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Autore: _ClAkRi_    03/09/2013    2 recensioni
Eccoci di nuovo qui con la nostra seconda storia, è il continuo di "è bastato un solo sguardo", per capire questa non è necessario leggere la prima, però per una migliore comprensione sarebbe meglio.
In questa storia, i protagonisti sono Sofia, ormai diciottenne, ancora innamorata del suo tenente preferito e Bart che si ritrova a pensare a lei senza nemmeno renderse conto o forse non ha mai smesso di pensarci da quel quasi bacio?
Ma ci saranno anche Lucia e Orlando, alle prese con non pochi problemi...
Insomma nuove avventure, amori, disavventure... per una storia con molti colpi di scena tutti da scoprire.
Fateci sapere cosa ne pensate.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno dopo, Orlando si reca al Ris per riprendere a lavorare e per chiarire con Ghiro, sa che l’ha piantato in asso, non facendosi sentire e non ha ancora visto il suo nipotino Fabio, non si è comportato per niente da buon’amico e ora deve rimediare.
Non appena arriva viene accolto immediatamente proprio dal capitano Ghirelli, il quale stava attendendo l’arrivo del suo amico con impazienza, in modo da punzecchiarlo un po’ vista la sua lunga assenza, non sarebbe da lui poi se non lo facesse.
«Ooooh guarda chi si vede, il marito prodigo.» dice non appena Orlando è di fronte a lui.
«Si dice figlio e io non sono andato in giro a sperperare le mie ricchezze come narra la parabola, anche perché le due ricchezze più belle le ho qui.» dice scuotendo la testa alla sua affermazione e poi tornando serio.
«Bella sviolinata! Ma le tue due ricchezze, nonché Lucia e Sofia, in questi tuoi giorni d’assenza ti hanno tradito con me.» dice continuando a prenderlo in giro, si sta divertendo troppo e poi non ha sentito Orlando per due settimane, ora deve recuperare il tempo perduto.
In quel momento arriva Costanza con in braccio il piccolo Ghiro,sentendo l’ultima affermazione del marito lo guarda negli occhi: «Con chi mi avresti tradito tu?» chiede, avendo sentito benissimo.
Ghiro cerca di spiegarsi pensando che Costanza ha frainteso e non ha sentito i due nomi che ha detto, mentre Orlando che ha capito il gioco di Costanza se la ride, ora è lui che si sta vendicando.
Orlando subito dopo si concentra su Fabio, l’ha preso in braccio dalla sua mamma e lo sta coccolando lui, facendo la vocina scema e giocando con il suo nasino, è bellissimo, avevano ragione le sue principesse a riguardo.
Intanto Costanza si avvicina a Ghiro e gli da una botta sulla nuca e: “spero che nostro figlio prenda da me, che sia bello e intelligente come me, no bruttino e pazzo come te.» dice subito dopo averlo picchiato per ciò che ha detto.
«Ma allora perché stai con me?»
«Perché amo i tuoi ricci. E perché infondo il tuo lato da informatico pazzo mi piace.» continuando a prenderlo in giro.
Orlando ride nel sentire quello scambio di battute tra i suoi migliori amici, gli sono mancati, ha sentito castamente la mancanza loro.
«Costanza ha ragione,povero piccolo se ha preso da te Ghirelli.» interviene Orlando spalleggiando la sua amica, piuttosto che Daniele, si diverte a punzecchiarlo e gli è mancato anche tutto questo.
«Serra poco spirito di patate qui, perché non si sa mai che possiamo diventare parenti in futuro.»
Orlando lo guarda confuso non capendo il suo discorso o facendo finta di non capire e Daniele continua a parlare: «Se mai tu e Lucia deciderete di allargare la famiglia e sarà una principessa, potrebbe fidanzarsi con Fabietto.» dice sicuro di se, è convinto di ciò che sta dicendo e Orlando lo guarda non molto felice di ciò che ha detto, non sa ancora se sarà una piccolina o un piccolino la creaturina che sta crescendo nella pancia della sua Lucia e già si deve preoccupare per il suo futuro ed esserne geloso.
