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Autore: Ino chan    31/08/2013    4 recensioni
## SEGUITO di Just close your eyes.##
Pioggia. Freddo. Nuvole. Neve. Freddo.
Le stagioni ormai sono solo nomi, il sole è sparito dai cieli. Il giorno è fatto di una grigia luminosità che rende tutto freddo e asettico, la notte è buia e senza stelle. Quella cappa di nuvole nere che ha coperto la terra come un pugno sembra diventare ogni giorno più fitta e scura.
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Bruce Banner/Hulk, Clint Barton/Occhio di Falco, Nuovo personaggio, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie ' Ragnarǫk'
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Avevo dimenticato di aver accorpato due capitoli, quindi è questo il finale della storia.
Buona lettura

 

 

 

 

 

Una notte eterna ha avvolto Midgard e ogni Regno di Yggdrasill.
Sköll e Hati hanno compiuto la missione della loro esistenza divorando rispettivamente il sole e la luna. Il cielo è un enorme lavagna nera    strigliata da comete urlanti che non sono altro le anime dei morti  sfuggiti dal controllo di Hela , regina degli inferi.
Sul suo trono, Odino  stringe con forza la sua corona fra le mani e attende impotente lo svolgimento degli eventi.
La fine dei giorni è iniziata.

 

 

 

SHIELD
_Infermeria_

 

La sensazione che sia tutto un gigantesco errore è così forte che Tony non riesce a respirare.
I genitori non devono sopravvivere ai loro figli, è contro natura. è il suo pensiero fisso.
Sono tre giorni che non esce dalla camera in cui Noelle è ricoverata, che osserva i tracciati, che cerca di scorgere un barlume di coscienza nel volto della figlia.
Lo sa, lo sa perfettamente che  non è questo il momento di lasciarsi andare, che non è davvero questa l’ora della resa, non con il sole scomparso dal mondo e con la minaccia della fine dei tempi dietro l’angolo.
Ma non riesce. Non riesce a staccarsi.
Sa che Bruce se n’è andato. Pepper glie l’ha riferito qualche ora fa di averlo visto preparare la sacca e imboccare la porta dalle registrazioni. Una parte di lui è profondamente addolorata per questa ennesima perdita, l’altra invece , è felice di aver evitare un guaio peggiore.
Ora come ora, avrebbe potuto uccidere Bruce Banner per le colpe di Hulk.
Allunga le mani verso il letto, accarezza le dita gelide di Noelle e poi, le rinfila il braccio sotto le coperte.
Nessuna reazione. Nessun bip! dei macchinari. E’ probabile che lei non sappia nemmeno che, almeno stavolta, è vicino a lei.

-Sono qui. Stavolta non ti lascio.-

 

 

South Bronx
_Centro d’accoglienza per senzatetto _

 

Succede che decidi di mettere sottochiave il cuore e di non amare più.
Succede che decidi di chiuderti in te stesso e di lasciare tutti fuori.
Succede che poi, all’improvviso, non ci riesci più.
Incontri qualcuno che ti sorride, che ti rivolge una parola gentile, anche solo uno sguardo e il tuo mondo si rovescia e per la prima volta, dopo tanto, provi qualcosa.
Qualcosa che non è rabbia verso il mondo e verso chi ha quello che a te manca.
Qualcosa che non è dolore verso qualcosa che hai perso.
E’ affetto vero verso qualcuno che ti fa ridere perché è semplicemente sé stesso. Perché non ti guarda mai come se si aspettasse il peggio di te, ma solo il meglio. Anche se c’è tutto il mondo e un monte di fatti a dirle che si sbaglia.   
Ti ritrovi a pensarlo con dolcezza, a sorridere sentendo male alle guancie perché non sei più abituato. Solo perchè lì. E ti fa stare bene.
Sembra stupido, Bruce si sente stupido, sembra una debolezza, e Bruce si sente debole, ma infondo cos’è la vita se non una lunga sequela di cazzate?
Bruce non ha idea di come sia iniziata con Noelle,  sa solo che adesso c’è, e che non può farne a meno.
Forse è stato il modo in cui l’ha sempre guardato, con quel misto di tenerezza e affetto che  gli ha scaldato il cuore fin dal primo giorno. Oppure  quando da sopra la tazza del latte, con quei buffi baffetti bianchi, l’ha vista sorridergli per la prima volta.
La prima volta che l’ha baciato, per disperazione, per conforto, sa che in quel momento avrebbe voluto tenerla a sé per sempre. Per consolarla, per impedirle di soffrire ancora.
O forse sono state le risate.
In questi tre anni, le serate passate davanti alla tv, le esplosioni in laboratorio e  i disastri con la lavatrice. Il modo in cui l’ha sempre accettato, in cui l’ha sempre tenuto vicino nonostante i muri che ha messo fra loro.
Bruce sfrega il viso con entrambe le mani, la lavatrice ronza accanto a lui.
La degradazione e la disperazione che gli sfila di fronte è  soffocante. Donne con in collo bambini, anziani, uomini che hanno perso tutto in fila per una ciotola di minestra e lui con loro, alla ricerca di un pasto caldo, di una brandina in cui dormire almeno un paio d’ore prima di trovare il coraggio di lasciare la città.
Non è utile ai Vendicatori.
Non lo è mai stato.
E’ lui la sola bomba ad orologeria [*]
-Sei triste anche tu perché il sole non c’è più?-Bruce abbassa gli occhi  incrociando quelli assurdamente azzurri di una bambina di circa otto anni vestita con un cappottino rosa macchiato di fango su una manica -Hai paura del buio?-
-Un po’.-
Quella che deve essere la madre   osserva la bambina da lontano. Ha le calze strappate e un buco sulla giacca.
-Non ti preoccupare, ci penseranno i Vendicatori.-

