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Autore: Silvy08    03/09/2013    2 recensioni
TakuRan, con accenni alla RanMasa.
Shindou è appena tornato dall'era di Nobunaga e Kirino ha paura di perderlo perché si sta staccando sempre più da lui. Ma sarà davvero così?
Una one shot per il TakuRan day! Spero che vi piaccia!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solo ora cominciava a pensare che quella sera era tutto un grosso errore..
 
 
POV. KIRINO
 
Finalmente era tornato al club di calcio. Da quanto tempo non ci entrava. Non sapeva neppure il perché aveva smesso di giocare a calcio, sapeva solo che per un periodo lui aveva odiato il calcio. Lui Kirino Ranmaru che fin da bambino aveva amato il calcio.
Ma appena entrato nel club la sua felicità era svanita nel giro di pochi minuti, quando si era accorto dell'assenza di alcuni membri del club, tra cui il suo migliore amico. Shindou, Tsurugi, Nischiki, Shinsuke e Tenma non c'erano.
 
Tornarono solo dopo qualche giorno. Ma in loro, in lui c'era qualcosa di diverso. Una volta Shindou sarebbe subito corso da Kirino a raccontargli cosa era successo, perché era stato lontano da lui così a lungo. Invece lo aveva trattato come tutti gli altri, come se non fossero migliori amici. Avevano raccontato delle loro armature e del fatto che loro erano resistiti grazie ai loro avatar. Una morsa si strinse nel cuore di Kirino. Forse gelosia? Loro erano scampati al controllo mentale grazie agli avatar, lui non possedeva nessun avatar, al contrario Shindou era addirittura in grado di vestirlo.. Ormai a Shindou non interessava avere un amico debole come lui. Ormai a Shindou non importava più nulla di lui.
-Hey Kirino-senpai, tutto bene?-  Kariya aveva notato lo sguardo del suo "adorato" sempai e non aveva potuto fare a meno di notare quanto fosse triste.
-Oh, si tutto ok- rispose colto di sorpresa Kirino, cercando di sfoggiare uno dei suoi migliori sorrisi pensando di averlo convinto. Ma ormai la piccola peste blu conosceva fin troppo bene Kirino da capire che qualcosa lo affliggeva.
Durante la giornata cercò spesso di parlare con Shindou, ma questo era sempre circondato dai suoi compagni curiosi di sapere come era viaggiare nel tempo.
Quindi alla fine si arrese e decise di tornare a casa, magari ci avrebbe parlato il giorno dopo. O forse no..
Mentre usciva dalla scuola guardò il campo dove così spesso aveva giocato con il suo capitano da amici, ma ora era tutto diverso, Shindou era su tutto un altro livello, per lui era impossibile raggiungerlo.
Proprio ora che si era accorto di quanto per lui fosse importante Shindou il destino li stava dividendo. Proprio ora che si era accorto di amarlo.
-Hey senpai!- la voce di Kariya lo raggiunse.
-Kariya!-
-Mh? Che hai senpai? Ti sei stretto troppo i codini?-
-Ma che divertente!- rispose fintamente offeso  il rosa, ormai le battute del blu non gli dava più fastidio, sapeva che in fondo, ma proprio in fondo, le faceva con affetto.
A Kariya non sfuggi il suo sguardo triste, sapeva bene a cosa pensava. Persino Masaki si era accorto che quello stupido di Shindou non aveva rivolto attenzioni al suo presunto migliore amico, e sapeva quanto questo faceva soffrire Kirino.
-Ti va di andare a divertirti un po'?-
Il rosa lo guardò interdetto come se non avesse capito bene quello che aveva detto.
-Cosa scusa?-
-Stasera andiamo a divertirci un po'. Alle nove passo a prenderti, ok?- continuò il blu senza però aspettarsi una risposta. Si allontanò e Kirino continuò a fissarlo finché non sparì dietro l'angolo. Kariya Masaki aveva appena chiesto a lui, il suo odiato sempai, di uscire.
Al momento era al quanto confuso, ma forse quello che gli serviva era proprio distrarsi.
-Hey Kirino che succede? Sembra che hai visto un fantasma!- la voce di Hamano lo risvegliò dai suoi pensieri.
-Kariya mi ha chiesto di uscire- rispose il rosa con noncuranza, senza notare il ghigno che si stampò sul volto di Hamano.
-Finalmente si è deciso!>
-Mh? Che stai dicendo?- il rosa non capiva cosa intendesse dire l'amico che lo stava guardando malizioso.
-Ma come! Non dirmi che non te ne sei accorto?! L'hanno capito tutti ormai!-
-Ma di che diavolo stai parlando Hamano?- il rosa si stava spazientendo.
-Oh dai sto dicendo che Kariya ha una cotta per te!-
-Cosa??- il colore di Kirino cambiò fino a diventare di un rosso intenso -guarda che mi ha solo chiesto di andare con lui a divertirci! E poi mi odia! Non posso piacergli!- sbottò Ranmaru che ormai era visibilmente imbarazzato.
-No certo- rispose divertito Hamano per poi andarsene.
Ma che cavoli prendeva a tutti!? Si era perso qualcosa? Shindou che lo ignora, Kariya che gli chiede di uscire e Hamano che crede che la piccola teste dalla testa blu abbia una cotta per lui!
 