«Si e forse in un futuro nemmeno troppo lontano.» interviene Lucia che è appena entrata nell’ufficio di Ghiro e ha sentito lo scambio di battute.
I suoi amici la guardano e non capiscono le sue parole,in realtà Costanza ha capito benissimo,è Daniele che non ha colto il sorriso di Lucia e quella luce diversa negli occhi. Costanza aspetta che Lucia faccia segno di si con la testa e corre ad abbracciarla felice,sa che infondo ha sempre desiderato allargare la famiglia nonostante dicesse di no e sa che stavolta sarebbe tutto diverso, perché non è più sola, al suo fianco stavolta c’è Orlando.
Ghiro solo a quel punto capisce davvero le parole di Lucia e anche lui corre ad abbracciarla,la solleva da terra e la fa roteare felice in aria. I suoi migliori amici avranno un’altra piccola Serra,è sicuro che sarà una piccolina, e lui potrà giocare con lei, vederla crescere ed educare come ha fatto con la sua Sof, potrà giocare con Fabietto e infine,ma non per ultimo,sa che Lucia e Orlando sono immensamente felici della notizie e lui lo è quanto loro.
«Dobbiamo festeggiare!» dice non mettendola ancora giù.
Anche Bart, Isabella ed Emiliano sono giunti davanti all’ufficio di Ghiro per capire cosa sta succedendo e come mai regna tutta quella felicità.
«Festeggià cosa?» chiede Emiliano intromettendosi lui nella conversazione visto che Isabella e Bart,i quali sono più riservati, non hanno fatto il primo passo e sono rimasti ad aspettare che fossero loro a dirlo.
Lucia solo quando Ghiro la mette giù e la lascia dal suo abbraccio,si rivolge al resto dei colleghi.
«Io e Orlando diventeremo di nuovo genitori.» dice con una tale spontaneità da far rimanere senza parole Orlando,il quale non si aspettava che Lucia lo dicesse così,anche a Ghiro e Costanza e senza aspettare risposta continua a parlare: «E ho pensato di organizzare una cena a casa nostra per festeggiare tutti insieme.» Orlando resta ancora più sorpreso dal suo gesto,ma contento dell’iniziativa da parte di sua moglie,è proprio una bellissima idea,l’unica cosa che lo preoccupa un po’ è il fatto alla cena ci saranno anche Bart con Isabella e non sa come potrebbe prenderla Sofia,sa che se pur finge indifferenza,ancora ci sta male e non vuole procurarle altro dolore,anche Lucia ci ha pensato in realtà ed è per questo che quella mattina quando ha avuto l’idea,ne ha parlato prima con Sofia e ha avuto il suo consenso.
La squadra accetta con entusiasmo,solo Bart è un po’ titubante ad accettare, non vuole mettere a disagio Sofia,ma poi accetta felice di rivederla,è dall’ultima volta che è andata sotto casa sua che non la vede,ne sente moltissimo la mancanza e poi adesso che tutto è risolto,forse potrebbe parlare con lei...
Anche Isabella in realtà,lei non vede Sofia da molto prima di Bart e teme un po’ il confronto con lei,teme che lei possa tenerla a distanza,parlare con tutti tranne che con lei e Bart e il che non avrebbe tutti i torti,spera di riuscire a chiarire.
Decidono di fare quella sera stessa e Lucia manda un sms a Sofia per dirglielo.
Sofia è a scuola quando riceve il messaggio della sua mamma.
“Sof la squadra viene stasera a cena... sicura che vada bene?”
“Certo mamma,non c’è problema! Ne sono felice.”  È la risposta immediata di Sofia,in realtà rivedere Isabella e Bart,vederli insieme,le fa un certo effetto,prova gelosia,dolore,ma vuole essere forte e superare a testa alta il problema,non è scappando che si affronta,si comporterà con loro come se niente fosse successo,cercando di dimenticare piano,piano il dolore che le hanno causato.
