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Autore: Remedios la Bella    01/09/2013    4 recensioni
-Non dirmi che vuoi pranzare con quel... coso.- osservò, vedendo Nagisa addentare senza troppe storie il suo panino dolce. Il biondino era sempre solito comprarsi cibo pronto per pranzo, cosa che faceva storcere il naso all'amico.
Nagisa masticò il suo boccone molto lentamente, poi rispose:- A me piace! Tu non li mangi?-
-I cibi pronti contengono chissà quali sostanze nocive, e per di più non sono salutari dal punto di vista nutritivo- fece allora Rei, sistemandosi gli occhiali come quando aveva uno dei suoi momenti da “So-tutto-io” (come li chiamava in testa sua Nagisa). Aprì poi il suo bento, rivelando una moderata porzione di riso ai funghi, gamberetti, bocconcini di pollo fritto e persino verdura saltata in padella, alghe comprese:- Io preparo sempre il mio pranzo alla mattina in modo che mi fornisca tutto l'apporto necessario alla giornata. Dovresti farlo anche tu, sai?-
(ReixNagisa)
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nagisa Hazuki, Rei Ryugazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La seconda one-shot su questa coppia (è inevitabile, mi piacciono troppo!)
Spero gradiate!
Remedios

Lunch time
ReixNagisa


-Rei-chan, ti va di pranzare insieme?-

Così, dal nulla. Non gli aveva nemmeno dato il tempo di rimettere a posto i libri dopo che la campanella era suonata e subito gli si era fiondato addosso, con tutto l'entusiasmo che aveva in corpo ogni giorno.

Rei alzò lo sguardo su Nagisa, molto lentamente. Si sistemò gli occhiali per focalizzare il viso dai tratti gentili del biondo, a pochi centimetri dal suo.

-Lo facciamo ogni giorno, Nagisa-kun.- gli rispose con tono saccente.

-Ma stavolta saremo noi due soli!- esclamò Nagisa, con una strana luce negli occhi.

L'altro aggrottò la fronte:-Makoto e Haruka-senpai?-

-Vogliono rimanere in classe oggi, ma io voglio uscire a pranzare in terrazza! Dai, fammi compagnia!-

-Come non vogliono uscire?- Rei era leggermente a disagio. Stare da solo con Nagisa significava guai seri:- E' una bella giornata in fondo!-

-Oh avanti, non fare storie Rei-chan! Andiamo!- lo supplicò ancora una volta il biondino, tirandolo per il braccio e facendolo alzare. Gli sventolò poi davanti agli occhi il sacchetto con dentro il suo panino dolce:- Per un giorno faranno a meno di noi!-

-E' una tua trovata vero Nagisa-kun?- Rei aveva capito che la faccenda dello “stare dentro” di Makoto e Haruka era solo una banale scusa per poter sgattaiolare insieme a lui, da soli. Ma Nagisa non palesò un bel niente, continuando invece ad essere insistente.

-Avanti, prendi il tuo pranzo!- lo intimò, frugando al posto suo sotto il banco.

-Nagisa-kun, le manacce!- fu Rei a tirar fuori il suo bento, tenendolo ben lontano dalle mani del biondino:- E sia allora!- cedette infine, facendo apparire un largo sorriso sul volto dell'altro.

-Evvai! Corriamo su!- festeggiò Nagisa. Prese poi per il polso l'amico, trascinandolo fuori dal'aula.

Makoto vide la scena:-Ragazzi, dove andate?-

-A pranzo! Voi non siete invitati!- urlò Nagisa prima che Rei potesse supplicarlo, insieme ad Haru di far loro compagnia. Tachibana li vide poi sparire lungo il corridoio, e si grattò dietro la testa:- Non... siamo invitati? Ma che... Haru, tu che dici?- fece, rivolgendosi al compagno.

-Lasciali andare.- fu la semplice risposta di Haru, che nel mentre aveva già mezzo pezzo di sgombro arrosto in bocca. Makoto lo guardò dubbioso decidendo di lasciar perdere del tutto.

Non sarebbe riuscito a smuoverlo dal suo posto ora che aveva in bocca il suo cibo preferito. Spesso e (mal)volentieri si chiedeva se quel pesce fosse l'unico pasto che Haru si concedeva. Ne era parecchio perplesso.

 

La giornata fuori prometteva tempo perfetto per qualsiasi attività all'aperto: cielo terso, sole caldo e piacevole. Ryugazaki si godette il sole per un attimo, poi volgendo lo sguardo verso l'altro aggrottò la fronte.

