Liam Payne ha solo vent’anni, ma ha già provato ogni tipo di droga esistente su questo mondo.
Passa con tranquillità dal semplice tabacco e nicotina delle sigarette alla marijuana delle canne, per poi sniffare un po’ di cocaina.
Il suo mondo è in fiamme, sono stati i continui giudizi della gente sul suo essere gay, sui piercing e sui suoi numerosi tatuaggi insieme alle prese in giro subite negli anni di scuola e in quelli successivi ad appiccare quell’incendio.
Nessuno può salvarlo, è destinato a diventare cenere …
Quella cenere magari si spargerà  nell’aria, intossicandola di ciò che è stato, ma tanto nessuno se ne accorgerà mai.
Si, il suo mondo è in fiamme, e nessuno può salvarlo.
Nessuno, tranne lui: Zayn Malik, l’infermiere che lo ha trovato sul bordo di un’overdose qualche mese fa.
Liam non aveva mai nemmeno sognato di incontrare qualcuno come quel ragazzo…
Non credeva possibile che esistessero persone così… Buone.
Avrebbe potuto lasciarlo lì in quel vicolo, con la mente e il corpo in subbuglio per la confusione delle troppe sostanze prese e il suo spacciatore di fiducia pronto a dargli il colpo di grazia…
A dire la verità Payne non aspettava altro che di riceverlo, quel colpo di grazia, quella dose che lo avrebbe finalmente liberato dal dolore di quella che proprio non poteva chiamare vita.
Il punto è che quando ha incontrato gli occhi color caramello dell’altro, Liam si è aggrappato anche con le unghie a quell’ultimo lembo di vitalità che gli era rimasta.
Ha lottato per rimanere con lui, proprio come gli diceva mentre lo accompagnava in ospedale: “Ehi… Non ti spegnere, resta con me, tra poco siamo arrivati!” .
E Liam sì che ha lottato; lo ha fatto per lui, ed è strano come il desiderio renda pazze le persone.
Certo, ci si è abituato a quella sensazione di bisogno, ma mentre prima era alla droga che pensava, ora ciò che lo fa impazzire è un viso.
Lo fa impazzire, perché sa che non lo potrà avere, ma anche perché non vuole innamorarsi… Eppure nemmeno un battito di ciglia ed è già stato travolto dall’amore.
Lo vuole con sé ma allo stesso tempo lo allontana.
Pazzo? Si, sicuramente.
Pazzo di Zayn, del suo sorriso, del modo in cui lo fa sentire.
Liam crede che sia davvero un pessimo e crudele gioco quello che gli ha fatto il destino:
farlo sentire così bene e speciale con un ragazzo per la prima volta tanto da farglielo sognare ogni notte; sì, fargli assaporare tutto ciò senza che lui possa essere ricambiato è sicuramente crudele.
Liam non aveva mai sognato di potere incontrare una persona come lui, figuriamoci poi se aveva mai pensato alla possibilità di perderlo; eppure con quello che sta per combinare lo sa che lo allontanerà da sé .
Ed è forse per questo che ha deciso di andare avanti, nonostante i rischi.
 
 
 
Lo stesso piccolo vicolo di mesi prima; lo stesso spacciatore, un Liam cambiato.
Ora il ventenne tiene la sua morte in mano : “Una sola dose, ragazzo. Un’altra dose prima che tu abbia smaltito tutta la porcheria nel tuo corpo e puoi considerarti morto” aveva detto infatti il dottore.
Prima di tirare su quella roba bianca per un’ultima fatidica volta Liam vuole essere consapevole del perché lo fa: è per generosità, per salvare il ragazzo che ama –ormai lo deve ammettere- da lui, o perché sa di non essere ricambiato?
Forse per entrambi i motivi, ma infondo che importa?
Qualsiasi sia la causa il risultato non cambia.
Lui se ne va, e il mondo diventa un posto migliore.
 