 
La sera giunge velocemente,Sofia ha aiutato la sua mamma in cucina,in realtà essendo impegnata con il lavoro e per non pensare che tra poche ore avrebbe rivisto Bart,ha cucinato tutto lei. È stata agitata tutto il pomeriggio,ha pensato a come si sarebbero salutati,se forse doveva salutarlo con un bacio sulla guancia mostrando indifferenza,o fargli capire che non l’ha ancora perdonato. In realtà non lo sa nemmeno lei come si vuole comportare,ci sono momenti in cui pensa che si vuole far vedere superiore e salutarlo come se niente fosse, l’attimo dopo cambia idea pensando che non ce la possa fare. Si rende conto che solo quando l’avrà davanti potrà decidere come agire,è inutile tormentarsi prima,ma continua a farlo ugualmente per tutto il pomeriggio.
La squadra arriva tutta insieme,in realtà con un po’ di ritardo per aspettare Ghiro,il quale ha dato la colpa a Fabietto e ha ricevuto un’occhiataccia da parte di Costanza.
È Sofia ad aprire,si è detta via il dente via il dolore,tanto che appena apre la porta si ritrova subito davanti Bart e ha un sussulto al cuore,è bellissimo nella sua camicia bianca,la preferita di Sofia,pantaloni neri e giacca,sportivo ma allo stesso tempo elegante e i suoi occhi verdi che risaltano con la luce della stanza,Sofia in tre secondi l’ha notato subito. Rimane immobile per un lungo attimo senza riuscire a dire niente,poi opta per un semplice: «Ciao Bart,prego entra.» sorridendo e cercando di non tradire nessuna emozione.
Una volta entrati tutti, l’attenzione di Sofia è assorbita completamente dal piccolo del Ris,ormai la mascotte è lui insieme alla nuova piccolina che ci sarà o piccolino,ma è aperto il toto baby Brancato/Serra e per il momento tutti votano per la femminuccia.
La serata passa tranquilla tra chiacchiere e risate,Bart non smette di guardare Sofia e Sofia di guardare Bart,ma sono molto attenti a non farsi vedere l’uno dall’altra e anche dal resto delle persone al tavolo, dopo i saluti non si sono più parlati, Sofia in realtà l’ha evitato,ma ora Bart non può più far finta di niente.
Sofia si reca in cucina per sfuggire allo sguardo di Bart,si è accorta dei suoi occhi su di se,con la scusa di prendere il dolce. Bart si alza e si reca a sua volta in cucina.
«Aspetta Sofia ti aiuto io.» dice avvicinandosi a lei per prendere i piatti e i cucchiaini che Sofia ha in mano.
«Non c’è bisogno,ce la faccio.» dice sicura di se proseguendo dritto,ma Bart insiste e le prende le posate dalla mano,Sofia non molla la presa e insiste nel voler fare lei,fino a che non cadono a terra.
Si piegano contemporaneamente e le loro mani si sfiorano...
Alzano gli occhi l’uno versa l’altra senza distogliere lo sguardo,le loro labbra si avvicinano sempre di più,leggermente si sfiorano ed entrambi provano forti brividi lungo la schiena,ma quando il bacio sta per diventare qualcosa di più e Sofia si sta rendendo conto che stava quasi per schiudere le labbra,si allontana bruscamente da lui.
«No deve succedere mai più,ora tu stai con Isabella e tra noi non deve accadere più nulla,anche se mi ha pugnalato alle spalle fregandosene dei miei sentimenti,io non rubo gli uomini delle altre.»
«Sofia io e Isabella...» sta per dirle la verità o almeno vuole provare a dirle la verità,come sta cercando di fare da sempre,ma Sofia non ne vuole saperne,nemmeno stavolta.
