02/09/2013
1 recensioniLa mia benedizione
Afferro velocemente il guinzaglio blu cobalto, lo aggancio al collare di Scheggia ed esco di casa dirigendomi al parco.Il sole è già alto nel cielo e l’arietta caratteristica di Louisville mi spettina i capelli ad ogni passo che faccio.
Passando per Main Street, mi soffermo davanti ad una vetrina dove sono esposte un paio di Jeffrey Campell di pelle nera con il tronchetto di legno, quanto amo quelle scarpe, ma di certo con il lavoro ch faccio non me le potrò mai permettere.
Ad un tratto il guinzaglio mi scivola di mano e Scheggia inizia a correre lungo il marciapiede scomparendo all’angolo.
Inizio a correre sperando di raggiungerlo, quando vedo la mia palla di pelo in braccio ad un ragazzo moro, con un berretto grigio in testa in tuta da ginnastica, stava correndo evidentemente.
Mi affretto a raggiungerlo.
Affannata esclamo “Scheggia!”. Il ragazzo di gira e solo allora incontro due occhi color cioccolato ed un sorriso perfetto.
“È tuo questo piccolino?” domanda accarezzando la testa del mio cane. A quanto pare a Scheggia piace questo ragazzo, gli fa tante feste e non piace solo a lui… insomma è davvero bellissimo. Quella maglia nera attillata mette in risalto i suoi pettorali e.. oh insomma, con James ho chiuso da un pezzo, potrò almeno rifarmi gli occhi?! Almeno per dieci minuti!
“Sei la mia benedizione, giuro! Mi sono distratta un attimo e il guinzaglio mi è scivolato di mano” rispondo imbarazzata grattandomi la testa.
“Tranquilla, adoro i cani, soprattutto se le loro padrone sono molto belle” dice facendomi l’occhiolino. Bella io? Troppo movimento da alla testa ragazzo!
Sorrisi imbarazzata. Appoggia il cane per terra, mentre mi tende il guinzaglio “Comunque piacere, sono Zayn” dice porgendomi la mano. L’afferrò ed un brivido mi percorre la schiena “Carola” sorrido. Ci guardiamo per minuti ed io inizio a sentirmi in imbarazzo.
“Senti.. come posso ripagarti per avermi riportato Scheggia?” chiedo sorridendo.
“Ripagarmi? Non devi” risponde senza smettere di sorridere.
“Ma voglio” mi affretto a rispondere, forse con troppa veemenza perché Zayn si lascia scappare un leggero risolino che mi fa arrossire immediatamente.
“Allora esci con me” risponde estraendo un IPhone dalla tasca, porgendomelo per farmi scrivere il mio numero. Accetto e scrivo il numero. Ci salutiamo dandoci appuntamento alla sera stessa.
Abbiamo appena varcato la soglia di un locale non troppo affollato, dove abbiamo preso posto e abbiamo trascorso una serata tranquilla. Abbiamo riso, bevuto e chiacchierato come due vecchi amici. Verso mezzanotte mi accompagna a casa.
Sono minuti che siamo sulla porta a guardarci, lasciando ogni tanto qualche sorriso.
“Sarà meglio andare ora” dice avvicinandosi. Annuisco mentre lui si china su di me lasciandomi un bacio sulla fronte. Poi mi sorride e torna verso la macchina, sgommando fino alla fine della strada, poi entro in casa.
Devo dire di essere un po’ delusa da ciò, insomma mi ha baciato la fronte come se fosse mio padre. Non siamo due ragazzini, poteva benissimo baciarmi le labbra, ma evidentemente non sono dei suoi standard quindi ha preferito non illudermi. Un po’ triste mi corico nel letto, addormentandomi immediatamente.
L’insistenza del campanello mi fece svegliare di colpo, facendomi precipitare alla porta ancora in pigiama mentre cerco di aprire gli occhi del tutto. Apro la porta trovandomi davanti uno Zayn tutto trafelato imbambolato a guardarmi.
“Zayn! Cosa ci fai qu…” non faccio in tempo a finire la frase che il moro mi afferra il viso e preme le sue carnose labbra sulle mie, coinvolgendomi in un passionale bacio che accetto ben volentieri.
Quando ci allontaniamo lentamente, le nostre labbra si aprono in un sorriso.
“Sono qui perché ieri sera mi ero dimenticato questo” spiega accarezzandomi il viso. Sorrido.
“Scusa, non ho ben capito cosa hai dimenticato” dico facendo l’ingenua. Il suo sorriso si allarga ancora di più. “Rimedio subito” risponde incollando ancora una volta le nostre labbra, mentre dall’altra stanza si sente abbaiare. Ridacchiamo uno sulla labbra dell’altra pensando che se non fosse stato per quella palla di pelo, adesso noi due non staremmo qui a baciarci come se non ci fosse un domani.
Forse aver incontrato Zayn è stata davvero una benedizione. La mia benedizione.
Eyes on me!
Crediti per il banner: @hjsdjmples
Grazie per aver letto questa OS lasciate una piccola recensione per farmi avere il vostro parere?
Alla prossima, baci
-Alessandra.