Come aveva promesso Kariya si presentò alle nove a casa di Kirino, che in realtà non si era proprio aspettato che il blu si presentasse, credeva fosse tutto uno scherzo. Ma aveva deciso di prepararsi comunque nell'occasione che quella testa vuota si fosse presentato, e così era successo.
-Allora andiamo?- Kariya sfoggiò un sorriso a trentadue denti.
-Andiamo- in quelle ore la malinconia di Kirino era notevolmente aumentata e ora era ancora più depresso di prima, e questo non sfuggì all'occhio attento di Masaki. Nelle ore precedenti Kirino aveva sentito Tenma che gli aveva raccontato di una certa ragazza di nome Okatsu che Shindou aveva incontrato nel loro viaggio nel tempo, questa si era subito innamorata del castano, la cosa non aveva sorpreso più di tanto il rosa, tutta le ragazze della scuola avevano una cotta per il "bellissimo Shin-sama", ma quando Tenma gli disse che sembrava proprio che il castano condivideva quei sentimenti e nel viaggio di ritorno si era addirittura messo a piangere per lei, Kirino si era sentito svuotato e colpito da una forte fitta di gelosia.
Per tutto il tempo del tragitto nessuno dei due spiaccicò parola, Ranmaru era troppo triste mentre Kariya non sapeva proprio cosa dire per consolare l'amico. Camminavano in silenzio uno al fianco dell'altro.
Dopo circa una ventina di minuti arrivarono davanti ad una discoteca, fuori c'erano diversi ragazzi che chiacchieravano già leggermente alticci, la musica si udiva anche all'esterno tanto era alto il volume.
Dopo qualche minuti i giovani riuscirono ad entrare e subito andarono a prendere qualcosa da bere. Dopo un paio di bicchieri decisero di alzarsi e ballare un po'.
Kirino si sentiva già meglio, sicuramente l'alcool aveva aiutato, ma anche Kariya ce la stava mettendo tutta per farlo sorridere. Non avrebbe mai pensato che quella peste sarebbe stata di così buona compagnia.
La serata procedette un po' così, ballavano e bevevano, in particolare Kirino che ormai aveva perso il conto di quanti bicchieri si era bevuto. E oltre al conto aveva perso anche il controllo di se stesso.
Senza nemmeno accorgersene si era ritrovato sulla pista da ballo al fianco di Kariya e gli si stava strusciando addosso provandoci palesemente. Il blu era decisamente in imbarazzo ma non poteva dire che la cosa gli dispiacesse. Finalmente aveva il suo Kirino tutto per se, senza che quello stupido del suo migliore amico si mettesse in mezzo, certo forse il sempai non era del tutto cosciente e la parte che ancora capiva cosa stava facendo lo faceva per vendicarsi di Shindou, ma decise che per una sera non si sarebbe fatto scrupoli.
Il rosa continuava la sua danza attorno a Kariya e a volte avvicinava il loro volti, senza però baciarlo. Poi dopo svariati minuti unì i loro volti in un bacio ben poco casto.
Solo ora cominciava a pensare che quella sera era tutto un grosso errore..
Naturalmente Kirino non sentiva il suo telefono squillare nella sua tasca da ormai un'ora.
 