«Non sono affari che mi riguardano cosa fate tu e Isabella,non più.» risponde non volendo nemmeno questa volta sentire ragioni,non riuscirebbe a sopportare cose che riguardano loro due,non ci riesce ancora,se ne va lasciandolo in cucina da solo a guardarla andar via.
A fine  serata quando tutti sono andati via,Isabella propone a Sofia di andare a fare una passeggiata insieme,vuole provare lei a parlarle,ha visto dalla faccia di Bart quando è tornato in salotto e per tutto il resto della serata che tra loro non ci è stato nessun chiarimento,anzi c’è stato il solido gelo comprensibile da parte di Sofia. Ora vuole essere lei a provare a parlarle,magari riesce ad avere più fortuna di Bart,anche se spera che anche lui possa riuscire a farcela,non desidera altro che rivederli di nuovo insieme e felici.
Loro sono fatti per stare insieme,sono destinati.
«No non posso,sono molto stanca e vorrei andare a letto,sto studiando molto in questi giorni,devo recuperare alcune materie.» si giustifica inventando una scusa,anche se non è nemmeno tanto una scusa visto che deve veramente recuperare.
«Solo 10 minuti,non ti occupo altro tempo,anche perché c’è Gaia a casa che mi aspetta.» insiste lei determinata a non farsi dire di no.
Sofia la guarda negli occhi e decide di accettare,le manca infondo la sua amica Isabella e le loro lunghe chiacchierate,risate, confidenze.
Si avviano fuori in strada e iniziano a camminare.
«Quali materie devi recuperare?» chiede Isabella iniziando una conversazione neutra.
Sa bene perché Sofia deve recuperare a scuola,per colpa sua e di Bart,tutti hanno saputo cosa è arrivata a fare per attirare l’attenzione su di se,per mostrare il suo dolore.
«Italiano,matematica,filosofia e chimica. Rischio la bocciatura.» dice con un filo di tristezza,ce la sta mettendo tutta ma a pochi mesi dall’esame di stato è veramente difficile riuscire a recuperare quattro materie per essere ammessa.
«Sono sicura che ce la fai,sei in gamba Sof,noi tutti crediamo in te. Io credo in te.» le dice con un sorriso per infonderle coraggio,quello che ha detto inoltre lo pensa davvero,non le sta mentendo, come però forse Sofia potrebbe pensare.
Sofia rimane in silenzio e abbassa lo sguardo sulla strada,non sa che rispondere o meglio avrebbe da dirle molte cose,ma si sta mordendo la lingua per non farlo,vuole aspettare che sia lei a fare il primo passo e sentire cosa ha da dirle.
«Senti Sof... so di averti ferita,che probabilmente non vorrai più vedermi,sono stata una stronza,mi sono comportata malissimo con te, ti ho ferita, ingannata... ma credimi che non volevo, io tengo davvero a te e alla nostra amicizia, so che ti è difficile crederlo,ma è così.» con tutta sincerità e liberandosi finalmente da un peso nel cuore, peso che si è portata dietro in quei lunghi mesi, peso che le ha attanagliato il cuore di sensi di colpa.
«Si mi è molto difficile crederlo... Ciò che mi fa male non  è che stai con Bart,che ci sei stata o qualunque cosa siete, ma il fatto che tu mi davi consigli, mi dicevi che dovevo tornare con lui, sapevi che l’amavo ancora anche se negavo l’evidenza, nonostante questo hai deciso di fregartene e andarci a letto, non ti sei sentita uno schifo? Perché io al tuo posto si.» con durezza, con parole davvero dure come macigni, arrivano dritte al cuore di Isabella, la quale conosce bene il carattere della piccola mascotte del Ris, ma mai prima d’ora si era rivolta con una tale schiettezza nei suoi confronti e sperava di non dover mai trovarsi nella posizione di vedere questo suo lato.
«Si mi sono sentita uno schifo e ancora oggi mi ci sento.»
