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Autore: sesjlia    01/09/2013    5 recensioni
Eravamo Weed e Lui, eravamo Hope e l’Altro, eravamo Becks e l’Altro Ancora, poi c’erano anche gli Altri.
Eravamo tutti il giorno che si tramutava in notte e la notte che si tramutava in giorno, eravamo il fuoco e l’acqua, eravamo la fenice e il drago, la terra e il cielo, il male e il bene, eravamo la guerra e la pace, la felicità e la sofferenza, il sorriso e la lacrima, eravamo la morte e la vita, eravamo semplicemente il bianco e il nero: lo yin e lo yang.
Nessuna cosa può essere completamente yin o completamente yang; entrambe contengono il seme per il proprio opposto. Avevamo tutti un’ origine reciproca, l'uno non poteva e non può esistere senza l'altro, ci consumavamo e ci sostenevamo a vicenda, mantenendoci in equilibrio.

Ma questa, non è una storia triste, non questa volta.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Inhale and Exhale.
Prologo.

 


 

Becks.

Per fortuna avevo il posto accanto al finestrino sull’aereo, mi sono sempre rotta le ovaie ad alzarmi ogni fottutissima volta per far passare gli altri che avevano l’urgenza del bagno, e inoltre la vista da lassù era bellissima.
Ormai scovavo la terra inglese sotto ai miei piedi, segno che tra poco avrei di sicuro atterrato.

“Vogliamo informare i gentili passeggeri che stiamo per atterrare, vi preghiamo di allacciare le cinture”

Ci siamo, finalmente Londra mi stava aspettando.

 

Avevo sempre sognato di poter fare l’ultimo anno di diploma in un college inglese e non potevo ancora crederci di esserci già da un mese.
Sembra un sogno.
“E’ mai possibile che tu tocchi la mia roba poi non la metti dove l’hai trovata?” iniziò la mia compagna di stanza.
Okey scherzavo prima, era un incubo.
E perché cazzo tu mi devi scartavetrare i coglioni che non ho?
“Cosa beatissima e santissima bega stai dicendo? Io non ho toccato un bel niente della tua ‘amata’ roba!”
stava cercando di farmi infuriare già di prima mattina? Beh, quella tro…ehm,ragazza ci stava riuscendo alla grande.
“Ah no? Allora dov’è il mio smalto rosa perlato?”
Se il buongiorno si vede dal mattino non voglio proprio immaginare che cosa mi aspetta.
“E perché ti devi mettere lo smalto adesso che tra poco abbiamo lezione?” domandai con un sopracciglio alzato ed a testa alta.
Non mi sarei fatta sottomettere da questa cavalla di Troia Sono-tutta-sillicone-niente-legno.

“Secondo te posso uscire senza smalto? Quello perlato con questa maglia ci sta da Dio!”
Ma chi è il tuo Dio eh stronzetta? Ken senza mutande?
Allora se ci tieni tanto a metterti lo smalto, cambia la maglia.”conclusi uscendo dalla stanza e sbattendo la porta.

Amber, la mia compagna di stanza nonché la troietta del college. Divertente vero?
NO, non c’è assolutamente niente di divertente.
Se ne stava tutto il giorno in giro per la scuola sculettando con dietro altre due troiette di turno (o forse si potevano chiamare anche loro “ragazze”?) che mi pare si chiamassero Danielle e Eleanor, e conquistando ragazzi, che cadevano subito ai loro piedi per poi portarseli a letto e lasciarli subito dopo.
Perché tutti i ragazzi hanno una pellicina delle unghie al posto del cervello, tutti.
Ah, ma niente pericolo, le avevo già etichettate come Puttanelle- svergognate-inutili-scrofe,  lo avevano scritto sulla fronte a caratteri cubitali che scorrevano colorati e luccicanti in quella specie di pezzo di tabellone per le pubblicità, intendo?
Insomma chi vuole intendere in-tenda, tutti gli altri in casa.
Pessima.
Barbie al confronto era una scopiazzatura. Il primo giorno mi ricordo che l’ho sprecato, ripeto, s-p-r-e-c-a-t-o a scrutarle con una smorfia disgustata e, Cristo, mi dovetti trattenere dallo sputare la mia saliva sulle loro facce mentre le osservavo cinguettare su quel letto fracassato dalle troppe scopat...ehm, scene hot.
Becks calmati, legati, sculacciati, sberlati, fai di tutto per trattenerti, ma non sprecare la tua saliva, è troppo pura per una faccia da culo come la loro.
Giuro che quelle extensions bionde gliele avrei strappate in un modo poco delicato, le avrei preso quei cappero di pantaloncini corti corti corti che non coprivano una beata minchia e le avrei strappato a morsi quella maglietta troppo scollata per poi buttare fuori il tutto da quella finestra che in quel momento sembrava la più intelligente, dopo me ovviamente, in quella stanza.
Se io ero la più intelligente nella stanza seguita dalla finestra cosa ci sarebbe stato dopo? Ah, di sicuro la pedana sotto al letto, lo spazzolino, la croce che reggeva i miei jeans nell’armadio, l’atbajour, il cuscino, lo stura-cessi e forse, ma ripeto: forse, ci sarebbero state loro tre.
Lei era totalmente il mio opposto, come potevo andarci d’amore ed accordo?