POV. SHINDOU
 
Ma dove cavolo era finito Kirino? Era da un'ora che lo stava cercando, ma nessuna traccia di lui. Aveva chiamato a casa sua perché doveva parlare con lui, l'aveva visto un po' giù quel giorno e voleva chiedergli cosa avesse, ma a scuola non ne aveva avuto l'occasione. Al telefono aveva risposto la madre che aveva detto che Kirino quel giorno era stranamente depresso, non ci voleva molto ad accorgersene dato che Ranmaru molto raramente era triste, sul suo volto era difficile non vedere il suo  sorriso sereno e aveva aggiunto che era uscito con un suo amico ma non sapeva chi.
A quel punto Shindou aveva cominciato a preoccuparsi, non gli piaceva vedere il suo migliore amico triste. Aveva chiamato Kirino circa una ventina di volte, poi aveva chiamato qualche suo compagno di squadra ma nessuno aveva saputo dirgli nulla. Aveva cominciato a richiamare il rosa, ma ancora nulla.
Ormai era passata un'ora da quando aveva cominciato a cercarlo e la preoccupazione di Shindou era ai massimi livelli.
Decise di provare a richiamare Hamano che prima non gli aveva risposto.
-Pronto- la voce assonnata di Hamano lo raggiunse, probabilmente stava dormendo.
-Hamano, sono Shindou-
-Shindou? Ma hai idea di che ore sono?- il castano non ascoltò nemmeno le proteste di Hamano.
-Sai dov'è Kirino?-
-Chi?- le capacità di collegamento del cervello di Hamano erano ancora pari a zero.
-KIRINO!- sbottò Shindou, era troppo in ansia per poter aspettare che Hamano si svegliasse.
-Oh..Kirino- e lanciò un lungo sbadiglio -è uscito con Kariya-
-K..Kariya?- Cosa? Non ci capiva più nulla! Kirino uscito con Kariya? Ma quei due non si odiavano? Una fitta colpì Shindou al cuore.
-Si penso siano andati in discoteca-
A quelle parole Shindou riattaccò senza salutare Hamano e cominciò a correre in direzione della discoteca.
Quando arrivò era circa l'una di notte e fuori dal locale c'erano diversi ragazzi del tutto ubriachi. Entrò senza pensarci. Una volta dentro cominciò a guardarsi in torno, non sarebbe dovuto essere troppo difficile trovare un ragazzo dai capelli rosa, anche se le persone erano tante.
Dopo un po' riuscì a riconoscere due codini rosa e andò in quella direzione. Ma più si avvicinava più rallentava.
Kirino si stava strusciando contro a Kariya e ogni tanto lo baciava.
Ciò che Shindou provò era rabbia. Non riuscì più a trattenersi. Corse verso il suo migliore amico e lo fece voltare di scatto. Appena questo lo vide rimase a bocca aperta e occhi sgranati.
-Si può sapere che cavolo combini?- la voce di Shindou non camuffava la sua rabbia quasi per nulla.
-Mi diverto!- rispose l'interpellato scoppiando a ridere. Con quella risata Shindou sentì chiaramente l'odore di alcool che aveva l'alito di Kirino.
Prese il rosa per un polso e cominciò a tirarlo verso l'uscita.
-Oh dai Shindou non fare il guastafeste!- Ranmaru continuava a ridere.
-Non faccio il guastafeste, mi preoccupo per te. Sei completamente ubriaco-
Kariya non ci impiegò molto a raggiungerli.
-Scusa si può sapere cosa fai?- chiese quest'ultimo mettendosi davanti al castano per bloccare il suo cammino.
-Me ne vado, non te ne sei accorto?- non aveva voglio di stare ad ascoltare anche le proteste di Kariya.
-Per quanto mi interessa te ne puoi anche andare. Ma perché ti stai trascinando dietro Kirino? Non sei mica sua madre-
A queste parole Shindou non ci vide più dalla rabbia. Da quando il blu voleva Ranmaru tutto per se?
-Mi dispiace aver interrotto ciò che facevate, ma lui viene con me e non si discute- detto questo spostò con ben poca delicatezza Kariya e uscì da quel luogo.
 