«Si ma l’hai fatto lo stesso.» ribatte ancora, in realtà ha intenzione di perdonarla o almeno provare a farlo, non tornerà subito come prima, ma pian piano vuole istaurare di nuovo un dialogo con lei, la sta solo tenendo sulle spine per vendicarsi un po’.
«Si l’ho fatto lo stesso, scusami Sofia, davvero scusami.»
Sofia si ferma di colpo e sorride: «scuse accettate,mi sei mancata...» dice con più dolcezza, ma poi si ricompone subito,non vuole dargliela vinta così presto, Isabella sorride a sua volta e l’abbraccia spontaneamente, Sofia si ritrova a ricambiare l’abbraccio.
«Sofia comunque ci tengo anche a dirti che tra me e Bart...»
«Non lo voglio sapere. Ti ho perdonata,ma non voglio sentire parlare di lui. Ho perdonato te, però questo non vuol dire che io sia disposta a sentire cosa siete ora o cosa siete stati e non sono disposta a parlare e perdonare lui.» la interrompe bruscamente sapendo cosa lei ha intenzione di dirle, non vuole ascoltare nulla di ciò che c’è stata tra di loro, non ci riesce.
Isabella annuisce e capisce che non è ancora pronta per affrontare l’argomento e decide di lasciar perdere e salutare Sofia, per oggi ha ottenuto fin troppo da lei, non vuole perdere quel poco di fiducia che è riuscita a riconquistarsi.
Una volta sola Sofia si avvia di nuovo verso casa, quando a lei si avvicina Bart, il quale ha sentito tutta la discussione tra le due ragazze perché si è nascosto ad origliare, non ne va orgoglioso, ma voleva sentire ciò che si dicevano, ora si rende conto di aver fatto malissimo, non voleva ascoltare le ultime parole di Sofia.
Si avvicina a lei e la blocca per un braccio, quando vede che Sofia l’ha visto ma mostra indifferenza e continua a tirare dritto.
«Sofia ascoltami, io so che ce l’hai con me, ma ascoltami, ti prego.» le dice spingendola delicatamente verso il muro di casa sua.
«No non voglio,ciò che ho detto a Isabella è vero,ho perdonato lei ma non ho intenzione di perdonare te. Né ora né mai.» risponde decisa e cercando di liberarsi dalla sua presa, solo che con scarsi risultati, Bart l’ha bloccata, ma la sua presa è delicata, è solo troppo più forte di lei.
Sta per replicare ma lo squillo del suo cellulare lo costringe a interrompersi.
È Sasso, vuol dire che c’è un emergenza e deve per forza rispondere.
Dall’altra parte del telefono il Tenente Sasso comunica che è appena avvenuto un furto in un negozio di tecnologia, si sono portati via molti nuovi telefoni di ultima generazione e macchinette fotografiche digitali,anche di costo elevato, non è il primo furto a Roma.
Bart vorrebbe non andare, vorrebbe far finta di niente e mandare qualcun altro, ma sa che non può.
Guarda Sofia a lungo negli occhi e prima di andare si avvicina a lei e le sfiora le labbra con dolcezza, simile a com’é avvenuto il giorno del matrimonio di Lucia e Orlando.
Si allontana subito dopo da lei e Sofia rimane immobile senza riuscire a muovere un solo muscolo, sentire di nuovo le labbra di Bart sulle sue,anche se si sono solo sfiorati, le ha fatto provare emozioni che non provava più da tempo e che forse non proverà mai più.
Bart chiama Isabella nel tragitto fino al negozio per farsi aiutare da lei,non sa a chi altro chiederlo e vuole parlare con lei finito il lavoro mentre la riporta a casa.
Arrivano al negozio e repertano tutto, fino a che Isabella non trova qualcosa che può essere utile per scoprire qualcosa sui ladri, a quanto sembra una baby gang che si diverte a fare scherzi un po’ troppo pesanti.
