Film > Peter Pan
Segui la storia  |       
Autore: oO_Keira_Oo    02/09/2013    5 recensioni
Dal Capitolo 2
“C-come hai fatto a prendermi? Chi sei tu?” Chiese July in stato di choc.
“Davvero non ti ricordi di me?” Replicò lui.
“Dovrei?” Domandò ancora lei.
“Sai, quando eri piccola eri meno pesante da prendere al volo.” Scherzò di nuovo il ragazzo.
July lo guardò intensamente, poi qualcosa scattò e due semplici parole le vennero alla bocca, uscendo in un sussurro senza che lei se ne rendesse conto. “Peter...Pan...?”
Cari lettori, spero di avervi incuriosito almeno un pochino. É la mia prima storia in assoluto e sto cercando di renderla il più avvincente possibile. Le mie recensioni scarseggiano, ma l'importante é continuare, giusto? Ad ogni modo, nel malaugurato caso vi dovesse capitare di legge questa cosa oscena, siete i benvenuti! {COMPLETATA} ~ {SEQUEL A SETTEMBRE 2015}
FanFiction dedicata a Lucia & Luisa.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Pan, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Neverland'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Neverland
 

È qualcosa di divertente fare l'impossibile
 

Cit. Walt Disney.
 


 
“L'isola che non c'è” era un'immensa distesa verde con al centro un vulcano, piena di baie e costeggiata da un mare cristallino. Nel cielo, terso con tinte arancioni e rosse che si sfumavano nel naturale azzurro, si potevano vedere in lontananza, poche nuvole dal colore roseo.
A largo di una delle baie, in una grande nave in legno, dalle vele bianche e dai rilievi accuratissimi, un uomo da capelli corvini, ricci, lunghi fino alle spalle attendeva con ansia che un vecchio nemico venisse a fargli visita, sicuro che, questa volta, la fortuna fosse a suo favore. Uncino, che si trovava da solo all'interno della sua cabina, vestito soltanto dei pantaloni rossi e degli stivaloni neri che gli arrivavano al ginocchio, era seduto sulla poltrona, anch'essa rossa e dai contorni in ottone, intento a lucidare il suo marchio: l'uncino che quel pestifero, insolente ed immaturo, quanto prestigioso ragazzo, gli aveva “regalato”.
Sembrava che nella sua mente non ci fossero pensieri particolari, che, in realtà, non stesse pensando a nulla, Uncino sembrava quasi rilassato... Ma in realtà la sua mente stava elaborando una lunga serie di ignobili torture, meschini sotterfugi, ingannevoli trappole e, in generale, il modo peggiore ed allo stesso tempo migliore di assaporare, con gusto, la dolce vendetta che attendeva da troppo tempo, ormai.
Sul ponte si potevano sentire gli scricchiolii del legno, dovuti ai passi del povero Spugna che, fin da diverse ore prima dell'alba, quando il sole ancora non dava cenno di voler alzarsi, pattugliava, camminando avanti e indietro. Il Capitano gli aveva dato ordine di riferirgli la notizia della ricomparsa “Del Pan”, non appena questo fosse tornato dal suo viaggio sulla Terra. Naturalmente Spugna non aveva esitato ad accettare quella che, all'inizio, suonava come una proposta da parte del Capitano; pensate che egli era stato anche magnanimo dal momento che Spugna avrebbe ricevuto persino una piccola ricompensa: una lingua per parlare e godere del sapore dei cibi; la lingua che il Capitano non gli avrebbe tagliato se avesse accettato. Nella mano destra, il poveretto teneva un cannocchiale, ricevuto come “piccolo aiuto per questa sua nobile missione”, ed intanto borbottava...
“Vorrei capire perché io! Gli uomini sulla nave sono almeno un centinaio ed il Capitano chi sveglia? Me: un pover'uomo maltrattato da tutti, l'ultimo nella catena alimentare della nave! Persino quel sudicio pappagallo dorme ed io no! Ed io che pensavo che la storia della ricompensa fosse vera, povero ingenuo! Ma cosa credevo: lui è Giacomo Uncino, Capitano della Jolly Roger, la nave più temuta di tutta l'isola! Ma cosa vogliamo far credere, la nostra è l'unica nave pirata dell'isola! Trovare quel ragazzo volante, poi, è impossibile! Anche con il cannocchiale sembra poco più di un puntino! E la cosa peggiore è che se io non vedo Peter Pan di ritorno e lui invece è tornato, scommetto che la lingua, io la perdo comunque!”
Sconsolato, Spugna si sedette a terra con la schiena contro l'albero maestro e prese la bottiglia di Rum che si trovava poco lontano.
“Beh, visto che io e te staremo insieme ancora per poco,” disse alla sua lingua “vogliamo passare il tempo rimasto godendoci le gioie della vita?”
Tristemente alzò la bottiglia di Rum come per brindare e ne bevve il contenuto; quando sentì che il Rum era quasi finito, aprì gli occhi tenendo comunque la bottiglia alla bocca, e vide di sfuggita qualcosa di molto piccolo che si muoveva nel cielo. Ansioso prese il cannocchiale, si alzò in piedi e guardò in direzione dell'oggetto sconosciuto. ..
 

