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Autore: aris_no_nami    02/09/2013    3 recensioni
Una ragazza dall'infanzia non poco difficile, dei ragazzi ben poco normali, una scuola orrenda, la scomparsa di un caro, una cioccolateria in eredità...
Un mondo che non si aveva la minima idea che potesse esistere...
Di chi si potrà fidare veramente la nostra protagonista...
Dovrà decidere...
Una decisione veramente difficile...
E con tutte queste informazioni ne faremo un cioccolato amaro dal retrogusto dolce...
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-C-cosa s-siete …
Sussurrai balbettando.
Lui appoggiò le sue labbra sul mio orecchio e sussurrò.
-Sanguisughe. O meglio conosciuti come … VAMPIRI.
Genere: Dark, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Improvvisamente sentii qualcuno stringermi la vita e …
Portarmi in alto?
Mi ritrovai sopra uno di quei pallazzi di mattoni rossi.
Vedevo tutta la città ed era altissima.
Intanto sentivo ancora qualcuno stringermi la vita.
Mi girai e mi ritrovai a pochi centimetri il viso di un ragazzo dai capelli di un biondo ossigenato quasi bianco. Aveva un paio d’occhi profondissimi … ancora più penetranti e inquietanti di quelli degli altri ragazzi.
Lo spinsi via da me e questo cadde di sedere, mettendosi a ridere.
Una risata strana … quasi crudele …
-La piccolina ha le unghie affilate …
Sogghignò, leccandosi il labbro inferiore.
Io deglutii …
Mi faceva ancora più paura degli altri …
-Piantala Jonghyun. Le fai paura.
Intervenne un altro ragazzo dai capelli dello stesso colore. A differenza dell’altro, questo, ce li aveva più lunghi e un po’ mossi.
E questo … era decisamente quello che ti facevavenire la pelle d’oca più di tutti.
Li osservai bene.
Quello a terra, che teoricamente si chiamava Jonghyun, aveva un capello rap panterato, una canotta sbracciata e dei jeans scuri attilatissimi.
Mentre l’altro aveva una bandana bianca arrotolata in testa, una maglia fin troppo attillata bianca e sopra una giacca particolare, nera e grigia. Ed anche lui dei jeans stra attillati.
A differenza degli altri, loro avevano la pelle più sul grigio …
Ma, nonostante ciò, sapevo che erano la stessa cosa degli altri. Anche se non sapevo cosa …
 
L’ultimo arrivato continuava a fissarmi intensamente, quasi volesse scuoiarmi solo con lo sguardo …
Comicniai a sentire un fastidioso ronzio nelle orecchie e la vista si stava annebiando.
Cercai di girarmi verso l’altro e vidi che anche lui mi stava fissando allo stesso modo …
Quando loro due distolsero lo sguardo fu come se mi avessero ridato l’aria.
Mi ero sentita soffocare sotto quegli sguardi così intensi.
 
Si scambiarono un’occhiata per poi rivolgere gli sguardi di nuovo verso di me.
-Il tuo nome.
Mi disse quello con la bandana.
-Tod …
Dissi con una voce flebile.
Questo ridacchio e poi disse
-Yong Guk si sceglie male le prede …
-D-di che parli …
Chiesi balbettando.
-Parlo che non vivrai per molto.
Rispose, inclinando la testa di lato e ridacchiando maligno.
-Ma no … dai Key … vuoi che Guk non ci giochi un po’ prima?!
disse l’altro alzandosi.
-Mh … già …
Cosa stavano dicendo quei due …
Avevo talmente tanta paura che non mi ero ancora mossa.
Quei ragazzi, Key e Jonghyun, avevano qualcosa in più degli altri … ti attraevano come potrebbero fare due calamite … ti sentivi piccola in loro presenza … quasi soffocata da quelle bellezze … perché erano veramente da mozzare il fiato …
-Hey, che cavolo volete farle?
Chiese una voce.