«Che cosa hai trovato?» chiede Bart avvicinandosi a lei e Isabella gli mostra il bracciale,è tutto colorato e il filo è intrecciato,Bart lo conosce molto bene.
Sbianca nel momento in cui lo riconosce,non riesce a crederci, come fa il braccialetto di Sofia ad essere finito là?
«Bart sai a chi appartiene il braccialetto?» chiede Isabella vedendolo cambiare espressione drasticamente.
«Si. A Sofia.» dice con un filo di voce. È sicuro che sia suo,più volte gliel’ha visto al polso,inoltre ha la macchia di vernice che Sofia si è fatta un pomeriggio a casa sua aiutandolo a ridipingere. Non può essere una coincidenza.
Isabella lo guarda sconvolta a sua volta,non  è possibile che sia della piccola del Ris,come ha potuto fare una cosa del genere? Lei che finalmente ha messo di nuovo la testa a posto,allora ha finto ancora una volta,si sono tutti illusi che potesse essere tornata la ragazza allegra e solare di una volta...
«Tutto coincide,anche l’orario,poteva benissimo venire qui visto che il furto è avvenuto in pomeriggio,insieme ai suoi nuovi amici.» e pensa immediatamente a Davide,quel ragazzo non gli è mai piaciuto,ce l’ha scritto in faccia che è portatore di guai.
«Prima di trarre conclusioni affrettate vediamo se ci sono le sue impronte sopra,però direi di farlo domani che siamo più lucidi.» suggerisce Isabella,è molto tardi e non riusciranno mai a fare i giusti reperta menti se non dormono almeno qualche ora,a mente lucida è più facile capire e risolvere il problema,anche se è chiaro che quel bracciale purtroppo appartiene a lei.
Bart annuisce anche se non è molto convinto,lui andrebbe al Ris in quel momento stesso,ma sa che Isabella ha ragione.
Il giorno dopo il primo ad arrivare però è proprio Bart,quella sera non ha chiuso occhio,non ha smesso di pensare a Sofia e a quel bracciale,purtroppo aveva tutto il tempo per arrivare al negozio,fare la rapina insieme alla sua gag e tornare a casa per crearsi l’alibi di aver cucinato tutto il pomeriggio per la cena,purtroppo le macchie di vernice la tradiscono e quella prova è più valida di un esame del dna.
Si mette subito a lavoro per avere la contro prova,poco dopo sul display del pc compare la maledetta scritta: Match 100%.
Sbatte una mano sulla scrivania e urla un maledizione un po’ troppo forte,per fortuna è ancora solo e nessuno può vedere la sua disperazione,il panico impadronirsi di lui,adesso cosa può dirlo a Lucia,come affronteranno questo nuovo problema,Sofia,la sua Sofia è una ladra.
Poco dopo nell’ufficio di Lucia per il solito briefing per parlare dei vari casi,con presente anche il generale Abrami questa volta,Bart viene sollecitato da Lucia a parlare della rapina di cui si sta occupando,ma lui soprapensiero e anche cercando di rimandare il più possibile il suo turno,non ha risposto subito.
«Si scusami. La rapina è avvenuta di pomeriggio,ma il proprietario ha riaperto la sera per andare a prendere gli occhiali che ha lasciato la mattina e ha trovato il negozio devastato.» sta cercando ancora di prendere tempo e Lucia se ne accorge,anche il generale.
«Si Bart,questo lo sappiamo. Volevo sapere se avete trovato qualcosa di utile?»
Lui e Isabella si lanciano uno sguardo di incoraggiamento e Bart poco dopo annuisce.
«Un braccialetto che appartiene a... a Sofia.» dice poco dopo trovando il coraggio e continua a parlare dicendo che hanno fatto tutti gli accertamenti del caso e non ci sono dubbi,è suo.
Lucia si porta le mani sul viso,non riesce a credere che Sofia sia stata capace di una cosa così grave,non ora che tutto sembrava essere tornato a posto,che sembrava che finalmente avesse messo di nuovo la testa a posto. Orlando guarda Bart sconvolto,no si è sbagliato,la sua piccola principessa non è una ladra,ci deve essere un errore o una spiegazione.
