gola. Nel silenzio della notte sembrava che non ci fosse nessun altro al mondo. Fece un profondo respiro, ricordando Niki, convinto che lei fosse lì con loro, e che stesse sorridendo felice nel vedere che la sua bambina e suo marito stavano bene insieme.
"Si tesoro." Rispose, tenendola stretta. "Probabilmente voleva conoscerti."
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Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono passati appena tre giorni dall’ultima volta che io e Justin siamo usciti insieme e a dire la verità, vorrei rivederlo. È un bellissimo ragazzo ed è anche dolcissimo. Penso che mi piace. Ci siamo sentiti ieri per telefono e aveva la voce stanca, mi ha detto che aveva lavorato e si era dovuto alzare la mattina presto. Povero Justin. Comunque, dopo la breve pioggerella di stamattina, ho deciso di andare a fare un giro con la mia migliore amica Perrie per i piccoli negozi di Stratford.

Chiudo il computer e lentamente mi dirigo in bagno, pronta a farmi una rilassante doccia per poi uscire con la mia migliore amica. Entrata nella doccia, apro il getto dell’acqua calda che subito mi colpisce la schiena mandandomi brividi per tutto il corpo. Mi insapono per bene e dopo essermi risciacquata esco dalla doccia avvolgendo il mio corpo con un asciugamano bianco, molto morbido. Rientro nella mia stanza e asciugandomi indosso l’intimo. Apro l’armadio e scegliendo tra i miei vestiti, prendo un paio di shorts di jeans con una canotta bianca con il segno dell’infinito. Prendo le mie converse nere e dopo aver indossato il tutto mi guardo allo specchio. Ritorno in bagno e raccolgo i miei capelli in uno chignon disordinato. Prendo il mio porta trucchi e comincio a mettere un po’ di fondotinta sul mio viso, ravvivo le mie guance con del fard e socchiudendo gli occhi passo prima la matita nera e poi del mascara. Richiudo tutto e torno nella mia  camera. Prendo il mio iPhone e comincio a digitare qualcosa a Perrie. Tesoro io sono pronta, dieci minuti e sono da te. A dopo babe. Invio e metto il mio cellulare nella borsetta nera a tracolla. Spruzzo un po’ del mio profumo preferito e dopo essermi guardata per l’ultima volta allo specchio apro la porta ed esco di casa, pronta a passare un pomeriggio con la mia Perald.

Arrivo di fronte l’enorme casa della mia migliore. Mi guardo intorno e comincio a percorrere il vialetto che porta alla porta principale. Nemmeno in tempo di suonare al campanello che da dietro la porta spunta la mia bionda preferita. Mi sorride e subito dopo me la trovo addosso, letteralmente.
“Niki.” Scioglie l’abbraccio e continua a sorridermi.
“Perrie, mi sei mancata amica.” Ricambio il sorriso prendendola sotto braccio. Chiude la porta di casa e aggiustando la maglia mi guarda.
“Pronta per lo shopping tesoro?” Mi guarda con sguardo malizioso e comincia a camminare verso la mia macchina. Annuisco, entriamo nella macchina e dopo un po’ metto in moto e partiamo per il centro del nostro piccolo paesino.

