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Autore: Phobos_Quake 3    02/09/2013    0 recensioni
Molti anni orsono, settantasei saints infangarono il loro nome utilizzando i loro cloth per scopi malvagi anziché di giustizia come doveva essere. La dea Atena li punì esiliandoli su una piccola isola chiamata Death Queen Island e, come marchio d’infamia, i loro cloth si colorarono di nero. Fu così che nacquero i famosi Black Saints. Sull’isola fu posto un sigillo, una maschera sul volto del saint colpevole di aver dato inizio a tutto, che impedì loro di uscire e d’invecchiare. Dopo duecentocinquanta anni, però, il sigillo si è sciolto e i saints possono finalmente essere liberi di vendicarsi.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aquarius Camus, Cygnus Hyoga, Dragon Shiryu, Kraken Isaac, Pegasus Seiya
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XXX:

Lo Scontro Finale: Il Guerriero Ombra E L’Amico Rinnegato





Giunti al Santuario cominciarono a correre verso le dodici case. Una volta superate, arrivarono alla loro meta: le rovine del tredicesimo palazzo. I due si ritrovarono davanti lo shadow saint, seduto su un trono, e Isaac e Jango al suo fianco.
-È da molto che non ci vediamo, Atena. Speravo che almeno i Black Four fossero riusciti a farti a pezzi!-
Freja non gli disse nulla. Sulla sua mano comparve magicamente uno scettro e iniziò a bruciare il suo cosmo divino. Lo shadow saint iniziò a soffrire e coprirsi.
-Maledetta! Che state aspettando voi due? Attaccate!-
Jango fu il primo, ma Hyoga congelò le fiamme del suo colpo.
-Maledizione!-
-Diamond Dust!-
Jango fu scaraventato lontano e svenne.
-Stupido idiota! Mai lasciare certi avversari agli incompetenti!- disse Isaac.
Si avvicinò a Hyoga e quando furono l’uno di fronte all’altro, Freja si mise in mezzo.
-Isaac...-
-Cosa vuoi Atena?-
-Non… non mi riconosci? Tu e io…-
-Fiato sprecato Atena. Non ti ho mai amato. Era tutta una bugia.-
-Non è vero. È il Genromaoken che ti fa dire queste cose!-
-Oh, no. Niente affatto. Anzi, grazie a lui ora vedo le cose più chiaramente. Il male è superiore alla giustizia.-
-N… No. Non puoi dirla una cosa del genere!-
-Invece lo dico! Non ti ho mai amato. Era solo una menzogna!-
Freja rimase paralizzata da quelle parole dure. Dai suoi occhi uscirono copiose lacrime di dolore.
-Basta! Diamond Dust!-
Hyoga rimase sconvolto nel vedere il suo amico colpire Freja con il Diamond Dust. Era una visione terrificante. Freja cadde a terra tremante, con la neve sulla testa, le spalle e le gambe. Per la seconda volta, rimase con lo sguardo fisso nel vuoto per lo shock e sussurrava in continuazione:
-Non può essere!-
Nel vederlo avvicinarsi minacciosamente a lei, Hyoga gridò:
-Isaac!-
Lui sorrise.
-Se vuoi morire per primo, ti accontento subito! Diamondo Dust!-
-Diamond Dust!-
I due colpi si scontrarono e nessuno dei due riuscì a contrastare l’altro perché erano pari. Stanchi, i due smisero di lanciarli.
-A quanto pare siamo pari! Ma saremo pari anche con gli altri colpi?-
-Koltso!-
-Mh? Ah, gli anelli di ghiaccio. Utile contro i black saints, non certo con me!-
