Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: _sverige_    03/09/2013    5 recensioni
Si crede che ogni persona sia affiancata da un angelo che guida le sue azioni e veglia su di lei, ma pochi sanno che vicino a quest’ultimo si trovi anche un diavolo, pronto a sussurrarti seducente nell'orecchio parole di tentazione. Perché ogni uomo essendo libero deve avere le stesse opportunità sia nel bene che nel male, poiché è lui a dover scegliere la propria strada.
Genere: Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas, Un po' tutti, Ungheria/Elizabeta Héderváry
Note: AU | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO II        … e nuovi incontri ( seconda parte)

Dire che gli era presso un colpo era riduttivo: aveva letteralmente sentito in cuore fermarsi per poi ripartire come se impazzito. Scoccò un’occhiataccia in direzione del nuovo arrivato. Lui era quasi morto d’infarto e quell’altro che faceva? Se ne stava lì a sorridergli innocentemente come un bambino. Che poi, quando mai si era visto un demone con un’espressione  così… cercò la parola adatta… così ebete non lo sapeva.
La tentazione di gridargli contro tutto quello che pensava su quell’ apparizione così improvvisa era molto forte, ma si limitò ad assumere un’ atteggiamento distaccato: lui era superiore a queste cose. E soprattutto la sua maestra, essendo solo a pochi passi  di distanza,  avrebbe sentito ogni singola parola: tenendo conto che la metà di quelle che aveva in mente non erano esattamente carine preferì quindi  tenere la bocca chiusa.
Lovino diede un’ occhiata al giovane demone. Doveva avere più o meno la sua età o per lo meno questo dimostrava. La coda, come le ali, era di un rosso scuro, quasi bordeux, mentre le corna che facevano capolino tra ricci scuri del ragazzo, erano di una tonalità leggermente più accesa. Al contrario del proprio preparatore, il suo… partner? Collega? Il tizio che gli stava davanti vestiva in modo più moderno: pantaloni neri e larghi stile rapper, maglia rossa con stampa nera a motivi geometrici sul fondo e maniche fino sopra il gomito e ai piedi un paio di sneakers.
Tutto sommato gli era andata abbastanza bene: l’altro non assomigliava al ritratto di diavolo fatto da Peter, era più vestito di quanto si aspettasse (si era preparato a qualcuno mezzo nudo) e dalla faccia non sembrava molto sveglio. Forse non sarebbe andata così male.
 
Dall’altra parte anche Antonio stava facendo le sue prime considerazioni. Il ragazzo di fronte a lui non si avvicinava molto all’immagine di angelo che aveva sempre avuto in testa: non era biondo e riccio, non aveva gli occhi azzurri e di certo quello che vedeva era un sorriso felice. Il suo angelo aveva capelli castano scuro, occhi marroni con sfumature verdi e un un’espressione sul viso che poco si addiceva al suo ruolo. Siccome l’altro non sembrava intenzionato a cominciare una conversazione fu Antonio a rompere il ghiaccio:
-Hola! Yo soy Antonio, encantado de conocerte. Da oggi lavoreremo insieme. Sono così emozionato, tu no? È il mio primo incarico sai. Tu invece sei il primo angelo che incontro: sei un po’ diverso da come ti avevo immaginato… Niente gonna?-
Lovino si sentì sommerso e disorientato da tutte quelle parole. Era normale che quell’altro parlasse così tanto? Se solo dopo pochi secondi era già assalito dalla desiderio di tappargli la bocca, si chiedeva come avrebbe fatto a sopportarlo per anni e anni durante il soggiorno sulla Terra. E poi “niente gonna”, di cosa stava blaterando?
-Sentimi tu, mi dispiace se come angelo ho deluso le tue aspettative, ma noi non portiamo gonne, che poi sarebbero tuniche ad essere precisi. Sai com’è, il ventunesimo secolo è arrivato anche in Paradiso-  e dicendo questo si puntò gli abiti: dei pantaloni leggeri di cotone panna chiaro e una maglia bianca con le maniche a tre quarti e scollo a V. Soddisfatto di se stesso per la risposta data tornò a guardare il demone che però non lo stava più ascoltando
- Sembrano quelle di un piccione- disse infatti questi alludendo alle ali dell’altro. Lovinò si accigliò, se possibile, ancora di più. Come osava quell’essere sminuire così le sue splendide ali.
-Ehi, no-
-Beh, a pensarci bene sarebbero più simili a quelle di una colomba -
-Smet-
-O a quelle di un cigno magari-
Se uno sguardo avesse potuto uccidere, Antonio sarebbe morto agonizzante tra le più atroci sofferenze. Lovino non poteva accettare commenti sulle proprie ali da uno che ne aveva un paio da pipistrello: un’ altra parola e gli avrebbe fatto vedere di cosa era capace il “piccione”. Era già pronto a dar battaglia quando lo vide avvicinarsi concentrato su qualcosa alle sue spalle
-Ascoltam- Ehi, che fai? Ehi! Non toccare! No. Ho detto no. Fermo! Guardare ma non toccare. Guard-giù le mani!-
-Mmh… Lovino, ¿cierto? Ven aquì. No te haré daño- 
-Cosa?! Fermo lì. No! Non ti avvicinare sai?! No. No. NononononAHHHH! HO DETTO FERMO! HELLAS! HELLAS, MI AIUTI! E tu stammi lontano! SmettilAAAAH!-
 
