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Autore: _Astrea7469_    31/08/2013    2 recensioni
Delilah è un'adolescente americana fin troppo comune, assolutamente nella media. Certo, è cinica, intelligente, sagace, con qualche pungente battutina sempre sulle labbra, ma niente di che. Una come tante, insomma. Ma ritrovarsi a doversi districare in una fitta rete di messaggi segreti e privi di mittente che sembrano voler fare da cupido, ma che riescono solo a gettare zizzania non è cosa da tutti.
Tra intrighi d'amore, liti da adolescenti, familiari dalla dubbia utilità, considerazioni acide e figure da dimenticare, riuscirà Delilah a scoprire chi diamine si sta facendo in 4 per trovarsi un compagno di vita?
Genere: Commedia, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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*Trunk, in inglese, significa "tronco". Nella storia è utilizzato come termine di paragone data la massa muscolare di Stuart Deson.

 
 

Mi sveglio, la mattina dopo, ad un orario improponibile.

Cosa praticamente impossibile da verificarsi in presenza di un qualsiasi adolescente tipo in vacanza, ma la situazione che mi trovo a fronteggiare è di per sé più complessa di qualsiasi problema da teenagers si sia soliti immaginare.

Dirigendomi pian piano in cucina per non svegliare la malvagia strega dell'Ovest (mia sorella Lana) o quell'orso di mio fratello Adam, mi concedo il lusso di fare un vademecum di ciò che sta succedendo:

-ricevo una spiazzante lettera anonima che s'impone di essere un mezzo per consentire la creazione di coppie;

-vengo a sapere che anche tutte le altre ragazze della zona hanno avuto la suddetta corrispondenza;

-salta fuori un esaltato biondino sconosciuto che fa strane allusioni in merito all'anonima missiva, facendole apparire il più naturalmente possibili;

-anche la componente adolescenziale maschile ha ricevuto un messaggio anonimo uguale al mio;

-compare un altro sconosciuto esaltato che dice di vedere tutto, ma che, finora, ha solo tentato di ammazzarmi.

Bene. La situazione è limpida e cristallina come una fogna all'aperto.

Arrivo in cucina e trovo mia mamma intenta a leggere il giornale e mio padre intento a poltrire di fronte alla sua colazione: una tipica mattina qualunque, quindi.

-Ciao tesoro, vuoi che ti prepari la colazione?- mi sorride mia mamma.

-No, vedo di buttare giù una ciambella e del caffè prima che le loro maestà si sveglino- le rispondo, versandomi un tazza di caffè.

-Sei sempre così acida, potresti mostrare un po' più di entusiasmo per il ritorno di tua sorella!-

-Oh, certo, fammi racimulare tutto il mio entusiasmo per essere nuovamente costretta a condividere la stanza con Miss Perfezione e per doverla incrociare ad ogni angolo di via circondata dalla sua corte dei miracoli e poi potremmo dare un party-

-Visto? Sei acida! Vero, Hank?- mia mamma tira in ballo mio padre. Mossa arguta, se solo fosse stata attuata in un momento differente dalle prime luci dell'alba. Mio padre, infatti, ancora troppo intontito per riportare alla mente l'insegnamento base dei mariti "Non smentire mai tua moglie di fronte ai vostri figli", biascica dalle sue uova strapazzate -Joan, lasciale fare quello che le pare-

Vedo mia mamma mutare lo sguardo in un'occhiata assassina del tipo "Come osi, tu, vile marrano!", per poi ricomporsi -Il punto non è questo. Delih, poiché Lana è appena tornata dal college, questo pomeriggio la porterai un po' in giro per il centro, fine del discorso-