Distrusse gli anelli con un semplice gesto del braccio. Hyoga non demorse, bruciò il suo cosmo, la figura del cigno comparve alle sue spalle e lanciò il Kholodny Smerch. Isaac, però, lo sorprese parando il colpo con entrambe le mani.
-Cosa? È impossibile! Inoltre la temperatura era di meno duecentodieci gradi centigradi. La stessa temperatura che serve per ghiacciare il silver cloth.-
-Tu credi di averlo fatto, ma in realtà sei stato indulgente perché non vuoi farmi del male.-
-Uh…-
-Sei proprio patetico. Se ti fai abbindolare dalla bontà, non vincerai mai una battaglia seria come questa.-
Hyoga deglutì.
-Spalanca bene gli occhi: è così che si combatte sul serio!-
Isaac, con uno scatto fulmineo, gli diede un pugno allo stomaco. Poi lo colpì con un mal rovescio, un calcio rotante, una gomitata e un montante che lo sollevò da terra.
-Questo era solo un assaggio. I piatti forti arrivano adesso: Diamond Dust!-
Hyoga cercò di parare il colpo, ma il suo potere lo scaraventò lontano congelandogli il pettorale e il braccio sinistro.
-Ma… maledizione!-
-Ah, ah, ah, ah! Che meraviglia!- disse lo shadow saint divertendosi come un matto.
-Adesso ucciderò te e Atena con un colpo solo!-
Sollevò il dito al cielo.
-Freeze Fog!-
La nebbia comparve magicamente e Isaac si mise a braccia conserte. Quando scomparve, Isaac rimase senza parole. Atena e Hyoga erano in piedi.
-Ma come…?-
-Il tuo colpo ha effetto solo sui malvagi. Purtroppo, lo shadow saint è protetto dallo Shadow Shield e non gli hai fatto niente, ma guarda il tuo amico Jango!-
Jango, che si era ripreso, era stato rinchiuso in un grosso blocco di ghiaccio.
-Chi se ne importa di quello scemo. Comunque è un peccato. Speravo di ucciderti senza usare i miei colpi più potenti!-
-Sarai costretto!-
-Desideri così tanto morire? Ti accontento subito!-
-Koltso!-
Di nuovo, gli anelli di ghiaccio comparvero attorno al corpo del silver saint.
-Di nuovo con questo attacco? Devi imparare a rinnovarti un po’!-
Detto questo, li fece sparire di nuovo.
-Prova a muoverti se ti riesce!-
-Cosa? Gli anelli di ghiaccio non ci sono più. Cosa credi di… Eh?-
I suoi piedi erano congelati al terreno.
-Assurdo!-
-Kholodny Smerch!-
Isaac fu scaraventato in aria, ma per la seconda volta atterrò senza problemi e senza danni.
-Non… non riesco a crederci…-
-Adesso basta! Freezing Corona!-
Hyoga rimase immobile mentre la sfera ghiacciata si dirigeva velocemente verso di lui.
“Non la scansa? Perché?”
Hyoga sollevò un braccio, afferrò la sfera con una mano, lasciando Isaac a bocca aperta, e gliela rispedì contro.
-Assurdo!-
Evitò il suo stesso colpo saltando e Hyoga ne approfittò raggiungendolo e colpendolo con un pugno sul viso buttandolo a terra.
-Non basta questo a fermarmi! Aurora Borealis!-
Hyoga fu investito, il suo cloth andò in pezzi e cadde a terra supino.
-È finita!-
Lo shadow saint, continuando a ridere, si alzò dal trono e si avvicinò a Freja che continuava ad avere lo sguardo fisso nel vuoto.
-Ormai non c’è più nessuno ad aiutarti, cara Atena. Ormai la mia vittoria è assicurata!-
-Nei tuoi sogni! Pegasus Ryuseiken!-
-Rozan Shoryuha!-
-Starry Aura!-
I colpi di Seiya, Shiryu e Yuuri andarono a segno. Purtroppo, però, lo shadow saint rimase illeso.
-Guarda guarda chi si rivede. Siete venuti a farvi uccidere piuttosto che restare nel Jamir?-
