Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: eppy    02/09/2013    9 recensioni
Harry Styles le aveva rubato pure l'anima. E se qualcuno le avesse detto che da un giorno all'altro si sarebbe ritrovata a sorridere guardando le loro dita intrecciate durante una passeggiata, che sarebbe annegata più di centocinquanta volte al giorno in quegli occhi troppo belli per poter essere descritti, e che avrebbe sentito le gambe cedere per ogni suo rassicurante sorriso, lei non gli avrebbe creduto.
Magari avrebbe rivolto lo sguardo al cielo sperando con tutto il cuore che un giorno o l'altro sarebbe almeno riuscita a guardarlo negli occhi dal vivo, anche per un attimo, le sarebbe bastato.
Essere oggetto delle sue coccole e attenzioni, essere stretta da quelle braccia muscolose, essere vittima consenziente dei suoi dolci, rudi, intensi, romantici, travolgenti e inaspettati baci...sarebbe troppo bello per essere vero, eh?
E infatti, è soltanto una finzione...almeno secondo quanto enunciato da quel contratto tanto squallido, quanto irrinunciabile.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il bus acquistato per accompagnare i One Direction in tour, percorreva le superstrade della costa Californiana da almeno un paio d'ore, faceva molto caldo, ma i finestrini erano tutti chiusi a causa di un possibile attacco da parte delle fan, in fondo sulla fiancata dell'autobus il logo della boy band era stampato a lettere cubitali, ed era quasi impossibile che nessuno lo notasse per strada, e poi, erano stati i ragazzi stessi a far sapere a tutti (tramite twitter) che si stavano spostando verso la zona Sud della California. La loro meta era Los Angeles, avevano in programma ben tre concerti in quella città.
In uno dei diversi vani del mezzo, Niall era seduto, o meglio, stravaccato su un divano, ed era intento ad armeggiare con il cellulare, probabilmente aveva appena scaricato qualche nuova app che aveva il potere di farlo rimanere lì incollato per parecchio tempo; nel posto accanto al suo, Megan dormiva beatamente rannicchiata su stessa, imitata da Harry, che era impegnato nella stessa produttiva attività, sulla poltrona di fronte.
Perchè dormivano tutti e due? Semplice..avevano trascorso la notte a guardare il soffitto.
Dopo la meravigliosa giornata trascorsa al parco divertimenti, Harry aveva riaccompagnato Meg a casa, lui non si era fermato dato che anche quella sera si sarebbe tenuto un concerto, ed era già in spaventoso ritardo; la ragazza invece, era entrata in casa con un sorriso ebete dipinto sul viso che la diceva lunga sul suo stato d'animo, si era richiusa la porta alle spalle e si era concessa un sopiro con le mani ancora appoggiate alla serratura.
Zia Katy l'aveva raggiunta in meno di dieci secondi, l'aveva osservata per qualche istante mentre reggeva ancora in mano il suo giornale preferito, ed era giunta alle sue conclusioni da sola "sei stata baciata" le aveva detto, come se fosse stata la cosa più ovvia del mondo, Meg ci era rimasta di sasso, poi la donna le aveva sorriso riprendendo a leggere quel mensile mentre se ne tornava in salotto, e lei era riuscita scappare in camera sua, per raccontare a Emma tutto quello che era successo.
Poco prima di cena, aveva sentito suonare il campanello, ma visto che stava ancora chiacchierando con la sua migliore amica, non si era nemmeno disturbata per vedere chi era, quando la zia la richiamò, salutò Emma promettendo di richiamarla dopo, e tornò in salotto.
Di certo non si aspettava di trovare Tom Burbank e James Parker compostamente seduti sul divano e con in mano un assaggio del nocino di cui sua zia andava tanto fiera "oh ciao Megan!" la salutarono bevendone l'ultima goccia "se ti stai domandando come mai siamo qui, sappi che è stato Harry a fornirci l'indirizzo" spiegò subito Parker "ah..a proposito, oggi avete svolto un ottimo lavoro" aggiunse l'altro sorridendo, Meg si sentì a disagio..lavoro, come potevano ribatezzare 'lavoro' quella che era stata la miglior giornata della sua vita?!