                
                                                                                                              
{Ashley Benson; Amber}


I corsi scolastici di quella mattina passarono velocemente quindi mi diressi di corsa verso la mensa scolastica per trovare posto, magari a sedere.
Una volta preso il cibo mi sedetti in un tavolo libero e cominciai a mangiare tranquillamente per poi finire il pasto in pochi minuti.
Dopo una mezz’oretta mi avviai in camera mia, che si trovava circa al terzo piano del college, con l’intenzione di studiare per il test che avrei avuto due giorni dopo.
Arrivai alla porta, mami accorsi di non avere la chiave così cominciai a bussare sentendo delle voci provenienti dall’interno.
Che poi: dove cazzarola impanata e poi fritta ho la testa, mh?

“Amber! Sono io, Becks! Aprimi!” chiamai continuando a bussare.
Arrivo, un attimo cazzo!”
Se non mi apri adesso la porta ti..ehm,ti…oh, fanculen.

Dopo pochi minuti la figura della finta bionda apparse dietro alla porta ricoperta solo dal lenzuolo del letto.
Ma che cazz?

Che cazzo stai facendo, ‘bionda’?” chiesi assumendo una faccia disgustata.
“Beh niente, ritorna più tardi se mai, io ora ho da fare e qui dentro non c’è posto per te! Ciao cocca!” rispose lei sbattendomi la porta in faccia.
Ma cocca tua sorella! Io ti spezzo in due le gambine depilate poi te le faccio ingoiare, te lo giuro.

Ispira, espira. Ispira, espira.
No, non posso iniziare a fare gesti inconcreti che poi sembro Sharpay di HSM e io non sono come lei, no.
“Troia.” sussurrai avviandomi alla porta principale per uscire a prendere una boccata d’aria e magari fare un giro, tanto sarebbe stata una cosa lunga con quella.

Mi diressi verso il centro fermandomi di tanto in tanto in alcuni negozi provandomi vestiti o accessori vari, ho sempre amato fare shopping, già, credo che sia un passatempo personale che varia da persona in persona, io riesco a non pensare più a niente se non che alle cose che semplicemente mi piacciono.
Guardai l’orologio: 7e40.
Perfetto, mi fermo un po’ a bere qualcosa e poi me ne ritorno al college prima che chiuda, ovvero alle otto. Yes.
Mi incamminai verso lo Starbucks che si trovava dopo aver attraversato un’enorme parco pieno di scoiattoli e di fiori vari. Mi sedetti su uno dei tanti tavolini esposti fuori dal bar ordinando un Frapuccino e un muffin alla cannella.
Gustai tranquillamente il mio ordine assaporando quel momento, ero praticamente isolata da tutto e tutti, senza pensieri o preoccupazioni, solo io e il mio Frapuccino.