Il cannocchiale cadde a terra con un tonfo sordo e rotolò lontano; l'espressione scioccata di Spugna, piano piano la si vedeva trasformare in un sorriso che diventava sempre più grande. Spugna iniziò a saltare e ballare sul ponte, prese la bottiglia di Rum e la baciò ripetutamente, mentre continuava a ballare. Di colpo si fermò ricordando una cosa importante. “Devo dirlo al Capitano!” E si avviò verso la cabina gridando “Capitano, Capitano!!!”




*&*&*&*&*&*&*&*&*




 

July si stava rilassando sulla schiena di Peter, mentre lui volava sorvolando l'isola ed indicandole vari posti, ognuno più bello dell'altro: partendo dalla Cava dei Cannibali, per poi passare all'Accampamento degli Indiani, alla Laguna delle Sirene, la Tana del Coccodrillo, la Roccia del Teschio e la Tana dei Bimbi sperduti.
“July” Peter chiamò la ragazza che si era appisolata sulle sue spalle “volevo chiederti, se sai raccontare le storie, perché se non lo sai fare, è un problema.”
July non aveva mai raccontato una sola, singola storia in vita sua. Aveva letto moltissimi libri, ma non aveva mai riportato ciò che aveva letto, magari mettendoci del suo. D'altronde, a chi avrebbe mai potuto raccontare una storia? Sua madre aveva una sorella ed un fratello, ma la sorella aveva ben tre figli più grandi di lei, ed il fratello viveva lontano, in America e veniva lì a Londra a trovare tutta la famiglia di rado; mentre il padre... beh, fino a poco tempo prima non sapeva nemmeno dell'esistenza della vecchia zia.
“Peter, io non so se sono in grado...”
Peter rimase spiazzato da tale risposta: si aspettava di tutto, anche un no, ma non questo.
“Che significa che non lo sai? O lo sai fare o non lo sai fare, non c'è una via di mezzo!” Poi calmandosi continuò “Com'è possibile che tu non lo sappia?”
“Peter, io non ho mai raccontato una storia a nessuno, non so se sono in grado di raccontarla come la nonna Wendy, ma ci proverò.”
“Fidati July, se sei davvero la nipote di Wendy, sei sicuramente in grado raccontare delle storie: ce l'hai nel sangue!”
July era onorata di quel commento, ma non era comunque sicura delle sue capacità quanto Peter.
“Allora, dove si va?” Chiese July a Peter.
“Dipende da te, sei tu l'ospite.”
July ripensò alle storie della nonna; le sirene erano le ultime che avrebbe voluto vedere: da quello che le aveva raccontato Wendy era solo delle pettegole vanitose e sicuramente, stando con loro non si sarebbe esattamente divertita. La Cava dei cannibali era da scartare: rischiare di fare da pasto principale a qualcuno non era nelle sue priorità lì. L'accampamento degli indiani non l'attraeva più di tanto anche se John, fratello della nonna Wendy purtroppo morto da tempo, le raccontava sempre di quanto intelligente e brava con le armi fosse una certa Giglio Tigrato
Cos'altro le rimaneva? Aveva pensato a tutto, no? Cosa c'era sull'isola che poteva interessarle così tanto? I Pirati? Per loro ci sarebbe stato tempo. Cosa rimaneva?
Che sciocca! Come ho fatto a non pensarci prima
“Io vorrei vedere i bimbi sperduti e Trilli.”