-Attacchiamo di nuovo ragazzi. Non diamogli tregua! Pegasus Suiseiken!-
-Rozan Hyakuryuha!-
-Starry Aura!-
La scena fu esattamente la stessa. Non cambiò nulla.
-Sparite, mocciosi! Shadow Sphere!-
Una grossa sfera colpì i tre in pieno e i loro cloth, andarono a pezzi. Isaac aveva assistito alla scena con un sorriso beffardo stampato sul volto, dopodiché rivolse lo sguardo verso Hyoga che si stava riprendendo.
-Sei ancora vivo? Non ti facevo così insistente. Mi basterà un soffio per mandarti all’inferno. Diamond Dust!-
All’improvviso, ci fu un bagliore dorato e il colpo si scontrò con il gold cloth dell’aquario che aveva fatto da scudo a Hyoga.
-Co… cosa?-
Appena Hyoga aprì gli occhi e lo vide esclamò:
-Ma… Maestro!-
Il cloth si smontò e si unì al bronze saint.
-Assurdo! Non può succedere una cosa del genere!- dissero sia Isaac sia lo shadow saint.
Hyoga alzò le braccia al cielo e congiunse le mani.
-Mh? Cos’è quella posa? Ah!-
Quando vide, sulla sua testa, la figura di un vaso dorato capì.
-Che cosa credi di fare? Non puoi usare il colpo più potente del maestro se non l’hai mai visto o te l’ha mai insegnato!-
-E chi l’ha detto che non l’ho mai visto?-
-Cosa?-
-Aurora Execution!-
Isaac cercò di contrastarlo con il suo colpo, ma non servì, lo prese in pieno e poté dire addio al suo cloth.
-I… Isaac!-
-A… Assurdo! Non ci posso credere!-
All’improvviso, il cielo s’illuminò di una luce d’oro che fece soffrire lo shadow saint. Il cloth della bilancia e del sagittario scesero lentamente dal cielo e si unirono a Shiryu e Seiya che si erano ripresi. Hyoga si unì a loro e i tre accerchiarono il nemico.
-Che razza di situazione…-
-Sei nei guai shadow saint!- disse Seiya.
-Ne siete convinti? Poveri illusi!-
Hyoga lanciò l’Aurora Execution e gli altri due i loro colpi più potenti, ma come al solito, lo Shadow Shield si rivelò molto potente.
-Andate all’inferno! Shadow Sphere!-
Con loro somma sorpresa, videro i gold cloth andare a pezzi come nulla fosse e si ritrovarono in terra con gli occhi sbarrati dal terrore e la disperazione.
-Non siete ancora morti, ma fa nulla. Finisco la vostra dea, poi penserò a voi!-
Si avvicinò a Freja che aveva continuato a rimanere immobile per tutto il tempo, le afferrò il collo sollevandola da terra e cominciò a stringerlo.
-Muori, Atena!-
-I… Isaac… Isaac…-
-È inutile che lo chiami. Non può sentirti. Ormai è morto!-
-Non è esatto!- disse alle sue spalle.
Lo shadow saint si voltò di scatto.
-Oh, sei ancora vivo dunque. Meglio così. Occupati dei tuoi amici, mentre io mi occupo di Atena!-
Lui non disse nulla.
-Allora? Svegliati. Ti ho dato un ordine!-
Freja e Isaac si guardarono e, istintivamente, bruciò il suo cosmo divino facendo soffrire lo shadow saint che mollò la presa.
-Maledetta Atena. Basta!-
Freja riprese lo scettro, ma lo shadow saint la scaraventò lontano con lo Shadow Wind.
-Dammi una mano Isaac!-
Il ragazzo continuò a non rispondergli.
-Ho detto che ti devi dare una svegliata, brutto idiota!-
Isaac guardò lo shadow saint e disse:
-Crepa!-
-Cosa?-
-Ho detto: crepa! Aurora Borealis!-
Il colpo andò a segno, ma non servì contro la barriera.
-Maledetto. Sei tornato normale! Com’è possibile?-
-Death Queen Inferno!-
