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Autore: Wolf    13/10/2004    0 recensioni
La speranza è ciò che mi tiene in vita.La speranza che quando poserò gli occhi su di te,non sarà mai l'ultima volta.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UnTitle

UnTitle

 

 

Alice.

Ascolta quanto quasi perfetto sia il tuo nome.

Prova a ripeterlo ad alta voce, o nella tua testa, mentre torni a casa da scuola, mentre guardi il pallone tra i tuoi piedi, che aspetta di essere calciato ovunque tu lo desideri...

E' davvero strano che io mi senta non come quel pallone, ma come l'ultimo, in fondo alla sacca, di fianco alla panchina.

E' strano perchè da quando ti conosco ogni cosa mi appare strana, mi lascia basito o senza fiato.

Tu mi lasci senza fiato.

Ho sempre saputo di adorarti, di amare il tuo sguardo distante ma carico, quei due occhi color caffè che distrattamente punti sul mondo che ti circonda, o le tue strane abitudini, come di tramutare tutto in canzone, lasciare che le note si fondano con le parole, che si intreccino nei sentimenti. La tua voce già allora mi provocava dei piccolissimi brividi lungo il petto, all'altezza del cuore. Lo sapevo già allora che palpitava per te ma non potevo definirlo.

Ora cambia tutto, senza di te. Non credevo fosse diventata una cosa talmente seria, altrimenti, ti giuro l'avrei fermata fin dall'inizio.

Ti stupirebbe sentire che quando sono tornato a casa, quella sera, quando il mio piede ha toccato il pavimento di casa, ho sentito tutto il corpo svuotato? Non mi sono mai sentito cos? fuori posto come allora, come se la MIA casa non fosse il posto a cui appartenevo.

All'ora, sorpreso, ho ragionato, analizzato i miei sentimenti. Facevo finta di non capire che il posto che mi mancava, il posto che sentivo come casa, il posto verso cui mi sto dirigendo da tutta una vita...

 

...quel posto sei tu.

 

Mi sono sentito vuoto in ogni parte di me stesso, come una margherita privata di petali, come una carta d'imballaggio arricciata nel cassonetto dell'immondizia.

Ho bisogno di stare con te, di sentire ogni parola che dici e vedere ogni tuo sguardo, perchè tu sei aria e non credo di riuscire a rimanere in apnea a lungo...

 

...Quando smetterà di fare male, allora sarò un uomo morto o un uomo risorto?

...Smetterà mai di fare male?

...Ma soprattutto sono così sicuro di volere che smetta?

 

Non avrei mai immaginato di poter provare una cosa simile. Ogni pensiero mi lega a te, i colori, i suoni, perfino una risata.

Ho aspettato a lungo di incontrare qualcuno come te. Dovrò aspettare ancora?

Non ho da portar pena ma solo da esser ispirato, dal pensiero di come sia vivere la propria vita accanto a te. Ogni tanto mi chiedo se chi ti sta accanto sappia quanto è fortunato, ma poi mi dico che queste sono cose già state dette e già state scritte...

 ...ma infine cosa dell'amore non è già stato scritto?

O forse mai niente è stato scritto poiché amore è amor unico, immenso e indescrivibile?

Pensavo a quello che hai detto, a come mi hai guardato, ogni cosa che abbiamo vissuto io e te, ogni scambio ogni sguardo, è stato qualcosa di inenarrabile poiché troppo intimo. Anche se cercassi parole per dirlo sono sicuro che nessuno potrebbe mai capire, nemmeno io stesso. E' qualcosa che teniamo nel cuore, io e te.

Non so cosa sia stato Alice, ma sono certo che c'è stato qualcosa. Ogni tuo sguardo mi ha dato nuova vita e ogni tua parola mi ha ispirato.

Non sono sicuro di cosa sia questo. Parole, messe una di fila all'altra, scritte nella speranza che questa distruttiva mancanza di te mi abbandoni. Non posso definirlo certo uno scritto d'amore, ma forse nemmeno uno scritto è ciò che mi resta...poiché mi hai lasciato senza parole o senza modo di riuscire ad usarle.

 

Avrei voluto avere più tempo? O avrei voluto usarlo meglio?

 

Spero di scrivere una canzone un giorno, che sia in grado di descriverti (e magari anche di descrivermi) come il cuore batta ogni volta che ti vedo o come smetta di battere quando salutandomi ti giri e rientri in classe. In entrambi i casi, non smette mai e comunque di fare male e fa un male cane...

 

Vorrei poter prendermi una pausa dalla vita insieme a te, tornare di nuovo nella terra promessa e giocare a calcio con te per il resto della mia esistenza.

Giuro, Dio ti giuro che non mi lamenterò mai più per le brioches!

Se solo potessi tornare laggiù, svegliarmi la mattina sapendo che ti vedrò, uscire dalla 214 con sguardo assonnato, che potrò salutarti con la consapevolezza che ti rivedrò ancora e ancora, ogni mattina per il resto dell' eternità.

 

La speranza è ciò che mi tiene in vita.

La speranza che quando poserò gli occhi su di te,

non sarà mai l'ultima volta.

 

 

  
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