Peter in realtà non era tanto sorpreso dalla risposta: ormai aveva capito benissimo che i bambini erano la passione di quasi tutte le ragazzine; il problema che lui ormai conosceva era Trilli. Nonostante July fosse ansiosa di rivedere Trilli e, in realtà, altrettanto era per la fatina, sapeva che tra le due, vi era la possibilità che scoppiasse un gran putiferio.
Se ne vedranno delle belle.
“Va' bene July, però ricorda che hai scelto tu. Io non mi prendo alcuna responsabilità!”


July era un po' sorpresa dalla frase del ragazzo, ma non diede troppo conto alle sue parole: era lì per rilassarsi e divertirsi, come fosse in vacanza, e non voleva dar conto a piccoli turbamenti come questi.




 
*&*&*&*&*&*&*&*&*


 


Il silenzio era opprimente e carico di attesa. Tra i cinque bambini, seduti a terra con le gambe incrociate, regnava il silenzio. Due bimbi, invece, dormivano beati poco più lontano, su delle pelli che fungevano da cuscino.
Dall'altra parte della stanza, sul bordo di una finestra in alto, sedeva annoiata una piccola fatina, dai capelli lunghi e biondi raccolti in una coda alta ed il vestito verde. Quando il capo della piccola banda aveva detto ai bambini di non fare confusione e rimanere lì buoni, lei non si aspettava che questi avrebbero rispettato gli ordini in modo così impeccabile ed ubbidiente... evidentemente le minacce di Peter avevano fatto effetto.
Il tempo sembrava non passare mai, non che lì, di solito, il passare del tempo pesasse, ma la noia rendeva tutto più pesante.
Quando si era offerta di rimanere con i bambini sperduti all'isola, non si aspettava di certo di affrontare Uncino, ma almeno di partecipare a qualche gioco.
La calma fu interrotta dall'urlo disumano di Orsetto: “Io non ce la faccio più! Ma quando arrivano? Io mi sono scocciato di aspettarli!” disse saltando in piedi.
“Zitto Orsetto!” lo ammonì Volpe alzandosi anche lui. “Così sveglierai Piccolo e Zoey!”
Ma era troppo tardi: iniziavano già a sentirsi grugniti e sbadigli provenienti dai due più piccoli del gruppo, una stropicciandosi gli occhi e l'altro sbadigliando, si mettevano seduti sulle pelli.
“Sono tornati?” Chiese la piccola Zoey con voce assonnata.
“Non ancora Zoey.” La informò Pennino.
“Io ripeto: mi sono scocciato! E Peter pretende che noi stiamo qui ad aspettarli mentre loro fanno un bel viaggetto con tutta calma?” Ribadì Orsetto.
“Ha ragione!” Dissero insieme i Gemelli scattando in piedi.
Un sorriso d'orgoglio si stampò sul volto di Orsetto che disse:
“Io intendo protestare contro questa ingiustizia! Chi è con me?!”
“Noi!” Si fecero avanti i Gemelli.
“Io!” Si unì Volpe.
“Anche io!” Tutti si girarono a guardare Piccolo che, di un metro e dieci scarso, voleva unirsi alla lotta e persino Trilli, si sedette sulla spalla di Volpe, facendo intendere di essere d'accordo con i cinque.
Rimanevano solo Pennino, seduto a terra, e Zoey, sulle pelli.
“Pennino,” lo chiamò Volpe “unisciti a noi!”
“Assolutamente no! Avete idea di cosa possa fare Peter, se sapesse di questo ammutinamento? Se lo venisse a sapere, Peter non avrebbe pietà per nessuno di voi!”
I cinque più Trilli, non fecero in tempo ad abbassare il capo colpevoli, che Peter Pan entrò di soppiatto nella tana volando.
“Se sapessi cosa?” Disse fermandosi alle spalle dei quasi ammutinati, facendoli sobbalzare.
“Peter!” Gridò Volpe.
“Sei tornato!” Continuarono i Gemelli.
“Dov'è lei? L'hai portata con te, vero?” Chiese impaziente Pennino.
“Com'è? È simpatica?” Chiese Orsetto.
“E le storie? Le sa raccontare?” Chiese ancora Piccolo.
Zoey si alzò e, facendosi spazio tra la piccola folla, riuscì ad arrivare difronte a Peter
“Dai, ce la fai vedere?”
Lui la prese in braccio e disse guardando prima lei e poi tutti gli altri bambini
“Perché, avrei dovuto portarvi qualcuno?”
“Sii!” Dissero in coro i bambini e Trilli scosse la testa avanti e indietro.
“Davvero? Io non mi ricordo...” Continuò ancora il ragazzo.
“Dai Peter, non fare scherzi! Siamo curiosi! Tu non ci hai detto niente su com'è...” Insistete Pennino.
Un “Già” generale si levò dai bimbi sperduti.
“E poi è un sacco che aspettiamo.” Continuò Orsetto.
“ORSETTO!!” Esclamarono i bimbi.
Peter rise, e poi più serio, ordinò: “Restate qui.”
E, messa Zoey giù, scomparve da dove era venuto.


