epilogue


1° Anno:
Stavo camminando nel corridoio della nuova scuola. Molti studenti, che si conoscevano da anni, si salutavano
abbracciandosi e baciandosi. Quello era il mio primo anno di liceo, e dire che ero nervosa era poco.
La campanella suonò, e io venni travolta da una massa di studenti che correvano nelle loro classi, più alti e con una
robustezza maggiore della mia. Andai a cercare la mia classe, avevo letteratura. Arrivai e, grazie al cielo, era vuota.
Con qualche studente, ma non tanti. Chissà, forse si erano persi. Invece, dopo pochi secondi la stanza si riempì, tutti si
sedevano vicino ai loro compagni di vecchia data. Invece io ero sola, nell'ultimo posto, vicino alla finestra. La professoressa iniziò
a parlare, quando d'un tratto la porta si aprì, facendo entrare un ragazzo alto e riccio. Sorrise alla prof e si scusò per il ritardo,
sedendosi poi nell'ultimo posto rimasto: cioè a fianco a me. Dopo un paio di secondi lo sentì parlare.
-Ciao..-disse sorridendomi. Lo guardai. Non avevo mai visto dei occhi così belli.
-Ciao..-gli risposi io sorridendo, facendo vedere il mio apparecchio luccicante. Lui ricambiò.
-Mi chiamo Harry-disse porgendomi la mano, che presi e strinsi.
-Piacere, io sono Nanette o Nettie.-

2° Anno:
Natale, Natale finalmente. La famiglia di Harry era venuta a farci gli auguri, molto carino da parte loro.
In questi giorni io e Harry potevamo sentirci solo per telefono, ma quando lo vidi gli saltai a dosso per abbracciarlo.
Mi baciò davanti ai miei genitori. A loro piaceva Harry, quindi No Problem. Andammo in salotto, dove i miei cugini piccoli
giocavano indisturbati. Invece i miei zii, i miei genitori e quelli di Harry erano in cucina a parlare, sicuramente a
mettermi in imbarazzo con qualche storia di quando ero piccola, stessa cosa era per Harry. Ci sedemmo sul divano, con i
regali in mano. Gli diedi il mio: una cover per il suo cellulare nuovo, ossia il suo regalo di Natale.
-Nettie,grazie!-disse felice. Sapevo che non era molto, ma speravo tanto che gli piacesse. Lui mi porse una piccola scatolina
rossa, la aprì e vi ci trovai una bellissima collana con un aereo planino di carta
-Harry..è..è bellissimo! Grazie!-gli dissi. Feci per abbracciarlo, ma lui mi fermò e posò le sue labbra sulle mie.
-E..amo il tuo regalo..-sussurrò al mio orecchio. Bel regalo di Natale, non credete?

3°Anno:
Capodanno con gli amici, che bello. Finalmente quel fastidioso apparecchio non c'era più, e potevo sfoggiare una dentatura perfetta.
Jade era con il suo ragazzo in giro per la festa per il bacio della mezza notte, anche se credo che non si sarebbero
limitati al bacio stasera, come io e Harry, d'altronde.
-Se..sicura?-chiese preoccupato. Annuì lentamente, chiudendo gli occhi. Lui intrecciò le nostre mani, facendomi
riaprire gli occhi. Osservai attentamente il bellissimo ragazzo sopra di me, nervoso perchè non voleva farmi male.
I suoi occhi erano sempre quelli, due bellissimi smeraldi incastonati.
-Ti amo-sussurrò flebilmente, come se volesse che lo sapessimo solo noi. Mi vennero le farfalle alla pancia,
a quelle parole, che anche se già dette, mi facevano sentire importante. Ero pronta, non avevo paura. Stare con lui mi faceva sentire..coraggiosa.
-Ti amo anche io, Harry- sussurrai. Dopo il nostro scambio di affetto verbale, si avvicinò e mi diede un bacio dolce.

5° Anno:
-Quindi è finita?-quasi urlai a casa sua. Lu mi guardò, con gli occhi ormai lucidi. Avevamo litigato, questa volta seriamente.
Poco prima mi aveva urlato a dosso, adesso era li,  in piedi e in silenzio. Quelle parole mi uscirono fuori dalla bocca, e si
vedeva che lo sconvolsero, non poco, ma tanto.
-Io..io..- cominciò a dire tremante. Le lacrime bagnavano il mio viso, e le guance ormai erano nere, per via del mascara colato.
Era poco distante da me, ma decisi di diminuire quello spazio che restava. Presi la collana che avevo al collo, la sua, quella
che mi aveva regalato per Natale qualche anno fa. Gliela misi sulla sua mano sinistra, seguiva i miei movimenti con lo sguardo.
Dopo che misi la collana tra le sue mani, mi guardò sconvolto, sperando che non fosse vero quel che stava succedendo.
Veloce presi la borsa e uscì fuori da casa sua. Dopo un paio di secondi lo sentì urlare il mio nome.
Corsi più velocemente per arrivare al motorino, e dopo aver messo il casco partì, vedendolo all'ingresso
di casa sua che piangeva, mentre si lasciava cadere a terra.
...
-Nettie?- sentì dire il mio nome. -Nettie!!-continuò. Aprì gli occhi lentamente, vedendo Jade che mi sorrideva.
-Tutto ok?- chiese. Annuì. Aggiustai la mia posizione sul divano, poi e spostai la chitarra di fianco.
-Cosa stavi facendo? Dormivi?- chiese divertita. Sorrisi.
-No, no.. nulla del genere.. solo.. un tuffo nel passato..- spiegai. Sorrise.
-Preparati, fra poco tocca a te- disse sorridendo, posando la sua mano sulla mia spalla, per poi andare via
verso il palco dietro le quinte. Chiusi ancora gli occhi. Erano passati 11 anni dal nostro primo incontro,
10 anni dal nostro primo Natale insieme, 8 dalla nostra ecco.. prima volta
e 6 da quando ci siamo lasciati. Eppure sei sempre tra i miei pensieri, e nelle canzoni che scrivo.
Credevo di averti dimenticato, ma spunti ogni volta quando meno me lo aspetto, nascosto tra i miei ricordi e pensieri.
Tutto si ricollega a te. Non ricordo perchè avevamo litigato,
quel giorno. Spero solo non sia per una cosa banale. Sembra che il mio cervello lo abbia cancellato, perchè sapeva che faceva troppo male.
-Nettie!Sbrigati, fra poco tocca a te-urlò Jade. Aprì gli occhi di scatto, presi Coleen, la chitarra, e andai dietro le quinte, pronta a suonare.





 

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