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Autore: moonxlights    02/09/2013    11 recensioni
“Non so quanto tempo avremo per stare insieme, ma voglio cominciare con per sempre”.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Non so quanto tempo avremo per stare insieme, ma voglio cominciare con per sempre”.
“Mettetevi comodi, sono quasi tremila parole e più di dodici pagine di word”


Nella mente di Hanna i pensieri corrono veloci, mentre, seduta su una scomoda panchina, aspetta che qualcuno le dia qualche notizia. Vi chiederete cosa aspetta. Aspetta che qualcuno esca da quella sala e gli dica che il suo ragazzo Liam sta bene, che i suoi reni stanno bene. L’attesa sembra non terminare più, almeno non per Hanna. E’ seduta su quella panchina da cosi tanto tempo che le si sono intorpidite le gambe. Ma è tutto falso, tutto dovuto al nervosismo, alla tensione, alla paura di perderlo. Ancora più agitata, si alza in piedi, iniziando a camminare nervosamente per tutto il corridoio. Le gambe le tremano, quasi incapaci di reggere il peso del suo corpo minuto; le mani sembrano non rispondere più al suo controllo, si torturano a vicenda. Hanna conosce Liam da quando sono nati, sa cosa ha dovuto passare con i bulli, sa che è nato praticamente morto, ma che ha avuto il coraggio di guardare in faccia la vita, di non arrendersi e di lottare fino alla fine. Ed eccola arrivata la fine: l’ultima visita, quella che avrebbe rivelato la verità sulle condizioni dei reni di Liam. Oramai la ragazza si era lasciata trasportare dalle emozioni e, in preda ad un attacco di panico, non notò nemmeno che il medico era uscito dalla sala.
“Signorina si calmi, devo parlarle” disse l’uomo, con un tono di voce molto calmo.
Ma Hanna si era preparata al peggio, non aveva fatto caso a come parlava l’uomo. 
La giovane annuì lentamente, tornando a sedersi.
E mentre faceva ciò nella sua mente si fecero vivi tutti i ricordi, tutte le emozioni, tutte le cose belle che aveva passato con Liam. Ma arrivarono anche i brutti ricordi, di quando veniva preso in giro a scuola, di tutto quello che aveva affrontato fino a quel momento. Sperava solo che almeno una parte di tutta quella sofferenza sparisse, portando lontano i ricordi dolorosi.
“Dai risultati delle ultime analisi effettuate risulta che entrambi i reni del signor Liam funzionano correttamente” spiegò il medico, lasciandosi sfuggire un sorriso.
“C-come scusi?” chiese la giovane, non  molto sicura dia aver sentito bene. 
L’uomo la guardò per qualche secondo, prima di posarle una mano sulla spalla, ripetendole le parole dette poco prima.
“Entrambi i reni del signor Liam stanno bene.”
Ad Hanna non parve vero: dopo anni anche il rene malato di Liam funzionava perfettamente. Un sorriso si allargò sulle sue labbra, mostrando tutti i denti della ragazza.
“Tra poco potrà vederlo, si sta vestendo” disse infine lui, alzandosi e sparendo dietro un’altra porta.
Anche Hanna si alzò, andandosi a mettere vicino alla porta, aspettando che il suo ragazzo uscisse.
Questa volta non erano solo le gambe a tremare, stavolta si erano aggiunte anche le mani. Il labbro inferiore le tremava ed era ormai sul punto di scoppiare a piangere per la troppa felicità. Si appoggiò contro il muro, coprendosi il viso con le mani, cercando di non piangere. Qualche attimo dopo un rumore le fece sollevare velocemente la testa, che subito si girò in direzione della porta.
“Eccoti qui, scusa se ti ho fatta aspettare” si scusò il ragazzo, guardandola con sguardo dolce. 
E fu in quel momento che le lacrime ruppero tutte le barriere, uscendo sempre più numerose dagli occhi di Hanna. Liam la guardò preoccupato, non capendo cosa le succedesse.
“Hanna sto bene, tutti e due i miei reni funzionano, calmati” disse lui, mettendole le mani sulle guancie per asciugare ogni singola goccia salata.
Lei lo guardò negli occhi, annuendo.
“Lo so, è solo che sono troppo felice che tu stia bene” rispose lei in un sussurro.
Lui la attirò a se, baciandole successivamente la nuca, mentre la cullava dolcemente tra le sue braccia. Rimasero cosi per un tempo indeterminato, fino a quando il pianto di Hanna si calmò.
“Ora andiamo?” chiese lui, staccandosi un po’ da lei.
Hanna annui, asciugando le ultime lacrime e prendendo il giubbotto che aveva lasciato sulla panchina.