Stava trascinando il suo migliore amico lungo la strada.
-Stanotte dormi da me, è meglio che tua madre non ti veda in queste condizioni e i miei per fortuna non ci sono-
Non ottenne alcuna risposta, così si girò lentamente verso l'amico e si bloccò all'istante. Kirino puntava lo sguardo verso il basso e sembrava sull'orlo del pianto. Era strano vederlo così, quello che piangeva tra i due non era certo lui.
-Kirino. Che hai?-
Silenzio, come se nemmeno lo avesse sentito. Probabilmente non era abbastanza lucido da poter parlare. Continuò il suo tragitto continuando a tenere la mano del suo migliore amico, quando ormai erano vicini a casa di Shindou sentì il primo singhiozzo di Kirino. Il castano non sapeva proprio che fare, di solito era il rosa che doveva consolare lui. Non aveva mai visto Kirino piangere.
Lo fece entrare in casa e lo portò in camera sua, dove decise di parlargli.
Ranmaru era rimasto in piedi in mezzo alla stanza e continuava a piangere silenziosamente.
Takuto gli si avvicinò e con una mano gli asciugo le lacrime dalle guance.
-Sai che a me puoi dire tutto-
A quel punto Kirino scoppiò letteralmente singhiozzando rumorosamente.
Il suo volto era un misto tra rabbia e tristezza.
-Perché mi hai portato via? Per una volta che mi stavo divertendo anche senza di te. Ora che stavo cominciando a vivere la mia vita sei dovuto arrivare tu e spezzare tutto il mio sforzo di stasera per essere allegro!-
Shindou non ci aveva capito un bel niente.
-L'unico motivo per cui eri allegro è l'alcool. Ma si può sapere che hai? È tutto il giorno che sei depresso!-
-Wow, almeno te ne sei accorto- rispose ironico il rosa senza smettere di piangere.
-Certo che me ne sono accorto! Sono il tuo migliore amico!-
A queste parole tutta la tristezza di Kirino si trasformò in rabbia.
-Ah è questo che siamo secondo te? Io non lo credevo più ormai- sbottò.
-Ma..che stai dicendo?-
-Da quanto tempo non ci vediamo? E tu oggi non sei corso da me a salutarmi, mi hai salutato come hai fatto con tutti gli altri. Non mi hai raccontato nulla, nemmeno della tua storiella con quella tipa! Ora che hai l'armatura e il tuo avatar di me non ti importa più nulla! Sono meglio Tsurugi e Tenma!-
Shindou rimase sbalordito non credeva di aver ferito in quel modo Kirino.
-I..io non credevo che tu stessi in questo modo. Se non sono corso da te è solo perché credevo fossi arrabbiato con me, poi non ho più trovato il tempo di parlarti perché sono stato circondato da tutti i nostri compagni che mi facevano domande su domande. E per quanto riguarda la ragazza io non provo nulla per lei, è solo un'amica che mi ha aiutato, si lo ammetto ho pianto, ma insomma Kirino lo sai bene che io piango per qualsiasi cosa-
A quelle parole il rosa sorrise, effettivamente il suo amico aveva il pianto facile e lui lo sapeva fin troppo bene.
-Kirino. Dimmi che mi perdoni di averti lasciato qui e di averti trascurato- aggiunse il castano con un filo di voce, ormai anche lui era sull'orlo delle lacrime.
-Ma certo- il rosa lo abbracciò, non sarebbe mai riuscito a rimanere arrabbiato con lui più di un giorno.
-Comunque ammetto che se mi sono arrabbiato tanto è perché ero geloso. Geloso di te e di Okatsu, di te e di Tsurugi, di te e di Tenma..-
Shindou sciolse l'abbraccio per guardalo negli occhi.
-E perché mai dovresti essere gel..- ma non riuscì a finire la frase che si ritrovò le labbra di Kirino sulle sue.
Si baciarono a lungo e quando si staccarono Takuto era rosso come un peperone.
-Tu mi piaci Shindou. Credo di essere innamorato di te da diverso tempo ormai- il rosa ormai non riusciva più a tenere nascosti i suoi sentimenti.
-Per me è lo stesso- rispose impacciato Shindou che non era mai stato tanto imbarazzato.
Si baciarono di nuovo con più passione del primo bacio.
Poi Shindou si staccò e parlò
-Comunque proprio tu parli di gelosia? Tu che ti strusci e ti baci Kariya?-
-Lo ammetto, forse quello geloso dovresti essere tu- sul volto del rosa era abbozzato un ghigno.
-Eccome!- rispose Shindou buttando Kirino sul letto.
-E..Ehi! Che fai?- ora era il rosa ad essere imbarazzato.
-Ti do la giusta punizione per avermi fatto ingelosire in quel modo!-

***




Angolo dell'autrice:
Salve!! Oggi è il TakuRan day! Sono troppo contenta (?)
Per questo ho deciso di dedicare una one shot a questi due, li adoro! *.*
Spero non sia una schifezza.. Mi scuso per gli errori.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacio, Silvy
  
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