Ciao Harry,
non so neanche perchè ti sto scrivendo. Forse perchè sei l'unica fonte di sfogo che ho.
Ho talmente tanti problemi che non ho voglia neanche di pensarci.
uno però te lo voglio dire: tu!
No no, non ti sentire in colpa, tu non c'entri niente. Qui la colpa è solo mia, è mia perchè mi sono innamorata di te. Già innamorata... che parolone. Non ho mai avuto la possibilità di vederti, di toccarti, di parlarti, di poterti dire che ormai sei parte di me.
Eppure, nonostante questo, ti amo. Amo la tua voce, quella che sento costantemente da delle cuffiette, quella che sento da dietro uno schermo. Amo i tuoi gesti, amo le tue enormi mani che quando prendono quel mocrofono mi fanno sognare. Amo i tuoi occhi. Quei due smeraldi che quando guardano la telecamera mi fanno provare emozioni indescrivibili.
Sono ridicola lo so! Ma l'amore rende ridicoli, e io ormai, lo sono abbastanza.
Pensa che quando ti sento in televisione, mi incanto a guardarti e intorno a me tutto scopmpare. 
Mi perdo a fissare le tue foto, e a mettere in replay la tua voce che mi fa venire la pelle d'oca dalla testa ai piedi.
Pensa che anche quando sono con i miei amici e ascolto delle vostre canzoni, quando arriva il tuo turno faccio stare tutti zitti, in modo da poter sentire meglio i brividi che mi fai provare.
L'amore è una cosa bellissima, sopratutto se corrisposto. 
Diventa brutto quando quella persona non ricambia i tuoi senimenti. Diventa brutto quando quellapersona non sa neanche della tua esistenza. Allora inizi a farti film mentali sulla tua possibile vita con lui. Inizi a fare viaggi ma poi ti svegli e ti accorgi che sono solo fantasie, che semmai un giorno incontrerai quella persona sarà un giorno indimenticabile per te, ma per lui sarà un giorno come tutti gli altri e ti considererà una delle tante. Perchè si Harry, sarà così.
Io farò in modo di farmi notare e tu mi regalerai un sorriso, una foto e un autografo, ma anche se per te sarà normale, per me sarà il giorno più bello della mia vita, perchè dopo tante fatiche incrocerò gli occhi della persona che amo e mi sentirò meglio perchè almeno potrò dire di aver visto e toccato sul serio quello che sei. Avrò un motivo in più per amarti e per non dimenticarti mai.
Tu continuerai la tua vita, ti sposerai ed avrai figli. Io anche andrò avanti, ma per me ci sarai sempre e solo tu, perchè le cose che mi stai facendo provare sono cose nuove per me, sono cose talmente forti che difficilmente dimentichi.
Per ora continuo a sognare e ad immaginarti qui vicino a me. Ma sappi che quando ti vedrò, darai alla mia vita quel tocco di felicità che sto cercando da tre anni a questa parte.
Con amore... 
                                                                    Anonimo.




 
Ce l'aveva fatta, era riuscita a scrivere quella maledetta lettera. Gli aveva detto ogni singola cosa. Si era messa a nudo di tutte le emozioni che le faceva provare. Nero su bianco. Una lettera che descriveva alla perfezione l'amore che provava per quel ragazzo.
Lo odiava per questo. Perchè riusciva a tirare fuori la sua parte più fragile, la rendeva vulnerabile anche di fronte alla corazza che si era costruita quando suo padre morì, quando veniva presa in giro a scuola, quando veniva chiamata "orfana", quando prendeva per la prima volta in mano quell'attrezzo tagliente con cui si procurava ferite di cui aveva ancora le cicatrici.


                                                                                                                   ***


Aveva appena 10 anni quando sua madre entrò in casa dopo una lunga giornata piena di lavoro. Quel giorno però era diversa. La guardava e non vedeva la felicità dell'essere tornata a casa per stare con la sua famiglia.
La guardava negli occhi e vedeva la tristezza e la rassegnazione. Presa dal panico la piccola Julie si avvicinò alla mamma.
-Che succede mami?- La donna le rivolse lo sguardo e le regalò un sorriso spento. Abbracciò quell'innocente bambina e parlò.
-Tesoro, ti ricordi quando ti raccontavo la favola della principessa fortunata?-
-Certo mami, ma che c'entra?- La donna sorrise tra sè e continuò.
-Ecco vedi! Nella storia c'è questa fanciulla innamorata del principe più bello del mondo. Tra i due nasce una bellissima avventura d'amore. La principessa aveva tutto ed era considerata come la più fortunata del reame. Quando un giorno il suo principe non tornò a casa. Le guardie di tutto il castello iniziarono la ricerca in ogni parte del paese, ma del povero ragazzo non c'era traccia. Passavano i giorni e la principessa era disperata quando una bambina bussò alla sua porta e le disse che il suo amato se n'era andato. La ragazza iniziò a piangere, ma dopo poco smise perchè sapeva che un giorno lo avrebbe rivisto. 
Vedi piccola mia, anche il tuo papà ora è andato via, ma non devi piangere, perchè un giorno lo rivedremo-
-Mami, ma perchè è andato via? e perchè tu stai piangendo?- La donna la strinse forte a sè e le disse.
-Non voleva lasciarti piccola, sappi che ti amerà sempre-


                                                                                                               ***




Ripose dentro al cassetto la lettera e si guardò per un attimo le cicatrici sui suoi polsi.
Le scese una lacrima, ma non ci fece caso. Iniziò a vestirsi come al suo solito: Jeans, maglia di due taglie più di lei e le sue blazer.
Erano quasi le 10, era in ritardo con il suo appuntamento giornaliero, così uscì fuori di casa correndo. Non poteva arrivare in ritardo anche quel giorno.