Ritornammo a casa solo alle otto di sera con una miriade di buste di tutti i tipi e di tutte le marche. Io avevo comprato un vestito bellissimo, di un colore blu cobalto senza spalline. Un quattro paia di shorts e qualche t-shirt e canotta. Mentre Perrie aveva comprato ben due vestitini, due paia di scarpe, jeans e anche lei qualche canotta. Insomma lei era piena di buste e come al solito le aveva mollate a me, perché lei era troppo occupata a parlare al cellulare con quel disgustoso ragazzo che si trovava. Cioè non disgustose, solo che io non lo posso proprio sopportare. Rompe le scatole dalla mattina alla sera e anche quando siamo solo io e Perrie c’è sempre lui che cerca di interromperci. Tornando a noi, eravamo appena arrivate a casa sua quando, finalmente, Perrie si decise a chiudere la chiamata con il suo ragazzo. Scendemmo dalla macchina e aiutai Perrie con le sue buste, fino alla porta.
“Grazie del pomeriggio tesoro, ci sentiamo.” Posai le buste sull’uscio della porta e salutando la mia migliore amica mi diressi a passo svelto verso la mia auto. Cominciava a fare freschino ed io, stupida com’ero, avevo dimenticato un qualcosa per coprirmi. Misi subito in moto e dopo nemmeno venti minuti mi trovavo già di fronte casa mia, intenta a scendere le mie buste e chiudere la macchina. Entrando in casa salutai la mamma e salii nella mia stanza cominciando a sistemare le cose acquistate questo pomeriggio. Un suono familiare mi fece fermare quello che stavo facendo, mi avvicinai alla mia borsa e lentamente estrassi il mio cellulare, notando che ci fossero due messaggi non letti.

Sbloccai il cellulare e impaziente lessi il primo messaggio. Niki che fine hai fatto? Torni a casa per cena? Era la mamma, chiusi questo messaggio ed aprii il secondo, era Justin. Hei piccola, come stai? Ti va se stasera ci facciamo un giro? Aspetto la tua risposta, non darmi buca. Risi leggermente alla sua stupidaggine e senza pensarci due volte digitai un “Ci vediamo al parco alle 9, a dopo.” Posai il cellulare sul comodino sorridendo leggermente. Mi avviai verso l’armadio e scelsi un paio di jeans chiari strappati da un ginocchio, presi anche un cardigan nero che mi arrivava appena sotto il sedere. Li indossai velocemente e controllai capelli e trucco, aggiustai lo chignon e spruzzai ancora una volta il mio profumo preferito, sorridendo un ultima volta. Ripresi la mia borsetta e lentamente scesi le scale.
“Mamma, io esco con Justin. Mangio fuori, non aspettarmi.” Affaccio dalla cucina dove trovo la mia mamma pronta a mangiare un insalate verde.
“Va bene tesoro, non tornare troppo tardi e salutami Justin.” Mi guarda ridendo, le lancio un occhiataccia ed esco di casa, ancora una volta. Prendo la mia auto e arrivo al parco, scendo e in lontananza vedo un ciuffo biondo guardare le stelle. Mi avvicino silenziosa e dolcemente gli lascio un bacio sulla guancia, si volta di scatto ma non trova nessuno.
“Scemo, sono qui.” Prendo a ridere sedendomi accanto a lui.
“Mi hai fatto morire di paura.” Comincia a ridere anche lui abbracciandomi. “Comunque, ciao scema.” Mi sorride, baciandomi una guancia. Arrossisco violentemente.
Il silenzio regna fra di noi, un silenzio imbarazzante. Si sentono solo i nostri respiri che vanno all’uniscono e il canto dei grilli. Decido di rompere questo silenzio, non ne posso più. Giro la testa nella sua direzione e con un sorriso sulle labbra comincio a parlare. “Allora, cosa si fa stasera?” Gira la testa dalla mia parte e mi sorride, pensando.
“Che ne dici di un gelato?” Mi guarda sorridendo e strofinando le mani. Annuisco alzandomi dalla panchina. Fa la stessa cosa e mi prende la mano, una scia di brividi mi percorre la schiena. Guardo le nostre mani intrecciate mentre lentamente ci dirigiamo in una gelateria del posto. Arriviamo e ordiniamo subito un cono cocco e cioccolato per me e un altro con cioccolato e panna per lui. Sorrido cominciano a mangiare il mio gelato. Justin paga.
“La devi smettere di pagare sempre tu.” Dico sbuffando, leccando le labbra.
“E perché dovrei smettere?” Da una leccata al suo gelato e si gira verso di me.
“Perché, perché si.” Ride alla mia espressione. Passa la lingua in mezzo alle labbra e ritorna al suo gelato.
“Andiamo.” Mi prende la mano, quella libera e andiamo di nuovo verso la nostra amata panchina.