Sentivo il vento che ormai mi accarezzava i capelli lasciandoli svolazzare liberi da parecchi minuti facendomi perdere la condizione del tempo.
Che ore saranno?
Estrassi il mio Blackbarry dalla tasca dei pantaloni notando l’orario: 19e55.
Porcospino in calore che si fa’ inchiappettare da un dugongo con un pene lungo settanta centimetri, non ce la farò mai, m-a-i.
Scattai in piedi velocemente lanciando letteralmente i soldi contati, si spera, sul tavolino e cominciando a correre verso il parco.
Il mio sguardo fù catturato per un attimo dalle numerose piccole barche a vela telecomandate che stavano navigando tranquille in un laghetto enorme, al centro del verde, quando qualcuno mi venne letteralmente addosso spingendomi, io sfortunatamente persi l’equilibrio e mi ritrovai involontariamente nel laghetto.
Perché proprio a me? Ma che cazzo ho fatto nella vita precedente? Ero un serial-kieller per caso? Oppure un ammasso di merda galleggiante che ha fatto scoppiare il mondo per la puzza che emanavo?
Minchione testa di cazzo! Non so’ nuotare!” sbottai in piedi al centro del laghetto completamente grondante, emettendo un odore assurdo.
Touchè!
Ma se stai toccando il fondo! Guardati, sei in piedi!”
disse lui continuando a ridere a quella scena.
No, ma aspetta un attimo, chi ti ha dato il permesso di ridere?
Alzai lo sguardo osservandolo meglio, o meglio, fulminandolo meglio era un ragazzo non troppo alto, circa come me, biondo tinto probabilmente, indossava dei jeans chiari con una felpa azzurra sopra da cui si poteva intravedere la maglietta bianca sotto.
Uau, mica male.
Cosa c’entra? Ora vieni qui giù e mi vieni a prendere!” a quell’affermazione si fermò di botto assumendo un’espressione seria.
Scherzi? Io li giù non ci vengo.” Ripose alzando le sopracciglia.
Ma per chi mi hai preso? Contro Becks non si vince mai.
Oh, e invece ti conviene muovere le chiappe!”
Mai.” disse deciso incrociando le braccia al petto.
Sei solo un ragazzo strafottente.
Allora sai cosa ti dico?- iniziai avvicinandomi a lui incrociando i suoi occhi blu – Vaffanculo.” conclusi cominciando a schizzarlo, bagnandolo dalla testa ai piedi.
Ops.
Nemmeno ci conosciamo e già mi rompi i coglioni!” disse prima di buttarsi e raggiungermi a nuoto.
Una volta vicino a me ritornò a galla e mi sorrise ironico “Ora contenta che sono venuto a prenderti?”
Certo, ma ora io ritorno su, con le mie gambe” risposi vittoriosa.
Quindi sapevi nuotare?” chiese divertito seguendomi a razzo.
Perspicace, bravo! Ti meriti un applauso: clap.
“Ho diciassette anni, secondo te non so nuotare?”
Beh, Zayn infondo ha paura dell’acquane uscì lui raggiungendomi sul prato.
Zatteri chi?
Eh? Chi?”
Niente, niente”
Bravo, zitto. Un altro applauso?
Ma anche no.
D’un tratto guardai l’orario; 20.05.
“Porca Tro…Amber!”

Eh?” mi guardò abbagliato, come se avesse visto un uomo che cambiava il pannolino ad un bambino, cosa che non capitava Mai.
Oh, ora scoppio, alla grande anche.
Il coprifuoco, cazzo! Quella puttana di Amber che per colpa sua sono fuori fino a domani mattina! Bene, lasciamola pure scopare tutta notte! Vediamo se domani sarà felice! Diamo aria al sesso! Minchia, minchia, minchia e ancora minchia!-

Calmati! Che succede?”

“Succede che sono appena caduta in un laghetto per colpa di un’idiota che non ha visto dove andava! Succede che ho una compagna di stanza che se verrebbe sostituita con la puttana migliore del mondo farebbe comunque più sesso! Ma porca vacca da latte! E poi sai che succede? Che sono nel college qui vicino a scuola a vivere per i prossimi mesi fino a quando non sarò finalmente maggiorenne e ora sono fuori! Sono fuori fino a domani mattina perché mi è partito quella merda di coprifuoco della minchia! Dove cazzo dormirò, mh? Bene Becks, stanotte proverai l’arte dell’essere un barbone. Yeah. Non sono mai stata cosi felice” conclusi sbuffando e sdraiandomi a pancia in su sull’erba fresca del prato, accanto a quel ragazzo di cui non sapevo nemmeno il nome.
Passarono alcuni minuti fino a quando il ragazzo biondo si girò verso di me tendendomi la mano per aiutare ad alzarmi.
Ma che cazz?
Gliela presi e scattai in piedi pulendomi il sedere con le mani ormai asciutte.
Gli sorrisi lievemente osservandolo mentre riportava la mano verso di me “Niall.”
Che stai cercando di fare?”
Che cosa vuoi che faccia eh Becks? Che ti faccia vedere quanto sono belle le sue mani? Ma ripigliati.
Mi presento. Ricominciamo tutto da capo, da qui.”
Rewind. Uuh come un nastro! Carina come cosa.
Okay.”

“Niall Horan, piacere”

“Becks Tyler, piacere mio.”

 ☯☯☯

Rawrr.

Questa volta non sono da sola a scrivere una fanfiction
Le menti sono le mie due cugine e io scrivo, modifico e aggiungo pezzi.
Non so davvero cosa dire come prime parole maa spero solo che vi piaccia.

Vi dico che tutto questo è nato tramite un sogno che poi abbiamo
sviluppato facendo un bagno nel mare, oh yeah fuck yeah.
Nei prossimi capitoli ci saranno i punti di vista di tutti i ragazzi e nuovi personaggi.
Le tre protagoniste della storia siamo noi, ciò che siamo dentro e chi vorremmo essere.
Spero davvero con tutto il cuore che vi piaccia e che
recensirete in tante, o tanti.

A questo punto non mi resta che dire recensite e leggetela fino
alla fine perché ci stiamo mettendo l’anima.

weed
hope

  
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