Mente
Corro verso il Cappellaio, ormai agonizzante sul pavimento.- Cos’è successo? – chiedo disperata.
Mi pongo sotto di lui, appoggiandomelo sulle gambe.
- Ormai sei sul punto di non ritorno.
- Cosa?
- Non ricordi di avermi piantato un pugnale in petto?
Sto tremando, sono esterrefatta.
Non ricordo... nulla.
- Perdonami, Cappellaio, perdonami.
- Alice... non è colpa tua. E’ la tua mente a imbrogliare.
- Distruggila, finché non sarai salva. – continua poco dopo, accarezzandomi una guancia.
Annuisco, piangendo, mentre il Cappellaio pronuncia le sue ultime parole.
- Tu mi hai creato, Alice...
- ... E chi ti crea, ti deve distruggere. – lo interrompo, piangendo.
Mi sorride, sereno, chiudendo gli occhi.