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Autore: __Ihaveadream    02/09/2013    2 recensioni
"Abbiamo fatto delle ricerche, signorina, e abbiamo scoperto che lei è figlia del famoso ispettore Stradford. Vorremmo che lei partecipasse alla ricerca dei ladri del collier. Sappiamo che lei ha un intelletto sopra la media e che è uscita dall'università con il massimo dei voti. Le va bene? Ci aiuterebbe tanto con il suo aiuto."
"S-sì, accetto la proposta, grazie."
***
Una serata di gala per inaugurare la mostra al British Museum dove nel tempo di un minuto una rapina cambierà la storia del mondo e non solo.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo sette


Ciao mamma.

 
Uscita dalla caserma Giulia andò a trovare una persona che non vedeva da molto, troppo tempo.
Arrivata, parcheggiò la macchina sul ciglio della strada. Rivede casa sua proprio come se la ricordava:
il cancello d’entrata nero, il giardino ben tenuto con l’edera rampicante vicino alla porta, rose, tulipani, azalee e viole coloravano il prato, lo stagno con i pesci rossi e l’orto con una grande zucca e i mattoni a vista che rendevano la casa unica in tutto il quartiere.
Giulia aprì il cancello, aperto, e si ritrovò faccia a faccia con il portone.
Suonò il campanello.
“Arrivo.” Rispose una voce rauca, come se avesse il mal di gola.
La porta si aprì.
Si vide un’anziana con molte rughe, rossetto rosso, capelli castani tinti, occhi azzurro ghiaccio, faccia tonda e macchie di vecchiaia in prossimità della fronte.
Appena la donna vide la fanciulla sgranò gli occhi e si portò le mani alla bocca.
“Ciao mamma, posso entrare?” Disse la ragazza con un fil di voce.
“Bambina mia, accomodati. Sto facendo merenda. Vuoi qualcosa?” Disse la madre.
“No, grazie. Sono venuta a dirti una cosa.”
“Cosa tesoro?” Sorrise.
“E’ da tanto tempo che non ci vediamo.” Continuo la figlia.
“Da quasi un anno.” La interruppe l’anziana.
“Mamma, come avrai sentito al telegiornale c’è stata una rapina al museo.”
“Sì, ho saputo. Meno male che ness”
“Io ero là.” Interruppe subito “Ero stata invitata dal sindaco, ancora adesso non mi so spiegare il perché. Comunque durante la serata, mentre parlava il sindaco, c’è stato il furto.  Quando l’ispettore di Scotland Yard mi chiese se volessi accettare di partecipare alle indagini accettai. Quando interrogai il sospettato mi disse che il ladro fu Toshio e…”
“Quel bastardo, quel mostro.” Disse con un fil di voce l’anziana.
“Mamma, devo partire per il Giappone.” Concluse la giovane ispettrice.
La donna  dagli occhi di ghiaccio rimase a bocca aperta.
“Ne sei sicura?”
“Sì, il volo è previsto tra qualche giorno e non so per quanto tempo rimarrò.” Rispose la ragazza guardando per terra.
“Papà ti voleva tanto bene. Se vuoi veramente andarci vai pure.” Concluse la vecchia.
“Lo so mamma, voglio andarci. Ormai è tutto pronto. Ci sentiremo per telefono qualche volta.”
Detto così la giovane donna si alzò.
 “Giulia, prima che te ne vai devo dirti una cosa importante.”
“Dimmi mamma.”
“Mi dispiace per quello che ti ho fatto passare. Tutti questi anni di bugie su tuo padre. Mi dispiace tanto. Hai il coraggio di perdonare tua madre?” Disse la donna abbracciando la figlia.
“Certo mamma, io ti ho già perdonata.” Disse la ragazza contraccambiando l’abbraccio.
“Ti voglio bene.”
“Anche io.”

La sera stessa Giulia si mise a preparare le valigie quando il telefono squillò.
“Giulia sono  Shang, il volo è stato spostato per domani.”
“Come mai?”
“Non lo so, Horn me lo ha comunicato poco fa ma non mi ha detto il motivo.”
“Va bene, tanto ho quasi finito di prepararmi. Ma… Io non so dove si trova l’aeroporto.”
“Non ti preoccupare! Ti passo a prendere io. Bisogna fare presto perché il volo parte per le 8:30! Quindi devi alzarti presto.”
“Allora ci vediamo domani mattina, Shang.”
“Ciao Giulia!”

Verso le nove di sera  finì le valigie e decise di fare un giro per il centro e le vie di Londra.
Non sapeva per quanto tempo sarebbe stata via così andò a trovare uno dei suoi cari amici: Bewolth.
“Carissima! Qual buon vento.” Urlò il signore appena Giulia entrò nella sua sartoria.
“Salve signor Bewolth! Ho grandi notizie di lavoro!”
“Dimmi.”
“Per continuare le indagini parto per il Giappone”
Il sarto rimase a bocca aperta.
“Sono felice per te! Aspetta! Ho un regalo per te! Ecco, questo è un vestito per occasioni importanti.”
Giulia aprì la scatola e vide con gran stupore un vestito verde acqua con ricami alla fine.
“E’ stupendo! Grazie!” Disse la ragazza abbracciandolo. “Come è tardi! Domani devo partire alle 8:30!”
“Allora vai!” Disse l’uomo accompagnandola alla porta.
“Grazie di tutto! Ci rivedremo presto!” Urlò Giulia.

Speriamo che non le succederà niente” Pensò il sarto.


 
  
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