 
*&*&*&*&*&*&*&*&*


Il vento soffiava dolcemente tra i rami degli alberi lì intorno.
Questi, alti e robusti, dalle chiome folte e verdi, offrivano una copertura perfetta, in grado di oscurare ogni possibile avvistamento dall'alto e rendere quella zona della foresta, difficile da attraversare.
Ma la delicatezza e la calma di quel vento primaverile, stonava con il tumultuoso animo di July; possibile che dei bambini potessero fare agitare qualcuno in quel modo?
Un cambiamento della corrente d'aria dietro di lei la fece voltare, ed incontrare ancora gli occhi giocosi del ragazzo più grande ed il suo sorriso.
“Dai vieni, ti stanno aspettando!” Peter le disse prendendola per mano e conducendola verso quella che sarebbe dovuta essere l'entrata, ma July impiantò i piedi per terra bloccandosi ed iniziò a torturarsi le mani; Peter sorpreso da quel gesto si girò.
“Qual è il problema?”
“E se a loro non dovessi piacere?”
Delle povere mani della ragazza ormai rimaneva ben poco.
“Neah, non preoccuparti, a loro piacerai. A noi, d'altronde, basta solo qualcuno che sappia raccontare bene le storie.” Le rispose lui riuscendo a schiodarla e portarla verso l'entrata.
July non era molto sicura; quando la nonna Wendy gliele raccontava, era in grado di cambiare la voce a seconda delle situazioni che si presentavano, di descrivere oggetti e posti utilizzando anche i gesti, era in grado di farti tremare sotto le coperte o di sgranare gli occhi quando l'eroe era in pericolo oppure in un combattimento mortale... ma ormai era passato moltissimo tempo da quando la nonna metteva a letto i suoi nipotini e raccontava loro storie avventurose di imprese eroiche, e July non rammentava più come Wendy facesse, non che l'avesse mai veramente saputo, ma ormai di quelle serate da bambini ricordava poco e nulla.
L'entrata verso la quale Peter stava conducendo la ragazza, consisteva in una porta senza maniglia fatta di rami e viticci intrecciati, incastrata nel tronco di un albero cavo lì vicino.
I due entrarono camminando lentamente, Peter spavaldo come sempre e July a testa bassa; solo dopo, molto lentamente, la ragazza alzò lo sguardo, incontrando otto paia d'occhi che la osservavano alcuni curiosi ed altri sorpresi, ma tutti, eccetto una bambina dai boccoli neri, avevano la bocca aperta per la sorpresa. Trilli soprattutto, che come prima cosa si aspettava una bambina di nove o dieci anni, o comunque più piccola di July ed inoltre, come gli altri, non si aspettava fosse così simile a lei...