Imrpovvisamente un ragazzo alto e muscoloso dai capelli neri si mise in mezzo a noi.
Quando era arrivato?
-Oh … è arrivato il sigonr Bang … come va?
Chiese Key ridacchiando.
-Bene, stronzi.
Rispose questo, facendo scrocchiare il collo.
Quando si girò per poco non feci un infarto.
-T-tu … tu sei …
Balbettai.
-No tesoro. Sono suo fratello. Si da il caso che siamo uguali.
Rispose facendomi un sorrisino strano.
Poi, si rigirò verso gli altri due.
-Mi dispiace ragazzi, ma dovrete aspettare ancora un po’ prima di potervi divertire con questa meringhina. Prima tocca a noi.
I due sbuffarono infastiditi.
Si girarono e si misero al bordo tetto.
-Yong Nam, ricorda a tuo fratelloche esiste anche la notte.
Disse Key.
Detto questo aprirono entrambi le braccia.
Volevano buttarsi?
-è il caso che chiudi gli occhi, meringhina.
Mi disse il moro.
Io non me lo feci ripetere due volte.
Dopo, fu come se le orecchie mi si tapparono, perché sentii dei rumori tutti ovattati.
Quando riaprii gli occhi i due tipi non c’erano più.
-Bene. Hai conosciuto Key e Jonghyun.
Mi disse il ragazzo girandosi verso di me.
L’uguaglianza con Yong Guk era talmente tanta che mi faceva quasi impressione …
-Sei suo fratello gemello …?
Chiesi a bassa voce.
-Esatto.
Rispose.
Poi mi si avviccinò e mi diede le spalle.
Sali e tienti forte.
-Cosa?
Chiesi, risvegliandomi da quello stato di panico che non era assolutamente da me.
-Ti ho detto di salire e di tenerti forte.
Rispose secco.
-No!
M’imposi io, incrociando le braccia.
Vidi le sue sdpalle tremare.
Si girò di scatto e mi prese per i polsi.
-Vuoi forse morire? Ora tu fai ciò che ti dico e stai zitta.
Sussurrò, in una maniera talmente intimidatoria e sensuale allo stesso momento che credevo potessi morire da un momento all’altro dalla paura.
Io annuii.
Si rigirò e gli misi le mani sulle spalle, rendendomi conto, solo in quel momento, che ero fin troppo bassa per riuscire a salirgli sulle spalle.
-Non … non ce la faccio …
Dissi.
Lo sentii sbuffare.
Si girò e mi guardò negli occhi.
Anche i suoi erano profondi … ma erano diversi da quelli dei ragazzi a scuola … e non erano neppure come quelli di Key e Jonghyun … erano anch’essi paurosi … ma ti davano calore …
 
Sorrise per poi accuciarsi e prendermi in braccio da davanti.
Mi aveva messo una mano poco sotto il sedere mentre l’altra mi teneva il braccio.
-Aggancia le gambe.
Obbedii.
Agganciai le gambe alla sua vita, il più forte che potevo.
Si avvicinò al bordo del tetto e ridacchiò, mollando la mano che mi teneva il braccio.
-Rimetti la mano sul mio braccio, vero …?
Chiesi.
Lui, come risposta, mi scoccò un bacio sulla guancia.
-è meglio se ti agrappi al mio collo.
Non feci in tempo di realizzare ciò che aveva detto che si era buttato dal palazzo.
Subito mi agrappai al suo collo.
Ok …
Sarei morta.
Addio mondo …
Chiusi gli occhi per avitare di vedere in faccia la mia fine …
-Hei – mi disse lui – perché non apri gli occhi?
Io li aprii lentamente.
Sotto di noi si vedeva tutta la città spostarsi velocemente.
No …
ERAVAMO NOI CHE CI STAVAMO SPOSTANDO DA TETTO A TETTO!
-MA SEI MATTO!
Urlai in preda al panico, stringendomi ancora di più a lui, che si mise a ridere.
-Molto probabilmente.
