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Autore: Rousemary_    02/09/2013    1 recensioni
“Ragazzo, non credo che ce la farà. Se non si risveglierà saremo costretti a staccare la spina.” mi dice il dottore con tono preoccupato.
“Okay” gli rispondo restando con lo sguardo fisso sul letto in cui giace l'amore della mia vita.
Percepisco il suono di passi in lontananza segno che l'uomo se ne è andato.
Continuo a stare con lo sguardo fisso sul letto. Ripensando al giorno in cui l'ho incontrata.
Ripensando alle sensazioni che ho provato incontrando il suo sguardo.
Piano piano i miei ricordi prendono il sopravvento facendomi rivivere quell'indimenticabile giorno.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ragazzo, non credo che ce la farà. Se non si risveglierà saremo costretti a staccare la spina.” mi dice il dottore con tono preoccupato.
Okay” gli rispondo restando con lo sguardo fisso sul letto in cui giace l'amore della mia vita.
Percepisco il suono di passi in lontananza segno che l'uomo se ne è andato. Continuo a stare con lo sguardo fisso sul letto. Ripensando al giorno in cui l'ho incontrata.Ripensando alle sensazioni che ho provato incontrando il suo sguardo.
Piano piano i miei ricordi prendono il sopravvento facendomi rivivere quell'indimenticabile giorno.

 

 

Ogni giorno sempre la stessa storia; dovevo subirmi le urla del mio insopportabile capo. Solo per un ritardo, doveva fare l'isterico.
Sbuffai dirigendomi verso il bancone; dovevo lasciare questo lavoro prima o poi. Ma mi servivano soldi per pagare il mio appartamento.
Il bar incominciava a riempirsi di gente, prendevo ordini su ordini. Mi stava per andare in palla il cervello,finchè una ragazza mi si parò davanti dicendo:
“Un cappuccino, perfavore” gli feci quello che voleva, continuando a squadrare il suo viso. Ma lei se ne accorse e disse.
“Che c'è?” arrossì e gli risposi:
“Niente” la sconusciuta ritornò a sorseggiare il cappuccino,quando ebbe finito pagò il tutto e se ne andò.
Da quel giorno la incontrai tutte le mattine. Mi ricordo che prendeva sempre la stessa cosa: Un cappuccino.
Una mattina come tutte le altre venne a fare colazione. Si sidette al solito posto.
Stava per ordinare, ma io la precedetti.
“Il solito?” lei annuì. Mentre stavo preparando un cappuccino lei disse: “Vengo sempre qui, e ancora non so il tuo nome. Buffo vero?” Mi voltai per mettere la tazzina sul bancone, e poi dissi;
“Mi chiamo Liam, tu?”
“Katherine” Quando seppi il suo nome, il mio cuore perse un battito. “Bene, un giorno di questi potremmo uscire” continuò Katherine. Accettai subito, e stabilimmo il posto e l'ora.

 

 

Amore, ti ricordi il nostro prima appuntamento?E' stato il giorno più bello della mia vita” dico a Katherine, ormai stesa sul letto dell'ospedale. Altri ricordi affiorano nella mia mente.

 

 