Quando furono fuori dalla clinica Liam attirò improvvisamente a se la giovane, baciandola nel modo più dolce che potesse esistere. Lei rimase spiazzata, ma poco dopo ricambiò.
Quando si staccarono le loro fronti si unirono, mentre i loro occhi si incatenavano a vicenda.
Hanna sorrise, seguita da Liam, che si abbassò verso il suo orecchio per sussurrarle un “ti amo” pieno di dolcezza.
“Ti amo anch’io” rispose lei, stringendosi di più nelle braccia del ragazzo.
Mentre erano abbracciati la pioggia iniziò a cadere dal cielo, bagnandoli in pochi attimi.
Si guardarono negli occhi per qualche secondo, prima di scoppiare a ridere, per poi correre verso casa.
Quando arrivarono erano ormai completamente zuppi, dalla testa ai piedi.
“Sei un pulcino bagnato” disse Liam ridendo.
“E tu no?” replicò Hanna, facendo la finta offesa.
“Allora lo siamo entrambi” concluse infine il ragazzo, mettendo le mani sui fianchi della ragazza.
“Però è un peccato, perché dovrò toglierti questi vestiti bagnati di dosso” disse lui, in tono sensuale.
“Mi dispiace deluderti, ma so cambiarmi da sola” rispose lei, incrociando le braccia sotto il seno.
Lui rimase a guardarla ancora qualche secondo prima di avvicinarsi a lei e lasciarle un bacio sulla mascella.
“Sarà per la prossima volta” sussurrò in fine Liam, prima di andare verso camera sua a cambiarsi.
Dopo nemmeno due minuti tornò in salotto, porgendo a Hanna dei vestiti asciutti e un asciugamano.
Lei li prese, andando in bagno a cambiarsi.
Quando uscì trovò Liam fermo nel corridoio, appoggiato al muro, mentre la aspettava.
Gli occhi del ragazzo osservarono ogni minimo particolare della ragazza che aveva di fronte.
La camicia a quadri le stava decisamente troppo grande: le maniche erano talmente tanto lunghe che aveva dovuto farci le risvolte un paio di volte prima che andassero bene, mentre il bordo dell’indumento le arrivava a metà coscia. I capelli, ora asciutti, li aveva raccolti in una treccia, che aveva poi adagiato sulla spalla sinistra. Le gambe erano coperte da un paio di pantaloni, talmente tanto lunghi che rischiava di inciamparci mentre camminava. In quel momento Liam si rese conto di quanto fosse minuta la ragazza, anche se la colpa era dei suoi vestiti decisamente troppo larghi per lei. Ma la sua osservazione non era ancora terminata: passò dunque al viso, restando abbagliato da tanta bellezza. Gli occhi celesti erano la parte che preferiva, perché amava potersi perdere in quei due oceani. Passò poi alle labbra, leggermente socchiuse, rosse e carnose.
Un sorriso comparve sul suo viso quando si accorse dell’espressione imbarazzata di Hanna, che aveva abbassato lo sguardo, prendendo a fissarsi i piedi nudi.
Liam si avvicinò a lei, abbracciandola.
“Sei bellissima” sussurrò poi al suo orecchio, facendola arrossire.
“Grazie” rispose lei, cercando di nascondere il rossore che si era fatto ancora più visibile sulle sue guance.
“Grazie di essere ancora qui” disse lei, con un filo di voce.
Liam sorrise, capendo a cosa si riferiva la ragazza.
La attirò un po’ più vicina, baciandola con tutto il suo amore.
Hanna sorrise contro le labbra del ragazzo, capendo di essere nel solo luogo in cui avrebbe desiderato essere.
“Andiamo a dormire” disse infine lui, staccandosi di poco dalle labbra di Hanna.
Lei annuì, seguendolo nella stanza al  piano di sopra.
Quando entrarono la ragazza notò che la camera era completamente al buio; la cosa la spaventò un po’.
Liam se ne accorse e accese una piccola luce posta sul suo comodino.
“Grazie” sussurrò lei, sedendosi infondo al letto.
Il ragazzo intanto si era già sdraiato sotto il piumone e ne aveva alzato un lato per far accomodare anche Hanna.
“Vieni?” la incitò lui, battendo la mano sul materasso.
Lei annuì, andandosi a sdraiare al fianco di Liam, che la coprì con il pesante tessuto.
“Ti ricordi cosa mi hai detto qualche anno fa? Dopo che ci siamo messi insieme” chiese la ragazza, intrecciando le sue dita con quelle di Liam.
“Ti dissi “Non so quanto tempo avremo per stare insieme, ma voglio cominciare con per sempre” giusto?” provò lui, non sicuro che fosse la risposta giusta.
“Esatto” rispose lei, avvicinandosi di più al corpo del ragazzo, che la accolse tra le sue braccia.
