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Autore: Marauder_    31/08/2013    1 recensioni
Come hanno fatto, Fred e George, a rubare la Mappa del Malandrino, ma soprattutto, come hanno fatto a scoprire come usarla?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Giuro solennemente di non avere buone intenzioni

 

 

“Che cosa avete fatto! Maledetti..”

L'urlo del custode, Gazza, echeggiò per tutto il corridoio, ma Fred e George erano già troppo lontani per riuscire a sentirlo.

“Dici che ci ha riconosciuti?”

“Ma figurati, in fondo quanti ragazzi hanno i capelli rossi ad Hogwarts? Saremo almeno in otto e sicuramente Gazza sospetterà di Percy..”

“D'accordo, siamo morti. Fortuna che quel matto non sa fare magie, altrimenti sarebbero più gli studenti pietrificati di quelli ancora in grado di muoversi” rispose George, tentando di sdrammatizzare.

“Hai ragione! Comunque è meglio se torniamo nella torre, prima che qualcuno ci trovi a girovagare per il castello in piena notte.. Vorrei evitare altre punizioni per oggi, immagino che 'sta notte Gazza la passerà a inventarsi il peggior castigo possibile, ai limiti della sopravvivenza” disse Fred mentre un brivido lo attraversava.

“Almeno forse entreremo nella storia come i peggiori studenti di Hogwarts!” e così i due gemelli si avviarono verso il dormitorio della loro casa.

 

Come previsto, la mattina dopo a colazione tutta la Sala Grande sentì tuonare la voce rabbiosa di Gazza, che cercava i fratelli Weasley per assegnare la loro meritata punizione.

Purtroppo, Katy dei Serpeverde provvedette subito ad indicare dove si erano nascosti Fred e George, che, con gran terrore, si affrettarono a seguire il custode fino nel suo ufficio.

“Bene bene bene.. Sarete curiosi di sapere cosa vi aspetta adesso.. Bè, capirete che dopo aver danneggiato in quel modo la Sala dei Trofei, sono obbligato a darvi una punizione esemplare, in modo che la prossima volta ci penserete due volte prima di..”

“Signor Gazza! Signor Gazza!” La voce della professoressa McGranitt era arrivata giusto in tempo a salvare i due gemelli.

“Sì! Arrivo professoressa!” Rispose il custode, scoccando un'occhiata malevola verso di loro “Voi non muovetevi di qui” aggiunse sibilando.

“Ma si figuri!”

“E chi si muove?”

Appena i passi di Gazza si fecero lontani, Fred e George scrollarono le spalle più rilassati.

Si stavano chiedendo se fuggire fosse una buona idea, quando decisero di dare un'occhiata in giro, approfittando dell'assenza del proprietario dell'ufficio.

C'erano oggetti davvero stranissimi in quel posto: misteriose sostanze, occhi viola in barattolo, un sacco di boccette di inchiostro e piume per scrivere dai diversi colori.

“Hei George, non eri a corto di pergamene?” chiese Fred, indicandone una pila di bianche.

“Eccome, è da una settimana che non faccio che rubarle a Lee! Se ne prendo qualcuna non penso che Gazza se ne accorgerà..” e così dicendo se ne mise in tasca una decina.

Poco dopo sentirono il custode riavvicinarsi sbuffando.

“Sparite di qui!!” Urlò entrando.

I gemelli si guardarono stupiti e scapparono fuori.

Chissà cosa aveva detto la professoressa McGranitt per riuscire a fargli scampare dalla punizione.

 

“Hei Fred, ti ricordi le pergamene che abbiamo rubato a Gazza l'altro giorno?”

“Certo!”

“Guarda che strano..” George iniziò a scribacchiarne una, ma l'inchiostro spariva, come se venisse completamente assorbito dalla carta.

“Deve essere una pergamena incantata o qualcosa del genere.. Altrimenti Gazza non l'avrebbe sequestrata..” ipotizzò l'altro.

“Voglio scoprire cosa c'è sotto! Vado in biblioteca”

Fred lo guardò sbalordito: erano ormai quasi otto mesi che frequentavano Hogwarts, e mai si erano nemmeno avvicinati alla biblioteca.

 

“Allora, hai scoperto qualcosa?”