La mascella mi crolla nella tazza del caffè: come può un'affermazione del genere essere anche solo lontanamente conclusiva in merito ad un argomento di tal portata? In più, c'è qualcosa di profondamente sbagliato in ciò che ha appena enunciato -Mamma, nel caso ti fosse passato di mente, Lana, negli ultimi anni, non è stata inviata come tributo agli dèi di qualche sperduta foresta latino-americana, ma è stata a Boston, capitale dello stato del Massachussets, posto sicuro, meraviglio e molto poco traumatico, ergo: non capisco da dove provenga tutto questo tuo accoramento per non far sembrare il ritorno a casa della Principessa Lana troppo traumatico. In secondo luogo, se ben ricordo (e sono più che convinta di ricordare bene), Lana ha delle amicizie anche qui, nel suo felice luogo natio, quindi non vedo perché debba essere io a scorrazzarla in giro e ad impersonare i panni del suo gingillo contro la noia- e con quest'ultima ovvia considerazione mi avvio verso il bagno del piano superiore, ignorando i rimproveri di mia madre, da sempre sostenitrice del principio secondo cui "le sorelle debbano sempre essere migliori amiche", un po' come lei e sua sorella, che da anni portano avanti dei rapporti fintamente amichevoli e trasudanti ipocrisia da ogni sguardo.

Ogni volta che mia mamma tira in ballo discorsi di questo tipo, sento andare in frantumi tutti i miei buoni propositi sulla non violenza verbale e fisica.

Il confine, infatti, che passa tra i pacifici rapporti fraterni e quelli amichevoli è ben chiaro e marcato. Le amicizie, infatti, hanno il grande pregio di essere dettate da una scelta di ambo le parti, mentre i fratelli e le sorelle ci vengono assegnati da forze primordiali a noi intangibili ed irremovibili, che impongono un legame tra due o più persone. Ma non è detto che questo legame debba per forza sfociare nella più illimitata confidenza e nei più idilliaci rapporti! I parenti vanno considerati come parenti e gli amici come amici, quindi, senza mischiare le carte in tavola e cercare di emulare alla meno peggio rapporti alla "Una mamma per amica" che tanto mi mandano in ebollizione i succhi gastrici.

Con un diavolo per capello, quindi, finisco di lavarmi, indosso i miei pantaloncini di jeans con la mia fidata T-shirt monocolore grigia ed esco di casa, evitando, così, il soave risveglio in stile Cenerentola di Lana.

Prima di uscire dal vialetto, però, passo dalla buca delle lettere.

E come pensavo, ecco che trovo indirizzata a mio fratello la famosa frase "A.A.A.-Cercasi partner, disperatamente", a supporto di quanto già Micheal mi aveva detto ieri sera.

Mentre reinfilo la corrispondenza di Adam nella buca delle lettere, ecco che il mio già esponente malumore ha un'impennata -Ehi, Thucker, aspetti che il fidanzatino ti scriva?-

Ecco, tanto per non far rimanere la giornata su livelli ancora vivibili di insopportabilità, che il mio vicino di casa, nonché coetaneo compagno di scuola e, soprattutto, beota a tempo perso dalle capacità intellettive di uno spremi agrumi, meglio noto come Stuart Deson, fa la sua entrata.

-No, Deson, sto aspettando che la denuncia di vigilanza restrittiva mossa da me a tuo carico venga abilitata come ingiunzione vera e propria- rispondo amabile, conscia del fatto che, con un margine di probabilità del 100%, Stuart non avrà capito neppure una vocale del mio discorso.