Sorrise non poco imbarazzata "ne desiderate un altro goccio?" domandò la donna gentilmente, riferendosi al liquore "grazie signora, sarebbe fantastico" la lusingò Parker, Katy ritirò i bicchieri e sparì in cucina "senti, siamo qui per dirti che domani mattina i One Direction e tutto lo staff, partiranno per Los Angeles. E devi venire anche tu, abbiamo bisogno che tu segua Harry in giro per l'America" la ragazza sbarrò gli occhi "non meravigliarti così tanto...come faranno i paparazzi a scattarvi foto, come faranno i giornali a parlare del vostro amore, se stati lontani?" per quei due sembrava un fatto ovvio "per quanto tempo?" domandò Meg...intendiamoci l'idea non le dispiaceva affatto, anzi, tutto ciò che desiderava era trascorrere altro tempo con i ragazzi, e soprattutto con Harry, ma partire con loro...non era affatto sicura che sua zia glielo avrebbe permesso.
"soltanto cinque giorni" rispose Burbank con un sorriso "per me va bene,ma.."indicò con la testa la zia che proprio in quel momento stava rientrando in salotto con altri due bicchierini di pregiato liquore, come amava chiamarlo lei "accetterà per forza, è indispensabile per la riuscita della farsa" disse Parker un attimo prima che la donna potesse udire quelle parole. Convincere zia Katy non fu affatto un'impresa semplice, soprattutto perchè lei si sarebbe sentita responsabile se fosse accaduto qualcosa, e non si sarebbe mai perdonata se Meg ne fosse andata di mezzo, voleva un bene dell'anima alla nipote, era molto protettiva di carattere e soprattutto, sapeva che i genitori della ragazza si erano fidati ciecamente di lei, mandandola a trascorrere l'estate lì a San Francisco.
Alla fine cedette, ma non prima di aver raccomandato a Meg di parlarne con  i suoi genitori; quando i due maneger se ne andarono, erano le undici passate, zia Katy la riempì di raccomandazioni con la scusa di aiutarla a preparare la valigia, e quando ebbero finito Megan parlò di nuovo con Emma, le raccontò della grande novità e sclerò insieme all'amica fino a tarda notte. 
Quella giornata trascorsa insieme a Harry, le aveva dato l'ennesima conferma di esserne perdutamente innamorata, e ormai era più che decisa a seguire il cuore. Avrebbe sofferto in modo disumano quando tutto avrebbe avuto fine? Di sicuro, ma non intendeva assolutamente privarsi di quei momenti che le avrebbero dato la sensazione di poter abbracciare l'intero universo, soltanto perchè un ragazzo riccio dagli occhi ipnotizzanti e dal sorriso paralizzante, faceva finta di essere il suo fidanzato.
Quando smise di chiacchierare con Emma, si distese sul letto e finì per fissare il soffitto per un asso indeterminato di tempo, con lo sguardo sognante e la mente impegnata a riavvolgere il nastro e farle rivivere ogni minuto di quella giornata; oltre ai baci, agli abbracci e agli sguardi che si erano scambiati, ripensò alla chiacchierata sul prato, ricordò di aver detto al ragazzo di essere felice di trascorrere l'estate e San Francisco, e lui le aveva risposto con un 'ti piacerà anche Los Angeles' lei non aveva dato peso a quelle parole, ma ora tutto aveva un senso. Rinunciò a dormire, anche perchè era troppo eccitata all'idea di partire insieme ai ragazzi. Ancora una volta si sentiva la ragazza più fortunata sulla faccia della Terra, e poco ma sicuro, lo era sul serio.

Anche Harry non era riuscito a chiudere occhio quella notte, anche lui era rimasto a fissare il soffitto, anche lui aveva rivissuto gli istanti in cui le sue labbra avevano sfiorato quelle della ragazza, soprattutto quell'ultimo bacio in cui aveva perso il controllo ed era addirittura arrivato a spingerla contro la portiera della macchina, ma proprio per quel motivo, era arrivato a conclusioni diverse da quelle di Meg. Ciò che aveva deciso lui faceva a pugni con 'il seguire il cuore'.
Era partito da un punto fermo, dal fatto che quei baci, quegli abbracci, il tenerla per mano, ogni momento trascorso insieme a lei, invece che essergli totalmente indifferente come sarebbe dovuto essere, visto che stava recitando in uno spettacolino creato ad hoc da quelle due teste calde, gli trasmetteva qualcosa a cui non sapeva dare un nome, una sensazione di completezza che non gli era mai appartenuta prima di allora, e per quanto questa fosse indubbiamente bella e forte, era pericolosa, gli faceva paura.
