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Autore: ValexJBiebs    03/09/2013    5 recensioni
Credeva di avere chissà quale autorità su di me.
Ma lui aveva ragione,lui era l'unico che sarebbe riuscito a proteggermi da quelli che volevano una storiella di un paio d'ore. Lui era l'unico,che nonostante i suoi difetti,mi amava per quello che ero.
Ashley Anderson.
Justin Bieber.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz , Jaden Smith, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Ryan Butler
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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JDanger.

Chapter 18.
-I’m feel complete.-
 
Ashley’s POV.
 
Venivo coccolata da un calore che mi rilassava e da un profumo che avrei voluto sentire fino alla fine dei miei giorni. Come fare a non riconoscerlo.  Justin.  Aspetta..  cosa ci fa Justin qui? Io mi sono addormentata senza di lui! Mi alzai di soprassalto e, come la volta precedente, rimasi immobile, perché le forti braccia di Justin mi tenevano stretta a se.
Ero incazzata nera con lui, ma la sua visione di prima mattina, fece passare tutta l’ira nei suoi confronti. Era un angelo sceso in terra.
 
-Juss?- lo chiamai,nell’intento di svegliarlo.
 
 Non so come, ma il mio dito si ritrovò sul suo viso tracciando flebili linee immaginarie sul suo volto e beando i miei occhi di una visione meravigliosa. Era impossibile resistere al suo fascino di ragazzo Canadese che si è ambientato ad Atlanta, Lia aveva ragione, è davvero affascinante. Tracciai il contorno delle sue labbra a cuore, rosee,  avevo il viso a pochi centimetri dal suo e potevo sentire benissimo il suo respiro sulle mie, di labbra. Il mio dito si fermò sul suo labbro inferiore e scivolò via, quando, impercettibilmente, le mie labbra si posarono sulle sue. Non so cosa mi stesse succedendo, ma sentì un esercito di animali invadermi lo stomaco e, successivamente, delle braccia cingermi la vita. Lui era sveglio e stava ricambiando il bacio.
 
Justin’s POV.
 
Qualche minuto prima.
 
Mi ero svegliato, come sempre, prima di lei. L’ammiravo nel suo essere perfetta in tutto, anche quando dormiva. Presi ad accarezzarle i capelli quando ancora i suoi occhi erano chiusi e sorrisi beandomi di lei. Le lascia un leggero bacio sulla guancia, troppo vicino alle sue labbra, ma quelle sue perfette labbra mi attiravano come una falena viene attirata dalla luce. Cercai di posare le mie labbra sulle sue, ma lei si mosse e rimisi la testa sul cuscino, facendo il finto addormentato. La cinsi forte per la vita, sapevo che sarebbe scattata non appena avrebbe sentito la mia presenza dietro di lei. E lo fece. Cercò di alzarmi, ma senza risultati. Lagnò un po’, poi si girò tra le mie braccio e battendo due dita sul mio braccio, mi chiamò.
 
-Juss?- sorrisi, la sua ira era scomparsa.
 