E infatti -Sì, sì, fa come vuoi, tanto sempre zitella rimani-

-Oh, grazie, ora che ho avuto l'entusiasmante occasione di vederti fare gli affari miei, ti pregherei di portare la tua allucinante argutezza in altri luoghi, magari in cui il colera non è ancora stato debellato-

-Zitella e acida...e parli pure un sacco. Ci credo che ti hanno buttata fuori da casa di Trecy, ieri, chi ti sopportava?-

-Di grazia, chi è che mette in giro queste cretinaggini? C'è una profonda differenza tra l'andarsene di propria volontà e l'essere sbattuti fuori, sai?-

-Ok, mi hanno riferito male, ma te ne sei andata comunque. Troppe persone per una che non vede mai esseri umani?-

Fingo di ponderare la questione -Già, forse hai ragione. Infatti adesso, non so perché, ecco che sto parlando con uno scimmione troppo cresciuto e dalle nulle capacità intellettive-

Non potendo sopportare ulteriormente la sua presenza, monto sulla bici e, ignorando le sue continue vessazioni in materia, inizio a pedalare via, lasciandomi dietro Stuart, Lana e un fugace movimento di tende proveniente da casa dello stramboide che mi ha parlato ieri sera.

*********

Se vi state domandando chi è Stuart Deson, perché diamine è così dannatamente idiota e roba del genere, provvedo subito a darvi delucidazioni in materia.

Stuart Deson altri non è che un gigantesco coglione. E qui la descrizione potrebbe dirsi soddisfaciente, ma, per non sembrare piena di preconcetti, vedo di proseguire: il mio "caro" compagno di classe Deson è il classico bullo iper palestrato della scuola, quello completamente incapace di comprendere il significato della frase più elementare e che fa sì che la sua vita ruoti intorno a decadenti stili di vita tamarri (saluto con pugno e spallata da macho, alcol, ragazze facili con gonne inguinali qua e là, scazzottate come se piovesse, eterna sigaretta da duro in una bocca capace solo di bestemmiare) e quell'animalesca lotta per la supremazia del territorio molto in stile "Io Tarzan, tu Jane".

Quindi, tornando al punto di partenza, Stuart Deson (meglio noto "nel giro" come Trunk* Deson) è a tutti gli effetti un coglione. Coglione che sembra considerare estremamente appagante prendermi per il culo per ogni idiozia presente a questo mondo, pur non avendo assolutamente le capacità argomentative per far sì che la presa per il culo risulti oggettiva.

Ah, quanta tristezza c'è nel mondo!

Con questo senso di superiorità misto a sconforto, muovo verso casa di Chad. Già, perché non ho di certo dimenticato il discorso in sospeso di ieri...e poi perché è l'unico che, all'alba, sia sveglio, probabilmente intento ad imparare a memoria qualche nuovo passaggio particolarmente illuminante di Silent Hill.

Arrivata a casa sua e abbandonata la bici sul suo vialetto, busso alla porta verde penicillina.

-Oh, ciao Delilah, già in piedi?- mi chiede apparentemente cortese la mamma di Chad. In realtà il suo discorso voleva essere qualcosa del tipo "Perché vieni a rompere a casa nostra sin da quest'ora?", ma faccio la finta tonta e scocco un amabile sorriso da ragazza piena di buone intenzioni -Salve Signora Murray, Chad è sveglio?-

-Sì, è nella sua stanza- e, dopo avermi lasciata entrare, rotea gli occhi verso l'alto, credendo di non essere osservata.

Il comportamento esasperato della madre di Chad è semplice e logico: da tutta una vita non fa che lagnarsi dlla scarsa vita sociale del figlio e, da altrettanto tempo, mi considera un'aggravante alla condizione del suo adorato unico pargolo, poiché esponenzialmente più restia ai rapporti "socialmente utili" rispetto al mio migliore amico. Un giorno o l'altro mi manderà apertamente a quel paese e mi denuncierà come istigatrice di comportamenti sconsigliabili nei confronti di suo figlio. In ogni caso, aspettando quel momento, mi dirigo in camera di Chad.

