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Autore: wintershield_    01/09/2013    4 recensioni
Juliet è una normalissima studentessa universitaria, con un futuro brillante ad aspettarla. La sua vita viene però sconvolta dall'assassinio del suo fidanzato da parte di una demone di nome Lilith. Il desiderio di vendetta e di risposte la porterà ad entrare a far parte del mondo dell'occulto e dei cacciatori di esseri soprannaturali grazie allo zio. Sul suo cammino incontrerà due fratelli cacciatori: Sam e Dean Winchester, che le cambieranno la vita più di quanto si sarebbe mai aspettata.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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28.
 
 
Juliet si coprì la bocca con la mano, incredula. Certo le faceva piacere che Sam alla fine avesse capito che Ruby non era altro che un mostro, e doveva ammettere che non era riuscita a credere che si fosse veramente alleato con loro. Sam non l’avrebbe mai fatto, anche se quel Sam che aveva aggredito brutalmente suo fratello era stato reale.
Forse una piccola parte di lei lo aveva creduto e adesso si sentiva male, perché non si era fidata nemmeno di Sam.
Avrebbe potuto prendere Dean e scappare e invece era rimasto lì, a combattere per lei, rischiando la vita per salvare la sua.
Decisamente non si era sbagliata quando aveva deciso che i Winchester sarebbero stati i suoi eroi, anche se mai avrebbe pensato che lo sarebbero stati veramente.
“Davvero impressionante Sam.”, disse Lilith, “Speravi di colpirmi uccidendo lei? Speravi di ferirmi, di tirarmi un brutto colpo?”
“No, il mondo non gira intorno a te. Era una questione personale.”
“Già, beh allora mi capirai se ti dico che io ho una questione personale con lei. Vattene e prendi tuo fratello, la vostra puttanella è mia.”, disse la bionda e poi alzò una mano in direzione di Juliet.
La ragazza, perplessa, non capì quello che aveva intenzione di fare anche perché sul momento non sentì nulla. Quando però Lilith strinse il pugno sentì la gola stringersi improvvisamente.
Iniziò a non riuscire più a respirare, come se avesse un masso a opprimerle la gola. Le gambe le cedettero e la vista iniziò ad appannarsi.
“Mi scuserai Lilith ma io sono qui per riprenderla, la nostra puttanella, lei è solo nostra.”, intervenne Sam  poi alzò la Colt e sparò un colpo nella direzione di Lilith, mancandola. Riuscì però a distrarla, cosicché interrompesse di attaccare Juliet.
Il demone rise e poi si fiondò su Sam atterrandolo. “Mi spiace, ma devi fare meglio di così se vuoi sperare di sconfiggermi.”
“Però è strano Lilith, perché io non ho mai avuto problemi a sparare colpi estremamente precisi…”, disse Sam lasciando la frase in sospeso come se volesse che Lilith intuisse qualcosa.
“Che cosa vuoi dire?”, chiese lei infatti.
“Avanti, sei così intelligente.”
“Mi hai mancata apposta…”,
“Io ho risolto la mia questione personale, e adesso tocca a lei. Tu sei sua.”
La bionda realizzò quello che intendeva dire e si voltò immediatamente in tempo per vedere Juliet conficcarle il pugnale nello stomaco.
Emise un gemito strozzato e iniziò ad agonizzare lasciandosi andare sulle ginocchia.
“Proprio all’ultimo hai dimenticato di guardarti le spalle? Vedi Lilith, mi hai già portato via troppo, non puoi avere anche la mia vita.”, con queste parole la ragazza estrasse la lama insanguinata.
Con il fiato corto e gemiti di dolore Lilith cadde stesa sul pavimento agonizzante. Juliet si inginocchiò accanto a lei, si rigirò il pugnale tra le mani prima di impugnarlo con entrambe e con forza, decisione e fermezza conficcarlo nel petto del demone, in pieno cuore.
Anche la bionda emise delle scariche elettriche prima di chiudere per sempre gli occhi.


