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Autore: KikiWhiteFly    03/09/2013    1 recensioni
{Raccolta di drabbles e flashfic ispirata alla "Big Damn Table". Vegeta/Bulma}.
Prompt 03: "Eppure Bulma quella sera stava respirando a pieni polmoni una sana ventata d'ottimismo, mettendo da parte – per una volta – il dolore, la sofferenza, la triste consapevolezza di un destino designato da tempo. Ma lei non avrebbe perso la speranza, nonostante tutto: avrebbe confidato nel cielo che le era solo debitore di lacrime, speranze ed illusioni – quanto poteva far male, il silenzio?".
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Family Brief moments


{Vegeta, Bulma, Trunk e Bra}.









66. Acqua


Vegeta non proferisce parola, solo i suoi passi echeggiano sul pavimento e tanto basta per risvegliare il piccolo Trunks; Bulma accorre qualche secondo dopo, prendendo il piccolo dalla culla e dondolandolo tra le sue braccia.
«Immagino che non abbia senso chiederti perché sei qui», afferma Bulma, dirigendosi verso il seggiolone. «Se non hai nulla da dire, mi piacerebbe che uscissi fuori da questa casa».
Vegeta sarebbe quasi sul punto di prendere ordini, per la prima volta nella sua vita, da una donna ma la sua attenzione viene catturata da una reazione inaspettata.
«A-Acqua», Trunks mugugna quella parola e Vegeta, senza alcun motivo apparente, ne rimane pietrificato.
«Tesoro, è la tua prima parola!», esclama Bulma, mentre il piccolino allunga l'indice in direzione dell'oggetto desiderato.
Vegeta si volta in loro direzione, Bulma incrocia per qualche secondo il suo sguardo: che il destino lo voglia o meno, le loro strade finiranno sempre per incrociarsi
– non sarebbe meglio se finissero per incontrarsi?


67. Fuoco


Vegeta osserva con cipiglio severo suo figlio, commentando a debita distanza i suoi allenamenti. Poco lontano, infatti, Trunks e Goten si lanciano delle sfere di energia alquanto potenti, ridisegnando il campo circostante.
«Papino!», esclama con voce inaudita Bra, la quale ha preso parte a quel viaggio del tutto spontaneamente.
Averla attorno non è affatto necessario, eppure lei si è voluta infilare in macchina – con il solito proposito di infastidirlo, probabilmente aiutata da sua madre.
«Cosa vuoi, mocciosa?», tuona Vegeta, cercando di allontanare quel piccolo batuffolo da sé.
Bra strattona ancora una volta i suoi pantaloni, dopodiché chiede: «Perché Trunks e Goten si lanciano il fuoco?».
È una domanda innocente, proveniente da una bambina di pressappoco cinque anni: «Quello non è fuoco, mocciosetta, sono sfere di energia. Tutti i Saiyan sono in grado di lanciarle».
«Anche io, papino?», Bra si volta in direzione del genitore, mostrandogli i grandi occhioni blu.
Vegeta incrocia le braccia al petto, poi afferma con indifferenza: «Forse».



70. Fulmine


Sebbene suo padre continui a ripetergli quanto siano importanti i suoi allenamenti, in quei giorni la mente di Trunks è occupata da ben altri pensieri. Ultimamente ogni cosa gli ricorda Marion, è come se si fosse infilata in ogni singola vena e ne avesse il completo possesso.
Bulma bussa alla porta della camera un paio di volte, poi si fa timidamente avanti:
«Tesoro, non importa quanto gli allenamenti siano fondamentali. Ci sono altre cose ben più importanti nella vita».
Trunks alza di scatto il capo, in direzione del genitore: «E tu come fai a saperlo?».
Bulma poggia una mano sul petto e, con tono saccente, sentenzia: «Le madri sanno e basta, Trunks».
In quella frase c'è molto di più di quanto sua madre voglia far intendere, Trunks lo sa bene, eppure il tarlo del dubbio si è annidato nella sua mente e non riesce a rifuggirgli:
«Importanti... Quanto?».
Sua madre non sembra affatto sorpresa, tant'è che proferisce una frase che non ammette repliche: «Quanto Marion che ti aspetta di sotto, tesoro».