Richiusi gli occhi e lasciai che il vento mi spettinasse i capelli.
Non so per quanto tempo stemmo così, a saltare da un tetto all’altro.
Finaolmente ci fermammo.
Aprii lentamente gli occhi e mi ritrovai in una stanza di un appartamento, piuttosto vecchio e messo male.
Cercai di focalizzare la situazione.
Yong Nam mi aveva messa giù e si era avvicinato ad un tavolino.
Al fianco di questo c’era una poltrona mezza rotta e seduta su diessa …
Yong Guk che mi guardava soddisfatto.
-Visto? Te l’ho portata intera. L’ho tolta dalle grinfie di Key e Jonghyun. Se fossi arrivato un attimo dopo non l’avrei più trovata.
Disse il moro, versandosi qualcosa in un bicchiere di cristallo.
-Ottimo …
Rispsoe il fratello, alzandosi e venendomi davanti.
I suoi occhi erano diversi da com’era la mattina.
Erano … come quelli dei ragazzi nella scuola …
-Ho ho ho … è arrivata … giochiamo giochiamo … dai, giochiamo … vuoi giocare io si …
Disse una voce isterica.
Alzai lo sguardo e vidi uno dei ragazzi della scuola, disteso sopra un armadio, che mi guardava come se fosse un cannibale affamato.
-Daehyun, calmati.
Gli disse Yong Nam.
Daehyun … era quello con i ciuffi biondi sui capelli.
Daehyun cambiò subito espressione e mi fece un sorriso dolcissimo.
-Verrai anche da me … stanne certa …
Mi disse per poi tornare a fissare il soffitto.
-Daehyun – lo richiamò Yong Guk – vuoi giocare, giusto?
Daehyun annuì velocemente.
Aveva gli occhi sbarrati.
Sembrava un drogato che non si faceva una riga da un casino di tempo … e faceva parecchia paura …
-La strada dietro la nostra … dacci un’occhiata.
Gli disse, continuando a fissarmi negli occhi.
Senza farselo ripetere due volte saltò giù dall’armadio. Con un altro salto arrivò alla finestra e, prima di saltare da quella, disse
-Vado a giocare …
E se ne andò.
-Sai – mi disse il biondo, con uno strano sorriso stampato in faccia – Daehyun vuole sempre giocare … e voleva giocare anche con te. Ma tu sei scappata. E purtroppo, così facendo, gli hai fatto venire ancora più voglia di giocare.
Quando ebbe finito di parlare si sentì lo stesso urlo di quando ero uscita di corsa dalla scuola.
Quindi … era stato Daehyun a provocare quell’urlo …
Mi irrigiddi completamente, non sentendo più il cuore battere.
-C-cosa s-siete …
Sussurrai balbettando.
Lui appoggiò le sue labbra sul mio orecchio e sussurrò.
-Sanguisughe. O meglioconosciuti come … VAMPIRI.
VAMPIRI.
Quella parole mi bloccò completamente.
Non stavo più respirando e non sentivo nulla.
VAMPIRI.
Non esistevano.
Erano solo leggende metropolitane.
Diedi uno spintone al biondo che cadde sulla poltrona ridendo.
-NO! N-NON è POSSIBILE! NON ESISTONO! NO!
Urlai.
Yong Nam era rimasto serio tutto il tempo, a bere quel liquido dallo strano colore.
-Oh si … ne hai la prova dalla vecchia, da l’urlo di prima e ne hai uno davanti a te.
Disse passandosi una mano sui capelli.
Scossi la testa.
-è impossibile …
-CI HAI VISTO GLI OCCHI!
Urlò lui, alzandosi dalla sedia.
In effetti …
Aveva ragione …
-P-però i suoi n-non sono come … come i vostri …
Dissi indicando il moro.
-Vedi che hai l’occhio? Ovvio che no. Lui non è come noi.
-E-e allora c-cos’è …
-Licantropo.
Rispose.
Per poco non mi strozzai.