Jango si era liberato dalla prigione di ghiaccio in cui si trovava e aveva approfittato dell’occasione colpendo Isaac alle spalle. Essendo privo di cloth, sarebbe dovuto morire bruciato, ma sfortunatamente per Jango, le fiamme che lo avvolgevano si ghiacciarono.
-Maledetto!-
-Sei un inetto, Jango!- disse lo shadow saint.
-Stai zitto tu. Ora vendicherò la morte del signor Guilty e poi penserò a te!-
Lo shadow saint sorrise e scosse la testa. Jango, con uno scatto fulmineo, perforò con un pugno il petto di Isaac. Il ragazzo però, con tutte le sue forze, gridò:
-Aurora Borealis!-
Jango prese il colpo in pieno e morì. Isaac sorrise, s’inginocchiò e lo shadow saint gli diede un calcio alla schiena buttandolo a terra.
-Non mi sei più utile ormai. Faccio tutto da solo!-
Atena tornò a bruciare il suo cosmo facendolo di nuovo soffrire.
-Maledetta Atena!-
Il suo Shadow Shield perse efficacia e Hyoga, Seiya, Shiryu, Yuuri e Isaac si rialzarono.
-Vi alzate ancora?-
-Rozan Shoryuha!-
Stavolta, il colpo andò a segno scaraventando lo shadow saint in aria, ma ritornò con i piedi per terra.
-Tsk!-
Quando si spaccò la parte dell’elmo che gli copriva il mento, lo fece trasalire.
-N… No!-
-Starry Aura!-
Anche Yuuri lo colpì distruggendogli il coprispalla destro. Seiya ne approfittò e lanciò la freccia d’oro del sagittario colpendolo in pieno petto. Hyoga e Isaac si guardarono e insieme lanciarono i loro colpi.
-Aurora Execution!-
-Aurora Borealis!-
Lo shadow saint fu investito e il suo cloth andò completamente a pezzi. Deathmask, ormai senza protezione, sorrise, i suoi capelli tornarono grigi e cadde a terra morto.
-È finita?-
-Certo che no!- disse una voce.
Dal corpo di Deathmask uscì una sagoma nera con occhi luminosi color verde acqua.
-Lo spirito maligno dello shadow cloth!- esclamarono.
-Sei mio Isaac!-
La sagoma si diresse velocemente verso Isaac, ma Atena si mise in mezzo ai due.
-Hai finito di far danni!-
Lo scettro di Nike s’illuminò, lo spirito maligno fu investito dalla luce dorata, urlando con tutto il fiato che aveva, e scomparve per sempre. Isaac sorrise.
-Grazie… Freja!-
-Prego Is… n… no!-
Isaac cadde a terra e morì con il sorriso sulle labbra come Deathmask.
-Isaac!-
Freja abbracciò il corpo del suo amato piangendo disperatamente per ore. Anche Hyoga e gli altri si unirono a lei nello sconforto. Questo fu, purtroppo, il triste epilogo della battaglia.
-Non ti dimenticherò mai!- disse Freja ancora in lacrime.
Hyoga le mise una mano sulla spalla e anche lui, con le lacrime agli occhi disse:
-Veglierà per sempre su di noi!-
Isaac fu sepolto nel cimitero dei saints insieme a Deathmask e Doko la cui salma fu riportata al Santuario. Dopo il funerale, Hyoga e Freja rimasero davanti alla sua lapide per un tempo indefinito, finché Hyoga decise di lasciarla sola ancora un po’. Lei s’inginocchiò, toccando delicatamente il nome inciso sulla pietra con le lacrime agli occhi. Posò una rosa in terra, si asciugò le lacrime, si alzò e se ne andò mentre soffiava dolcemente il vento. Come se fosse lo spirito del ragazzo che la accarezzava con dolcezza. La telecamera fa un primo piano sulla lapide e il nome di Isaac e arriva la dissolvenza.



SAINT SEIYA CHAPTER 0:

THE BLACK SAINTS

FINE

   
 
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