Fanfic su attori > Ben Barnes
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Autore: Polinnia    03/09/2013    0 recensioni
Carly è un giovane medico che ama il suo lavoro e una grande fan di Ben Barnes. Un giorno se lo ritrova in ospedale, tra i suoi pazienti. Cosa succederà?? Leggete e ditemi che ne pensate! XD
Per M. la mia migliore amica che mi ha aiutato a partorire questa follia!!! Tvttttttttb!!!!! XD
(AVVISO: le mie due storie precedenti sono di argomento similare ma le considero due prove e non le cancello per rispetto a chi me le ha recensite! Grazie!)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo sono a mille come se avessi bevuto cinque litri di caffè. In ospedale vengo trattenuta da una riunione del personale durante la quale guardo l’orologio ogni trenta secondi tra gli sbuffi derisori di Anne. Quando finalmente mi libero mi precipito nell’ambulatorio di Luke lui sta già misurando Ben.
“Dottoressa sei in ritardo”
mi apostrofa bruscamente il mio collega, che quando lavora si trasforma in un altro: tanto è scanzonato fuori quanto serio e scrupoloso in ospedale.
“Che lagna!”
Gli rispondo senza il minimo pudore. Ben mi lancia un sorriso divertito.
“La senti? Un’arpia!”
Luke alza gli occhi al cielo e capisco dalle battutine che sono già in confidenza.
“Bene ora che la tua guardia del corpo ritardataria è giunta posso procedere sereno”
Esclama, teatrale. Io per tutta risposta dico a Ben:
“Scusa fai finta di non vederci per un attimo”
E faccio il medio a Luke. Ben scoppia a ridere e Luke mi ammonisce.
“Peggio per te, quando ti denunceremo vedrai….”
“Seeee ti piacerebbe!!”
Faccio l’occhiolino a Ben che sorride divertito.
“Non sei professionale con il tuo paziente….”
Mi dice Luke.
“Senti chi parla! Ci scommetto che avete parlato di donne e di calcio fino a quando non sono entrata!”
Dalle loro facce capisco che ho fatto centro.
“Bene se ora volete tornare seri……. Abbiamo del lavoro da fare”
“Bene (Luke prende un tono serio e cattedratico) sappi che ho accettato il consulto della qui presente solo per questa occasione…. Mettiamoci a lavorare quali i seri professionisti che siamo….”
Le facce mie e di Ben gli strappano un sorriso.
“Vabbè niente con voi è fatica sprecata…. Ben per favore sali sulla bilancia che ti misuro”
Gli raddrizza le spalle.
“Ok fermo che ti misuro bene: altezza e peso sono importanti per la dose di anestesia. Ok fatto scendi pure e mettiti sdraiato sul lettino”
Luke va a prendere la cartella medica e ci scrive sopra qualcosa. Sfoglia un po’ di pagine e mi fa qualche domanda sui dati. Poi inizia la visita e malgrado i toni amichevoli è serio e scrupoloso come non mai. Mi stampo in faccia un’aria professionale e impassibile e intanto mi concedo di fantasticare un po’ su quella perfezione senza vestiti che vedo davanti a me. così è molto più facile. Se tocca a me visitarlo non posso distrarmi ma adesso posso ammirare le spalle larghe e i muscoli sodi e devo dire che inizio a capire la gente che ha fantasie erotiche sui medici. A me non succede perché è lavoro…….o almeno non succedeva prima di incontrare lui. Sono totalmente presa in un film mentale (a luci assolutamente ROSSE) osservando ogni suo piccolo movimento mentre Luke lo visita: petto, spalle, addome…. È tutto perfetto. Mi mordo un labbro mentre guardo le sue spalle larghe e muscolose alzarsi per un respiro profondo. Poi…….ridiscendo bruscamente sulla terra quando Luke esclama:
 “Ok ora togli i boxer per favore”
C’è un attimo di silenzio e poi Ben gli dice:
“Scherzi vero?”
“No….devo vedere se hai un’ernia”
“Non ce l’ho!”
Luke si mette a ridere.
“Bè grazie per avermelo detto….ma devo controllare comunque”
Ben mi lancia un’occhiata angosciata e io vorrei fare la faccia tranquilla ma so che sono rossa come un peperone. Non me lo aspettavo….. non pensavo volesse andare COSI’ a fondo.
“Ah ma non preoccuparti di lei…..tanto domani ti vedrà comunque nudo, in sala operatoria”
Gli dice Luke. Ben lo guarda come se fosse matto.
“E perché??”
“Bè perché in sala operatoria non puoi entrare con i vestiti. Non sono sterili non puoi portare niente”
“Niente nel senso….”
“Nel senso di niente niente!”
Luke si sforza palesemente di non ridere ancora.
“Ma non preoccuparti, per i medici è normale….”
“Ma non è normale per me!”
“Sì Ben io capisco ma non è che voi due siete amici o altro…..”
Luke lascia la frase in sospeso e io vorrei strozzarlo. Che stronzo. Lo ha detto apposta! Intercetta il mio sguardo e io lo fulmino con gli occhi.
“Dai vieni girati verso di me. mi dispiace faccio velocemente”
Ben esita ma non può esimersi alla fine quindi mi dà le spalle e si abbassa le mutande. DEI DEL CIELO che sedere perfetto che ha!!!! Praticamente sono a un passo dall’infarto e non so se maledire o benedire Luke…..anzi di sicuro maledire!! Il mio collega gli si mette al fianco e gli poggia la mano sull’inguine (INVIDIA SUPREMA!!!)
“Tossisci…ancora…A posto rivestiti pure”
Bene: scampati dall’infarto due (forse!). Mentre Ben si riveste Luke compila la sua scheda e poi gli fa firmare il consenso all’anestesia.
“Tranquillo ci siamo entrambi domani…. So che l’idea di un’operazione può spaventare ma sei in ottime mani…..anche se non dovrei dirlo per modestia!!”
Ben fa un sorriso ma lo vedo che è teso. Lo riaccompagno in stanza e quando si mette a letto gli chiedo:
“Vuoi che resto a farti compagnia?”
“Grazie”
Mi dice subito lui. Mi siedo sul bordo del letto e penso a qualche argomento leggero per distrarlo, ma è lui che rompe il silenzio.
“Non sai quanto vorrei essere a casa…..”
“Ah….. di dove sei?”
Chiedo con disinvoltura (finta come Giuda!).
“Londra. Io….viaggio parecchio, ma quando stai male vorresti solo stare a casa tua”
Io annuisco.
“Dai raccontami di Londra….”
E lui me ne parla in modo entusiasta.
“Cavoli mi fai quasi venire nostalgia……ci sono stata una volta, da piccola…..”
“Devi tornarci….ti faccio io da guida!”
Io sgrano gli occhi e non so dire se è una frase casuale o…….
“Ah bè allora magari quando sei a casa…..potrei organizzarmi”
“Dici davvero o….?”
“Ehm….è un invito?”
Spudorata! Ma non mi sono trattenuta! Trattengo il fiato e poi lui dice:
“Se fosse?”
“Se fosse….verrei. ma penso che sarebbe più comodo un caffè ora che un viaggio a Londra, anche se certo Londra è più affascinante…..”
Spudorata al quadrato!! Ma Ben ride.
“Non posso bere caffè dottoressa ricordi?”
“Per ora”
Gli strizzo l’occhio e lui mi sorride.
“E’ un si?”
Faccio un sorriso enorme
“Si!!”
  
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