 
*&*&*&*&*&*&*&*&*




Un bussare insistente lo risvegliò dai suoi pensieri.
“Cosa vuoi?” chiese dalla poltrona su cui era seduto con tono burbero, che fece tremare le pareti.
La domanda, come il tono, era inutile, dal momento che sapeva benissimo che l'uomo, per così definirlo, dietro la porta, non lo avrebbe mai disturbato se non per riferirgli la buona notizia che attendeva con assillo.
“È arrivato, Capitano...” disse Spugna con voce tremante.
Non fece in tempo a finire la frase che il Capitano apparve sulla soglia della porta, con gli occhi blu come le profondità marine, luccicanti ed assetati, non certo di Rum.
“Finalmente...” sussurrò a sé stesso ghignando e fissando alcun punto in particolare alle spalle del marinaio.
“E c'è anche un'altra notizia” continuò quest'ultimo guadagnandosi nuovamente l'attenzione di Uncino, che ritornò a fissarlo con sguardo curioso ed impaziente.
“Con lui c'è anche una giovane pulzella, Capitano.” Disse ancora Spugna sorridendo. Un ghigno malefico si dipinse sul volto di Uncino, facendo brillare nuovamente quegli occhi spaventosi quanto affascinanti.













 

N/A:
Hello my people! Mi siete mancati un mondo!
Voglio ringraziare:
ToLaura con cui voglio mettermi in
affari quando lavoreremo alla Disney xD infatti, lei scriverà la storia ed io lavorerò come regista per farla realizzare XD.
Hellen96 con i suoi preziosissimi consigli :P xD (cmq sì: mi piace cambiare le storie, pensa che una volta ho fatto rapire la Regina dai 7 nani) 
Reyna Weasley a cui auguro buona fortuna con la sua storia e la ringrazio. Non capita tutti i giorni di far innamorare qualcuno di un genere ^///^
Truedirectioner97 : Mi fa piacere che tu sia ritornata. P.S. Il 5 al cinema come altre 100000000 persone, scommetto ;)
Le mie carissime Sofia_001 e Lucy ;)  che mi hanno minacciato di uscire dalla lavapiatti e dall'armadio. Questa è stata la cosa che mi ha fatto aggiornare xD. Pensate, però che per tenermi buona una me la porto in vacanza! xP
Spaccheremo di brutto Lucy!!!! 
E.... hola1994 con le sue 'K' le "lo aggiunta" ed i 'kolori' xD ti adoro sorella. 
Te l'ho promesso per cui:
ragazzi votate: volete la varietà di colori o sempre lo stesso?
E' una questione di vita o di morte.... neah scherzo, votate e basta se vi va u.u
Ringrazio anche tutti quelli che hanno messo la storia tra le preferite/ricordate o che semplicemente leggono. ^^
Questo è tutto gente ci vediamo tra meno di una settimana!!!!
With love
-J




 

 

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Peter Pan / Vai alla pagina dell'autore: oO_Keira_Oo