68. Terra


Trunks ingoia un pesante groppo in gola, dopodiché si fa strada all'interno della stanza ove suo padre svolge gli allenamenti quotidiani. Abbassa la manopola che regola la gravità nella stanza, così da catturare l'attenzione del genitore: Vegeta, infatti, si volta immediatamente in direzione di suo figlio, biascicando qualcosa come: “Hai interrotto i miei allenamenti”.
Trunks si sente mancare la terra sotto i piedi, solo per un attimo, pur tuttavia cerca di non lasciarsi intimorire: d'altro canto, ciò che sta per dire a suo padre è molto più importante di qualsiasi esercizio in vista.
Trunks è quasi sul punto di proferir parola, quando alle sue spalle compare la figura alta e slanciata di Marion e, potrebbe giurarlo, il volto di suo padre assume gradazioni alquanto singolari. Marion intreccia le sue dita in quelle di Trunks, sorridendo in sua direzione solo come una donna innamorata può fare, poi ammette:
«Non sarai solo in questo».
Vegeta assume una espressione interrogativa, invece, dopotutto la pazienza non è mai stato uno dei suoi punti forti; ma, ancor prima che egli possa chieder loro il motivo di tanta solennità, è Trunks a parlare: «Papà... Marion potrebbe essere incinta».
«Cosa?», tuona con un tono imperioso Vegeta, osservando dall'alto verso il basso la ragazza.
«Potrebbe... È... », Trunks appare titubante per qualche secondo, poi ammette: «Incinta, sai?».
Vegeta potrebbe decantare le lodi dei Saiyan finché suo figlio e, con tutta probabilità, la sua futura nuora non ne avranno abbastanza, ma invece preferisce chiudere quel discorso con una semplice espressione: «Da quanto tempo
la donna sa tutto ciò?».
«Da sempre».



60. Senza tempo


Bulma osserva a debita distanza la sua bambina, per quanto debba ricordarsi di non usare tale epiteto di fronte a lei, le sembra che il tempo sia trascorso troppo in fretta.
Ormai Bra si trova davanti allo specchio da ben venti minuti, quanto basta a Bulma per capire che sua figlia è davvero cresciuta: per quanto fatichi ad accettarlo la vita procede con rapidità, ma l'amore di una madre è una fonte inesauribile e
senza tempo.
«Mamma, potresti uscire da lì dietro?».
Bra si volta in sua direzione e Bulma, colta in flagrante, può solo ammettere le sue colpe e avvicinarsi alla figura di una se stessa da giovane: «Scusa, tesoro, è solo che...
sei così bella».
Bulma le riavvia i capelli all'indietro, lasciando che i suoi grandi occhi azzurri risaltino di più; sulle guance di Bra indugia un principio di rossore, invece, il quale viene mascherato con sorprendente rapidità.
«Un po' di trucco, però, lo toglierei. Non vorrei che tuo padre rovinasse i tuoi piani, non facendoti uscire...».
«O seguendomi», aggiunge Bra, porgendo al genitore un batuffolo di ovatta.


61. Origine


Vegeta osserva la creaturina, sin troppo umana per i suoi gusti, che spunta oltre la vetrata e non riesce proprio ad ignorare l'orribile sensazione che lo pervade. È qualcosa che non sa bene come definire, eppure esiste: si rende conto, proprio in quel momento, che gli anni trascorrono senza tregua e la vita si dimostra un ciclo che si ripete all'infinito.
Bulma si appoggia al suo braccio, osservando con occhi lucidi oltre la vetrata che li separa:
«Mi sembra ieri che Trunks è nato e ora...», si interrompe per qualche secondo, poi recupera le forze. «E ora anche lui è un padre. E tu sarai...».
«Non osare, donna».
Vegeta interrompe bruscamente lo sproloquio di Bulma, ma non può fare a meno di pensare a quanto siano vere le cose che ha detto – d'altro canto, sua moglie riesce sempre a tradurre a parole ciò che i suoi pensieri non oserebbero mai.