“Perché me lo chiedi?” disse lui, baciandola sulla punta del naso.
Lei sospirò, non sapendo se continuare o meno quella conversazione.
“Va avanti, perfavore” la incitò il ragazzo, sorridendole.
Anche con la poca luce che aveva a disposizione Hanna riuscì a vedere il sorriso di Liam, contagioso come al solito.
La ragazza sospirò nuovamente, continuando.
“E’ ancora per sempre? Si, insomma me lo hai detto in un momento in cui credevi di non farcela e ora che stai bene magari hai cambiato idea” disse, tutto dun’fiato, chiudendo gli occhi.
Liam restò paralizzato dopo aver sentito quelle parole: aveva davvero paura che la lasciasse, dopo tutto quello che avevano passato insieme? Rimase qualche secondo a guardarla, sentendosi l’uomo più fortunato al mondo.
Aveva voglia di dirle “E’ e sarà per sempre, non ci lasceremo mai” ma le parole non gli uscivano, come se avesse avuto paura di non poter mantenere     quella promessa. Ma poco dopo si maledisse da solo per avere una paura così insensata; ora stava bene, quindi non doveva più aver paura di dirgli la verità.
Sorrise, attirandola ancora più vicina, fino a quando le loro fronti non si scontrarono.
“Fammi vedere il cielo” disse il ragazzo, accarezzandole la parte vicina all’occhio.
Hanna lentamente aprì gli occhi, incontrando quelli di Liam, che sembrava le sorridessero. 
“Era per sempre quando te l’ho detto e cosi resterà, non potrei mai cambiare idea. Ti amo, non potrei mai pensare di lasciarti” rispose lui, baciandole la punta del naso.
“Per sempre?” insistette la giovane, sorridendo.
“Ora e per sempre” rispose Liam.
Lei appoggiò la testa contro il petto del ragazzo, sentendo il suo cuore battere contro la sua cassa toracica.
Sorrise, rendendosi conto di essere lei la causa di tutto ciò.
Si addormentarono, abbracciati, dopo aver passato ore a parlare.
La mattina dopo Hanna si svegliò, trovandosi da sola nel letto. Si mise seduta, appoggiandosi con la schiena alla testiera del letto. Con le mani si strofinò gli occhi, sbadigliando. Guardò l’ora: le nove e venti, fin troppo presto per le sue abitudini, ma ancora più presto per quelle di Liam. Si domandò dove potesse essere e proprio in quel momento dalla porta comparve il ragazzo, con in mano un vassoio.
“Mi hai portato la colazione?” chiese lei, guardandolo mentre si sedeva sul letto, poggiando il tutto al suo fianco.
“Questo ed altro per la mia principessa” rispose lui, baciandola dolcemente.
Hanna si prese un attimo per guardare il vassoio: Liam le aveva preparato una spremuta, un muffin al cioccolato e un caffè. Aveva addirittura messo un piccolo vaso trasparente su un lato, con dentro una rosa bianca. Spostò lo sguardo dal lato opposto del vassoio, trovando un fruttolo.
“E questo?” chiese lei, mostrandolo a Liam, ridendo lievemente.
“Questo è mio, per festeggiare la guarigione del mio rene” rispose lui, prendendolo dalla mano della giovane, che lo guardò sorridendo. Poco dopo iniziò a mangiarlo, finendolo in pochi minuti.
Hanna portò di nuovo l’attenzione al vassoio, notando una piccola busta bianca sotto la rosa.
La prese e con delicatezza la aprì.
Sul volto di Liam era comparso un bellissimo sorriso, mentre aspettava che la ragazza leggesse il bigliettino.
Quando finalmente lo aprì rimase scioccata, mentre il ragazzo le prendeva una mano e ne baciava dolcemente il dorso.
“Vorresti farmi il grande onore di diventare mia moglie?” chiese Liam, sperando con tutto il suo cuore che dicesse di si.
Subito dopo aver detto quelle parole estrasse dalla tasca destra una scatolina nera.
La aprì e la mostrò alla ragazza, che rimase ancora più bloccata di prima.
Era come se le parole le si fossero bloccate in gola per la troppa felicità, mentre continuava a guardare il bigliettino e l’anello, chiedendosi se fosse vero oppure se fosse un bellissimo sogno.
Spostò il suo sguardo su     Liam, che aveva preso a torturarsi il labbro inferiore in attesa di una sua risposta.
Dopo poco la risposta le fu chiara. Lasciò che le lacrime le rigassero il viso, mentre annuiva.
“Si, voglio essere tua moglie” disse decisa lei, non riuscendo più a trattenere i singhiozzi.
Lui le prese la mano sinistra, infilandole l’anello.
Portò poi una mano sulla sua guancia, asciugandole le lacrime, prima di baciarla con tutto l’amore possibile.