Meg gli piaceva, e anche parecchio, ma non poteva nemmeno permettersi di pensare di poter perdere la testa per lei, legarsi a lei avrebbe significato rovinare la vita a tutti e due, semplicemente perchè lui non era pronto ad avere una relazione normale, figuriamoci se sarebbe stato capace di sostenerne una a distanza; e poi le loro vite erano troppo diverse, e una volta terminata quella meravigliosa messa in scena, non sapeva nemmeno se l'avrebbe più rivista, gli faceva male solo pensarlo, ma si rendeva perfettamente conto che sarebbe stato difficile riuscire a restare in contatto, prima di tutto perchè lei si sarebbe iscritta all'università e avrebbe continuato la sua vita, avrebbe trovato un ragazzo perchè era bella da togliergli il fiato, e i loro percorsi si sarebbero divisi per sempre.
Non doveva innamorarsi di Megan perchè nessuno dei due ne sarebbe uscito integro.
Forse qualcuno avrebbe fatto bene a ricordargli che in certi casi, quando c'è di mezzo il cuore, la forza di volontà, la determinazione, il coraggio, quelle qualità che di solito sono considerate da tutti vincenti, combattono dignitosamente fino alla fine, ma quello che la spunta è l'amore. Perchè quello vero è più forte di ogni altra cosa e vince, sempre. Ma in fondo Harry non poteva arrivare a queste conclusioni, certo, aveva avuto anche lui delle storie, ma non ce n'era una che lo avesse coinvolto totalmente, si poteva quasi dire che lui e l'amore fossero due estranei, si poteva quasi dire che glielo avesse presentato Meg e che i due non fossero ancora riusciti ad entrare in confidenza, e per come la vedeva lui, era meglio che le cose restassero così.
Doveva limitarsi alla farsa, coccolarla quando c'era Zack in giro, e non ventiquattr'ore al giorno... si rese conto se sarebbe stato di gran lunga più semplice se lei fosse stata una di quelle ragazze che si montano la testa, che sono delle oche parlanti di natura, che non hanno interessi a parte i vestiti, le scarpe, gli smalti, gli ombretti, e i ragazzi; in quel caso l'avrebbe odiata e basta, avrebbe contato i minuti, impaziente di mettere fine alla farsa ogni giorno, e invece tra un po' si ritrovava a contare i minuti che lo separavano dal rivederla, se si lasciava coinvolgere, sarebbe finita così, e non poteva permetterselo.
Lo attraeva da morire perchè lei era una ragazza comune, con una vita stereotipata, simile a quella di tutte le sue coetanee, era una fan presa in mezzo a milioni di ragazze che non si era vergognata di aver versato lacrime a un concerto, era una di quelle che passano inosservate, niente capelli biondi lisci come la seta o onde perfette, nessuna traccia di occhi azzurri come il mare o verdi come lo smeraldo, shorts di jeans, canottiera colorata e converse costituivano il suo outfit preferito, sembrava non essere particolarmente abituata a truccarsi, mangiava con gusto fregandose di mantenere la linea, o almeno così sembrava, visto che il suo fisico non era niente male.. ma non era nemmeno una bomba sexy, e Harry era pronto a scommettere che sui tacchi a spillo sarebbe durata meno di dieci minuti. Erano gli occhi castani e lo sguardo intenso, era il suo sorriso dolce, la sua spontaneità, le sue risate, il suo essere così perfettamente uguale e diversa da tutte le altre, era il rossore sul suo viso ogni volta che la abbracciava, era il calore della sua mano ogni volta che la stringeva, era il suo essere così semplice, a renderla terribilmente bella agli occhi del ragazzo di cui era irrimediabilmente innamorata. Lui però aveva deciso di esserle amico, e basta.

Si sentì scuotere dolcemente e mugugnò qualcosa che non capì nemmeno lei, e che fece sorridere chi stava provando a svegliarla "dai Meg, siamo quasi arrivati" non appena sentì quella voce aprì lentamente gli occhi e fu più che felice di specchiarsi in quello sguardo, nel suo sguardo, prima ancora di rendersi conto di dove si trovasse; Harry le sorrise mentre lei si stropicciava gli occhi incurante di avere i capelli arruffati "tieni, ti ho portato un caffè" aggiunse il ragazzo porgendoglielo e tornando a sedersi sulla poltrona di fronte "grazie" disse lei assaporandone un sorso e facendo il possibile per mascherare l'espressione di disgusto che le si era dipinta in faccia "non ti piace?" le domandò lui trattenendo a stento una risata, era davvero buffa, ma anche tenera "fa schifo" ammise la ragazza provando a prenderne un altro sorso, Harry rise, e come al solito, il cuore le andò in fiamme "lo so! Ma è davvero utile..dopo aver bevuto una cosa del genere, fai sul serio fatica a riaddormentarti come se niente fosse" spiegò divertito "beh, se è così che funziona" rispose lei avvicinando di nuovo la tazza alla bocca e buttando giù quel liquido che proprio non era degno di essere chiamato caffè, fece una smorfia che la diceva tutta "lo dovevi provare prima o poi" si giustificò Harry contento che lei fosse stata al gioco "ti autorizzo a svegliarmi con degli schiaffi la prossima volta, piuttosto che con questa schifezza" nel momento esatto in cui pronuciò quella frase il suo cuore le propose un'alternativa migliore che di sicuro non avrebbe detto al alta voce...essere svegliata con un suo bacio, non riusciva a immaginare niente di più bello. La risata di Harry la ricondusse con i piedi per terra, per modo di dire, perchè quando il ragazzo portò la testa indietro non smettendo di ridere, Meg lo guardò come se lui fosse il suo pass personale per il paradiso.