-Questa è follia. Pura follia.
Dissi, ridacchiando nervosamente.
-Apri gli occhi, Todalinda.
Come … come faceva a sapere il mio nome per intero?
-E ditemi … i due biondi cos’erano?! Stregoni?!
Chiesi ironica, cominciando a gesticolare come una matta.
-Angeli neri.
Disse Yong Nam.
-QUESTA è FOLLIA!
Urlai.
-Ogni specie si suddivide in sottospeci.
-BASTA!
Urlai contro di lui, che aveva cominciato a parlare.
-Gli angeli neri sono suddivisi in angeli della disperazione, angeli della morte, angeli della distruzione ed angeli risucchiattori. Key e Jonghyun aono angeli risucchiatori. Gli angeli neri sono i più potenti e i più pericolosi. Key è uno tra i più pericolosi che il mondo possa mai aver visto.
-SMETTILA!
Lui continuò inperterrito.
-I vampiri sono suddivisi in vampiri mangiatori, o più comunemente chiamati vampiri predatori, vampiri bianchi, vampiri rossi e vampiri dormenti. Daehyun e Yong Guk sono predatori, il ragazzo del bus e Zelo sono bianchi mentre il ragazzo con i capelli neri e quello con i capelli fucsia sono rossi.
Era … era impossibile …
Tutto …
E poi … come faceva a sapere del ragazzo del bus …
-è TUTTA UNA FARSA … è UNO SCHERZO, VERO?! AMMETTETELO!
Ero completamente impazzita …
Non capivo più niente.
-I licantropi sono suddivisi allo stesso modo dei vampiri.
Concluse.
-STA ZITTO!
Urlai isterica, rannicchiandomi a terra tappandomi le orecchie con le mani.
-è … impossibile …
Due braccia forti mi fecero alzare e togliere le mani.
Mi scese una lacrima.
Lui l’asciugò col pollice.
-Non piangere.
Mi disse il biondo.
Scossi la testa.
Come poteva pretendere che non piangessi dopo tutto quello?
Mi fece aprire gli occhi e appoggiò la sua fronte sulla mia, guardandomi dritta negli occhi.
-Ora è il caso che tu vada a riposarti …
Disse.
Poi, capii ancor meno.
I miei occhi si chiusero e tutto intorno a me cominciò a girare, fino a che non caddi su qualcosa di morbido e sentii qualcuno baciarmi la fronte …
 
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!
Mi svegliai di soprassalto “ grazie” alla sveglia.
La spensi e guardai l’ora.
Le 3 di notte.
Com’era possibile che avesse suonato a quell’orario …?
Mi guardai e vidi che ero in pigiama.
Ossia, una semplice maglia bianca enorme.
Improvvisamente mi rivenne tutto in mente, il che mi causò un male assurdo alle tempie.
Era … era stato tutto un sogno …?
Ad un tratto sentii dei rumori provenire fuori dalla finestra, la quale aveva le tapparelle mezze scassate tirate giù.
Mi alzai dal letto e, lentamente, mi avvicinai ad essa.
Misi la mano sulla maniglia della finestra …
Feci un profondo respiro prima di prendere coraggio e tirare giù la maniglia.
Un brivido mi percorse la spina dorsale …
Come se fosse stato un avvertimento di non aprirla …
Ma io, quandomai avevo ascoltato qualcuno?
Deglutii …
Tirai su il braccio, pronta a tirarla verso di me e …

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SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII! ME CATTIVA^-^
AVETE VISTO CHE COLPI DI SCENA?!
KEY E JONGHYUN DEGLI SHINEE! IL FRATELLO GEMELLO DI YONG GUK!
E POVERA LA NOSTRA TOD ....
ALLLLUUUUUUUUUUUUUUURAAAAAAAAAAAAAAA COME VI è SEMBRATO QUESTO CAPITOLO?
ORA VI LASCIO!
Kiss Kiss
il panda me
Aris*Chan
  
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