- Too much love will kill you -

Non avevo interessi.

Non riuscivo ad interessarmi a niente. Non avevo idea di come sarei riuscita a cavarmela, nella vita.
Agli altri, almeno, la vita piaceva. Sembravano capire qualcosa che io non capivo. Forse ero un po’ indietro. Era possibile. Mi capitava spesso di sentirmi inferiore. Volevo solo andarmene. Ma non c’era nessun posto dove andare.
Avevo voglia di dormire per cinque anni di fila, ma non me lo permettevano.

Era tutto una routine continua.

Io mi ero sempre immaginata la mia vita con molte aspettative. Ero cresciuta su promesse e mi limitavo ad osservare il mondo dall'esterno.

Monotono.

Ecco cos'era per me il mondo.

Esisteva la felicità? Com'era sentirsi felici? Completi?

Sorrisi, una volta ero felice.

Oh si, cinque mesi e undici giorni prima ero felice, spensierata e completa.

Con lui era sempre stato tutto così facile, bello, veloce. Eppure mi era bastato così poco tempo per innamorarmi di lui. Mi chiedevo ancora come mai lui? C'erano così tanti ragazzi in giro e io mi ero innamorata di quello stronzo.

Magari erano tutti stronzi.

L'amore esisteva. Non capivo la gente che con il cuore spezzato ripete "L'amore non esiste", come non capivo ancora tante altre cose.

Non capivo neanche perchè aveva deciso di lasciarmi.

Lasciarmi sola, abbandonarmi come se fossi un oggetto. Bhe, ormai ero molto simile ad un oggetto. Stavo sempre da sola, in camera mia a fumare sigarette dopo sigarette e a guardare fuori dalla finestra.

Monotonia.

Altro che canne e droga, l'amore mi aveva fottuta. Mi aveva investita peggio di un uragano e mi aveva fatta cadere.

Presi il telefono e chiamai, come se fosse la cosa più normale in quel momento.

Mi era venuto automatico.

Oppure stavo solo impazzendo e i miei pensieri erano troppo confusi.

Pronto?

Ah, la sua voce.

Un colpo al cuore.

Mi ricordavo ancora la prima volta in cui la sentii, nella libreria a pochi metri da casa mia. Mi aveva chiesto se conoscevo un autore, non mi ricordavo più chi, e io mi ero persa nei suoi occhi azzurri.

Poggiai la sigaretta sull'asfalto e sorrisi.

Hai presente un concerto dei Pink Floyd? chiesi senza neanche salutarlo.

Lo sentii trattenere il fiato per qualche secondo e pensai che mi aveva riconosciuto.

Ka..Kate? Che.. lo interruppi.

La tua canzone preferita? E il modo con cui ora la odi tanto perchè sei riuscito a condividerla con l'unica persona che sembrava potesse rimanere più del previsto? E la felicità? Il modo in cui, improvvisamente, tutto sia possibile? cominciai a parlare a macchinetta, senza neanche pensare alle parole che uscivano dalla mia bocca.

Tanto, niente aveva più senso.

Cosa mi era rimasto oltre alle sigarette?

Presi un respiro senza lasciargli il tempo di parlare.

Ecco, questo è quello che mi viene in mente pensando a te. Mi hai lasciata ormai tanto tempo fa, ora forse hai una ragazza. Una di quelle belle che ti possono dare tutto, una di quelle perfette. Se sono contenta per te? Come farei a non esserlo?

Cosa stai dicendo? Kate? lo sentii dire con un tono di voce sempre più preoccupato e confuso. Sorrisi un'altra volta immaginandomi il suo volto in quel momento.

Ne valeva la pena?

Tu hai dimenticato il nostro amore? Era amore? Sai, certe volte penso che il nostro era più di un semplice amore. Forse sto sparando cazzate, forse sto sbagliando, forse mi prenderai per pazza.presi un respiro alzandomi in piedi. Ma sai una cosa? Hai ragione, neanche io mi sceglierei. aggiunsi lasciandomi scappare in singhiozzo.

Osservavo l'acqua così lontana ma così vicina.

Chissà se era fredda. Magari era tiepida, visto la temperatura.

Kate. Qualsiasi cosa tu stia per fare, fermati. Dove sei? chiese allarmato.

Si preoccupava per me.

Alzai un angolo della bocca lasciando una lacrima scivolare sul mio viso.

Lo ignorai e continuai il mio monologo.

L'acqua ha lo stesso colore dei tuoi occhi dissi con voce spezzata senza neanche rendermene conto.

Non c'era nessuno lì. Meglio, non volevo essere vista, non volevo essere sentita.

Acqua? disse alzando il tono di voce.Zayn, chiama la polizia e mandala al ponte dietro casa mia lo sentii dire.

Non mi importava.

Non mi importava più di niente.

Ti amo, Niall conclusi e chiusi la chiamata.

Poggiai il telefono sulla strada deserta e lasciai che il vento facesse ondeggiare i miei capelli biondi. Presi un respiro e chiusi per un attimo gli occhi, beandomi di quegli istanti.

Sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto il tramonto?

Mi avvicinai alla ringhiera e senza troppa fatica la scavalcai.

Quel momento mi ricordò un film.

Titanic.

Ah, quante volte l'avevo visto insieme a Niall.

Lasciai le ultime lacrime cadere sul mio viso e guardai in basso. L'acqua aveva davvero il colore dei suoi occhi, azzurra, limpida.

Sapevo che anche Niall mi aveva amata, una volta.

Perchè non poteva amarmi pure ora?

Perchè mi aveva abbandonata?

Il nostro amore era un amore malato? Possibile.

Ma ormai non importava. Niente aveva più importanza.

Sarei stata felice.

Chiusi gli occhi e mi lasciai cadere sorridendo all'idea che la sua voce era stata l'ultima cosa che avevo sentito.

***

La polizia insieme a Niall e Zayn era arrivata in ritardo. Niall fu il primo ad individuare il telefono della sua ex ragazza, Zayn era rimasto indietro, troppo scioccato da quella situazione.

E mentre le persone intorno al ponte si moltiplicavano, Niall lo disse.

Ti amo anche io, Kate e, con le lacrime che rigavano il suo viso, si allontanò.


 

Woah!
ok, non so perchè ho scritto questa os HAHAHA
stavo ascoltando una canzone un po' depressa e mi è venuta in mente.
Pensavo che non l'avrei neanche pubblicata ma vabbe'.
vi piace?
lasciate delle recensioni pls
ok, torno a guardare il film 
bye, ily