Time of dying – Three days
grace
On the ground I lay
Motionless in pain
I can see my life flashing before my eyes
Did I fall asleep?
Is this all a dream?
Wake me up, I'm living a nightmare
I will not die (I will not die)
I will survive
I will not die, I'll wait here for you
I feel alive, when you're beside me
I will not die, I'll wait here for you
In my time of dying
On this bed I lay
Losing everything
I can see my life passing me by
Was it all too much?
Or just not enough?
Wake me up, I'm living a nightmare
I will not die (I will not die)
I will survive
I will not die, I'll wait here for you
I feel alive, when you're beside me
I will not die, I'll wait here for you
In my time of dying
Tempo di morire
Me ne sto sdraiato a terra, fermo e in preda al dolore. Posso vedere la mia
vita che mi passa davanti agli occhi in un flash. Mi sono addormentato? È tutto
solo un sogno? Svegliami, sto vivendo un incubo. Non morirò, sopravviverò. Non morirò, ti aspetterò qui, mi sento vivo quando mi sei accanto. Non morirò, ti aspetterò qui,
nel momento della mia morte. Me ne sto sdraiato su questo letto, mentre perdo
tutto, posso vedere la mia vita che mi passa accanto. Era troppo? O non
abbastanza? Svegliami, sto vivendo un incubo. Non morirò, sopravviverò.
Non morirò, ti aspetterò qui, mi sento vivo quando mi
sei accanto. Non morirò, ti aspetterò qui, nel momento della mia morte.
TEMPO DI MORIRE
Mi alleno senza permettermi
il lusso di una sosta, non c’è tempo per riposare, poco importa
se le mie braccia pesano quintali, i miei occhi bruciano per il sudore che
lentamente mi scorre lungo la fronte.
Li sbatto energicamente e
stringo i denti, devo continuare…non posso smettere, anzi devo sconfiggere fino
all’ultimo robot all’interno del trainer.
Con fatica mi giro verso il
mio avversario, le mie gambe tremano ma con uno sforzo
energico riesco a ritrovare la fermezza.
Mi accorgo della sfera di
energia che il robot mi manda con qualche secondo di ritardo, mi butto a terra
cercando di schivarlo, per difesa gliene tiro una io di rimando.
Mi rialzo
anche se con fatica, muovo solo qualche passo, quando sento un rumore
anomalo, la luce va e viene… mi guardo in giro allarmato ma rimango con la
mente lucida.
Presumo di aver esagerato con
la forza… dovrei precipitarmi fuori, ma qualcosa mi blocca: il senso del
pericolo, al quale non mi tiro mai indietro.
Improvvisamente vedo le
pareti tremare violentemente, prima che vadano del tutto in frantumi a seguito
dell’esplosione.
Mi ritrovo sotterrato dalle
macerie, sono inerte in preda al dolore, ma mi riscuoto subito cominciando a
scostare i pezzi più grandi…non ho intenzione di morire sotterrato, il grande
principe dei sayan, non è degno di una morte simile.
Quando sento la voce della
donna che mi ospita, capisco che sono vicino dal riemergere, con energia tiro
fuori una mano, prima di riuscire a rialzarmi.
Incontro gli occhi allibiti
di quei due terrestri, la donna e quel babbeo di Iamko,
li guardo con sfida: sto bene.
Non faccio in tempo a dirlo
che mi ritrovo steso a terra, tra delle braccia morbide e stranamente
confortevoli, un profumo delizioso giunge alle mie narici.
Scruto gli occhi della
terrestre, sembra preoccupata, ma sono certo che è il dolore a suggerirmi una
tale impressione.
Cerco di dirle qualcosa, ma
la mia lingua è impastata e le parole mi muoiono sulle labbra…poi il buio.
***
Corro lungo un corridoio immerso nel buio,
sento che ho il fiatone ma non riesco a fermarmi,
continuo a correre.
All’improvviso vedo Karoth e quel misterioso ragazzo davanti i miei occhi: i
loro capelli sono una fiamma bionda, la loro energia mi sfiora la pelle perfino
a distanza.
Provo ad accelerare, ma
invano, loro sono sempre troppo lontani…irraggiungibili, troppo veloci per me.
All’improvviso mi compare
l’immagine di mio padre: severo, austero...rammento cosa mi diceva
quando ero un bambino; sarei dovuto diventare il più forte guerriero
dell’intera galassia, raggiungere lo stadio del leggendario super-sayan,
ed invece mi ritrovo sconfitto e superato in potenza, da un combattente di
livello inferiore.
Come un vile, sento le
lacrime scorrermi lungo le guance, mentre cado senza appigli ai quali
aggrapparmi.
Mi sono addormentato, è un
sogno? Devo svegliarmi, ma è inutile…sono prigioniero di quest’incubo, catene
invisibili mi trattengono, mi immobilizzano davanti gli attimi della mia vita,
che mi scorre accanto, in un flash… voglio - anzi devo
- svegliarmi: non morirò, non così, non qui…io vivrò.
***
All’improvviso spalanco gli
occhi, respiro dolorosamente, liberandomi della mascherina che mi consentiva di
respirare artificialmente.
Mi brucia il petto, ma è una
sensazione che dura solo un attimo: riesco a ricompormi e a impormi il mio
solito ritegno.
Mi guardo in giro, confuso,
quanto tempo sono rimasto privo di coscienza?
Ed a un tratto mi accorgo di
una figura femminile addormentata scomodamente su una sedia, il capo
abbandonato sulle braccia, poggiate sul tavolo.
Lei, ha
vegliato sul mio sonno, ma perché?!
Mi sembra giusto dire grazie
a chi mi ha lasciato un commento:
Bulma 0219: Grazie, sono contenta che ti sa piaciuta la mia
idea. Spero il seguito non ti deluda.
LaTerrestreCrazyForVegeta: Molto lieta del tuo apprezzamento.
Lorigeta: Ricevere una recensione da te è... mi lascia senza
parole perchè ti stimo molto come autrice, GRAZIE.
Swwtcicia: Ciao, grazie per le belle parole.
Sweetgirl91: Ciao, sono
contenta di essere riuscita a trasmettere ciò che provava Vegeta in quel
momento di schiavitù.
Lilac: Quando ho letto la tua recensione non credevo ai
miei occhi, ricevere una tua recensione è stato bellissimo...Ti volevo
ringraziare anche per il tuo suggerimento.
Nana987: Sei sempre così
carina!! Spero di non deluderti mai.
Bulma90: Grazie per le tue
belle parole che ogni volta mi fanno un immenso piacere, sciogliendo gli
interrogativi che mentalmente mi ponevo durante la stesura del capitolo.
Ancora vi ringrazio
infinitamente, sperando di "risentirvi" vi saluto
Maryana.