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Autore: GWatcher    01/09/2013    10 recensioni
Il folle diario virtuale di un ragazzo alle prese con la propria coscienza, personificata come una Cacca Rosa Gigante. Puro trash per veri intenditori.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1x04 About Three
N.B. Se questo capitolo vi sembra inconcludente e troppo introduttivo, nonché decisamente poco per un’attesa durata un mese, beh… avete ragione, ma a me… fotte un cazzo! XOXO

Fatti mandare dalla Cacca,
a prendere il latte
perché lo sai,
tu lo sai,
Cacca e latte a tutti piaceeee!
Fatti mandare dalla Cacca,
a prendere il deodorante,
perché la puzza,
perché la puzza,
la puzza di merda è insoportabileeee!

Come celebrare il ritorno di questa storia se non cantando l’imperdibile tormentone dell’estate 2013? Fatti mandare dalla Cacca è stato senza dubbio il nuovo successo discografico che ha fatto impazzire tutti, vecchie megere e bambini puzzolenti, animali cuozzi e (ovviamente) le Cacche Rose Giganti.
Posso dire di aver ballato questa canzone per l’intera la vacanza che mi sono goduto, mentre voi aspettavate giorno e notte che io aggiornassi, ahah!
Volete sapere come si balla? In pratica dovete piegare le gambe e accovacciarvi in posizione fetale, come quando dovete cagare ma il bagno è occupato. A questo punto simulate anche la sottile striscia di dolore dipinta sul volto, dopodiché contorcetevi come dannati e il gioco è fatto! Bello, vero?
Se proprio volete saperlo, ho cantato questo motivo anche mentre andavo in bici per strada, facevo il bagno al mare e prendevo il sole in spiaggia.
L’ultimo giorno di villeggiatura abbiamo fatto pure un flash mob tutti assieme nella piazzetta e perfino il Sindaco è venuto a complimentarsi con noi!
Ora, finiti i preamboli, raccontata la mia fantasmagorica vacanza, un nuovo sprazzo delle  storyline più demenziali EVER.

“Mio Caccallah, oggi ho le mie cose: un dolore all’ano incredibile, ieri ho cagato come una posseduta dalle tre di notte fino alla mattina” disse Pasquale, in un’imprecisata giornata di settembre.
Mentre lei si avvinceva a parlare dei suoi dolori caccosi, la Nonna la osservava con uno sguardo minaccioso davvero terrificante. Vedevo perfettamente il Diavolo delle Cacche dipinto nelle sue orbite e, se solo avesse potuto, avrebbe bruciato quella puttana con gli occhi.
 “NonSono CazziVostri, cosa stai facendo?” mi chiese Serena van der Woodsen, sporgendo la testa dalla porta della cucina.
“Sto cagando!” risposi io, ovviamente, onorando per la diciassettesima volta il mio rito quotidiano.
Poi successe un fatto inaspettato: mamma uscì dalla stanza, lasciando sole Pasquale e Blair, e si avvicinò allo spioncino del bagno, che ormai era divenuto la mia seconda camera da letto. Mentre lei si assicurava che io facessi la cacca, udimmo uno strano rumore provenire dalla cucina. Non mi era ben chiaro se quello fosse un urlo o un gemito, piuttosto la strana combinazione di entrambi, fatto sta che fosse uno scenario raccapricciante.

**
Il campanello tuonò come una scorreggia pre-cagata di liberazione, suonò tanto forte al punto da svegliare la trentenne che dormiva. La donna aprì gli occhi e d’improvviso fu invasa da una puzza di merda insopportabile. Il primo pensiero che ebbe, fu riferito a me: forse quel ragazzino disturbato dal culo puzzolente è venuto a trovarmi anche a casa. Beh, se vuole scopare avrà un BIGNO-NO.
Carla, ovvero la mia insegnate di Storia, cioè Double Vagina, si alzò e si diresse in direzione dell’entrata. Aveva addosso solo un fine pigiama, sopra il quale vi era disegnata una sorridente Cacca Rosa neonata.
“E tu chi cazzo sei?”.
Non poteva credere ai suoi occhi.
 Un’Enorme Cacca Nera si trovava davanti a lei, con tanto di odore sgradevole.
(Lo so che tutto questo può sembrare assurdo, ma fidatevi, non è successo davvero. In fondo, in questo diario io dico solo verità mascherate da un mucchio di bugie.)
Carla provò un profondo imbarazzo, d’altronde non aveva mai ricevuto corteggiatori di colore nero e la casa non era nemmeno in ordine…
Che figura di… merda! Se solo fossi più ordinata lo farei entrare e magari…
“Perché non parli?” lo provocò lei con un sorrisetto, in un disperato tentativo di portarselo a letto, o meglio in bagno.
Le uniche parole che quella massa informe afroamericana disse, furono: “Sei tu la femmina dalla doppia vagina?”.
E, dopo aver ricevuto una risposta affermativa, niente più fu come prima.

**
La Cacca Rosa Gigante che mi faceva da Coscienza si risvegliò dal suo sonno nel Magico Ano e all’istante mi comparve davanti, provocandomi, tra l’altro, un dolore cane.
“AHHH!” sibilai io, riuscendo a scagazzare in una volta sola un’incredibile quantità di sostanza.
“Devi aiutarmi, il Diavolo delle Cacche è tornato!” esordì, impaziente come una Diarrea.
“Che cosa? Ma tu non eri la mia Coscienza? Che diavolo centra il diavolo?”
“Stronzo, non rivolgerti a me così oppure ti cago in bocca! Io non ti ho detto tutta la verità, ma l’ho fatto per il tuo bene”.
“Ma quale verità? Di cosa parli?”.
“Beh… io non so se posso fidarmi, non abbiamo ancora sancito il Sacro Patto della Cacchina Indifesa”.
“Mah… io non capisco”
“La verità è che… io sono un Angelo. Tutte le Cacche Rose Giganti sono angeli. Tu hai una Cacca Rosa Gigante che ti custodisce e protegge da ogni infima Cacca Nera”.

Scusate, ma devo fermarmi qui, mi stanno cascando le palle dalle assurdità.


Continua il 7 Settembre con un nuovo Caccoso Capitolo!

  
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