-Non dirmi che vuoi pranzare con quel... coso.- osservò, vedendo Nagisa addentare senza troppe storie il suo panino dolce. Il biondino era sempre solito comprarsi cibo pronto per pranzo, cosa che faceva storcere il naso all'amico.

Nagisa masticò il suo boccone molto lentamente, poi rispose:- A me piace! Tu non li mangi?-

-I cibi pronti contengono chissà quali sostanze nocive, e per di più non sono salutari dal punto di vista nutritivo- fece allora Rei, sistemandosi gli occhiali come quando aveva uno dei suoi momenti da “So-tutto-io” (come li chiamava in testa sua Nagisa). Aprì poi il suo bento, rivelando una moderata porzione di riso ai funghi, gamberetti, bocconcini di pollo fritto e persino verdura saltata in padella, alghe comprese:- Io preparo sempre il mio pranzo alla mattina in modo che mi fornisca tutto l'apporto necessario alla giornata. Dovresti farlo anche tu, sai?-

-Non ho tanto tempo la mattina, mi sveglio sempre tardi! Ma dev'essere divertente!- sentenziò il biondino, guardando incuriosito il pranzo di Rei.

Alzò il dito e indicò la porzione di gamberetti e sushi:-... Me lo fai assaggiare?-

Ryugazaki venne colto alla sprovvista dalla proposta abbastanza innocente dell'altro:- Ma hai il tuo panino!-

-Che importa? Possiamo fare scambio! Dai, Rei-chan!- lo supplicò Nagisa, mettendosi in ginocchio davanti a lui. Prese il suo panino già mezzo masticato e lo spezzò in due parti. Ne offrì poi una parte a Rei:- Ti va?-

-Nagisa-kun, io non la mangio quella cosa, ti ho già detto che non è salutare! E poi che ti salta in mente?- sbottò Rei, allontanando il viso dal panino del biondino. Il fatto di star dividendo il cibo con quel ragazzo era sia imbarazzante che inquietante: se li avesse visti qualcuno chissà cosa avrebbe pensato:- E'... imbarazzante.- aggiunse alla fine, mentre le sue guance si coloravano di rosso.

Affondò le bacchette nel riso e immerse la faccia nella scatola, per nascondersi agli occhi vispi di Hazuki-kun, il quale si rimise con la schiena contro il muro e finì una delle metà del panino, con uno sguardo alquanto deluso dal comportamento ostile di Rei.

Voleva solo essere gentile, e poi Rei-chan andava semplicemente fatto uscire un po' dal suo guscio, secondo lui.

Terminando quindi la metà del panino e stando ad osservare il panorama dalla terrazza assolata, si rivolse di nuovo a Rei, che nel mentre era arrivato anche lui a mangiare metà del suo pranzo.

Aveva trovato un modo per farcela, secondo il suo parere.

-Rei-chan.- lo chiamò con tono serio, facendogli girare la testa.

Ryugazaki lasciò perdere il suo cibo per un attimo, giusto il tempo di guardare il compagno mettersi tra i denti il panino e poi bofonchiare:- Ti va di assaggiare?- (O perlomeno, è quello che sentì oltre la sua bocca piena)

E stavolta Rei non avvampò come quando Nagisa gli aveva proposto di dividere il pranzo... fumò completamente. Da rosso vermiglio, le sue guance si tinsero di una sfumatura pomodoro degna del colore dei suoi occhiali.

Nagisa cercava di intimarlo a collaborare in un modo inaspettato. E allettante.

Deglutì a fatica, fissando gli occhi porpora del biondo, che nel mentre si era tolto il panino di bocca guardando Ryugazaki stare in silenzio.

-Rei-chan?- chiamò.

-Nagisa-kun! Che t-ti s-s-salta in t-testa?- riuscì finalmente a dire Rei, allontanandosi come poté.

-Ti ho messo in imbarazzo?- chiese l'altro innocentemente.

Non ottenne risposta alcuna, solo lo sguardo ostile di Ryugazaki.

Insistette nonostante intuisse di doverla smettere di importunarlo. Non si sarebbe arreso nel suo intento tanto facilmente:-Se mi fai assaggiare un po' del tuo pranzo, la smetto di darti fastidio!-

-Sei incorreggibile Nagisa-kun!- rispose quindi il compagno, porgendogli il bento. Reputò inutile, dopo quel gesto dettato da puro istinto, continuare a evitare le attenzioni del biondino:- Ecco!-

Gli schiaffò in faccia la scatola, tenendola all'altezza degli occhi.

Le labbra gli tremavano, come il resto del corpo. Si aspettava, da un momento all'altro, che Nagisa gli strappasse di mano l'oggetto e non facesse troppi complimenti, e lo avrebbe guardato ingozzarsi di quel cibo che si era tanto sforzato di preparare la mattina presto.

