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Autore: Niniel    08/03/2008    4 recensioni
Sappiamo tutti com'è finita la loro storia. Ma com'è iniziatà? tramite questa ficcy composta da capitoli autoconclusivi (leggibili indipendentemente e non in ordine strettamente cronologico)mi piacerebbe raccontare come iniziò...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap1

Prima di iniziare mi pare giusto fare una piccola premessa. È anni che non scrivo seriamente qualcosa quindi critiche (costruttive ) e commenti di ogni genere sono bene accetti. So’ di non essere una scrittrice e non ho la presunzione di esserlo ^_^ mi piacerebbe solo raccontare un po’ di momenti con protagonisti questa coppia che amo *__* ( e io che all’inizio pensavo che lupin fosse gay XD).

Spero che il parto della mia mente malata vi piaccia anche solo un pochino, se così sarà posterò più che volentieri i prossimi capitoli
Un baciotto. Nini

(versione riveduta ..)

Gennaio 1992

Piove .. di nuovo.

In questi giorni non fa altro che piovere ininterrottamente.
A quest’ora di notte la città è quasi completamente deserta, mi fanno compagnia solo un gruppo di ragazzini forse un po’ troppo allegri per preoccuparsi del tempo e qualche barbone che senza altra scelta tenta di ripararsi alla bell'e meglio sotto i tetti dei condomini che abbracciano questo squallido quartiere.

Complimenti Moony grande idea uscire senza ombrello!
La voce di Sirius nella mia testa mi sbeffeggia. Fottuto traditore…

La strada continua ad oscillarmi davanti agli occhi senza sosta e riesco a reggermi ancora in piedi solo sorreggendomi ai muri di mattoni, smaterializzarmi in queste condizioni è fuori discussione rischierei sicuramente di spezzarmi. Sono quasi tentato di chiamare il Nottetempo ma spenderei inutilmente una parte del mio misero stipendio inoltre il mio appartamento è solo a qualche chilometro da qui .
Ho la vista annebbiata e posso sentire il mio respiro farsi sempre più affannoso... sollevo un lembo del mantello tentando alla bell'e meglio di ripararmi la testa.
Sei ridotto proprio male vecchio amico mio
-
Sta zitto... -
Improvvisamente debole mi accascio a terra scosso da lunghi brividi, lentamente provo ma le gambe non mi reggono e finisco nuovamente a terra.

Penso di aver perso i sensi per qualche secondo..o forse qualche ora. Non posso saperlo, ma da quanto posso sentire ha smesso finalmente di piovere.
Alzo gli occhi al cielo ormai completamente sgomero dalle nubi e Lei è lì che mi fissa con il suo placido sorriso, noto con mio enorme disappunto che mancano solo pochi giorni alla luna piena, probabilmente è anche per questo motivo che sono così a pezzi. Chiudo nuovamente gli occhi sento dei passi che si avvicinano, arrivano di fronte a me e mi superano senza fermarsi.
Altri passi. Una corsa.
- OmmioddioOmmiodio stai bene?- Una mano calda sul viso, un profumo di caramelle e polvere ed una voce ansiosa.
Riesco ad alzare la testa quanto basta per incontrare un paio di occhi azzurrissimi che mi scrutano apprensivi. 
– Merda sei pallidissimo…- sussurra prima di iniziare a frugare in un enorme borsa. -Poco dopo ne estrae una tavoletta mezza mangiucchiata di cioccolata e me la porge. - Mangia ti farà sentire meglio! - mi ordina con un dolcissimo sorriso.  
Man mano che il gusto del cacao mi invade lo stomaco e l’aroma di peperoncino mi scalda inizio a riprendere forza.
- Grazie, sto molto meglio ora – la rassicuro.
Lei sorride sollevata.

- Tonks ti vuoi muovere!!! – una voce decisamente irritata dall’altra parte della strada richiama la nostra attenzione. Lei urla qualche insulto non meglio definito in direzione di un gruppo di giovani che solo ora noto.
Mi osserva perplessa e indecisa sul da farsi.
- Vada, non si preoccupi per me...è stato un malore momentaneo, è tutto passato. – dico mentre facendo la massima attenzione tento di rimettermi in piedi
- Devo accompagnarti a casa? O forse è meglio l'ospedale? – dice aiutandomi ad alzarmi ma ignorando bellamente quello che le ho appena detto 
- No no sto bene! Le ho arrecato fin troppo disturbo! Ora chiamo un taxi .... –
Mi fissa preoccupata ancora qualche secondo, poi si fa convincere dal mio sguardo risoluto.
-D’accordo..allora io vado..- ancora alcuni secondi e poi saltando nelle pozzanghere si allontana .. Non è nemmeno arrivata a metà strada che si volta  –Mi raccomando rimettiti bello sconosciuto ! – mi urla regalandomi un ultimo meraviglioso sorriso prima di sparire.

Se fossimo in uno di quei catoni babbani la mia mascella sarebbe già finita a terra dallo stupore…
Ridacchio e la saluto con la mano, prima di entrare in un vicolo vicino e smateriallizarmi.

Allora non lo sapevo ma questo è stato il primo incontro con un uragano che mi ha sconvolto la vita.

  
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