Si baciarono a perdifiato più e più volte, fino a che non si staccarono, guardandosi negli occhi.
“Ti amo” sussurrò lui, baciandola ancora.
“Ti amo” rispose lei, tra i vari baci del ragazzo.

5 ANNI DOPO

Liam e Hanna stavano rientrando dalle vacanze, trascorse a Londra.
Da quando si erano sposati, erano cambiate molte cose: si erano trasferiti a Doncaster, le condizioni di salute di Liam erano sempre perfette e il passato era ormai alle spalle. Tutte le estati andavano a Londra a trovare le rispettive famiglie, anche se la maggior parte delle volte si incontravano tutti insieme, trascorrendo le vacanze nella casa di campagna dei nonni di Hanna, abbastanza grande per ospitare tutti.
Quella mattina i due partirono piuttosto presto, verso le sette.
Dopo aver salutato tutti e aver sistemato i bagagli in macchina, partirono, per tornare a casa.
Durante il viaggio Hanna iniziò a non sentirsi molto bene.
“Liam mi da fastidio la macchina, fermati un attimo perfavore” chiese la ragazza, afferrando il braccio di Liam.
Lui fece quello che le aveva chiesto, cercando di tranquillizzarla.
Dopo nemmeno cinque minuti Hanna iniziò a sudare freddo e tremare, facendo spaventare Liam.
“Calmati, ora ti porto in ospedale, non è lontano” disse lui, posando una mano sulla gamba della ragazza, che sembrò non aver sentito quello che le aveva detto.
La testa le girava, gli occhi si facevano sempre più pesanti e le stava diventando difficile tenerli aperti.
Non si accorse neppure che arrivarono all’ospedale, l’ultima cosa che vide fu Liam che le apriva la portiera, poi più niente.
Si risvegliò dopo diverso tempo, nemmeno lei poteva sapere quanto fosse rimasta in quel lettino.
Aprì piano gli occhi, cercando la figura di suo marito nella stanza.
“Liam” sussurrò la ragazza, ancora stordita.
Nessuno rispose, sentì solo il suono della voce del ragazzo, provenire da fuori la porta.
Piano piano le forze le tornarono e poco dopo il ragazzo spuntò da dietro la porta.
Hanna si mise a sedere sul letto, appoggiando la schiena al cuscino, mentre Liam si sedeva al suo fianco.
“Ben svegliata, come ti senti?” chiese il ragazzo, lasciandole un leggero bacio sulle labbra.
“Meglio, ma quanto ho dormito?” chiese lei, cercando di capire che ora fosse.
“Cinque o sei ore, forse sette, ma si sa che sei una dormigliona” scherzò lui, sorridendole divertito.
In quel momento entrò nella camera un’infermiera, con in mano una cartellina bianca.
“Signori Payne congratulazioni, la signorina Hanna è incinta” disse la donna, per poi uscire velocemente dalla stanza.
Liam e Hanna rimasero immobili, non sicuri di aver capito bene. Insomma, non è poi tanto normale che un’infermiera entri, ti dica che sei incinta e poi sparisca alla velocità della luce.
Ad Hanna comparve un bellissimo sorriso a 32 denti, così come a Liam, che si girò poco dopo per guardarla.
Entrambi con gli occhi lucidi erano finalmente felici, finalmente il passato era passato veramente. Ora erano una famiglia e niente e nessuno si sarebbe intromesso, o forse si.

Allora, che ne pensate? Sto scrivendo questa mega os al buio. E’ il 29 agosto, il nostro piccolo Batman compie 20 anni<3 Io l’ho scritta oggi, ma come minimo la pubblico tra una settimana Lol.
Inoltre il finale fatto così ha il suo perché: se qualcuno fosse interessato potrei anche fare una ff (a capitoli) dove la storia continua.
Comunque è un po’ il mio modo per fargli gli auguri, raccontando una parte della sua vera storia e immaginando il resto. Credo che Liam sia un guerriero, ha vinto la battaglia con la vita e anche quella contro i bulli. Vi immaginate quelli che lo prendevano in giro: accendono la tv “La band più famosa al mondo è composta da Liam Payne, Zayn Malik, Louis Tommlison, Harry styles e Niall Horan” loro “Che ci fa Payne in tv O.O?” A immaginarmi le loro facce smetto di respirare per le troppe risate. Ha vinto, deve essere orgoglioso di se stesso e di tutta la band per i risultati raggiunti.
Un’ultima cosa: se vi è piaciuta o se vi ha fatto vomitare, vorrei sapere la vostra opinione, in modo da poter migliorare.
Baci,
aria_91
ps. Ho fatto in tempo a finirla, è quasi mezzanotte del 30;)

  
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