Quella che i due preparatori avevano davanti non era una scena che di certo si vedeva tutti giorni: un Lovino visibilmente sconvolto indietreggiava saltellando ad ali spiegate rischiando inoltre di inciampare nei suoi stessi piedi, mentre un Antonio sorridente lo inseguiva cercando di toccare quelle piume così bianche.
-E sólo para un segundo. Por favor Lovinito!-
-“Lovinito” un cazzo! Non ti avvicinare bastardo!-
Hellas li guardava composta come sempre. Carthalo invece si era portato una mano sul viso e scuoteva la testa avvilito chiedendosi se fosse stato un buon maestro. Decise che bisognava mettere fine a quella situazione assurda.
-ORA BASTA VOI DUE!- la voce tuonante dell’istruttore rimbombò improvvisamente per la stanza facendo pietrificare i due giovani sul posto. Solo pochi minuti prima Lovino si era ripromesso di non voler mai vedere arrabbiato quel demone già spaventoso di suo e ora ero perfino l’oggetto della sua ira: bel modo di cominciare. Proprio quando la situazione sembrava sul punto di peggiorare ulteriormente che  la voce delicata di Hellas si fece sentire, tranquilla e per niente turbata
-Credo sia per voi ora di partire. Sapete già tutto, ma mi raccomando: è il primo compito per entrambi quindi cercate di non strafare. Ricordatevi che gli umani possono avere sì due scelte, ma devono decidere da soli che strada seguire. Lovino, Antonio- guardò i ragazzi –Vi auguriamo buona fortuna- e così dicendo si spostò di lato, lasciando libero il passaggio verso lo specchio.
 
Senza degnare di uno sguardo il suo assalitore, Lovino cominciò ad avanzare lungo il piccolo corridoio. La superficie dello specchio prese a liquefarsi lasciando spazio ad una nebbiolina tanto densa da formare una specie di muro volatile ed impalpabile. Arrivatogli di fronte l’angelo allungò una mano curioso: il modo in cui i riccioli di vapore si intrecciavano alle sue dita era affascinante e la sensazione fresca che lasciavano sulla pelle piacevole. Ne era quasi ipnotizzato. Rimase lì a giocare muovendo le dita finché sentì dei passi alla sua sinistra: Antonio era ora al suo fianco, pronto ad essere inghiottito dalla foschia.
Era il momento. Prese un profondo respiro e…
-Antoine, Antoine!-
 Una voce sconosciuta riempì l’aria. Leggermente seccato per l’interruzione, l’angelo si voltò in tempo per vedere un demone varcare la porta da cui probabilmente erano entrati anche Carthalo e quell’altro essere. L’uomo si fermò davanti ad Antonio: i lunghi capelli mosse gli ricadevano disordinatamente sul viso arrossato, mentre il respiro era irregolare molto probabilmente a causa della corsa che aveva fatto per arrivare lì. Con una mano si sistemò le ciocche bionde rivelando così gli occhi di un azzurro intenso
-Antoine- cominciò assumendo un’espressione offesa- volevi andartene senza salutarmi? Stamattina vengo a casa tua e cosa scopro? Che te n’eri già andato-
-Scusami Fran… è che Carthalo è arrivato presto per finire gli ultimi preparativi e mi ha letteralmente trascinato di peso fuori dal letto- chissà perché Lovino non faceva fatica a crederci- Io avrei voluto veramente salutarti, ma non ho fatto a tempo- sembrava davvero dispiaciuto.
-Ne t'inquiète pas: ora che mi hai visto puoi partire senza rimpianti. A proposito, se una incontri Gilbert salutamelo: dovrebbe essere dalle tue parti se non ricordo male. E speriamo di riuscire a fare una rimpatriata visto che tra un paio di settimane scenderò anch’io-
-Sería genial, ma adesso devo proprio andare: non sembra che Lovino apprezzi molto l’aspettare-
Per la prima volta il demone biondo sembrò accorgersi dall’angelo. Dopo averlo studiato per alcuni secondi distese la bocca in un sorriso lascivo e ammicò. Lovino sentì un brivido attraversargli il corpo.
-Allora a presto, mon amie- e allontanandosi mollò  una sonora pacca sul sedere all’amico. La risata cristallina di  Antonio invase la sala
-Jajajajaja, ci vediamo Francis-
 
Il diavolo si rivolse al ragazzo al suo fianco –Hey Lovinito, vogliamo andare?-
Lovino, ancora scioccato dalla scena a cui aveva appena assistito, in quel mmomento giurò che non avrebbe mai lasciato Daniel nelle mani di quel demone. Per nessun motivo al mondo. Si voltò verso Antonio più determinato che mai
-Preparati, perché ti faro il culo- disse, per poi tuffarsi nel vapore.
Il demone guardò la schiena dell’altro scomparire tra i mulinelli candidi e con una nuova espressione in volto lo seguì.
 -Non vedo l’ora, Lovinito-
 
 
 
Ed ecco la seconda parte! Questo capitolo è stato un parto: prima a pensare all’identità degli istruttori (Carthalo sarebbe Cartagine. Non so perché l’ho scelto,ma mi ispirava troppo), poi ai vestiti (dove ho perso più tempo in assoluto, mettendomi perfino a fare i bozzetti per capire se andavano bene) e infine per la mia momentanea incapacità di mettere due frasi in croce decentemente. D’ora in poi gli aggiornamenti saranno settimanali (salvo eventi catastrofici, tipo scuola)
Sperando in un futuro migliore (un italiano che si possa definire tale) e in molte recensioni vi brofisto (insomma… quello)
Sve
 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: _sverige_