Busso e una voce scocciata mi risponde dall'interno -Mamma, hanno bussato al campanello, se vai ad aprire anziché importunare me farai cosa buona e giusta-

-Fantastico Chad, lo terrò a mente nel momento in cui io e tua madre inizieremo a condividere anima e corpo-

Chad mi apre e mi fa entrare -Non credevo fossi capace di svgliarti a quest'ora-

-Neanch'io- e mi butto di pancia sul suo letto mentre lui si risistema alla sua scrivania -Ma sono talmente piena di sorprese che la smetterei di creare preconcetti sulla mia persona, fossi in te-

-Come desidera. Piuttosto, qual buon vento?-

-Il vento delle risposte non concesse. La mia memoria a breve termine funziona ancora a meraviglia e ti ricordo che hai evitato di rispondere ai miei quesiti, ieri-

Chad fa una smorfia -Temo di aver dimenticato anche i quesiti, se è per questo-

-Benissimo, allora ti rinfresco la memoria: come mai così tanta preoccupazione per la proposta di Laura di vederci più chiaramente, in merito ai messaggi anonimi?-

-Non è vera e propria preoccupazione, solo una certa perplessità. Nonostante Nathie esageri sempre, il fatto che così tanti minorenni abbiano ricevuto un biglietto del genere non è qualcosa di "sano", non so se mi spiego. E ciò che è poco salubre sarebbe meglio metterlo in quarantena, non trovi?-

-Capisco ciò che stai dicendo, ma rinchiudere un soggetto infetto in un recinto di precauzioni e fingere che la restante parte dell'epidemia non esista e non si stia spargendo è un comportamento più che stupido ed inefficace. Se esiste una malattia deve pur esserci una cura!-

-Ma nessuno dice che debba essere tu a trovarla!-

-Nessuno dice neppure il contrario, se è per questo-

-Quindi mi stai dicendo che hai irremovibilmente deciso di far luce sulla questione?-

Mi mordo l'unghia del pollice sinistro -Non sto dicendo né sì né no, ma il tuo ragionamento è abbandantemente fallace, ecco tutto-

-D'accordo, come vuoi. Ma dimmi, cosa credi che ti porterà a prendere una decisione effettiva su come agire in proposito dei biglietti anonimi ricevuti?-

-Non lo so ancora. Ieri sera Micheal mi ha comunicato che non sono solo le ragazze ad aver ricevuto questo messaggio, ma anche voi uomini e oggi l'ho riscontrato anche con la posta di Adam-

-Non esagerei col dire uomini, chiamaci pure ragazzi- e Chad si reimmerge nel suo manga giapponese.

Sto per ribattere qualcosa quando una forte evidenza mi salta all'occhio -Hai ragione, siamo solo ragazzi!-

-Prego?-

-Dicevo, il messaggio di persone in cerca di partner è stato mandato solo a minorenni, basti pensare che nella mia famiglia, gli unici ad aver ottenuto questo messaggio siamo solo io e Adam, i più giovani-

-Neanche Lana è stata contattata?-

-No, e questo rende le cose ancora più strane. Voglio dire, tutti sono stati, sono e saranno sempre invaghiti di mia sorella, eppure, l'artefice di questo "gioco" non si è arrischiato a scriverle. Perchè?- mentre continuo a scervellarmi, Chad fa un sorrisetto e mi dice -Direi che hai fatto la tua scelta-

-Eh?-

-Mi sembra di capire che proverai ad "indagare" sulla questione-

-Pff, indagare, neppure fossi Scooby Doo! Voglio solo saperne di più!...Secondo te sto facendo male?-

-Non posso e non ho intenzione di giudicarti, ma per aver destato le tue attenzioni significa che è più profondo di quanto appaia al mio sguardo annoiato, quindi spero che tu possa tenermi presente come collaboratore, nel caso se ne richidesse l'intervento-

Sorrido a Chad -Ne avrò certamente bisogno. In fondo, sei tu il cervellone tra noi due, no?-

Anche Chad mi sorride, ma ho la più profonda certezza che la sua mente sia concentrata su qualche pleonastico nome per il nostro "duo".

Spero solo che sia diverso da "D&C-un caso per due" e altre tipiche cretinate da Chad.

  
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