Sentivo il suo sguardo analizzarmi e poi un dito sfiorare la mia faccia,tracciava il contorno della mascella, delle ciglia, mi sfiorò gli occhi e si fermò alle mie labbra, tracciandone il contorno e accarezzando la pienezza di esse. Un suo dito si fermò sul mio labbro inferiore e poco dopo, scivolò via, lasciando posto a qualcosa di umido. Le sue labbra. Sorrisi mentalmente  e un brivido corse lungo la mia schiena. Non riuscì a rimanere immobile, non volevo che si staccasse da me, cinsi la sua vita con la mie possenti braccia e inizia a ricambiare il bacio. Le nostre labbra si intrecciavano perfettamente insieme. La spinsi su di me e si ritrovò a cavalcioni sulla mia pancia, aprì di poco gli occhi nel vedere perfettamente le sue palpebre chiuse. Le sue mani corsero tra i miei capelli e li stringerò facendomi fuoriuscire un grugnito. Le accarezzai la schiena e posizionai le mie mani sulle sue natiche che strinsi leggermente. Lei accarezzò con i denti il mio labbro inferiore e poco dopo io feci passare la mia lingua sul suo. Mi diede accesso alla sua bocca e in poco tempo le nostre lingue facevano la lotta per la dominanza. Una lotta che non sarebbe mai finita, perché nessuno dei due voleva fermarsi. La strinsi di più a me e capovolsi la situazione. Ero su di lei, tra le sue gambe. La mia erezione faceva fatica a rimanere avvolta nella stoffa dei boxer e dei pantaloni di tuta. Impercettibilmente lei alzò di poco il busto facendo scontrare il mio membro al suo bacino. Lo sentivo indurirsi sempre di più e stava emanando una sottospecie di segnale SOS per avvertirmi che avrebbe traforato tutto se sarebbe successo un’altra volta. Le sue mani scesero lungo i miei pettorali e addominali, per poi andare a finire sui miei avambracci, stringe la presa e mi morse il labbro. Aprì gli occhi e scostai le nostre labbra, scendendo sulla sua mandibola, fino alla gola. Emise un gemito di piacere e prese il mio viso tra le mani chiedendo, con gli occhi, di spogliarla.
Iniziai a toglierle il top che usava per dormire, al di sotto non aveva niente e in poco tempo e miei occhi fissarono del seno sodo che madre natura le aveva dato. Chiusi a coppa una mano su di esso e inizia a massaggiare il capezzolo con il polpastrello del pollice, con l’altra mano scesi sulla sua pancia piatta, non appena le mie dita furono sull’elastico delle sue culotte, la sentì premere. Cercai di toglierle più velocemente possibile e buttai la mia faccia sul suo seno, succhiando dolcemente il capezzolo a cui non avevo dato, ancora, alcuna attenzione. Si sentì un gemito smossato. Insieme alle culotte portai via anche le sue mutandine, lasciandola interamente nuda sotto di me. Salì sulle sue labbra e le lascia un veloce bacio, lei aprì gli occhi, sorridendomi, le feci un lieve sorriso anche io e mi inizia a baciarla, dal lobo fino all’ombelico. Mi fermai e risalì.
 
-Vado a chiudere la porta a chiave!- sussurrai, lei annuii e io mi alzai in un battibaleno chiudendo a chiave la stanza, eravamo solo io e lei e nessuno ci avrebbe separato.
 
Tolsi i miei pantaloni e feci per abbassarmi i boxer, ma lei mi fermò.
 
-Fermo! Voglio toglierteli io!- disse facendosi rossa, nonostante tutto era timida.
 
Sorrisi e annuì e risalì su di lei, le nostre labbra si attaccarono di nuovo e le sue gambe si allacciarono intorno al mio bacino, le nostre intimità si sfioravano e sentivo la sua eccitazione. I suoi talloni fecero scendere i miei boxer, dal quale mi liberai scalciandoli, eravamo nudi, entrambi. Ricominciai a scendere di nuovo e non appena arrivai sul suo monte di Venere, le sue mani intrappolarono i miei capelli, lo baciai e feci aprire meglio le gambe, per avere una visuale completa della sua bellezza. Nonostante tutto non la bacia li, ma preferì scendere al suo ginocchio e facendo ciò, lei grugnì in disapprovazione. Sorrisi e salì dal ginocchio al suo interno coscia, lasciando una piccola parte di saliva su entrambe le gambe, quando finalmente mi provai al suo centro, sentì i suoi umori e sorrisi, baciandola lì. Iniziò a muovere i fianchi, come io muovevo le labbra e la lingua tra il suo clitoride e la sua apertura, gemeva silenziosamente e io mi eccitai, ancora di più, a ciò. Misi un dito nella sua cavità, già umida, mi voleva, iniziai a spingere avanti e dietro e lei gemeva, continuai la mia tortura e salì sulle sue labbra.
 
-E la tua prima volta?- Domandai non sapendo se fosse ancora vergine o meno.
 
Lei annuì e poco dopo sentì le pareti della sua vagina stringersi intorno al mio dito ed esplose, scesi  e leccai ciò che rimaneva. Aveva il respiro affannato, ma non voleva fermarsi, infatti poco dopo salì su di me, sedendosi dietro il mio membro, lo aveva tra le gambe, sorrise e lo prese tra le sue mani e iniziò a giocarci.
 
Ashley ’s POV.
 