Blaire era seduta sullo stesso tavolo di sempre, in attesa della sua migliore amica.
Sin da piccole si incontravano in quel bar che era stato testimone di pianti, baci, litigate. Ongi tipo di cosa.
Blaire non era molto alta e cercava di nascondere questo "difetto" indossando sempre tacchi altissimi. Era una tipa sofisticata in tutta se stessa. Aveva dei linghissimi capelli neri come il carbone, in contrasto con gli occhi color ghiaccio. Aveva delle labbra rossissime e un fisico perfetto.

Un rumore di campanelli e di una porta chiudersi fecero eco nella stanza, e una ragazza in preda al fiatone, fece capolinea in quel tavolo. Blaire la guardò con rimprovero.
Julie era una ragazza semplicissima. Amava il suo stile, sopratutto perchè riusciva a nascondere quei chili di troppo che tanto odiava.
Aveva dei lunghi capelli dorati, e degli occhi azzurri come il mare. Il suo aspetto rispecchiava molto la sua personalità.
Se c'era una persona che, però, odiava il suo stile, era proprio la sua migliore amica, che ogni giorno cercava di farla cambiare, ma Julie si piaceva così.

-Come mai così in ritardo? stavi ancora pensando al tuo amore segreto?-
-Quanto sei scema, e comunque anche se fosse?- Le due si guardarono con sfida, ma poi scoppiarono a ridere.- dai sul serio, ma perchè odi così tanto quei cinque ragazzi? Se quando eri piccola Niall ti ha rifiutata, non significa che ora sia ancora così. E poi, non ti hanno fatto niente di male-
Avete capito bene, Blaire a soli 5 anni, si era presa una cotta per Niall. Andavano nella stessa scuola a Mullingar, ma poi si era dovuta trasferire a Dublino per il lavoro del padre, così Blaire lo aveva perso di visra e questa cosa non riusciva ad accettarla, per quanto fosse stupida.
-Non c'entra niente NIall, figurati, avevo solo 5 anni, non si ricorderà nemmeno che esisto, e poi a me non piacciono perchè..oh senti la tua canzone preferita.-
In quel momento si diffuse nel bar una bellissima melodia che fece bloccare Julie di fronte a quelle voci angeliche.


                                                                                                         ***

Sentì per la prima volta quella canzone 3 anni prima, quando girando tra le stazioni radio, ne trovò una che trasmetteva qualcosa mai sentita prima.
Il pezzo faceva così: "I'm broken, do you hear me?  I'm blinded but you are everything I see...".
Incuriosita la ragazza continuò ad ascoltare, fino a quando una calda voce iniziò ad intonare la sua parte: "When he opens his arms and hold you close tonight, It just won't feel right. 'Cause I can love you more than this...".
Al suono di quelle parole Julie venne percossa da brividi fortissimi che fecero sparire tutto intorno a lei. Fu quella voce che la spinse a fare ricerche su quel gruppo di 5 cantanti che l'avevano travolta in un fiume di emozioni mai sentite prima. In quel momento Julie si sentì bene e si accorse che, forse, stava trovando la soluzione ai suoi problemi. Qualcosa che riusciva a distrarla dalle tante paure che aveva, qualcosa che aveva la capacità di farle voltare pagina una volta per tutte.
Fu così che si ritrovò dentro un giro in cui, nemmeno dopo tre anni, riusciva ad uscirne.
Provava un amore incondizionato per quel gruppo chiamato One Direction. Sopratutto per quel ricciolino, che l'aveva portata in un mondo che solo lei conosceva e a cui negava l'accesso a chiunque. Perchè i suoi sogni erano di sua proprietà e nessuno aveva il diritto di distruggerli, perchè in quel momento, Julie viveva di sogni. 
Erano l'unica cosa che riempiva la sua vita incasinata.












































ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutte, io mi chiamo Giulia.
La storia è partita tutta da una lettera (quella della storia) che ho scritto in momento della mia vita in cui stavo male. Facendola leggere ad una mia amica, mi ha poi consigliato di scriverci una storia, così ho buttato giù qualcosa e ho deciso finalmente di pubblicare, insieme a lei.
Ci tengo particolarmente, perchè la storia descrive a pieno il mio sogno e penso anche il vostro. Julie, rappresenta me, in realtà anche i suoi problemi e la sua descrizione rappresentano me, ma lascio a voi la libertà di immaginarvi Julie come volete. So che vi ritroverete molto in lei, per questo spero di non deludervi.
Come ho detto, ci tengo molto alla storia, quindi spero che piaccia anche a voi, e che la seguirete.
Se vi piace, vi prego di recensire. 

Un bacio a tutte, buon proseguimento :))