 

-Ho visto Naglfar.-
Odino alza il suo unico occhio verso Heimdallr -La nave dei morti?-
-E’ in rotta verso Asgard.-
Un silenzio agghiacciato cade come una cappa sulla sala del trono. Il re, d’improvviso, sembra un vecchio tremebondo curvo sul suo seggio -Loki è al timone?- chiede al guardiano del Ponte  afferrando con forza uno dei braccioli del suo trono che mai come oggi è stato tanto scomodo.
-Sì, mio signore.-
Comandaci! è l’unico grido che si leva fra  la corte, Odino  riprende la corona e raddrizza la schiena. Se la fine è vicina, allora che  porti gloria a tutti.
-Sei con me Asgard!?- tuona il Padre dei Dei dal terrazzo del suo Palazzo d’oro.
La risposta  non è scontata , ma è oltremodo rassicurante.
-Guidaci Padre Odino!-

 

Soho

 

 

Fare l’amore dopo anni e rendersi conto che potrebbe essere l’ultima.
Abbracciare, baciare, mordere per ricordarsi com’è essere vivi. Ignorare le ferite e il dolore per dare ancora una possibilità alla vita anche s’è diventata una specie di remake di
The Day After Tomorrow .
Dopo un ultima spinta  Clint si libera con un grugnito di soddisfazione, Phil si carica il suo peso e alla cieca, cerca di impedirgli di cadere a terra. Ora che ci pensa, non sono mai stati capaci di farlo in un letto,anche se stavolta, sarebbe stato davvero il caso.
Sotto le dita  Phil sente la pelle di Barton slittare non solo per il sudore,  ma anche per il sangue colato dal naso per la fatica di prenderlo e allo stesso tempo di mantenersi in piedi e non cadere all’indietro.
I capelli chiari  di Clint gli solleticano la nuca,  gli si è premuto totalmente contro, ancora dentro di lui, Phil,  piega le braccia e appoggia la fronte sulla superficie fresca del frigorifero.
Deve pulire, e in fretta, hanno fatto un casino.
-Stai già pensando a ripulire le tracce?- La voce di Clint è spezzata dalla fatica, ma dolce proprio come Phil la ricordava. Dopo aver fatto sesso, Clint Barton s’intenerisce, anche se, durante, di tenero il più delle volte ha veramente poco.
-Non abito da solo.-
-Sei veramente il massimo del romantico signore.-
Clint che si tira indietro è un lampo di dolore che dal sedere  brilla per tutto il corpo di Phil. L’agente ansima pesantemente strizzando gli occhi e stringendo i pugni - Un po’ di delicatezza, cazzo, non ti farebbe male.-
Clint cammina all’indietro pulendosi  la bocca dal sangue che gli è sceso dal naso con il palmo della mano. Con i boxer e i pantaloni ancora attorno alle caviglie cammina all’indietro e si siede malamente sul bordo del tavolino.
Phil sibila a fatica per recuperare i pantaloni, Clint sorride - Deduco che erano tre anni che non…-
-Già.-
-Sono contento.-

 

-FIGLIO DI COUL! [**]  LADY VIRGINIA! FIGLIO DI COUL!-


Phil e Clint si scambiano la stessa espressione perplessa prima di girarsi verso la porta d’ingresso -Dici che se non gli apriamo butta giù la porta?-
Phil alza le spalle e camminando lentamente, molto lentamente, si avvia verso la porta. Thor quasi non lo travolge mentre entra  in salotto trascinando Jane per la mano - Che succede?-
Clint si chiude  la porta della cucina alle spalle,  e si ferma a qualche passo alle spalle di Phil - Che succede?-
-So come fare per fermare tutto questo.-

 

 

SHIELD
_Infermeria_

 

 

Tony  sussulta al fischio dei macchinari che tengono in vita Noelle , si guarda attorno, confuso da quei pochi minuti di sonno che il suo cervello gli ha concesso, prima di fissare,  con il cuore serrato in gola,  il tracciato cardiaco  farsi prima anomalo e poi piatto.
-NO!- urla balzando in piedi -NOELLE! NO TI PREGO, NO!-
Afferra la figlia per le spalle, la scrolla,  mentre la porta della stanza si spalanca e un nugolo di medici circonda il letto e lo spinge verso la porta. Pepper è  accanto a lui, Tony non ha la lucidità di chiedersi quando è arrivata, le si aggrappa addosso e basta.
-Che succede?-
-STA MORENDO!-

 

Noelle fissa la donna accanto al suo letto. Bionda, bellissima, le sorride dolcemente e le accarezza i capelli -Sono morta? - sussurra.
Frigga continua a sorriderle -Andrà tutto bene mia cara.-

 

 

Segue su SUNRISE.

 

L’Apocalisse è iniziata, Asgard si prepara alla resistenza, Bruce se n’è andato e Noelle sta morendo, ma Thor sembra convinto di sapere come fermare il Ragnarǫk.  Vi aspetto fra le pagine di Sunrise, il finale della storia.

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, in particolare Alley, Fipsi per il loro supporto continuo e Maria Grazia per le sue belle recensioni,  quelli che hanno aggiunto la storia fra i preferiti/le ricordate/ le seguite o anche chi si è semplicemente fermato a leggere e ha gradito.
Spero di rivedervi tutti.
Ino chan.


Per spoiler sulle mie storie e varie chicche, la mia pagina Facebook:  https://www.facebook.com/pages/Ino-chan-EFP/242440032548208

 

  


Note:

[*] Questo pensiero si riferisce alla battuta di Bruce nel film : "Non siamo una squadra. Siamo una bomba ad orologeria"
[**] Figlio di Coul: Viene da una battuta originale del film Thor.

   
 
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