Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: LoveAll    02/09/2013    1 recensioni
"Giro l’angolo e mi ritrovo davanti quel fusto del palazzo di fronte a casa mia; so solo che ha 19 anni e che è stato in carcere più di una volta. Non voglio avere a che fare con lui. Proseguo dritta per la mia strada, quando sento qualcuno chiamarmi -Ehi, scusa! Sei Annabel, giusto?- mi giro di scatto e me lo ritrovo davanti - Si, e tu sei?- gli rispondo sgarbatamente –Bhe io sono Justin …" L'incontro di Annabel e Justin avviene in questo momento e da lì in poi potranno contare l'una sull'altro.
Spero che la mia storia vi piaccia
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Altri, Justin Bieber
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quando attacca gli chiedo cosa è successo – Scooter ha fatto un incidente con la macchina e ora è all’ospedale … non è in buone condizioni. Ti accompagno a casa e poi vado a vedere come sta- mi metto davanti alla porta mentre lui sta per aprirla – No, io vengo con te!- sbuffa – Annabel, non puoi;domani hai scuola e non devi fare tardi per cose che non ti riguardano. Ora ti accompagno e tu mi prometti che vai a letto- secondo lui sono cose che non mi riguardano? Sarà che l’ho conosciuto da poco ma mi sembra un mio amico stretto – Dai Justin, che ti costa farmi venire! In fondo ho 17 anni e domani è domenica! Ti prego – la mia faccia da cucciolo funziona e infatti Justin mi dice di aprire la Smart blu che è nel parcheggio sotto casa, mentre lui prende i vestiti per Scooter. Apro l’auto e mi siedo; Justin scende e si butta in macchina – Tieniti forte e allaccia la cintura- faccio come mi dice e nel giro di cinque minuti siamo all’entrata dell’ospedale. Chiede ad un infermiere dove si trova Scooter. Saliamo le scale e quando arriviamo davanti alla stanza dove c’è l’amico mi prende per mano e mi bacia. Le sue labbra calde e carnose sono premute contro le mie. Quando ci stacchiamo gli do una carezza e gli dico di entrare nella camera. Io resto fuori e aspetto che mi chiami – Scooter lei è la mia … ragazza Annabel. Annabel lui è Scooter- lo saluto con la mano e mi accorgo che è messo male, ma che almeno riesce a fare qualche gesto. Io e Justin restiamo li tutta la notte abbracciati su una poltrona. Sono seduta sulle sue gambe e ho addosso il suo giubbotto di pelle; mi sento sicura tra le sue braccia e mi accorgo solo ora di quanto mi piaccia il ragazzo con qui fino a questa mattina non avevo nessuna conoscenza. Verso le sette del mattino mi sveglio e vedo che Justin non c’è più, allora mi agito; ma quando esco nel corridoio lo vedo affacciato ad una finestra –Justin, amore, che c’è?- quando si gira verso di me vedo delle lacrime scendere dai suoi stupendi occhi color nocciola –Scooter è l’unico amico che ho da quando mi hanno fatto uscire dal carcere e ora ho paura per lui- lo abbraccio e gli sussurro parole dolci all’orecchio. Quando rientriamo in camera dopo un po’ troviamo un dottore; Justin mi stringe forte la mano e mi trascina con lui. -Si dottore, che c’è?- il dottore gli spiega che devono operare Scooter per permettergli di tornare a camminare e che serve il consenso di un familiare; ma i suoi familiari sono tutti in Europa o in Australia, quindi è Justin che deve firmare la liberatoria per l’operazione. Justin firma e dopo un quarto d’ora portano via Scooter. –Juss, non ti preoccupare; andrà tutto bene. Ti va di andare a prendere un gelato?- annuisce. Ci sediamo al tavolo della gelateria e prendiamo le ordinazioni –Annabel, se vuoi puoi andare a casa. Tu stai tranquilla e ascoltami, ci sono già io. Hai bisogno di riposarti un po’- mi imbroncio –No, io voglio restare. E poi saresti tu che hai bisogno di dormire. Stanotte sei stato sveglio a controllare che tutto andasse bene. Stasera andiamo a mangiare a casa mia, così conoscerai anche la mamma, ok?- gli dico; vedo un piccolo sorriso aprirsi sulla sua faccia –Ok, però tu dammi un bacio!- ridiamo-Se proprio devo … sono sforzi che non mi devi far fare, questi- prendo il suo viso tra le mie mani e gli do un bacio. Mentre torniamo verso l’ospedale Justin entra in un negozio e mi compra un mazzo di fiori che decidiamo di regalare a Scooter. La sera porto Justin a casa e dico a mamma di apparecchiare per tre. –Mamma, lui è Justin. Justin lei è mia mamma Carolin- lui tutto contento le stringe la mano –Salve, Signora Coper. Scusi se ieri sera non è tornata a casa ma eravamo all’ospedale perché il mio amico Scooter ha fatto un incidente-Tranquillo Justin. E comunque dammi del tu, non sono mica così vecchia come sembro!- tutti e tre ci mettiamo a ridere mentre mamma serve il cibo –Scusate se lo chiedo, ma state insieme?- io e Justin ci guardiamo e rispondo –Così sembra-. Justin aiuta la mamma a mettere i piatti in lavastoviglie e poi mi chiede se voglio andare a dormire da lui –Si, se a mamma va bene- riesco a convincerla –Non ti scordare che domani mattina hai scuola, fatti portare dal tuo ragazzo-. Abbraccio la mamma e scendo le scale con Justin, mano nella mano. Una volta arrivati da lui mi metto la vestaglia da notte e entro nel letto, aspettando che venga anche Juss. -Allora non ti va di fare “niente”, giusto?- riconfermo-No, “niente, niente”… se ti va un po’ di coccole-. Entra nel letto e mi abbraccia –Sai, sei la cosa migliore che mi sia capitata negli ultimi tre anni- gli do un bacio e mi addormento.
  
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