Juliet si rialzò in piedi con le ginocchia che le tremavano e la testa che le girava. Non poteva ancora credere a quello che era appena successo, a quello che aveva appena fatto. Lilith era morta, era tutto finito.
La prima cosa che fece fu quella di andare ad abbracciare forte Sam.
“Grazie, ti devo la vita.”
“Non sentirti in debito. È stato buona parte per merito tuo se ho smesso di bere il sangue di Ruby, tu me lo hai chiesto e io ho fatto di tutto per accontentarti. Anche se ieri sera ho dato il peggio di me con Dean…”
“Lascia perdere. Quello che è stato è stato e Dean non è arrabbiato con te. Dov’è?”
“Come dov’è? Io pensavo fosse con te.”
“No, Lilith lo ha costretto a lasciarmi sola con lei, è venuto a cercarti.”
“Io non l’ho visto.”
“O mio Dio, allora dov’è?”, domandò lei nel panico e iniziò a correre verso la porta.
Dopo pochi passi però la testa le girò troppo e fu sul punto di perdere i sensi. Sentiva anche un forte dolore nel punto in cui aveva sbattuto.
Sam corse a soccorrerla per sostenerla. “Sei ferita e debole, resta qui cerco io Dean.”
“No, non ci penso nemmeno.”
“Le tue condizioni potrebbero peggiorare.”
“Non mi importa, morirei per lui.”, disse con convinzione. Qualcosa dentro di lei le suggerì di raccogliere la Colt che era caduta di mano a Sam e poi iniziò di nuovo a correre.
Aprì il portone in legno e la scena che vide davanti a sé la paralizzò.
Dean era a terra privo di sensi che veniva ripetutamente colpito da…

“Daniel…?”, chiese incredula lei. “Che cosa stai facendo? Fermati!”
Lui si voltò a guardarla. La ragazza rabbrividì: non era il Daniel che ricordava, aveva la pelle del viso tesa e pallida, lo sguardo torbido e le labbra grigiastre.
“Ma tu che cosa sei?”, chiese sconvolta.
“Juliet, sono io, Daniel! Sono tornato.”
“No, non è possibile. Tu sei morto.”
“In questo periodo da cacciatrice non dovresti aver imparato che la morte è un limite superabile?”
Lei era una statua di marmo, completamente pietrificata.
“Possiamo avere un’altra possibilità, Juliet. Potremo stare di nuovo insieme come una volta, e niente e nessuno ci potrà più separare. Vieni via con me.”
Si sentì un gemito appena accennato: Dean si mosse lentamente fino ad afferrare con le poche forze che gli erano rimaste la gamba di Daniel, cercando di tirarlo giù.
“Ma non ti arrendi mai tu? Che cosa ci vuole per farti stare fermo?”, sbottò l’altro tirandogli l’ennesimo pugno. Dean chiuse gli occhi perdendo nuovamente i sensi. Juliet gridò come se lei stessa fosse stata colpita.
Recuperò le sue facoltà mentali e alzò la Colt fino a puntarla verso Daniel.
“Che cosa stai facendo?”, domandò lui allarmato.
“Mi dispiace Daniel. Ti ho amato davvero, ma ti ho detto addio tempo fa, ora sei il mio passato. Lui è il mio futuro e non ti permetterò di fargli ancora del male. Perdonami…”, con le lacrime ad appannarle la vista premette il grilletto.
 Il corpo di Daniel cadde a terra e lei si fiondò subito su Dean appoggiando la testa di lui sulle sue gambe.
“Dean! Dean apri gli occhi. Ti prego, non mi lasciare.”, cominciava a singhiozzare. “Hai detto che non volermi dirmi addio ricordi? Ti prego non puoi lasciarmi, non posso perderti. Dean…”, i singhiozzi erano diventati singulti. Sentì Sam chiamare l’ambulanza, prese la mano di Dean mentre ormai la sua mente non collegava più nulla, completamente annebbiata dalla paura di perdere un’altra volta la persona più importante della sua vita. Non lo avrebbe sopportato, questa volta non ce l’avrebbe fatta.
Baciò lievemente le sue nocche sporche di sangue e portò la sua mano fino alla guancia. La pelle era ancora calda e nel polso c’era battito, forse non era troppo tardi.
Il suo dolore alla testa aumentava e sentì che anche lei iniziava a perdere i sensi.
Nemmeno si accorse di essersi accasciata al suolo fino a quando non vide Sam correre verso di lei.
Allungò la mano fino a prendere quella di Dean che aveva lasciato andare e la strinse. Con la coda dell’occhio vide Castiel comparire nella stanza ed accorrere nella loro direzione.
Le sue palpebre non erano più in grado di rimanere aperte, ma prima di chiuderle riuscì a sussurrare in direzione dell’angelo: “Salvalo…”

*Angolo autrice*
Eccomi qua con l'ultimo capitolo della storia!
La prossima settimana pubblicherò l'epilogo con ringraziamenti, frasi commoventi e strappalacrime che di sicuro mi faranno piangere. Però la prossima volta farò anche un annuncio che spero vi piacerà ^.^

Beh ma che ne dite del finale?? E' morta abbastanza gente (per la seconda volta tra l'altro)? XD no seriamente critiche, complimenti, tutto quello che volete perché questa storia sembrava non avere mai una fine, almeno mentre la scrivevo, eppure eccoci qui.
T.T
Alla prossima
un bacio
Vale

 
  
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