62. Nascita


Sono i primi giorni di vita della nuova Saiyan venuta al mondo, tutta la famiglia si è raccolta intorno alla nuova arrivata. Nonostante l'indifferenza di Vegeta, i dissidi tra quest'ultimo e Crilin e la freddezza di C-18, Bulma pensa che siano davvero un quadretto perfetto. A dir la verità la cosa più bella, in quel momento, è l'espressione distesa e serena dei neo-genitori, i quali sembrano le persone più felici sulla Terra. Una sensazione che Bulma, in qualità di genitore, ben conosce: così, senza alcun indugio, prende tra le braccia la nipotina e la osserva dimenarsi vivacemente. Poi, voltandosi verso il principe dei Saiyan, esclama con convinzione: «Oh, ti fa venir voglia di avere un altro bambino!».
Vegeta potrebbe aver biascicato una parola o due in merito all'argomento, ma Bulma è riuscita a catturare per un solo secondo il suo mezzo sorriso e tanto basta per renderla felice.


63. Crescita


Bra attraversa il corridoio, seguita a ruota da suo padre, per poi arrivare in cucina e sbraitare contro il genitore: «Papà, ho sedici anni. Sono grande. Esco con chi voglio io!».
Sulla tempia di Vegeta pulsa insistentemente una vena, sebbene voglia negarlo deve ammettere che Bra ha ereditato il suo brusco caratterino.
«Non finché sarai qui dentro», bandisce Vegeta, grugnendo subito dopo per aver proferito quella frase terribilmente
umana.
«Mamma!».
Bulma si sfila la montatura dal naso, poggia il giornale sul tavolo e si volta in direzione di sua figlia; poi, dopo un tacito scambio di sguardi con il coniuge, sentenzia: «Tesoro, tuo padre ha ragione. Quando io avevo la tua età... oh, cambiamo argomento».
Bulma abbassa le spalle, ricordando per un sol momento i tempi ormai andati, dopodiché ritorna con la mente al presente: «E chi sarebbe il fortunato?».
«Son Goten».
Le labbra di Bulma si aprono in un ovale di stupore, mentre la vena che indugia sulla fronte di Vegeta rischia pericolosamente di esplodere da un momento all'altro.



69. Aria


«Oh, tesoro... non puoi fissarli per sempre».
Bulma si avvicina alla finestra della cucina, osservando l'espressione quanto mai imperiosa di Vegeta. Quel giorno Bra ha deciso di invitare per la prima volta a pranzo Son Goten e quello è un affronto che il principe dei Saiyan non può proprio sopportare: preferirebbe la decapitazione, piuttosto che avere in linea di successione la famiglia del suo peggior nemico.
«Mi dovrò trovare un altro mollusco in famiglia», proferisce Vegeta, incrociando le braccia al petto.
Bulma inclina il capo di lato, volta ad osservare l'espressione completamente diversa di sua figlia quando i suoi occhi si dirigono in quelli di Goten. Poi, dopo un'attenta considerazione, afferma: «Beh, meglio Son Goten, che già conosciamo, piuttosto che altri...».
Vegeta si sofferma per un attimo a riflettere, dopodiché lascia cadere le braccia lungo i fianchi e si arrende alla crudele realtà; Bulma, allora, prende il suo viso tra le dita e, voltandolo in sua direzione, indugia sulle labbra del Saiyan per qualche secondo. In quel preciso momento Vegeta immagina che i suoi piani siano ormai infranti e che le sue attenzioni debbano essere rivolte altrove: ma, ancora una volta, è la neo coppia a catturare la loro attenzione.
Bra tossisce, alquanto imbarazzata per aver colto i suoi genitori in fallo, in modo tale da richiedere la loro attenzione: «Mamma... P-Papà», mugugna con un pizzico di insicurezza. «Io e Goten abbiamo deciso di sposarci!»
Bra mostra un anello di diamanti in direzione di sua madre, Vegeta borbotta ripetutamente qualcosa che suona come un'accusa: «Avrei dovuto osservarli di più».