“Sì, ho letto su un libro.. “

“Aspetta, aspetta, sai leggere?”

“Ah ah ah. Dicevo, ho letto su un libro che dovremmo trovare una parola magica o qualcosa del genere che possa rimuovere l'incantesimo che nasconde il contenuto della pergamena.” spiegò eccitato George.

“Cosa ti fa pensare che in quella pergamena ci sia nascosto qualcosa di così interessante?”

“Non lo so, se vuoi possiamo chiederlo a Gazza” suggerì George sarcastico.

“Invece credo che proverò a chiedere aiuto a papà la settimana prossima, quando torneremo a casa per Pasqua”

Così, i due fratelli non parlarono più della misteriosa pergamena fino a quando non arrivarono a casa Weasley.

Non appena riuscirono a rimanere un momento da soli con il padre, Fred e George gli raccontarono tutta la storia della pergamena, ma, purtroppo, lui non seppe aiutarli.
Iniziarono così a dire ad alta voce qualche formula magica, per vedere se succedeva qualcosa.
"Alohomora!"
"Aparecium!"
"Abra cadabra"
"Simorium!"
"Ma non vuol dire niente!"
"Lo so, ma magari funzionava"
I due passarono quasi l'intera durata delle vacanze a scagliare incantesimi, esistenti e non, senza però ottenere mai niente.
Quando ormai mancavano pochi giorni al ritorno ad Hogwarts, decisero di arrendersi.

Una Mattina, finché Fred era intento a leggere una buffa storia su un libro di suo fratello Charlie, Crosta, il topo di casa, entrò zampettando rumorosamente nella stanza.
Fred, che non aveva ancora capito a chi appartenessero quei strani passi, prese in mano la bacchetta, preparato a difendersi in caso fosse necessario.
"Ah, sei solo tu!" sussurrò sorridendo, mentre il topo si arrampicava sulle sue gambe, per salire poi sul libro che era ancora aperto sul tavolo, appoggiato sopra alla misteriosa pergamena.
"Piacciono anche a te le storie di draghi, non è vero?" chiese, mentre Crosta aveva iniziato a mordicchiare le pagine.
"E questo sarebbe un modo per chiedermi di leggertelo? Fammi vedere che frase hai deciso di mangiarti!" e così, ancora stringendo la bacchetta tra le dita, Fred lesse "Giuro solennemente di non avere buone intenzioni" e subito dopo vide Crosta scappare via: "sei un pessimo ascoltatore!" gli urlò dietro.
Fred a quel punto chiuse il libro e.. "Ma? George!! GEORGE! Vieni a vedere, presto!"
"C-che succede?" chiese lui sbadigliando, mentre sbatteva gli occhi tentando di allontanare il torpore del sonno appena interrotto.
Fred sventolò qualcosa per aria e solo allora George capì che si trattava della loro pergamena, solo che adesso non era più bianca: stavano apparendo sempre più in fretta macchie e scritte color bordò.
I signori Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso consiglieri e alleati dei Magici Malfattori sono fieri di presentarvi
Queste righe presero forma sulla carta per pochi secondi, per poi sparire e lasciare spazio ad una nuova frase che diceva
La Mappa del Malandrino
Fred e Goerge aprirono così quella che ora sapevano essere una mappa, accorgendosi con grandissimo stupore che rappresentava alla perfezione il castello e i giardini di Hogwarts, con tanto di passaggi segreti e..
"Ma cos'è quella scritta minuscola che si muove nel corridoio?"
Severus Piton diceva.
"Non ci posso credere! Mostra perfino le persone!"
"Cari Felpato e Codaliscia, ci avete appena cambiato la vita!" esclamó George entusiasta.
"Ma come hai fatto? Cosa hai detto?"
"Diciamo che mi ha aiutato Crosta.. La frase è giuro solennemente di non avere buone intenzioni" spiegó Fred.
"Geniale! Ora resta solo da scoprire come far scomparire tutto di nuovo, non possiamo rischiare che qualcuno la scopra.." aggiunse George pensieroso.
"Hei, che c'è scritto qui? .. Fatto il.. Ah, fatto il misfatto!" e così dicendo, l'inchiostro sulla mappa si dissolse.
I due gemelli si guardarono e, soddisfatti, si schiacciarono il cinque.

 

  
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