Non so cosa stava succedendo, ma non volevo di certo che tutto questo si fermasse.
Amavo come mi aveva fatta arrivare poco prima, amavo le sue labbra sul di me, amavo le sue carezze, amavo tutto di lui… forse amavo anche lui.
Avevo il suo membro tra le mani e iniziai a pompare su e giù, era caldo, duro e morbido, come acciaio avvolto nel velluto ed era enorme. E lungo. Era dotato il ragazzo. Scesi più giù sedendomi sulle sue ginocchia e avvicinai il mio viso alla sua intimità, gemeva silenziosamente e quando baciai la goccia di rugiada che fuoriusciva da esso, imprecò. Sorrisi e iniziai a leccarlo intermente, fin quando non lo misi in bocca, non riuscivo a coprilo tutto, non bastava la mia bocca e la mia mano a coprilo. Continuai a pompare su e giù e muovevo la lingua intorno ad esso, lui gemeva e mi diede un ritmo scandito grazie alle sue mani sulla mia testa. Si tese sotto le mie carezze e il suo membro si gonfiò.
 
-Scostati se non vuoi che ti arrivi in bocca!- disse digrignando i denti, ma non lo ascoltai, volevo che mi arrivasse in bocca, non appena il piacere lo inondò, la mia bocca venne invasa da un liquido caldo e salato che ingoia subito.
 
 Sorrisi soddisfatta e salì a baciarlo. Nonostante la sua eccitazione, il suo membro era ancora sull’attenti.
 
-Sento il mio e il tuo piacere insieme,sono perfetti insieme.- disse in un sussurro poco prima di capovolgere di nuovo la posizione ,si stese a prendere i pantaloni e cacciò dal portafogli una bustina argentea. Preservativo.
 
Aprì le mie gambe ulteriormente, volevo sentirlo, costi quel che costi, si mise la bustina in bocca e la stappò cacciando il condom e posizionando sulla sua crescente erezione.
 
-Sei sicura?- mi disse.
 
 Annuì e lui mi accarezzò la guancia, sentì la punta del suo membro sulla mia apertura e spinse dopo in me, gemetti. Un dolore acuto mi colpì, mi morsi il labbro e strinsi gli occhi, lui era immobile dentro di me.
 
-Scusami- mormorò con la voce incriminata ,poco dopo spinse ancora in me, non era ancora entrato totalmente dentro di me.
 
 Si fermò e con una mano mi tolse il labbro tra i denti e me lo baciò ,io mi avventai su di lui, baciandolo con passione e finalmente entrò totalmente dentro di me, facendomi soffocare un gemito con i suoi baci. Era affondato dentro di me, fino all’elsa e io mi godevo la mia pienezza. Ero completa ora. Rimase fermo per un po’, poi mi baciò.
 
-Mi sento uno schifo a pensare che ti stia facendo male.- mugolò nascondendo il suo viso nell’incavo del mio collo.
 
-Shh..- accarezzai i suoi capelli e mossi il mio bacino –scopami,Justin!- dissi e lui alzò la testa negando.
 
-Non sto scopando con te..- non capì cosa voleva dire, ma poco dopo iniziò a muoversi dentro di me, gemetti per ogni volta che lui entrava in me e lui non smetteva di scusarsi, sembrava sul serio infuriato con se stesso.
 
-Justin!- gridai, quando non sentì più il dolore invadermi, ma la stessa sensazione di prima.
 
 Lui lo capì e iniziò a muoversi su di me. Sentivo l’orgasmo arrivare e anche lui era prossimo,
sudavamo entrambi e le mie unghie erano conficcate in lui.
 
-Oh,Justin..- mugulai. –sto per..- mi interruppe.
 
-Si,piccola,lo so.. vieni per me.- disse quando aumento di molto le spinte, rendendole secche.
 
-Oh mamma,Ashley!- urlò tendendosi dentro di me, si mosse altre due volte, bastavano per farmi arrivare al piacere e tendermi ,esplodendo intorno al suo membro.
 
Avevo spasmi per tutto il corpo e Justin si accasciò su di me, respirando affannosamente, continuai ad accarezzargli i capelli mentre lui ancora mi riempiva.
 
-Mi sento completo.- disse.
 
-Anch’io-




 
Angolo Autrice.

Ed oggi è un anno che esiste la storia
e mi sento uno schifo a pensare che stiamo ancora al 18esimo capitolo.

2/9/12 - 2/9/13


Anyway,
spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

Qui scopriamo entrambi i sentimenti dei ragazzi e
per la prima volta il loro bacio e anche la loro prima volta.
Io li trovo bellissimi insieme.

GRAZIE PER LE RECENSIONI.

Continuate a recensire. 
( più di 10 parole,vi supplico!)

Un bacio.
ValexJBiebs.

(@IGoToLiveMyLife )
 
  
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