64. Vita


Vegeta potrebbe sopportare di esser stato vestito come un pinguino, persino di dover incontrare una marea di volti sconosciuti, ma dover accompagnare sua figlia all'altare lo ritiene un vero sdegno per la razza a cui appartiene.
«Oh, papino...», Bra abbassa il tono di un'ottava, in tono supplichevole. «Non ti farò fare alcun discorso imbarazzante al momento del brindisi, almeno questo!».
Vegeta grugnisce qualcosa tra i denti, poi si infila le mani in tasca e si volta in direzione della finestra: Son Goku e sua moglie Chichi diventeranno ufficialmente parte della famiglia, mai nella vita avrebbe potuto immaginare un simile risvolto.
«E poi questo sarà il tuo ultimo matrimonio», continua Bra, sistemandosi il velo.
«Speriamo», osserva Bulma, lisciando le pieghe dell'abito di sua figlia.
«Mamma! Tra tutte le persone che avrebbero potuto dirmi una cosa del genere... pensavo che tu saresti stata l'ultima!».
Vegeta si volta nuovamente in direzione di Bra, ammettendo per la prima volta di essere d'accordo con lei; Bulma sospira per un secondo, poi riprende: «È stato semplicemente tutto così improvviso, tesoro. Vi frequentate solo da un paio di mesi, ecco».
Bra osserva la sua immagine di fronte allo specchio per qualche secondo, poi si volta in direzione di entrambi i genitori e afferma: «Quando senti di aver trovato la persona giusta, tutto il tempo del mondo valso a cercarla sembra uno spreco. La vita è breve, sapete, ogni cosa va vissuta prima che scompaia per sempre», Bra si ferma un breve istante, sfiorando nervosamente l'anello di fidanzamento. «E poi... quella sensazione che tutto andrà bene, nonostante tutti gli ostacoli da affrontare, l'avete mai provata?».
Bulma si volta in direzione di suo marito, scambiando un tacito segno d'assenso: pensano entrambi a quanto la vita scorra velocemente e che, nonostante tutto, la meta sia ancora lontana.



65. Morte


Le grandi gioie della vita non sembrano dover avere mai fine, paiono inossidabili e senza tempo, mentre i dolori si insediano senza alcuna fatica nell'animo umano e lì vi rimangono.
Bra si stringe tra le braccia del fratello, affondando il viso nella sua spalla; Vegeta, invece, se ne sta fermo di fronte al volto ormai smunto, eppur bellissimo, di sua moglie e lo contempla silenziosamente. Vegeta le ha voluto tenere la mano, fino all'ultimo respiro, come per eternare quel gesto – Bulma ha dovuto aspettare la fine della sua vita affinché Vegeta compiesse uno sforzo come quello, incredibile.
Bra appare improvvisamente alle sue spalle, stringendolo in un abbraccio che sembra voler contenere un vuoto ormai incolmabile.
O forse è proprio quel vuoto, per quanto insopportabile, a rendere gli esseri umani così inclini ai sentimenti?
Vegeta alza il capo con vigore, ringraziando mentalmente l'unica donna che gli ha permesso di vivere quella grande avventura e si promette che porterà tutto ciò dentro di sé, molto più di qualsiasi fardello o trionfo subito in battaglia.



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Dunque, potrei intitolare queste brevi flashfic collegate tra loro: “il ciclo vitale”. Dalla nascita alla morte, praticamente, l'ho voluta incentrare sulla famiglia come nucleo centrale. La numero #70, Fulmine, si riferisce al “colpo di fulmine” di Trunks nei confronti di Marion.
I vari accenni Trunks/Marion sono dedicati alla mia amica HamletRedDiablo, che in questo momento si trova dall'altra parte del mondo
(love you, sister! :3).
Il titolo gioca su un gioco di parole (perdonate la ripetizione): significa sia “Brevi momenti di famiglia” sia “I momenti della famiglia Brief”.
Aggiornerò la prossima settimana, con i moments dal #
42 al #52!


Kì.






   
 
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