" Ma buongiorno!" in quel momento entrò Niall, li salutò con un caloroso sorriso, Meg ricambiò mentre lui si accingeva a recuperare la propria valigia, un attimo dopo arrivò anche Louis "dormito bene? tutti e due?" domandò divertito avvicinandosi alla ragazza con tanto di braccia spalancate, lei capì al volo, e lo abbracciò amichevolmente come ormai era abitutata a fare ogni volta che lo vedeva "benissimo!" esclamò Harry rispondendo alla domanda dell'amico "le ho anche portato il nostro buon caffè" aggiunse strizzando l'occhio a Meg e facendo ridere sia Niall che Louis "delizioso, vero?" domandò Zayn ironicamente, entrando a sua volta seguito da Liam, lei annuì divertita "il migliore del mondo" rispose sistemandosi i capelli in una coda laterale "siamo arrivati, ma abbiamo un problema" esordì Liam attirando l'attenzione di tutti "siamo circondati" lo spalleggiò Zayn, tutti non riuscirono a nascondere un sorriso sotto i baffi; un attimo dopo l'autobus si fermò, Harry la prese per mano all'improvviso mettendosi uno zaino in spalla "non ti preoccupare, noi andremo dritti nella hall" le disse, nello stesso istante il cui le portiere si aprivano e prima Louis, poi Niall, e di seguito Zayn e Liam sparivano tra la folla.
I ragazzi furono accolti al loro arrivo a Los Angeles da migliaia di fan...di solito riuscivano a mantenere segreto il luogo preciso dove avrebbero alloggiato, ma quella volta qualcosa non aveva funzionato considerato il numero di persone accorse lì soltanto per vederli scendere dal bus. Liam, Niall, Zayn e Louis fecero di tutto per stringere la mano, firmare autografi e scattare foto con quante più fan possibili, le ragazze urlavano per l'emozione di averli di fronte e trattennero lì i ragazzi per parecchio tempo. Harry passò velocemente tra la folla limitandosi a sorridere e a sfiorare le mani della gente, le fan urlavano il suo nome, ma lui teneva la mano saldamente intrecciata a quella di Meg ed era determinato a raggiungere l'entrata dell'hotel senza che la ragazza si sentisse soffocata "ma è lei! c'è anche la ragazza di Harry!" "si è li!" "eccola" urlò qualcuno mentre loro due passavano. Già la riconoscevano, aiuto.
Qualche minuto dopo il ragazzo riuscì ad avere le chiavi della camera di Meg, l'accompagnò chiedendole se fosse tutto a posto, lei sorrise dicendo che in un modo o nell'altro ci avrebbe fatto l'abitudine, intanto raggiungero la stanza, era al secondo piano di un lussuoso albergo di Los Angeles, vi entrarono e posarono a terra le valigie; Meg restò a bocca aperta quando si rese conto che si trattava di una suite con un due vani. Nel primo, più spazioso, c'era un divano ad angolo, poteva essere un cinque o sei posti, con un tavolino basso di fronte, e tanto di tv a schermo piatto incollata alla parete; più in là vi era anche un tavolo con delle sedie e sul lato destro una finestra con balcone che si affacciava sulla strada; nell'altro vano vi era  un letto a una piazza e mezza, comodino, armadio e ovviamente il bagno.