Un leggero venticello ci attraversa, facendomi rabbrividire. Chiudo bene il mi cardigan e porto le ginocchia al petto, rifugiandomi.
“Hai freddo?” Mi chiede Justin osservando la mia posizione.
“Un po’.” Affermo strofinando le mani una sull’altra. Mi fa segno di avvicinarmi a lui. Senza farmelo ripetere due volte sono tra le sue braccia, al caldo.
“Si sta bene qui.” Ridacchio osservando la sua mascella rilassata. Sorride e i suoi occhi cominciano a brillare, mi distendo sulla panchina poggiando la testa sulle sue gambe. Mi osserva senza proferire parola. Si sistema meglio anche lui alzando lo sguardo al cielo. Lo seguo anch’io, osservando la luminosa luna e le stelle. Sposto lo sguardo sul viso di Justin che mi osserva, i suoi occhi sono di una bellezza unica.
“Hai degli occhi bellissimi.” Mi dice come se mi avesse letto nella mente, stavo pensando la stessa cosa dei suoi occhi, ma a quanto pare a lui piacciono i miei.

Senza rendercene conto si era fatta mezzanotte e alzandomi dalle gambe di Justin decisi di tornare a casa.
“Justin, io tornerei a casa, si è fatto tardi.” Dissi guardandolo negli occhi.
“Va bene, hai ragione. Ma domani ho una sorpresa per te, preparati. Fatti bella anche se più bella di così non so che fine farò.” Sorrisi alle sue parole arrossendo ancora una volta. Mi alzai dalla panchina, stringendo a me il mio cardigan nero.
“Allora a domani Justin. Buonanotte.” Lo abbraccia di istinto, prima fu sorpreso ma poi sentii due forti braccia avvolgermi in un caloroso abbraccio.
“Sta attenta, manda un messaggio appena arrivi a casa. Buonanotte piccola.” Sciolsi l’abbraccio sorridendo, presi la borsa e salutando ancora una volta mi diressi verso la mia macchina, per tornare a casa.

Dieci minuti dopo ero già nella mia stanza, con il cellulare in mano a navigare su twitter. Solo ora mi ricordo che dovevo inviare un messaggio al mio Justin, cioè a Justin. Chiudo twitter ed apro i messaggi, clicco su ‘crea nuovo messaggio’ e comincio a digitare. Justin, sono appena arrivata a casa, scusa se ti ho fatto attendere. Buonanotte. Invio e aspetto una risposta che fortunatamente arriva poco dopo. Meno male piccola, a domani. Sogni d’oro. Sorrido al messaggio e poso il cellulare sul comodino accanto al letto. Mi infilo il pigiama e dopo poco sono già sotto le coperte. Appoggio la testa sul cuscino e chiudo gli occhi, sorridendo.

Il giorno dopo mi aspettava una sorpresa, ed io ero già in ansia.


 

spazio autrice.
Ciao bellissime, ecco a voi il quarto capitolo.
Parto dicendo che sono davvero onorata di aver ricevuto le vostre meravigliose recensioni, siete dolcessime, tutte quante. Grazie mille.
Torniamo al capitolo. A dire il vero questo è un capitolo di passaggio anche se la dolcezza del nostro Justin non manca mai. Lo amo dolce nbgfghj
Ammettetelo che anche voi lo amate dolce, mette tenerezza jnhbgvf lol okey basta, spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Scusate per gli eventuali errori ma qualcosa sfugge anche a me. Sarei davvero grata se mi lasciaste un vostro pensiero in una recensione, anche piccolissima. Voglio avere solo il vostro parere sul capitolo e sulla storia. Bene, mi dileguo.
Al prossimo capitolo mie donzelle, vi ringrazio ancora per le recensioni bellissime mnbv.
Martina.

 
  
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