Poi però a Liam capita di ricordare gli occhi assonnati di Zayn quando la mattina lo va a svegliare per il lavoro, il suo odore di…
Non sa nemmeno lui di cosa, sa solo che odora di buono, odora di Zayn, e quello è diventato il suo profumo preferito.
Guardando la polvere bianca Payne ripensa al modo in cui l’altro ragazzo non ha esitato ad ospitarlo a casa sua, quando non era altro che un drogato senza nome.
E allora decide di fregarsene di tutto, anche dei propri pensieri; apre la piccola bustina e la rovescia sul proprio palmo, per poi fare sparire ogni granello di quella morte bianca.
Ha ancora la busta in mano, quando un grido lo sorprende: “Piccolo… Stupido… Idiota!”.
Quando si gira Liam non può fare a meno di sorridere, perché quello che vede è Zayn con i capelli neri tutti scompigliati e ancora il segno del cuscino sulla guancia.
“Idiota! Me lo avevi promesso! Avevi promesso che non lo avresti più fatto!” continua ad urlare il moro tirandogli dei leggeri cazzotti sul petto.
“Me lo avevi promesso! Lo avevi promesso! Valgo davvero così poco per te??” e Liam rimane piuttosto divertito dalle sue parole: poco?
Per lui Zayn non è il mondo; costituisce direttamente tutto il suo universo.
Questo significa valere poco??
Il ragazzo fa per parlare, ma si interrompe quando vede delle piccole perle cadere lungo le guance macchiate dalla barba del moro; ne raccoglie una con un dito prima di domandare: “Ma stai piangendo?!” .
In risposta ottiene solo un singhiozzo soffocato, e non sa nemmeno lui cosa dire: “Zayn io…”.
“No, ‘Zayn io’ un corno! Me lo dici cosa faccio io adesso? Come faccio senza di te?” e riprende a soffocare i singhiozzi contro il petto grande di Liam che inizia ad accarezzargli lentamente i capelli.
“Mi dispiace Zayn, davvero. Io non avrei dovuto innamorarmi di te e tirarti dentro a tutto questo. Perché sapevo che avresti finito per bruciarti fra le mie fiamme… Il mio mondo sarebbe statosolo capace di spezzarti il cuore” prova a spiegare il castano.
“Non hai mai pensato nemmeno per un secondo che forse mi sarebbe piaciuto condividere quelle fiamme con te? Non hai pensato che forse quello che mi ha spezzato il cuore sei stato proprio tu?”  finisce di parlare e poi poggia le mani dietro il collo di Liam, costringendolo ad abbassarsi per poterlo baciare sulle labbra.
Il castano sgrana gli occhi a quel contatto; le sue labbra in sogno si sono già posate miliardi di volte su quelle di Zayn, ma la realtà supera di gran lunga la fantasia, e Liam scopre che il sapore di Zayn è persino più buono del suo odore.
Dopo un tempo che sembra quasi infinito l’infermiere sembra tornare a pensare, e sbotta di colpo : “Oddio, sono un idiota! Sto qui a baciarti come un dodicenne in preda agli ormoni mentre tu rischi di morire da un momento all’altro per quella robaccia!”.
“Zayn… Zay, calmati. Vorrei solo andare a casa. Con te.” gli sussurra Liam all’orecchio, ma l’altro scuote vigorosamente la testa: “No, non capisci! Hai bisogno di una cura di… di una lavanda gastrica! Non posso lasciarti andare io… Non voglio perderti” insiste Malik.
“Zayn, io ho già avuto la mia cura. Sei tu ciò che mi ha fatto guarire. Questa sera non ho preso niente; forse perché alla fin fine sono una persona che mantiene le proprie promesse, ma molto più probabilmente perché nemmeno io ero disposto a lasciarti andare” confessa Liam guardando il suolo.
“Ah. Quindi non hai preso niente? Oh. In questo caso, possiamo anche andare a casa. Certo però che me lo potevi dire anche prima che mi venisse quasi un infarto, eh!” .
Entrambi si guardano e poi scoppiano a ridere, prima di fare ricombaciare le proprie labbra ancora una volta.
 
 
 

Il suo mondo era in fiamme; nessuno poteva salvarlo.
Nessuno tranne Zayn Malik, che lo salvò in tutti i modi in cui una persona può essere salvata.
 

SBAM!
Salve :)
Questa OS la dedico a TheSweetGirl, che è davvero dolce e gentile (e inoltre sta scrivendo una long slash che mi fa affogare tra i sentimenti sukshsksjs *---* )
Ah, e il banner è orrendo perchè l'ho fatto io dal niente e non sono buona lol
Da cosa nasce? Nasce dal fatto che nella mia long gli Ziam (aimè) sono un'ombra sullo sfondo, ma sopratutto nasce da pensieri pre-dormita e dalla canzone Wicked Game di Gemma Hayes... Canzone che mi ha fatto sentire la mia PerryAbruz, che ha scritto una bellissima OS Emaya (chi guarda PLL sa cosa intendo :D ) se vi va di leggerla, il link è qua ---> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2088204&i=1

Bene, come mio solito vi lascio con una immagine.... E poi scompaio :P Un bacio!



 

*Poouuff*