Quella sera ero molto emozionato, non vedevo l'ora di incontrarla. Raggiunsi il luogo dell'appuntamento, e poi la vidi.
Bella come non mai. Indossava un abito nero, con un fiocco rosa carne alla vita.
L'abito le arrivava fino a metà coscia. Era bellissima.
“Hey, Liam” mi salutò sorridente, amavo il suo sorriso.
“Kat” gli risposi chiamandola con il suo soprannome. Non credevo che una persona fosse così bella, eppure era così.
Quella ragazza mi attraeva; non solo fisicamente, ma caratterialmente.
“Andiamo?” mi domandò, annuii ed entrammo dentro il ristorante.
Il ristorante era molto bello ed elegante.
Ci sedemmo al nostro tavolo, incominciammo e parlare, mentre aspettavamo i nostri piatti. Ci conoscemmo meglio, ad un tratto gli chiesi.
“Kat, di che hai paura?” lei mi guardò e poi disse: “Prometti di non ridere?” annuii.
“Ho paura dei ragni.” mentre lo diceva assunse una faccia terrorizzata, e io a quel punto non potevo non ridere.
“Ti avevo detto di non ridere!” mise il broncio.
“Non ridevo della tua fobia, ma dalla faccia che hai fatto” sorrise.
Quando arrivarono i nostri piatti incominciammo a mangiare. Alla fine della serata uscimmo dal ristorante, Katherine mi donò il suo sorriso più bello e poi disse:
“Grazie della serata Liam” gli sorrisi.
“Non ringraziarmi, era dovere portare fuori a cena una bella ragazza come te” Katherine arrossì e abbassò lo sguardo.
Mi avvicinai, e con le dita le alzai il volto. Avevo l'istinto di baciarla, ma temevo di una sua reazione negativa.
Katherine mi guardò negli occhi e poi mi baciò. All'inizio era rigido ma poi le emozioni che provavo in quel momento mi fecero sciogliere. Ci staccammo per riprendere fiato.
“Ehm, forse è meglio andare” sorrisi, era rossa come un peperone.
La feci salire dentro la mia macchina e la accompagnai a casa.
Mentre stava per scendere, la presi per un polso e la riportai dentro, dicendole:
“Buonanotte principessa” gli diedi un bacio a stampo.

 

 

Amore, ti ricordi la nostra prima volta?” continuai a raccontare immergendomi nei miei ricordi.

 

 

“Sei sicura? Se non sei pronta me lo puoi dire” dissi con il fiato corto.
Lei annuii e cominciò a baciarmi.
Quella notte la feci mia, è stata la notte più bella della mia vita.

 

 

Mi ricordo che volevi andare in america, a New York”

 

 

“Sai, Liam. Il mio sogno è andare a New York” disse Kat.
“Beh, allora ci andremo insieme” sorrisi.

 

 

Ma accadde tutto troppo in fretta,il litigio. L'incidente.”

 

 

“Cazzo, Liam! E questo messaggio? Di chi è?!” domandò lei furiosa. 
Io ero confuso, ero certo che quel messaggio non l'avessi mandato io.
“Amore, non è come pensi. Quel messaggio non l'ho mandato io!” esclamai sperando che lei mi credesse. Ma non fu così.
“Si certo, questo messaggio si è mandato da solo!! Ma racconta meno cazzate!” Urlò lei furiosa.
“Amore, dico la verità. Non l'ho mandato io quel messaggio!”
“Non chiamarmi amore! C'è scritto chiaro e tondo che mi tradisci. Basta io me ne vado!” Provai ad avvicinarmi, ma si allontanò.
Corse fuori di casa, voleva andarsene. Attraversò la strada, ma era buio pesto e non vide la macchina che venne verso di lei.
La colpì in pieno. Corsì più che potevo verso di lei.
Ero terrorizzato, incomincia a piangere a dirotto, non volevo perderla. L'amavo, l'amavo troppo per perderla.
Chiamai l'ambulanza e dopo 10 minuti fu lì. La portarono all'ospedale, da quando mi avevano detto, era in coma.
Il mondo mi cadde addosso, non potevo crederci.

 

 

Un suono sordo e prolungato mi distrae dai miei ricordi. Mi volto, sgrano gli occhi. Mi alzo di scatto e corro a chiamare le infermiere.
Prego che non muoia, non lo sopporterei. I dottori e le infermiere incominciano a rianimarla, ma niente, quello stupido suono prolungato non vuole sparire.
I dottori si voltano verso di me, mi fanno le condoglianze. Le mie gambe cendono, non sopportano il peso del mio corpo. Mi accascio a terra piangendo.
Tutte le persone se ne vanno, lasciandomi da solo con Katherine. Mi alzo, e mi avvicino.
La guardo, è come se dormisse.
Esco dal'ospedale, una volta uscito urlo al cielo non curandomi della pioggia e delle persone.
Katherine, amore mio. Ti amerò sempre, e un giorno ti raggiungerò. Te lo prometto.”

 



HEY!
Ed eccomi qui! 
:D finalmente ho finito questa OS. Era da tempo che la volevo iniziare ma non avevo l'ispirazione giusta :/
Ma poi BUUM un giorno mi sono messa al pc e ho iniziato a scrivere ^_^ 
bene, spero che vi piaccia.
:) bene io vado (: 
ciao! :D

  
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