Ed era lì.
Tra le mie braccia. Quel piccolo, minuscolo esserino era tra le mie braccia tremanti.
I suoi grandi occhi verdi dal taglio orientale come quelli del padre mi guardavano curiosi. La sua manina caramellata cercava la mia e la sua bocca rossa era aperta in una smorfia divertita.
Lo tenevo stretto tra le mie braccia e con le lacrime che mi scendevano lungo la guancia gli lasciai un bacio sulla piccola fronte.
-Non ti lascerò mai, Hani! Mai!-