Ma non accadde ciò.

Continuò ad osservarlo , senza capire perché non ne approfittasse ora che aveva ottenuto ciò che voleva. Ritrasse un attimo il pranzo:- Che hai?-

-Non ho le bacchette.- disse il biondo semplicemente:- Come faccio? Non voglio sporcarti il cibo no?-

In effetti aveva ragione. Era riuscito a notare una cosa del genere prima di Rei. Ryugazaki si sistemò gli occhiali per nascondere il disagio manifestato dal colorito delle gote:- Usa le mie se vuoi.-

-Sei sicuro, Rei-chan?- esclamò Nagisa, sorpreso dell'improvvisa generosità.

Aveva risposto di nuovo senza pensarci troppo. Com'era possibile essere tanto in difficoltà di fronte a qualcuno? Eppure non era un tipo tanto insicuro!

Riprese il tono saccente di sempre, seppur con voce flebile e tentennante:-Cioè... non è igienico mangiare dalle posate di un'altra persona, potrebbero contrarsi malat-

La sua ramanzina venne interrotto dal biondo, che con un largo sorriso afferrò dalle sue mani le bacchette, senza però prenderle del tutto.

Era come se gli tenesse la mano:- Sei davvero gentile sai?- gli disse, allungandosi verso di lui.

Il contatto con la mano piccola e calda di Hazuki fece trasalire Rei, che non ebbe nemmeno la forza di ritrarla.

Un'enorme paura gli attanagliò il cuore al continuare quel tocco, ma non osava interromperlo in nessun modo: era combattuto tra il timore di venir scoperto e il piacere nel provare una sensazione tanto a lui sconosciuta quanto quella di essere intimamente unito a Nagisa-kun.

Confuso da tali sensazioni, non si era comunque accorto che il biondino lo aveva usato come una marionetta, prendendo con le bacchette un pezzo di sushi e portandoselo alla bocca, mormorando poi compiaciuto per l'ottimo sapore del pesce.

-E' ottimo!- disse a voce alta poi, risvegliando Rei dal torpore. Questi si rese poi conto che la sua mano era comunque rimasta incollata alle posate, quindi era come se... lo avesse imboccato.

A tradimento, ma lo aveva fatto.

-Nagisa-kun!- urlò, togliendo la mano bruscamente e spiaccicandosela in faccia violentemente, facendosi male:-Ahi!- bofonchiò, in modo che l'altro non notasse che stava soffrendo per “merito” suo.

Hazuki non tenne conto dell'accaduto, o almeno così sembrava:- Buonissimo! Rei-chan, domani mi prepari tu il pranzo ok? O almeno mi aiuti! E ora...- riprese il suo panino dolce e lo mise in faccia al compagno:- Dagli almeno un morso!-

-N-non ho f-fame!- balbettò in risposta l'altro.

-Daaaaai!-

Ryugazaki lo fulminò con lo sguardo, ma non ci fu verso stavolta di farlo smettere. Pur continuando a protestare, Rei si vide costretto ad addentare malvolentieri un pezzo di quel sandwich poco salutare per i suoi gusti. Masticando si accorse che aveva comunque un buon sapore. Ottimo, a dire il vero, ma non poteva darla vinta all'altro.

-Com'è?- chiese infatti entusiasta Nagisa.

-Non male.- sentenziò l'altro, ingoiando.

In quel momento la campanella suonò, e i due dovevano tornare in classe per la lezione successiva.

Si alzarono dopo che Rei ebbe sistemato il suo bento. Prima di rientrare però Nagisa si fermò davanti all'altro, bloccandogli il passaggio per le scale.

-Che hai, Nagisa-kun?-

-Aspetta.- lo sentì solo dire.

Il biondo si alzò in punta di piedi per poter raggiungere il viso del compagno più facilmente e, inaspettatamente, gli pose un lieve bacio all'angolo della bocca, sfiorandogli le labbra per un attimo soltanto. Senza avvisare.

-Avevi un chicco di riso proprio lì.- disse poi con aria totalmente tranquilla, iniziando a scendere le scale:- Ah, mi passi gli appunti di algebra? Sai, non ci ho capito granché... Rei-chan?- chiamò voltandosi verso Ryugazaki.

L'altro nemmeno lo aveva sentito.

Il bacio, se così poteva definirlo, gli aveva colorato il viso di viola, e per di più iniziò a sudare freddo.

Nagisa lo vide correre giù per le scale, senza dargli il tempo di raggiungerlo per entrare insieme in aula.

   
 
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