«Lucia prima di trarre conclusioni affrettate, direi di parlare con lei.» dice il generale per cercare di riportare la squadra a ragionare lucidamente, capisce che non è facile per loro apprendere una notizia così sconvolgente,nemmeno per lui è stato semplice,ama la piccolina del Ris quanto loro e sa altrettanto bene che mai sarebbe capace di qualcosa del genere,ha fatto qualche errore,ma da qui a dire che ha rubato ce ne vuole.
Si il generale ha ragione e così insieme a Orlando,chiamano Sofia.
La piccola del Ris subito dopo la scuola arriva come le hanno chiesto i suoi genitori,ma dai loro toni di voce ha capito che ci sono guai in vista,anche se non sa cosa può aver fatto,si sta recuperando con fatica,ma sta cercando di farcela con tutte le forze,non ha fatto altro e non capisce cosa può essere successo.
Lucia la fa sedere davanti a se e poi le mette il bracciale sotto gli occhi: «Lo riconosci?»
Sofia annuisce,certo che lo riconosce è suo,ma come fanno ad averlo loro? Guarda confusa i suoi genitori,i quali la guardano a loro volta ma con sguardo severo e Orlando sta cercando di capire dai suoi movimenti del corpo.
«L’abbiamo trovato in un negozio dove ieri pomeriggio è avvenuta una rapina.» spiega Lucia vedendo che Sofia non dice una sola parola.
«E quindi voi avete dato per scontato che io fossi lì vero?»
«Non c’eri?» chiede Orlando intervenendo nella conversazione,Sofia è nervosa si,ma solo perché sente che la stanno accusando ingiustamente,ecco cosa capisce dal suo sguardo e dal suo modo di porsi.
«No non c’ero,sono stata a casa tutto il giorno a cucinare per la cena. Il bracciale è il mio si,non lo nego,ma non ero là. Se non mi credete attaccatemi al poligrafo così vi togliete ogni dubbio.» risponde ancora furiosa, come possono i suoi genitori pensare che sia capace di arrivare a tanto? In quei mesi ha esagerato,ha superato tutti i limiti,ma non sarebbe mai capace di arrivare a tanto,non ci penserebbe nemmeno lontanamente.
«Non mi serve la macchina della verità per capire se mia figlia è sincera.» risponde Lucia,capendo anche lei che non sta mentendo,è davvero ignara di tutto e non c’è bisogno di essere esperti psicologi per capirlo,basta lo sguardo attento di una mamma per la propria figlia.
 «Bè non mi sembra visto che mi avete convocato qui e accusato.»
«Nessuno ti ha accusato tesoro,volevamo solo capire da te perché il tuo bracciale fosse sul luogo di una rapina.» dice ancora una volta Orlando cercando di farle capire che vogliono solo trovare una soluzione.
«Non si direbbe!» ribatte ancora sulla difensiva: «Comunque il bracciale non era più mio,l’ho regalato a Davide una sera che siamo usciti.» spiega facendo capire loro che non centra assolutamente nulla e dando loro i nomi dei ragazzi che secondo lei sono stati e Davide è il capo banda.
Così procedono a dire i nomi ai colleghi della territoriale,ma Sofia non è ancora convinta che i suoi non hanno sospettato davvero di lei,come tutti gli altri della squadra,Bart compreso che ha dovuto verificare il dna,nessuno ha pensato per un attimo che ci potesse essere una spiegazione. Si sente ferita,ma capisce anche il motivo del loro comportamento,non potevano escludere nessuna pista.
«Va bene, vi perdono! Ma la prossima volta le cose ditele senza farmi il processo.» dice guardando Lucia e Orlando negli occhi seriamente,subito dopo però mostrando il suo sorriso migliore. Li ha perdonati.
 
 
 
 

 
  
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