La ragazza si affacciò al balcone seguita da Harry "sono meravigliose! Se ne avessi avuto la possibilità lo avrei fatto anche io" aggiunse riferendosi alle migliaia di ragazze sotto i loro occhi, si voltò verso Harry e notò che aveva gli occhi lucidi, le fece una tenerezza assurda e in quel momento sentì di amarlo ancora di più, perchè nonostante la fama, il successo, sia lui che il resto dei ragazzi riuscivano ancora a emozionarsi, a restare senza fiato di fronte all'affetto delle fan "è incredibile! ma quante ne sono!?" esclamò lui, in quel momento le ragazze si accorsero della sua presenza e ricominciarono a gridare il suo nome, lui sorrise a più non posso e poi cominciò a mandare baci con la mano in tutte le direzioni, Meg fece per tornarsene dentro, ma lui la bloccò "resta qui" le disse tornando a stringerle la mano, e a mandare baci con l'altra. 
La ragazza fece non poca fatica per individuare Niall, Louis, Zayn e Liam, tutti e quattro erano letteralmente circondati e continuavano a trattenersi con le fan, nonostante sapessero bene che i due manager li stessero osservando dalle loro camere e gli avrebbero fatto una ramanzina a cena, ma a loro non importava, non si dimenticavano nemmeno per un secondo che senza quel supporto, non sarebbero stati nulla, e firmare autografi, fare foto e stringere mani, era il minimo che potessero fare per ripagarle del loro affetto incondizionato.
Spostò più volte di seguito lo sguardo da Harry alla folla, lui sorrideva con gli occhi lucidi urlando qualcosa di tanto in tanto, non lasciandole mai la mano, e scatenando insieme ai ragazzi una gara al battito cardiaco più elevato a cui partecipavano sia le fan di sotto, che quella al suo fianco "Harry" lo chiamò, il ragazzo si voltò "manchi soltanto tu.. non vedi che ti vogliono? vai da loro" gli disse semplicemente, era sincera, non gli sembrava affatto giusto che Niall, Liam, Zayn e Louis fossero giù insieme alle ragazze e lui fosse lì con lei; il ragazzo la guardò per un attimo, poi le lasciò un bacio sulla guancia prima di precipitarsi giù. Meg lo seguì con lo sguardo, dovette tapparsi le orecchie per le urla di gioia che udì quando le fan si resero conto che lui aveva raggiunto i ragazzi, qualcuna di loro, guardò verso l'alto e rivolse addirittura un mezzo sorriso alla ragazza che assisteva a quel meraviglioso incontro dal balcone della sua camera, emozionata quasi quanto il resto delle fan sotto i suoi occhi.
Era davvero uno spettacolo meraviglioso, tornò dentro a prendere la macchina fotografica, e scattò una foto. I One Direction mescolati a migliaia di fan, intenti ad accontentarle in tutti i modi possibili, decine e decine di cartelloni e striscioni tenuti in alto; fece uno zoom sulle ragazze e notò i nickname di twitter scritti sul braccio, sorrise pensando che fino a una settimana prima, lei stessa si sarebbe sentita immensamente felice di essere in mezzo a loro, adesso aveva addirittura la possibilità di trascorrere la maggior parte del tempo insieme ai ragazzi, provò un tuffo al cuore soltanto al pensiero di poterli considerare quasi degli amici, sul serio, non come aveva sempre fatto da casa; annullò lo zoom, guardò di nuovo la foto e sorrise ancora tornandosene dentro, sarebbe sempre rimasta prima di tutto una fan, esattamente come tutte le ragazze che erano lì sotto, come tutte quelle che avevano assistito a un concerto, come tutte quelle che li avevano incontrati, e come tutte quelle che si servivano di twitter come unico mezzo per stargli accanto. Lei era una di loro, e lo sarebbe rimasta per sempre.
Teneva ancora la macchina fotografica in mano, ingrandì l'immagine su alcuni punti particolari e notò che tutti e cinque i ragazzi sorridevano con gli occhi lucidi, pur non avendo a dispozione nemmeno lo spazio per muovere un braccio..fu semplicemente l'immagine più bella che avesse mai visto.
Le fan li adoravano e i ragazzi le amavano dal profondo del cuore..e se gli fosse stato chiesto di esprimere in numeri la gratidutine e l'affetto che nutrivano verso la gente, loro non avrebbero saputo rispondere, perchè quel numero sarebbe andato oltre ogni cifra che la mente umana riesce a contare.     




Ciaaaaaaaaao :))
Ecco il nuovo capitolo...sinceramente non mi convince del tutto, non so perchè, forse me l'ero immaginato diverso.
Comunque come sempre i giudici siete soltanto voi, quindi, non esitate a farmi sapere cosa ne pensate! :)
Spero davvero di non avervi deluso :D
Il prossimo arriverà presto, promesso! :))
Ora vado, grazie di tutto, vi adoro, un bacione, a prestoooooooo ♥♥
   
 
 


 
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: eppy